La riva del mare

Sono sempre stato a favore della scuola pubblica, ma per le mie due figlie più piccole sono stato costretto a spostarle da quella pubblica a quella privata, con un bel sacrificio economico. Perchè? Proprio perchè nella scuola pubblica che frequentavano le mie due ragazze imperversavano quel tipo di insegnanti di cui hai citato un molto edificante esempio. Oltrettutto in quella scuola la sinistra perversione si manifestava non solo in campo didattico ed educativo, ma persino nel campo alimentare, col propinare ai malcapitati agli alunni a tempo pieno stomachevoli ed improbabili "menu etnici" di veltroniana memoria (siamo a roma..). Non posso che augurarmi che la Gelmini faccia presto a ripulire la scuola dalla sinistra monnezza, un pò come Berlusca ha fatto a Napoli per la monnezza in senso stretto (senz'altro meno perniciosa di quella scolastica..).

..oops, volevo dire "imperversava"..evidentemente il solo nominare gli insegnanti cialtroni mi ha indotto all'errore da matita rossa!! Chiedo venia.

Idem: mia figlia ha fatto le elementari in una scuola privata e medie e liceo in quella pubblica. Giusto perchè negli anni in cui un bambino è maggiormente esposto al lavaggio del cervello, non venisse a contatto con certa gentaglia..

Gentile blogger, ho segnalato questo suo blog sul mio, per affinità dell'articolo sulle classi ponte. Ho intuito che lei fosse di destra, ma mi ritengo una persona democratica e in grado di accettare e rispettare opinioni diverse dalla propria, purché non facciano a pugni con il proprio codice etico. Ora, siccome mi è stata segnalata questa sua frase "non venisse a contatto con certa gentaglia", potrei chiederle che cosa intende per "gentaglia"? Io non voglio pensare che si riferisca a persone con una fede politica diversa dalla sua, ma siccome mi sento responsabile di quanto dal mio blog invito a leggere, preferirei che mi chiarisse lei direttamente cosa intendesse con quel termine. La ringrazio anticipatamente per la sua eventuale risposta, che mi auguro essere in linea coi principi di democrazia e civile convivenza.

Gentile signora/ina, lei ha intuito bene: sono di destra. Di una destra liberale e democratica che mal sopporta gli opportunismi e i deliri ideologici, da qualunque parte vengano. Non solo accetto di confrontarmi ma spesso sollecito l'esposizione di idee difformi dalle mie perchè reputo il confronto una fonte di arricchimento culturale: ad una sola condizione, vale a dire che il confronto avvenga sulla base di dati certi e provati e non sulla base di fantasie più o meno ideologiche, e che non stridano oltre misura con la mia morale. Fatta questa doverosa premessa, rispondo volentieri alla sua domanda di chiarimento. Per "gentaglia" intendo chiunque e di qualunque colore politico si approfitti del suo ruolo (grande o piccolo che sia) per perseguire i propri scopi politici anzichè i compiti per i quali è pagato. Nella fattispecie mi riferisco a certi "docenti" che nella scuola tutto fanno salvo ciò per cui sono stati assunti, ovvero insegnare, spesso approfittando del proprio ruolo per plagiare i bambini. Mi riferisco per esempio all'indegno spettacolo di maestre con il lutto al braccio che strumentalizzano bambini facendo loro portare cartelli ingiuriosi per membri del governo: queste persone, gentile signora/ina, non solo non fanno il lavoro per il quale sono pagate dalla collettività, ma soprattutto usano spregevolmente i bambini loro affidati unicamente per i propri scopi politico/economici. Ritengo che queste persone abbiano tutti i diritti di manifestare la loro contrarietà alle politiche governative..ma tale diritto lo possono e devono utilizzare al di fuori di sedi (la scuola) politicamente inappropriate e senza coinvolgere bambini senza possibilità (per natura) di senso critico. A meno che non siano - appunto- "gentaglia". O, se preferisce un termine più specifico, "disonesti" e "sfruttatori di bambini". Termino precisando che il mio discorso non cambierebbe di una virgola se fossero interessate persone della mia idea politica. Buona domenica

Ho letto molte dichiarazioni similari: "da oggi viviamo in un mondo migliore", "un nazifascista in meno", "uno stronzo in meno", "era meglio che non fosse mai nato". Non appartiene proprio alla mia natura gioire della morte di qualcuno, anche nella forma più soft del: "non mi dispiace che sia morto". Ci sono persone i cui comportamenti sono lontani anni luce dalla mia visione del mondo e che dunque non smetterò mai di criticare o condannare: i no global e i disobbenditi ne sono un esempio. Non comprendo il loro modo di manifestare per la pace, o contro la violenza, o per altre motivazioni distruggendo e sfasciando ogni cosa che trovano sulla loro strada o il loro fare spesso apologia di terrorismo. Non smettero mai di criticarne il modus agendi, la violenza gratuita di cui sono capaci, e questo mi è costato in passato anche qualche minaccia. Ma non ho mai smesso nè mai smetterò di esternare il mio sdegno verso loro comportamenti che non ritengo nè pacifici nè civili. Questo non vuol dire che io abbia gioito ad es della morte di Carlo Giuliani o che abbia mai detto: "non mi dispiace che sia morto". La ritengo una forma travisata (e nemmeno troppo ben travisata!) di odio. E l'odio è un sentimento che non mi appartiene. Ci sono naturalmente delle morti che il mio cuore sente con più dolore di altre, ma di fronte alla morte io chino il capo. Se poi è morta una persona che io consideravo schifosa, la attacco per le cose che ha fatto in vita, per le sue azioni e per le sue omissioni, ma non mi accanisco su un cadavere. Un saluto. June

perdonate la mia dislessia da tastiera. è atavica ed ora aggravata dall'età ed anche dalla mancanza di tempo per soffermarmi a rileggere ciò che scivo prima di premere invio.

L'odio è il solo motore di queste persone, cara June..un odio irrazionale e spesso inconsapevole..e proprio per questa irrazionalità ancor più ripugnante. Non è una frase fatta il dire che i nostri figli vengono letteralmente avvelenati da certi "maestri"..e più presto verranno allontanati dalle loro vittime preferite (in quanto non possono difendersi)che sono i bambini, meglio sarà per l'intero Paese. Neppure io li odio: l'odio è un sentimento troppo profondo perchè possa essere sprecato alla leggera..ma li disprezzo..come solo si può disprezzare un traditore della propria specie (umana).. Buona serata..Ste

Ti riporto lo stralcio di un mio commento rilasciato sul blog di una amica austriaca... "...di Haider non mi ha mai colpito la sua posizione politica ma la sua forte convinzione nell'esprimerla. Io penso che le posizioni estreme non siano mai foriere di saggezza. Le strategie per il consenso e per il consolidamentro della democrazia richiedono moderazione e grande spirito di coesione. Nelle idee dell'avversario in fondo cìè sempre una percentuale di ragione. Questa consapevolezza va tratta nell'interesse del concetto dell'alternanza tra maggioranza ed opposizione che sta alla base proprio della dialettica democratica. Haider è stato un estremista ma a suo modo anche un riferimento per tanti nel difendere principi ed identità: perchè anche lui aveva una sua parte di ragione da far prevalere. Sono pertanto dispiaciuto per la sua scomparsa e spero che in Austria questa tradizione politica possa ritrovare in altri leaders l'apportuna continuità". Buona giornata. Vito