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Dove eravamo rimasti?

Post n°2692 pubblicato il 09 Maggio 2019 da amoon_rha_gaio
 

https://www.guidatorino.com/wp-content/uploads/2018/05/salone-libro-torino-2019-date.jpg

Mamma mia quanto tempo è trascorso dall'ultimo post.

E dire che di cose da dire e da raccontarvi ne avrei....poco male, proverò a farne un sunto in qualche riga.

Il mese di Aprile è scivolato via velocemente, forse complice le festività, i ponti e anche qualche giorno di ferie. Già perchè come vi avevo preannunciato sono stato a Cracovia ad inizio Aprile. La cittadina offre un centro davvero grazioso e, se solo il tempo fosse stato clemente, anche piacevole da girare a piedi. In ogni caso non ci siamo fatti intimorire e così io e il mio amico ogni giorno abbiamo macinato km. Cracovia è una città a dimensione umana, accogliente e pulita. Prendere i mezzi pubblici lasciando l'auto a casa si può fare: gli autobus sono puntualissimi e sono davvero tanti. I prezzi? non certo paragonabili all'Italia: neanche un euro per fare una tratta sub-urbana.

Già l'unica scocciatura è che lì l'euro non c'è e così ti devi arrangiare con la loro moneta, lo Zloty.

Di ciò che ho visto sicuramente i campi di concentramento di Aushwitz- Birkenau sono stati la punta di diamante: agghiacciante soprattutto Birkenau dove tutto è rimasto come quando i tedeschi se ne sono andati. Mi ha molto colpito l'affermazione della nostra guida: "Noi viviamo grazie ad una piccola percentuale che ci passa l'Unesco e soprattutto grazie ai turisti come voi che pagano queste visite guidate".

Fa impressione pensare che esistono giornate della memoria e poi non ci sono sovvenzioni per tenere in vita questi posti, veri simboli di memoria. Ma forse questo è il periodo sbagliato per fare questi discorsi: soffia un vento di revisionismo, soffia un vento di democrazia distorta dove il fascismo viene derubricato da crimine ad opinione con stessa dignità delle altre. Ma stiamo scherzando?

Sono felice che a Torino stiano cercando di estromettere la casa editrice, che non nominerò, di un tizio dichiaramente fascista. Non è ammissibile, oggi più che mai, far cadere l'attenzione. Il fascismo/nazismo è vero si combatte con la cultura, con il sapere, e quindi mi sembra un controsenso dare la parola ai fascisti in questi luoghi. Non possiamo abbassare la guardia.

Buongiorno

Amoon

 
 
 

Uno strano caso: il tifoso del Toro

Post n°2691 pubblicato il 08 Aprile 2019 da amoon_rha_gaio
 
Foto di amoon_rha_gaio

http://www.mediagol.it/wp-content/uploads/sites/27/2017/04/GettyImages-634891144.jpg

Il tifoso di calcio è un essere (umano?) che, pur essendo capace di intendere e volere, spesso agisce in maniera razionale.

Spsso il tifoso di calcio è violento, ma di questa forma del tifoso preferisco non parlare.

Tra i tanti tifosi di calcio, quello che più conosco è quello del Toro. Già per una persona di Torino tifare granata in una città dove la Giuventus vince non è facile: ma questo è un pregio, tifare Toro è passione, fegato, coraggio, sofferenza...e gli altri cosa vuoi che ne sappiano?

Detto questo di recente si assiste ad un fenomeno strano che gli scienziati moderni hanno definito "fuoco amico". Ci sono tifosi del Toro che, nonostante il miglior campionato del Torino degli ultimi anni in termini di punti, sono insoddisfatti: vabbè, direte voi, i tifosi sono sempre insoddisfatti e vogliono sempre qualcosa di più. La cosa non va bene quando però si è ancora ampiamente in lotta per una posizione europea per cui serve che la gente inciti la propria squadra, come dovrebbe fare un vero tifoso, e non che vi spali merda contro!

Nelle ultime settimane abbiamo assistito a questi discorsi:

Il toro vince:
(reazioni)

- abbiamo giocato male dove andiamo?

- (se il toro gioca bene) eh ma la prossima la perdiamo

Il Toro perde:

- Cairo Vattene

- Mazzarri vattene

Serve un po' di equilibrio certo e come lo si può chiedere al tifoso che non ragiona col cervello, ma con la pancia? (forse non tutti con la pancia)

Io mi chiedo però, anzi...lo chiedo a questi strani tifosi: ma se voi doveste fare un lavoro preferireste avere accanto a voi gente che vi dice che lavorate male o che siete in gamba?

Concludo sapendo di essere impopolare per quello che sto per scrivere. Leggo di molti che dicono che Zaza, attaccante del Toro, gioca male ed è indegno di questa maglia. Opinioni che posso anche condividere, ma dobbiamo ricordarci che gioca nel toro.
Mi auguro che domenica contro il Cagliari, qualora dovesse giocare, lo stadio gli sia a favore e non contro. Perchè? per il motivo che vi dicevo prima: per far rendere meglio le persone non si può insultarle mentre "lavorano". Le critiche se e quando ci saranno, dovranno essere a fine campionato quando i risultati ci faranno capire di che pasta è fatta davvero questa squadra.

Amoon

 

 
 
 

L'Omicidio della città

Post n°2690 pubblicato il 02 Aprile 2019 da amoon_rha_gaio
 

https://staticr1.blastingcdn.com/media/photogallery/2019/4/1/660x290/b_620x273/torino-omicidio-dei-murazzi-confessa-il-presunto-assassino-di-stefano-leo-lastampait_2238945.jpg

Torino, per come la vedo io, è sempre stata una città garbata, accogliente, silenziosa, ordinata. Torino è la città dove l'immigrazione africana, non sempre senza problemi, è stata ben gestita al punto che ormai ci sono famiglie marocchine, tunisine, ecc...di seconda o terza generazione.

Torino è anche la città dove qualche settimana fa hanno ammazzato un povero ragazzo, Stefano Leo, che come unica colpa aveva quella di sorridere. Stefano è stato ucciso da un pazzo, uno squilibrato che aveva premeditato tutto contro una persona che aveva quello che a lui la vita non aveva dato. Stefano è stato ucciso da un'assassino. Detto ciò sui social (twitter) mi sono trovato a discutere con delle persone che, strumentalizzando l'accaduto, hanno pensato bene di dire che Stefano è stato ucciso da un'immigrazione selvaggia.

Potrei dirvi che l'assassino di Stefano aveva la cittadinanza italiana, che aveva avuto una moglie italiana e anche un figlio. Ma poco importa perchè questo non lo rende più o meno cattivo. Se fosse stato italiano, figlio di italiani, il giudizio sarebbe stato identico. E poi penso anche che un ragazzo come Stefano, abituato a girare il mondo, queste differenze culturali non le avrebbe comprese.
Resta il fatto che su internt si è riusciti anche a strumentalizzare l'accaduto per dire no all'immigrazione: dapprima mi è stato spiegato che il maggiorn numero di reati in Italia è stato commesso da marocchini (senza fare un distinguo tra reati), poi mi è stato detto che l'Italia non dovrebbe dare la cittadinanza a nessuno se non dopo averla fatta sudare.

Ma questo sudore ci mette al riparo da eventuali gesti di squilibrati? la cronaca nera è piena di italianissime persone per bene, che  hanno una posizione sociale e un buon reddito che un giorno decidono di ammazzare la moglie perchè questa decide di lasciarlo.

Strumentalizzare il fatto, mostruoso, successo a Stefano per portare avanti tesi politiche contro l'immigrazione selvaggia (ma chi vuole l'immigrazione selvaggia poi?) significa ammazzare l'immagine di una città e, permettetemelo, anche chi come Stefano non la pensa così.

Ora pubblicherò questo post su Twitter con l'hashtag #stefanoLeo, vediamo quanti insulti prenderò...perchè l'altra faccia dei cannibali sciacalli è l'insulto gratuito, metterti in bocca cose che non hai detto per giustificare la loro rabbia.

Amoon

 
 
 

Mahmood

Post n°2689 pubblicato il 28 Febbraio 2019 da amoon_rha_gaio
 

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Mahmood, ma ancora lui?

dopo la vittoria di Sanremo del cantante milanese si fa un gran parlare soprattutto per le sue origini. In realtà un bel chissenefrega ci starebbe bene, anzi: sarebbe bello rilevare che canta in italiano a differenza di altri cantanti italiani che cantano in inglese per vendere copie.

Mhamood ha aperto una discussione, non si sa bene il perchè, anche per quanto riguarda la radio: giusto privilegiare canzoni italiane in radio per legge? A mio avviso no e il rischio è che la gente spenga definitivamente la radio per ascoltare i pezzi che ama o che vuole sentire sulle piattaforme digitali esistenti.

Su Mahmood cantante poco o niente: leggo di interviste rilasciate da grandi parolieri (Mogol) che si permettono di dire che il testo "SOLDI" è debole. Oh sia chiaro Mogol non si discute, ma mi chiedo dove fossero questi critici quando Sanremo veniva vinto da grandi cantanti con canzoni pessime. 

Mahmood è stato prima linciato e poi radiografato per criticarlo.

A me piace il suo timbro di voce, lo rende originale. Le sue canzoni non sono così male anche se per una questione di età forse non siamo in sintonia. PEnso però che farà strada perchè scrive canzoni, ha collaborato a canzoni famose (Ultima Ola di Mengoni), ed è un ragazzo tenace.
Ieri pomeriggio ho avuto modo di salutarlo dal vivo alla Feltrinelli di Torino ed è stato gentilissimo. In un mondo spietato come questo, in un mondo spietato come quello dello spettacolo spero che il valore della gentilezza non venga perso col tempo.

Bravo Alessandro, due ore di coda ben spese!

Amoon

 
 
 

Sottovalutazioni

Post n°2688 pubblicato il 25 Febbraio 2019 da amoon_rha_gaio
 

https://www.tpi.it/app/uploads/2019/02/canzoni-fasciste-pista-pattinaggio.png

Qualche giorno fa a Limone Piemonte, in provincia di Cuneo, qualcuno ha messo delle musiche, di chiaro stampo fascista, presso la pista di pattinaggio su ghiaccio. L'episodio è stato denunciato prima su Facebook e poi è rimbalzato sui giornali con tanto di dichiarazioni del Sindaco: "sappiamo chi è stato".

Io non sono uno che si sconvolge per certi fatti: sentire "Faccetta nera" non mi fa gridare al fascismo. Però bisogna ammettere che il clima politico degli ultimi mesi sta sdoganando un certo tipo di atteggiamento che è bene non sottovalutare. Maestri che fanno esperimenti sociali su bambini delle elementari (salvo poi avere la bacheca di Facebook farcita di insulti agli immigrati) o infermiere che dicono a gente di colore "Devi morire" forse fino a 10 anni fa ce li saremmo sognati. L'idea che ognuno possa dire, e scrivere, quello che vuole sapendo di rimanere impunita perchè "ci sono problemi più gravi da affrontare" mi fa pensare che ogni forma di totalitarismo è proprio nata così, sottovalutandolo.

Amoon

 
 
 
 

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