Il sito non costituisce testata giornalistica, non ha comunque carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7/3/2001." Le foto e i contenuti, non direttamente riconducibili a Vincenzo Giarritiello presenti su questo sito, sono prese in larga parte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione non avranno che da segnalarlo alla redazione che provvederà prontamente alla rimozione dei contenuti.
ALCUNE IMMAGINI PRESENTI SU QUESTO BLOG SONO TRATTE DA
http://www.windoweb.it/desktop_foto/desktop_foto.htm
L'AUTORE CITA VOLENTIERI LA FONTE, SCUSANDOSI CON GLI AMMINISTRATORI DEL SITO PER NON AVERLO FATTO PRIMA, DICHIARANDOSI DISPONIBILE AD ULTERIORI ADEMPIMENTI PER OVVIARE A UNA INVOLONTARIA, MA INGIUSTIFICATA, MANCANZA NEI LORO CONFRONTI!
Da dicembre disponibile in tutte le librerie, book-shop e su Amazon.
Al momento lo si può acquistare sul sito delle Edizioni Helicon
cliccando qui
L'amore ha il potere di fissare il passato in eterno presente.... Questa frase, annotata su un quaderno all'inizio del romanzo, è il tema conduttore della storia d'amore tra il giovane Kayfa e Miryam, donna matura e d'esperienza, che lo inizierà alle gioie e alle sofferenze dell'amore. Immersi in uno scenario da favola, facendosi scudo di una barriera di bugie e verità che metterà a rischio i loro affetti più cari, i protagonisti vivranno la loro passione senza freni con la complicità del mare e dell'intimità della casa di lei. Fondamentale la figura di Omar, pescatore egiziano con un intenso vissuto alle spalle, che attraverso la propria esperienza aiuterà Kayfa a districarsi nei meandri della mente e del cuore per avviarsi sul proprio cammino esistenziale.
« FERIE OSPEDALIERE: QUAND... | LA CHIESA ESENTATA DALLE... » |
POZZUOLI, VIA NAPOLI: IL PARADISO A POCHI METRI DA CASA
Post n°1123 pubblicato il 18 Agosto 2011 da kayfakayfa
Se qualcuno gli avesse predetto che un giorno avrebbe considerato meraviglioso fare il bagno nel mare inquinato del lungomare di Pozzuoli lo avrebbe giudicato un pazzo da internare in manicomio e buttare poi via la chiave della cella, perfino se quel “pazzo” si fosse chiamato Gesù! A questo pensava mentre faceva il morto nell’acqua, lo sguardo beatamente socchiuso rivolto al cielo terso rischiarato da un caldo sole che gli abbronzava delicatamente i tratti del viso. Seppure fosse consapevole che la limpidezza dell’acqua era traditrice - avvalorando il detto OCCHIO NON VEDE, CUORE NON DUOLE – in quanto il suo splendore, incentivato dai riflessi cristallini del sole, celava alla vista l’alto tasso di inquinamento che caratterizzava quel tratto di costa chiamato Via Napoli perché correva parallelamente alla strada asfaltata che da Pozzuoli conduceva a Napoli, dopo la terza notte d’ospedale trascorsa al capezzale di un ammalato cui si alternava con un immigrato sudamericano, la voglia di godere comunque di un attimo di vita che sapesse di vacanza aveva abbattuto la ritrosia che da sempre nutriva nel farsi il bagno in quello specchio di mare. Pur di sentire sulla pelle le carezze del sole e del sale, quella mattina, lasciato di buon’ora l’ospedale di Pozzuoli, tornò a casa deciso come non mai. Fece una doccia tonificante per cancellare via dal corpo la stanchezza della notte insonne, indossò il costume e, col telo da mare in spalla, uscì di casa per recarsi giù in spiaggia. Per superare le residue incertezze e timori che lo assalivano al pensiero che di lì a poco si sarebbe tuffato in un mare ingannatore come una bella donna la quale, dietro all’aspetto avvenente, mascherava la malignità dell’anima, affacciandosi dal parapetto del lungomare per valutare il punto in cui gli conveniva scendere per tuffarsi, osservando la massa di bagnanti abbronzati assiepati tra gli scogli e sdraiati sui lettini dei lidi abusivi che ogni estate sorgevano come per incanto su quella proprietà demaniale senza che nessuno intervenisse a tutela degli interessi dello Stato e del Comune, chiuse per un attimo gli occhi e immaginò che quei corpi bruciati dal sole, comunicanti tra sé in un idioma incomprensibile, non appartenevano ai puteolani bensì a turisti in vacanza a Tahiti e che quel mare cristallino, pulito a orari prestabiliti in rapporto al variare delle correnti (dalle 7 del mattino fino alle 11 l’acqua era un vero splendore. Dopo, una patina di liquami inodori ne copriva la superficie, trasportati dalla corrente del golfo sotto costa, rendendo difficile, se non addirittura impossibile, farsi il bagno), era un mare polinesiano. Quello sforzo di fantasia, unito all’irrefrenabile bisogno che provava di respirare, anche solo per un breve istante, aria di vacanze, lo indussero a scendere con passo deciso la scalinata che scendeva alla spiaggia. Su un rettangolo di arenile ricoperto da sassolini distese il telo, salutando con un sorriso la bionda signora con la bandana fasciata intorno alla testa e gli occhiali da sole che stava piazzando l’ombrellone a un metro da lui mentre ammoniva i figli nell’acqua a non allontanarsi troppo. Si slacciò dal fianco il marsupio in cui teneva le chiavi di casa e il portamonete con pochi spiccioli; si sfilò la tshirt, liberò i piedi dai sandali e, senza alcuna esitazione, avanzò verso l’acqua e vi si tuffò d’impeto. Nuotò per alcuni metri fino a che non sentì più il fondale sotto di sé. Allora si distese nell’acqua volgendo il viso al sole. Allargò le braccia lateralmente, schiuse le gambe e si lasciò cullare dal quel mare ingannatore che si rivelò meno insidioso di quanto immaginasse, alimentando in sé il dubbio se ingannevole non fosse in realtà la voce diffusa che quel tratto di costa non era balneabile per costringere la gente a spostarsi nelle località balneari della zona incentivando il turismo a scapito delle proprie tasche. Grazie al bisogno disperato di godere ad ogni costo di uno scampolo di vacanza, a poche centinaia di metri da casa aveva scoperto il paradiso! |
AREA PERSONALE
CORRERE, UNA GRANDE PASSIONE
LEONARDO DA VINCI
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- pensieri nel vento
- Il diario di Nancy
- sciolta e naturale
- Per non dimenticare
- il posto di miluria
- Arte...e dintorni
- dagherrotipi
- C'era una volta...
- passaggi silenziosi
- le ali nella testa
- Grapewine
- FAVOLE E INCUBI
- critica distruttiva
- GallociCova
- estinzione
- Starbucks coffee
- L'angolo di Jane
- In Esistente
- Comunicare
- Writer
- Chiedo asilo.....
- antonia nella notte
- Quaderno a righe
- come le nuvole
- Contro corrente
- Scherzo o Follia?
- La dama della notte
- MARCO PICCOLO
- Fotoraccontare
- epochè...
- considerazioni
- ESSERE E APPARIRE
- Oniricamente
- prova ad afferrarmi
- Nessuno....come te
- confusione
- io...Anima Fragile.
- evalunaebasta
- La MiA gIoStRa
- ...spiragli
- CORREVA L' ANNO...
- LE PAROLE
- SPETTA CHE ARRIVO
- (RiGiTaN's)
- esco fuori
- ....bisogni
- La Mia Arte
- pEaCe!!!
- Ginevra...
- Like A Wave
- BLOG PENNA CALAMAIO
- Amare...
- Sale del mondo....
- Praticamente Io
- Imperfezioni
- Mise en abyme
- Due Destini
- manidicartone
- acqua
- BRILLARE!!!!!
- Osservazioni
- XXI secolo?
- justificando.it gag comiche
- Di palo in frasca...
- montagneverdi...
- Verità... Piero Calzona
- osservatorio politic
- Geopolitica-ndo
- Lanticonformista
- Riforme e Progresso
- LAVOROeSALUTEnews
- Ikaros
- ETICA & MEDIA
- Canto lamore...
- Pino
- MY OWN TIME
- Tatuaggi dellanima
- così..semplicemente
- Accòmodati
- Il Doppio
- arthemisia_g
- senza.peli
- marquez
- Cittadino del mondo
- Quanta curiosità...
- entronellantro
- iL MonDo @ MoDo Mio
- LOST PARADISE Venere
- Frammenti di...
- La vita come viene
- Mondo Alla Rovescia
- Pietro Sergi
- StellaDanzante
- Polimnia
- e un giorno
- Parole A Caso
- tuttiscrittori
- Dissacrante
- Artisti per passione
Inviato da: Afroditemagica
il 23/02/2022 alle 16:28
Inviato da: Mr.Loto
il 04/07/2021 alle 18:54
Inviato da: cassetta2
il 19/03/2021 alle 18:50
Inviato da: cassetta2
il 03/02/2021 alle 13:14
Inviato da: Mr.Loto
il 31/10/2020 alle 18:20