LA VOCE DI KAYFA

LOGGIA P3: UN SUBDOLO COLPO DI STATO

A leggere le cronache di questi giorni riguardanti le trame eversive della presunta, e ribadisco presunta, loggia massonica denominata P3, tra i cui appartenenti vi sarebbero personaggi di spicco quali il senatore Marcello Dell’Utri, il coordinatore nazionale del PDL Denis Verdini, il sottosegretario alla giustizia Giacomo Caliendo, l’ex faccendiere Flavio Carboni - già coinvolto negli anni 80 nelle trame della loggia P2, nel crac del Banco Ambrosiano e nella morte del banchiere Calvi-, l’ex sottosegretario all’economia Nicola Cosentino, il cui capo sarebbe un fantomatico “Cesare” che, secondo i carabinieri che hanno effettuato le intercettazioni telefoniche e redatto i verbali consegnati ai magistrati, altri non sarebbe che Silvio Berlusconi l’attuale Presidente del Consiglio Italiano, stupisce che nessun giornale o telegiornale nel commentare i fatti di cui sopra non abbia finora utilizzato un termine tecnico che in casi del genere semplifica le idee di quanto si stava attuando, COLPO DI STATO!

Sì, perché se davvero fosse come risulterebbe dalle intercettazioni – per inciso quelle stesse intercettazioni che con la legge bavaglio tanta cara a Berlusconi verrebbero utilizzate per le inchieste col contagocce e per reati particolari, e non potrebbero essere pubblicate dai giornali tenendo quindi all’oscuro di tutto i cittadini riguardo il malaffare regnante nel paese – che una combriccola di “quattro pensionati sfigati”, come li ha simpaticamente etichettati lo stesso Berlusconi all’indomani delle notizie apparse sui giornali, avesse messo in atto un sistema tendente a collocare nei punti nevralgici delle Istituzioni, magistratura inclusa, individui compiacenti pronti a tradire lo Stato e l’Istituzione cui appartengono per accontentare i quattro pensionati sfigati e, soprattutto, CESARE, non si discute che queste persone, CESARE incluso, stessero attuando un subdolo COLPO DI STATO!

A questo punto, anziché ammonire di non alimentare un clima da caccia alle streghe, come ha fatto il Ministro della Giustizia Angelino Alfano;  di mettere in discussione le intercettazioni dei carabinieri sostenendo che il Cesare di cui si parla non è il Premier, come ha dichiarato l’avvocato Niccolò Ghedini, di gridare a un complotto montato ad arte dall’opposizione con l’ausilio della stampa di sinistra per infangarlo e sovvertire il governo, come ha dichiarato Silvio Berlusconi, sarebbe il caso che sulla vicenda si faccia chiarezza in maniera inequivocabile perché solo immaginare che il paese possa essere governato da una combriccola di masnadieri il cui unico intento non è quello di servire il paese bensì di servirsi del paese per fare i propri porci comodi, è davvero troppo. Ciò è assolutamente indispensabile non fosse altro perché è noto che in passato sia Silvio Berlusconi che alcuni uomini del PDL tra cui l’onorevole Fabrizio Cicchitto erano iscritti alla loggia P2 di Licio Gelli il quale, in una recente intervista al settimanale L’Espresso, ha affermato Gli uomini al governo si sono abbeverati al mio Piano di Rinascita, ma l'hanno preso a pezzetti. Io l'ho concepito perché ci fosse un solo responsabile, dalle forze armate fino a quell'inutile Csm. Invece oggi vedo un'applicazione deformata.