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IN ITALIA ALEGGIA L'INCUBO DELLE CENTRALI NUCLEARI
Post n°1023 pubblicato il 14 Marzo 2011 da kayfakayfa
Com’era prevedibile, gli incidenti in corso in due centrali nucleari giapponesi a seguito del devastante terremoto di venerdì, che tengono in apprensione il Giappone e il mondo intero facendo temere una nuova Chernobyl, stanno alimentando in Italia la polemica politica se non sia il caso da parte del governo di sospendere il programma nucleare che prevede per i prossimi anni la costruzione di centrali in alcune aree del paese per fronteggiare gli approvvigionamenti energetici. Come segnalava ieri Repubblica a pagina 7, “la maggioranza difende la scelta nuclearista: “rischio sismico più basso””. Una dichiarazione che, se confermata, lascia interdetti perché smentirebbe in un sol colpo la comunità scientifica la quale, pur ribadendo l’impossibilità di prevedere i terremoti, ha sempre catalogato il nostro un paese a alto rischio sismico! Per cui giustificare la volontà di andare comunque avanti col progetto nucleare, malgrado i tragici eventi nipponici suggerirebbero il contrario, è davvero incomprensibile! E l’incomprensione si accentua pensando al terremoto del 6 aprile 2009 che distrusse L’Aquila: malgrado l’energia sprigionata dal sisma fu mille volte inferiore a quella del terremoto giapponese, in proporzione i crolli e i morti che ne derivarono furono molti di più in quanto, come risultò dalle successive inchieste, all’epoca in cui furono costruite le case e i palazzi ci fu chi, pur di arricchirsi non esitò a mettere a rischio la sicurezza dei cittadini, fece la cresta sui soldi da investire per l’acquisto dei materiali, edificando palazzi con cemento misto a sabbia inadatta e armature di ferro inconsistenti. Stando a uno studio della rivista scientifica Nature, esiste un intimo rapporto tra danni, vittime dovuti a un terremoto e il livello di corruzione esistente nelle istituzioni di quello stesso paese. A riguardo l’Italia è un’anomalia in quanto, pur essendo un paese ricco (?), tecnologicamente all’avanguardia con “ingegneri e sismologi di fama mondiale”, il livello di corruzione nell’amministrazione pubblica è tale che la pone subito dietro al Ruanda e davanti alla Georgia. Come può pretendere un paese in cui è stato depenalizzato il falso in bilancio e che non si esclude che la concussione e la corruzione vengano declassati quanto prima a “piccoli reati”, avere ambizioni nucleari quando la scia di distruzione e morte che si lascia dietro di sé un evento sismico ogni volta che “scuote” l'Italia è quasi sempre, se non sempre dovuta alla disonestà di chi, preposto alla salvaguarda del bene comune, d’accordo con la malavita e l’imprenditoria senza scrupoli, chiude entrambi gli occhi sulla qualità e la sicurezza delle costruzioni che si andranno a edificare pur di intascare qualche mazzetta o favore. Ieri intervendo a In Mezz’Ora di Lucia Annunziata il Ministro della Giustizia Angelino Alfano ha esordito manifestando le proprie preoccupazioni per quanto sta accadendo in Giappone - sia per la incontrollabile potenza della Natura, sia per gli sviluppi tecnologici legati proprio alla sicurezza degli impianti nucleari - lasciando intendere di essere restio affinché l’Italia prosegua nel suo programma nucleare. Anche se poi, rintuzzato dall’Annunziata che aveva colto nelle sue parole tale scetticismo, ha affermato che il governo al momento non si sposta di una virgola dal suo progetto, attendendo le decisioni della comunità internazionale! Se anche un Ministro delle Repubblica, pur facendo presente che la Francia ha centrali nucleari a ridosso dei confini italiani per cui, pur non avendole, non siamo immuni da rischi, appare per un attimo titubante sulla reale necessità che il paese debba proseguire irresolutamente nel suo programma nucleare, è palese che forse sarebbe il caso che qualcuno nel governo abbia il buon senso di tirare un attimo il freno e valutare se vale davvero la pena rischiare: troppe convergenze geologiche con il malaffare amministrativo dicono che l’Italia non è idonea alla costruzione di centrali nucleari sul proprio territorio! Qualcuno ne prenderà atto? |
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