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L'amore ha il potere di fissare il passato in eterno presente.... Questa frase, annotata su un quaderno all'inizio del romanzo, è il tema conduttore della storia d'amore tra il giovane Kayfa e Miryam, donna matura e d'esperienza, che lo inizierà alle gioie e alle sofferenze dell'amore. Immersi in uno scenario da favola, facendosi scudo di una barriera di bugie e verità che metterà a rischio i loro affetti più cari, i protagonisti vivranno la loro passione senza freni con la complicità del mare e dell'intimità della casa di lei. Fondamentale la figura di Omar, pescatore egiziano con un intenso vissuto alle spalle, che attraverso la propria esperienza aiuterà Kayfa a districarsi nei meandri della mente e del cuore per avviarsi sul proprio cammino esistenziale.
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Post n°233 pubblicato il 12 Aprile 2007 da kayfakayfa
Lunedì 16 aprile con la prima sessione di regate della Louis Vuitton Cup, a Valenzia parte ufficialmente la 32° edizione della Coppa America, il più antico e prestigioso trofeo sportivo al mondo. Sono 11 i team sfidanti che fino al 7 maggio, in una serie infinita di regate dirette l’uno contro l’altro, daranno vita ai round robin 1 e 2 per determinare le quattro semifinaliste che dal 14 al 25 maggio si batteranno per stabilire le due barche che dal 1 al 12 giugno si contenderanno la Louis Vuitton Cup e il diritto a sfidare dal 23 giugno al 7 luglio gli svizzeri di Alinghi, detentori del trofeo vinto nel 2003 nelle acque neozelandesi. È la prima volta, dopo 156 anni, che la Coppa America si disputa in Europa. Il merito, come si è detto, è degli svizzeri di Alinghi che nel 2003, a sorpresa, dopo essersi aggiudicati la Louis Vuitton Cup, sbaragliando gli altri equipaggi in gara, inflissero ai padroni di casa un secco 5 a 0 che non lasciò repliche a polemiche o recriminazioni di sorta. In questa edizione, tre sono gli equipaggi italiani in gara: LunaRossa, Mascalzone Latino- Capitalia e +39. Per noi napoletani la presenza in acqua di Mascalzone Latino dell’armatore napoletano Vincenzo Onorato, mitiga in maniera minima la delusione che questa 32° edizione non si svolga nelle acque del nostro splendido golfo. Come infatti in molti ricorderanno, allorché gli svizzeri dovettero decidere in quali acque del mediterraneo si sarebbe disputata la 32° edizione dell’ America’s Cup, dopo una serie di scelte, in lizza rimasero Napoli e Valenzia. E molti davano quasi per certo che alla fine Napoli l’avrebbe spuntata. Purtroppo non fu così. Quando la scelta fu comunicata, a Palazzo San Giacomo, nei circoli nautici e in tutta la città grande fu l’amarezza per l’opportunità svanita. Subito seguirono un coro di polemiche politiche che imputavano alla cattiva amministrazione della città e al degrado sociale in cui Napoli versava la sconfitta. Di contro ci fu chi accusò l’allora governo Berlusconi di non aver fatto nulla per sostenere concretamente la candidatura di Napoli in quanto la città e la Regione erano governate dal Centro Sinistra. A nulla valsero le spiegazioni tecniche degli svizzeri, secondo i quali Valenzia offriva una maggiore regolarità di venti e di correnti rispetto al golfo di Napoli, e quindi solo per questi motivi era stata preferita, per cancellare dalle menti di tanti il dubbio che in realtà la scelta dipendeva non solo da fattori tecnici ma era condizionata da fattori di sicurezza legati alla recrudescenza della criminalità in città, per cui, per garantire sicurezza e tranquillità agli equipaggi e a quanti sarebbero accorsi in città per assistere alle regate si era preferita Valenzia che sotto tale profilo dava maggiori garanzie. Sono trascorsi ormai due anni da quei giorni e la situazione a Napoli non è per niente migliorata, anzi, oltre alla criminalità si è aggiunto anche il problema della spazzatura che gli amministratori continuano a chiamare eufemisticamente EMERGENZA RIFIUTI, ma che di emergenza non ha un bel niente visto che la questione si trascina da oltre dieci anni. Molti confidavano nella scelta di Napoli quale campo di regata per questa edizione della Coppa America perché speravano che l’occasione sarebbe stata un pretesto per risolvere finalmente, una volta e per sempre, alcuni dei tanti problemi che assillano la città. Non sapremmo mai se la scelta svizzera fu unicamente tecnica o indotta anche da fattori di sicurezza sociale. L’unica certezza è quella che, dopo il fallimento della candidatura, l’area di Bagnoli in cui si sarebbe dovuto allestire il villaggio dove ospitare gli equipaggi fu provvisoriamente trasformata in discarica per far fronte all’emergenza rifiuti, scatenando un mare di polemiche contro il sindaco Rosa Russo Iervolino e gli amministratori locali; mentre la questione criminalità è ormai incontrollabile tanto che in molti non trascurano un’eventuale presenza dell’esercito in città nel tentativo di arginare una criminalità sempre più sfacciata che ora inizia a fare irruzione e a rapinare la gente finanche in chiesa durante la messa! |
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Purtroppo l'immagine che gli altri hanno della nostra città è sempre al negativo. Hai letto che per meglio commentare la rivolta dei cinesi a Milano è stata usata Napoli come termine di paragone???