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Messaggi del 30/06/2019

PIANO TRAFFICO UNIVERSIADI 2019: RESTANO LE PERPLESSITA’ DI CASA DEL CONSUMATORE

Post n°2014 pubblicato il 30 Giugno 2019 da kayfakayfa
 

 

Dopo il caos/traffico di venerdì 28 giugno conseguente al varo del piano viabilità predisposto dal Comune di Napoli per le Universiadi, da sabato 29 giugno è stato predisposto un nuovo percorso che lunedì 1 luglio, con la riapertura delle attività commerciali e lavorative, testerà la propria efficacia. Sulla scia delle polemiche dei giorni scorsi, abbiamo dato la parola al Dottor Carla De Ciampis, responsabile cittadino di Casa del Consumatore, che da diverse settimane sta lanciando allarmi inascoltati sulle probabili ripercussioni negative che il piano avrebbe avuto sulla viabilità, penalizzando i comuni cittadini.

 

Dottore alcune settimane fa lei espresse le proprie perplessità riguardo i problemi di viabilità che si sarebbero potuti presentare per i cittadini durante le Universiadi, se non fosse stato studiato dal Comune un corretto piano di viabilità. Purtroppo queste suoi dubbi hanno trovato conferma con il caos che si è verificato venerdì scorso con l'entrata in vigore del piano, costringendo i responsabili a rivederlo il giorno dopo. Alcuni giorni fa ha scritto una lettera a diversi giornali, rimarcando la sua sfiducia.  È il caso di dire "nemo profeta in patria"?

Partiamo dalla fine: la lettera a cui fa riferimento è stata l'atto conclusivo di una presa di posizione personale iniziata ai primi di giugno quando fu varato e reso pubblico sui siti istituzionali il piano traffico per le Universiadi. Non appena lo visionai notai subito che presentava diverse criticità a scapito del comune cittadino e provai a contattare anche via Facebook i responsabili delle istituzioni per confrontarci civilmente, senza purtroppo ricevere nessuna risposta. A questo punto, poiché il piano era già stato varato, era inutile fare una richiesta di convocazione. Per cui ho esternato le mie perplessità confidando che qualcuno mi avrebbe risposto.

Su quali basi si fondano le sue perplessità?

Sul fatto che da circa dieci anni Napoli è sprovvista di corsie preferenziali a causa dei lavori della Linea 1 della metropolitana. Com'era possibile pensare che strade ridotte al lumicino per via dei  cantieri per la metropolitana, strade che sono state lottizzate in buona parte dalle strisce blu con conseguente restringimento delle corsie e delle carreggiate, potessero magicamente non rivelarsi un problema per i cittadini all'atto in cui si sarebbe varato un piano viabilità per le Universiadi che giustamente prevedeva la creazione di corridoi preferenziali per il transito dei pullman che trasporteranno gli atleti dal Molosiglio a Fuorigrotta e viceversa? Con questi elementi di base non riuscivo a capire come si sarebbe fatto e quindi mi meravigliavo di come gli organizzatori e i responsabili amministrativi potessero aver trovato magicamente la soluzione. Quando c'è stata la prima attuazione del piano le mie perplessità si sono concretizzate: chiudendo le strade alla pubblica viabilità per creare i corridoi per gli atleti, relegando i cittadini in un'unica corsia tutto è subito andato in tilt!

Tra ieri e oggi sembrerebbe che la situazione sarebbe un tantino migliorata in quanto, proprio in virtù del caos di venerdì, i sensi di marcia che hanno creato tanti problemi ai cittadini, sarebbero stati nuovamente invertiti. Si aspetta domani, quando riprenderanno le attività lavorative e commerciali, per vedere se effettivamente i problemi sono stati, almeno in parte, risolti.

Ribadisco, le mie perplessità nascono dal fatto che da dieci anni a Napoli non esistono corsie preferenziali che in questo caso sarebbero servite anche per il trasporto degli atleti. In carenza di questo non capisco come abbiano potuto pensare di far circolare decine di pullman, macchine, taxi per il trasporto degli atleti senza penalizzare i cittadini!

Allo stato attuale quali sono le sue aspettative in merito?

Stamani sui quotidiani cittadini leggevo che il Comune ha preso atto che il piano così com'è non va bene, avallando dunque le mie ritrosie.

Quando all'epoca lei segnalò il problema al comune ricevette risposta?

No! In questi casi, come dico sempre, il comune cala dall'alto le ordinanze. Mi spiego: con l'ordinanza 269 del 26 giugno, dunque varata appena quattro giorni fa, il Comune per 21 giorni  vieta sia il transito che la sosta in aree specifiche perfino ai residenti muniti di regolare permesso i quali non lo hanno avuto gratuitamente ma lo hanno pagato, senza minimamente preoccuparsi di sopperire al disagio fornendo ai malcapitati la possibilità di parcheggiare gratuitamente in garage con cui preventivamente il Comune stesso si sarebbe dovuto accordare, stabilendo un prezzo di comodo per garantire a chi ne ha diritto la possibilità di parcheggiare e sostare laddove risiede.  Mi sarei aspettata quanto meno questo. Se non addirittura che, così come gli operatori delle Universiadi sono stati dotati di abbonamenti gratuiti per i mezzi pubblici, per i cittadini sottoposti ai disagi della viabilità e del parcheggio il Comune prevedesse degli abbonamenti a un costo speciale per tutta la durata del periodo dei giochi in modo da indurli a non doversi spostare con l'auto. Altra criticità che a mio avviso renderà difficile la viabilità ai napoletani durante le Universiadi è che da luglio scattano le ferie per molti operatori del settore dei trasporti su gomma e su ferro. Non a caso la funicolare che collega Mergellina a Via Manzoni resterà chiusa dal 30 giugno a settembre per lavori di manutenzione. Ora mi chiedo, possibile che in vista di un evento così importante come le Universiadi i lavori non potessero slittare alla fine dei giochi, dando la possibilità a chi viene dalla zona collinare della città di muoversi  senza grosse difficoltà?

Come responsabile dell'associazione consumatori lei cosa chiede?

Innanzitutto che per l'organizzazione di un evento così importante si fosse adoperata la filosofia del buon padre di famiglia, ponderando tutti i punti di vista, partendo dai commercianti ai cittadini agli atleti e a quanti si muoveranno attorno ai giochi, tenendo ben presente tutte le situazioni di sicurezza. Quando hanno rifatto il manto stradale del corridoio per il trasporto degli atleti lo hanno rifatto non solo riempiendo tutte le buche e cancellando i rattoppi, ma hanno cassato anche la segnaletica orizzontale. Attualmente il manto stradale è una lunga strisciata di nero priva di strisce pedonali anche in prossimità dei semafori. Poiché il piano originale prevedeva delle anomalie rispetto a quello attualmente in corso, in molte zone c'è una segnaletica che non corrisponde più al reale senso di marcia. Ad esempio Viale Gramsci: il percorso originale lo prevedeva a doppio senso e sull'asfalto c'è la segnaletica relativa. Con il piano attuale, sotto esame da domani, Viale Gramsci torna a essere a senso unico, malgrado la segnaletica orizzontale indichi il contrario. Ma pare che già starebbero provvedendo a modificarla proprio in questo momento...

In conclusione cosa si sente di dire?

Se si fosse adottato il buonsenso, personalmente non avrei varato un piano dall'alto, bensì lo avrei studiato e sperimentato molte settimane prima dei giochi. Domani, quando mancheranno solo  tre giorni all'inizio delle Universiadi, si testerà la validità del nuovo piano viabilità. Se dovesse fallire, dovrà funzionare per forza, con buona pace dei cittadini! Mi lasci aggiungere un'ultima cosa: pare che l'attuale piano preveda per un tratto di strada la commistione tra il corridoio per il trasporto degli atleti con il traffico privato. Se davvero fosse, mi chiedo se, così facendo, non si minerebbero le elementari regole per la sicurezza degli atleti e degli stessi cittadini?...

 
 
 

INTERVISTA A CLAUDIO CORREALE, L’ANIMA DI LUX IN FABULA

Post n°2013 pubblicato il 30 Giugno 2019 da kayfakayfa
 

 

Di seguito la versione integrale dell'intervista pubblicata su comunicaresenzafrontiere.it

Sabato 22 giugno con Conversazioni Socialmente Utili si è chiusa la prima edizione della rassegna culturale QUATTRO CHIACCHIERE CON L'AUTORE curata e realizzata dall'associazione culturale flegrea Lux In Fabula presso la propria sede a Pozzuoli.

Per l'occasione abbiamo intervistato il Presidente Claudio Correale per fare il punto sulla rassegna appena conclusasi e conoscere i prossimi progetti dell'associazione.

Claudio perché QUATTRO CHIACCHIERE CON L'AUTORE?

Per dare la possibilità ai tanti intellettuali e artisti sparsi sul territorio flegreo, ma che non riescono a trovare gli opportuni spazi in cui esibirsi, di farsi conoscere e apprezzare. Alla rassegna hanno partecipato diciannove artisti, di cui la maggior parte romanzieri e saggisti. Nonché un informatico che ha ideato un sito internet dove è possibile passeggiare virtualmente nel tempo, sia nei campi flegrei che altrove, muniti della strumentazione relativa; un tecnico elettronico con la passione della fotografia che ha spiegato l'utilizzo dei droni in ambito fotografico; un gruppo di professionisti impegnati nella salvaguardia dei diritti dei consumatori che ha illustrato i mezzi e le dinamiche di cui può usufruire il cittadino per difendersi dagli abusi di cui spesso è vittima da parte degli enti pubblici e privati. E ovviamente studiosi del territorio che ne hanno parlato in senso lato, non limitandosi a Pozzuoli e all'area archeologica che lo riguarda, ma estendendosi fino alla conca di Agnano che ha molto da dire e da dare in ambito archeologico e storico, contrariamente a quanto si possa immaginare. Ovviamente non è questa la prima volta che organizziamo una manifestazione del genere. Già in passato, seppure sotto altre vesti, abbiamo organizzato eventi simili, cercando sempre di dare spazio a chi non ne aveva, non perché non fosse capace ma perché non riusciva a trovare i canali giusti che gli consentissero di farsi conoscere.

La manifestazione ha avuto un tale successo che già avete pronto il calendario completo per la prossima edizione...

Sì, è vero, gli obiettivi sono stati perfettamente centrati e in autunno prenderà il via la seconda edizione, quasi in contemporanea con il nuovo appuntamento dei "Giovedì Letterari" presso il Museo del Mare di Napoli a Bagnoli con "Pozzuoli è Memoria!" (il 31 Ottobre 2019) che tanto consenso ha ricevuto per i contenuti espressi dai numerosi relatori il 4 aprile scorso quando per la prima volta come associazione fummo invitati a parteciparvi. Ritornando alla seconda edizione di Quattro Chiacchiere Con L'Autore, è già possibile visionare online sul sito di Lux in Fabula, cliccando sulla sezione "Eventi", il calendario provvisorio degli incontri: si partirà il 26 ottobre 2019 con la presentazione del tuo libro Le Mie Ragazze Rom dove narri la tua esperienza di laboratorio di scrittura creativa presso la sezione femminile del carcere minorile di Nisida nel 2006, e si proseguirà con un fitto programma, arricchito anche da interventi musicali e artistici.

Ci racconti come nasce Lux In Fabula?

Più di trent'anni fa insieme al fotografo Ciro Ammendola e al pittore Antoine, così si faceva chiamare, affittammo un appartamento a Pozzuoli, al parco Bognar nei pressi della metropolitana, e iniziammo a fare attività artistiche. Tra le prime attività sociali che intraprendemmo ci fu quella di commentare alcune favole utilizzando delle diapositive fatte a mano con la tecnica della diapositiva creativa. Le immagini che proiettavamo erano quasi tutte astratte in maniera da sollecitare quanto più potevamo la fantasia dei bambini. Ci tengo a precisare che noi nasciamo con l'intento di insegnare ai bambini a difendersi dagli abusi dei mass media e le nostre attività si svolgono soprattutto nei plessi scolastici elementari. Dotando i ragazzi degli strumenti adeguati per non lasciarsi sedurre dai messaggi pubblicitari audio e audiovisivi, siamo convinti che ciò possa risolversi nel primo e fondamentale passo per avere un domani una società di uomini liberi e non di "schiavi" del messaggio. In sintesi il nostro scopo è quello di sviluppare nei bambini una capacità critica verso le immagini. In particolare a difendersi dalla televisione che a livello mediatico è il mezzo invasivo per eccellenza. A riguardo ho tenuto fino pochi anni fa corsi P.O.N. agli insegnanti, sia nell'area flegrea che altrove, perché imparassero le tecniche necessarie per poi educare i bambini a come fare per difendersi dagli abusi della società dell'immagine!

Luci e ombre di questa prima rassegna di Quattro Chiacchiere Con L'autore...

Di ombre non mi sembra ce ne siano state, a parte qualche defaillance di partecipazione all'ultimo momento cui abbiamo saputo rimediare senza difficoltà visto che tanti erano quelli che ci tenevano a partecipare alla rassegna. Di luci, per quanto mi riguarda, ce ne sono state tantissime. A partire dalla folta presenza di pubblico che ha accompagnato ogni incontro. Considerando le misure ridotte della nostra sala, circa venticinque metri quadrati, abbiamo avuto mediamente la presenza di 15/20 persone con punte anche di 30/40. Per cui già questo ti gratifica e ti motiva a proseguire nell'opera.

Come mai un'associazione come la vostra così attiva da tanti anni sul territorio non è dotata di una sede idonea? Non ne avete mai fatto la richiesta alle autorità competenti?

Sì, la richiesta l'abbiamo fatta. Finora in risposta abbiamo ricevuto solo impegni informali e promesse che spero non tarderanno a tramutarsi in realtà. Sia chiaro, mi rendo conto che le nostre esigenze sono secondarie rispetto a tante altre cui l'autorità deve far fronte. Tuttavia confido che il nostro impegno per il territorio venga riconosciuto anche in sede ufficiale e premiato con la messa a disposizione di uno spazio adeguato che ci consenta di moltiplicare per enne le nostre attività. E soprattutto di realizzare un progetto che mi sta particolarmente a cuore...

Quale?

Il museo del bradisismo. Dotare Pozzuoli di un luogo dove chiunque possa recarsi per erudirsi sul bradisismo, questo particolare fenomeno che caratterizza da sempre i campi flegrei,Pozzuoli in particolare, e acquisire la consapevolezza di quanto esso abbia influito, influisca e influirà in ambito sociale! Unitamente al museo sul bradisismo, un'altra nostra proposta è il museo interattivo della cinematografia. Abbiamo collezionato sessanta strumenti che vanno dalla seconda metà dell'ottocento a oggi: cinque lanterne magiche di cui due funzionanti; tantissimi giochi ottici che abbiamo ricostruito. Nonché proiettori che vanno dagli anni 40 a oggi. Abbiamo inoltre una collezione straordinaria di macchine Polaroid e altre macchine fotografiche di un certo valore.

Per quest'estate avete in programma qualcosa?

Siamo stati invitati a partecipare alla quattordicesima edizione di Malazé nella figura di Rosario Mattera che è il padre/fondatore della manifestazione: il 22 settembre nella sede della nostra associazione terremo quattro spettacoli con lanterne magiche dell'800.

Cosa vuol fare Claudio Correale da grande?

Il mio sogno è realizzare il museo del bradisismo e quello della cinematografia a Pozzuoli. Se però non fosse possibile, sono già in contatto con altre realtà di Napoli e provincia che sono interessate ai progetti e disponibili a offrirci gli spazi necessari per dargli vita. Ma spero di riuscire a realizzare il museo del bradisismo a Pozzuoli. Farlo altrove lo troverei umiliante e offensivo per la città e per i cittadini. Il bradisismo è l'anima di Pozzuoli, sia nel bene sia nel male!

 
 
 

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