Sempre più sporadiche le apparizioni qui, assorbono energie e tempo sia il lavoro che i lavori (alla casa). Vedremo finalmente l'effetto che fa un bagno nero e credo che l'infarto genitoriale sarà prossimo. Vedremo anche l'effetto che fa l'effetto legno, amabili giochi di parole, dentro la doccia nel secondo bagno... perché siamo stati consigliati a far proseguire il pavimento anche sui muri, la venditrice ci ha convinti con la frase: "Ricrea la pace di una sauna nordica" e in quella gelida giornata di gennaio il miraggio di un ambiente caldo e confortevole avrebbe amaliato chiunque. In pratica non abbiamo la minima idea di quello che uscirà fuori, staremo a vedere! In tutto questo marasma fervono i preparativi per un matrimonio, che non è certo il nostro, ma della mia futura/presente cognata. E noi non vediamo l'ora... che sia passato quel giorno! Ad aggiungersi a tutte queste cose, che sembrano uscite dai programmi di real time, che estremizza i luoghi comuni della figura femminile, c'è il mio rinnovato impegno in tutt'altro ambito. l'associazione dei pazienti di cui mi interesso ormai da cinque anni, non vedo l'ora di partecipare alla mia prima assemblea nazionale, seconda nell'ambito se contiamo il meeting europeo in cui avevo da scriciola debuttato. Non ho la più pallida idea di quello che dovrò fare, ma spero che qualche idea decente mi verrà... che bello dire di sì alle proposte senza pensarci! one della tua unità operativa. Ecco quella volta forse era meglio se ci pensavo un secondo, prima di rispondere. Fine degli aggiornamenti dal fronte. Fine degli sfoghi primaverili, ora meglio passare alle pulizie da brava massaia. Ah no, weekend del FAI, c'è sempre qualcosa da scoprire!!! |
Benvenuto 2018, anno atteso, da un anno intero. In fondo abbiamo lavorato tanto tutti i dodici mesi passati per veder arrivare questi futuri 365giorni, ormai 364. Tanto atteso che mi sono scordata di comprare un'agenda... E di conseguenza il calendario del cellulare si sta riempiendo di puntine su giorni, eventi colorati e sveglie che non so inserire correttamente e suonano quando non dovrebbero, tipo nel bel mezzo della notte, quando in corsia finalemente dormono tutti (e la sincronizzazione del sonno è un miracolo in una pediatria, molto più probabile la sincronia dei pianti). Quindi diciamo che non sono preparatissima al nuovo anno, ma proverò a rimediare quanto prima! I lavori della casa proseguono, e man a mano le scelte da fare si moltiplicano. Ormai siamo immersi nalla fase: "distruggi-coppia", ovvero quella in cui uno dei due si rassegna e fa fare all'altro. Nel nostro caso in realtà entrambi brancoliamo nel buio, la nostra cultura a livello di materiali, architettura e design è inesistente. Il che si traduce in una ricerca continua per sanare le nostre lacune e riuscire a partorire scelte sensate di cui non pentirci per i prossimi trent'anni, almeno.
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La scorsa domenica ho avuto modo, dopo svariati tentativi andati a vuoto nei mesi scorsi, di fare un viaggio sul treno a vapore. Mi sentivo come una bambina, con gli occhi sgranati davanti alle carrozze antiche, tirate a lucido dalla passione di chi porta avanti questo progetto. Sono rimasta ad ammirare il treno, tra qualche colpo di tosse, mentre il motore mangiava carbone e lasciava trapassare tra ingranaggi e binari ondate di fumo grigio. I posti erano stretti, mi è venuto spontaneo pensare che quel mondo fosse più alla mia portata. Le tende ricamate, come la manovella per passare dal caldo al freddo, i fermi ai vetri delle carrozze, tutto aveva un sapore diverso. E rivedevo mio nonno, ferroviere per tanti anni nella sua vita. Su e giù per treni, ogni volta di qualche stazione diversa. Con le mani annerite e il cappello saldo in testa. Esistono diverse associazioni in giro per l'Italia che si occupano di organizzare questi eventi, vale la pena di informarsi ed approfittarne!
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Nel mondo siamo tanti, sempre più a guardare in dati mondiali delle nascite, che non hanno nulla a che fare con il tasso di natalità italiano, diventeremo prima o poi una specie protetta di questo passo. Ma non di questo parla questo post. Siamo così in troppi che ci sono vite che restano a cornice delle nostre giornate. M. è una di quelle persone è da sempre sagoma nella vita degli altri, ha raggiunto la pensione da alcuni anni, dopo oltre 30 di servizio presso diversi uffici pubblici della città e dimore private. |
Post n°833 pubblicato il 24 Luglio 2017 da mullerina
Mi sono resa conto di quante cose mi circondino, senza che io abbia la reale necessità di averle. Me ne sto rendendo in questi giorni. Per cause di forza maggiore sono costretta a mettere mano a tutte quelle cose che in pochi anni, da quando mi sono trasferita, si sono accumulate su mensole e dentro ante di mobili, che non apro quasi mai. Ogni oggetto che prendo in mano è in linea di massima inutile e il suo utilizzo scarso. Forse sto solo facendo delle riflessioni su quello che vorrei nella mia vita, rendendomi conto di averla riempita di molte cose, prima di accorgermi che era altro quello di cui avevo bisogno. Lascio le cose, mi riprendo la voglia di vivere di emozioni, senza rinchiuderle. Penso di aver intrapreso un percorso, non penso sarà facile da proseguire, ma tentare si può. |
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