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Messaggi del 09/01/2010

 

SEPARAZIONE, DIVORZIO, AFFIDAMENTO DELLA PROLE,

Post n°3494 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da psicologiaforense

Impedì che s'incontrassero risarcirà l'ex marito e il figlio

 

La madre non permette all'ex marito di tenere con sé il figlio minorenne? Deve pagare sia l'ex coniuge che il ragazzo, nonché una somma a favore dello Stato. La Corte d'Appello di Firenze, dietro istanza degli avvocati Iacopo Tozzi e Marco Antonio Vallini dello studio legale Cnttv, ha condannato la mamma a pagare 650 euro al figlio (da depositare con libretto vincolato a favore del ragazzo) e 350 euro  all'ex marito e l'ha ammonita al rispetto del provvedimento che stabilisce i rapporti genitori/figlio.
La donna è colpevole, secondo il giudice, perché ha impedito al ragazzo e al padre di trascorrere dei giorni assieme come stabilito dalla sentenza di divorzio. Il provvedimento della Corte d'Appello è chiaro: «La condotta della donna costituisce violazione delle statuizioni espresse dal Tribunale e questo arreca implicitamente danno alla corretta crescita della personalità del minore».

 
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CULTURA, SCIENZA, FILOSOFIA: RIFLESSIONI, PENSIERI, OPINIONI,IDEE, SUGGESTIONI......PER UN ALTRO GIORNO

Post n°3493 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE DELLA NOTTE

 
I mille esempi di violenza evidente contro cui "inciampano" i valori più alti

La violenza nel cuore dell'uomo nasce da una primaria esigenza: la sopravvivenza. L'ombra su un archetipo costante non solo nei secoli più bui quando, ad esempio, l'uso degli strumenti di tortura era legalizzato dal diritto ordinario, mentre la pena di morte è esercitata ancora da molti Paesi, anche quelli di più avanzata democrazia. Una mostruosità l'omicidio di Stato, che lede il più elementare diritto dell'uomo. Ma il percorso che l'individuo deve compiere per sganciarsi dalle primitive pulsioni è il cupo labirinto del dolore: le donne ne sono le prime vittime, specie nel Terzo Mondo, dove ancora viene praticata l'infibulazione (mutilazione degli organi sessuali). Nelle regioni islamiche nascere femmina è una disgrazia. Una realtà la violenza più vicina alla condizione-animale che non a quella eletta dell'essere puntato verso le alte vette del vivere nella dimensione escatologica della Salvezza. Il terrorismo con Al Qaida sulle cronache quotidiane della morte; le guerre fratricide dell'Africa; la tortura esercitata sotto ogni latitudine sono solo alcuni esempi. Amnesty International periodicamente traccia il terribile panorama della presenza di metodi violenti nei confronti di prigionieri e vittime dei sistemi, nel mondo contemporaneo che vede gli eserciti anche dei Paesi più avanzati, impegnati a "esportare la democrazia" con la violenza delle armi sacrificando decine di migliaia di civili, donne e bambini inermi alla logica dell'economia globale (in realtà particolare, regionale di utilizzo e di schieramento).
Una mattanza, orientata verso il più povero che ha la disgrazia di avere nel suo sottosuolo la materia prima alla quale l'Occidente non ha potuto (saputo... voluto) ancora rinunciare: Abu Ghraib e Guantanamo ne sono una riprova, anche se l'Impero giustifica il dolore dei pochi con la salvezza dei più. Così pure le Polizie dei Paesi più avanzati, per estorcere "verità" spesso precostituite, ricorrono alla tortura più scientifica che non lascia traccia sui corpi dei detenuti: scariche elettriche; sonno interrotto periodicamente; indigestioni di acqua salata sono sistemi ricorrenti. Un mondo che ancora deve fare molto cammino nonostante la moratoria della pena di morte firmata all'Onu rappresenti un modello di percorso (ancora simbolico) da affrontare nella concretezza. Una strada in salita che deve significare la percezione dei valori più alti dell'uomo.
Questi sono esempi di violenza "evidente" che i mass media denunciano periodicamente ad ogni "soffiata" dei Servizi. Ma ci sono aspetti più nascosti e subdoli della violenza: i silenzi; la mistificazione; il piccolo cabotaggio in politica; la complicità con il potere che mortifica spesso la verità. Il pianeta-terra subisce la sua violenza con le emissioni dei gas-serra che solo recentemente hanno visto gli Usa entrare nel contesto internazionale nella chiara percezione di un problema sinora ignorato. I bambini, nelle stesse famiglie, sono oggetto di subdola violenza sessuale, spesso anche con la complicità dei genitori. Le popolazioni meridionali sentono sulle loro coscienze il fiato grosso delle mafie. I cristiani che vivono nei Paesi a religione islamica, o induista, o buddista conoscono la persecuzione se non il sacrificio della vita. Gli ammalati a cui spesso non viene applicato il diritto alla salute. I poveri, i deboli, i reietti del globo a cui il cosiddetto mondo civilizzato, con la cinica attività delle multinazionali, rapina le risorse o inquina i territori, sono vittime della violenza. I cittadini (anche di cultura occidentale) che vengono orientati nelle loro scelte politiche con i silenzi, gli ammiccamenti, le distrazioni, le bugie subiscono violenza. Come subiscono violenza i ceti meno abbienti quando intravedono, in occasione del ricorso alle urne, l'illusione di una promessa. Quanta strada ancora per il Verbo del Cristo; quanti cuori deve conquistare specie nelle dimore del potere dove la logica del profitto; dell'inganno; dell'affermazione del "particulare" e della "ragion di Stato" trionfano sulle vite e sui diritti: e sono sempre loro (gli ultimi, gli esclusi, i diversi per razza, cultura o religione – gli alienati che rifiutano totalmente un mondo di corruzione e violenza) a pagare i prezzi più alti. Ma – ha promesso il Messia – per questi si apriranno le porte del Cielo: le Beatitudini del "Discorso della montagna" più che una speranza sono una certezza.

 

 
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MAI PIU' PENE D'AMORE

Post n°3492 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da psicologiaforense

Arriva la pillola contro il mal d'amore

 

Buone notizie per tutti i malati d’amore: un pillola, ricavata da una pianta africana, commercializzata ora come un rimedio miracoloso contro tutte le pene d’amore per innamorati abbandonati, traditi o trascurati.

Si tratta, come riferisce in prima oggi il tabloid austriaco Kronen Zeitung, di una pillola ricavata dagli estratti dei frutti esotici di un albero che cresce nella Costa d’Avorio, il Griffionia simplicifolia, che la società farmaceutica di Villach (Carinzia), Coropharm, sta per immettere sul mercato sotto forma di pillole.

In Africa i frutti di questa pianta sono noti, e consumati, da secoli. Adesso i suoi benefici sbarcano sul vecchio continente. Per cuori infranti, la pillola «Amorex» promette miracoli: il suo contenuto agisce sui messaggeri chimici del cervello (come gli ormoni), alterati a causa della pena, arrecando sollievo al malato d’amore.

 
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LA FOTONOTIZIA

Post n°3491 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da psicologiaforense

"Ritratti di vita" fra bellezza e nudo artistico

 

Lui è Alberto Magliozzi (www.albertomagliozzi.com), fotografo internazionale cult di grandissimo successo, e in questi giorni  in edicola è distribuito il libro fotografico "RITRATTI di VITA" un lavoro di altissimo livello, considerato unanimamente dalla critica, di grande spessore artistico sia per la bellezza e originalità delle foto che per la comunicazione dei temi trattati.dall'autore, coadiuvato nei testi dall'ottimo poeta e scrittore Thomas Leoncini.
Tra le sue "muse" molte bellissime del mondo dello spettacolo: dalla star Manuela Arcuri a Stefania Orlando, da Miriana Trevisan a Eva Henger, dalla figlia di Ornella Muti Carolina Rivelli all'attrice Dajana Ronconi, da Sabrina Ghio di "Amici" a Toni Bagarello.
 
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UN ABUSO AL GIORNO TOGLIE IL CODICE DI TORNO

Post n°3490 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da psicologiaforense

IL DANNO E LE BEFFE

Avellino, operaia riassunta dopo causa: l'azienda la trasferisce in India

Un anno in India. Ha risposto così un'azienda che produce ed esporta in tutto il mondo frigoriferi industriali alla sentenza del giudice del lavoro che ha reintegrato nel suo posto di lavoro Gaetanina Di Paolo, 49 anni e madre di tre figli, operaia licenziata dalla Desmon di Nusco, La Di Paolo, il cui figlio più grande ha nove anni, «per poter proficuamente svolgere la prestazione inerente alle mansioni di assemblaggio frigoriferi che svolgeva all'epoca del licenziamento», così scrive l'azienda, dal prossimo primo febbraio dovrà trasferirsi a New Delhi, dove l'azienda ha una propria sede.


Gaetanina Di Paolo non si è presentata ancora alla direzione aziendale e probabilmente si aprirà un nuovo contenzioso legale: l'operaia infatti non è nelle condizioni di potersi trasferire in India, peraltro in un'altra azienda del gruppo Desmon e con gli stessi livelli retributivi maturati alla data del suo licenziamento.

 
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LA VIGNETTA

Post n°3489 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da psicologiaforense

La vignetta di Giannelli - Dal Corriere della Sera di sabato 9 gennaio 2010

 

 
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LA MADRE DI TUTTE LE CRISI ECONOMICHE, FINANZIARIE, SOCIALI, LAVORATIVE, IL BIENNIO 2010-2012 SARA' IL PIU' TERRIBILE

Post n°3488 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da psicologiaforense

LA CRISI ECONOMICA E' PASSATA?
MA QUANDO MAI!!!

La crisi peggiorerà, i poveri saranno 150 milioni in più

Il peggio della crisi deve ancora venire. E con i paesi industrializzati concentrati a risolvere i loro problemi si rischia una diminuzione degli aiuti ai paesi poveri, il cui quadro è «devastante»: il numero degli individui che si stima cadranno al di sotto della soglia della povertà continua a salire, e ora siamo a 150 milioni.

A dirlo è Danny Leipzeiger, vice-presidente della Banca Mondiale responsabile per la riduzione della povertà e la gestione economica, che di fronte alla previsione di una «contrazione del prodotto interno lordo mondiale nel 2009», la prima del dopoguerra, e al probabile calo del commercio mondiale (il primo dal 1982), spiega che «una grossa nube incombe sui paesi in via di sviluppo. Temiamo un duro tracollo, con una gran quantità di persone che verranno respinte al di sotto della soglia della povertà».
Il precipitare della crisi – spiega Leipzeiger, che per la riduzione della povertà gestisce i rapporti con Fondo monetario internazionale, Ocse, Unione europea e banche regionali per lo sviluppo – «ci fa ritenere che per i paesi poveri si farà sempre più dura». E che la stima, formulata la scorsa primavera, di 100 milioni di poveri in più, sia destinata a peggiorare rapidamente: «al momento prevediamo altri 50 milioni, ma il peggio deve ancora arrivare».
Del resto – spiega Leipzeiger – «la crisi è senza precedenti», ed è riuscita a combinare tre «calamità» che prese singolarmente già sarebbero bastate ad avviare una recessione: borse in caduta libera, collasso del settore immobiliare e crisi creditizia.
 
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L'ARGOMENTO PIU' SENTITO IN QUESTA SETTIMANA ( ORDINE PUBBLICO, SICUREZZA ANCHE NEGLI AEREOPORTI, IMMIGRATI, CONFLITTI SOCIALI)

Post n°3487 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da psicologiaforense

 L'ARGOMENTO DELLA SETTIMANA

Garantire la sicurezza dei cittadini  

La paura, che ormai serpeggia tra la gente, non ha certo definizioni politiche. Sarebbe ridicolo dire che esiste quella di destra o di sinistra. Esiste la paura e basta, un senso di smarrimento interiore invasivo e deprimente, che ha bisogno di essere esorcizzato. Il decreto legge con cui il Governo ha deciso di sostenere il sistema delle ronde, nonostante continui a suscitare reazioni, è senz'altro condiviso da molti. Ma la delinquenza, a cominciare dalla microcriminalità, credo che vada affrontata con altri metodi, con quelli cioè più tradizionali e istituzionali, ossia con un dispiegamento costante e compatto delle forze dell'ordine sul territorio, in modo da scoraggiare i facinorosi, ormai di ogni etnia.

Ma perché questo avvenga, come si apprende dai sindacati di categoria, bisogna che poliziotti e carabinieri siano in numero sufficiente, debitamente attrezzati e retribuiti nella giusta maniera. Altrimenti non si fa che alimentare in loro senso di impotenza e frustrazione. Al posto delle ronde era forse meglio mettere pattuglie di guardie giurate, sempre che gli venga conferita quella definizione giuridica di cui sono in attesa da anni, e che sempre è stata riproposta nelle varie campagne elettorali, senza mai giungere a niente di fatto.
Le guardie giurate potrebbero infatti benissimo affiancare polizia e carabinieri, visto che, specie quelle che espletano il servizio di "zona" notturno, conoscono bene il territorio che va setacciato metro metro, e questo avviene non certo limitandoci a restare nelle vie principali, ma spingendosi nei meandri di paesi e città, fino alle abitazioni solitarie, mete ambite della delinquenza. Sono regole antiche come il mondo, ossia da quando esiste la lotta tra guardie e ladri, ma che la politica di oggi, che si ritiene tanto avveduta, sembra ignorare. Perché qualcosa di concreto si dovrà pure esperire per riportare la vita dei cittadini alla normalità. Oppure, visto che imitiamo gli americani in tutto, imitiamoli anche per quanto concerne la salvaguardia della nostra incolumità, dando a ognuno la possibilità di difendersi in proprio, magari non del tutto come negli Stati Uniti, con armi da fuoco, ma con armi munite di proiettili al narcotico, con cui chi viene aggredito o violato possa mettere fuori combattimento il delinquente di turno. Il quale aggredisce, stupra e uccide, perché sa che in Italia lo può fare. Di questo passo perderemo sempre di più non solo la faccia, ma anche la dignità di cittadini e di uomini. E si invoca l'avvento delle ronde come soluzione del tutto
 
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