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Messaggi del 21/01/2010
Post n°3574 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da psicologiaforense
Lubamba, da Chiambretti al carcere: Viaggi e alloggi in hotel pagati, certo, ma con carte di credito di terze persone. Per questo è stata processata e condannata a due mesi di carcere dal tribunale di Bolzano Sylvie Lubamba, l'ex valletta di colore di Piero Chiambretti a Markette.
Post n°3573 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da psicologiaforense
Avances alla ex moglie? Non commette il reato di violenza sessuale il marito separato che «con parole inequivoche e insistenti» chiede alla ex moglie, rivendicandolo, di avere un rapporto sessuale. Lo sottolinea la terza Sezione penale della Cassazione. I fatti si riferiscono a un episodio avvenuto a Firenze : Mario (nome di fantasia) era andato nella casa della ex moglie Maria (nome di fantasia) per prendere la figlia minore ed esercitare il diritto di visita. L'uomo era entrato in quella che un tempo era stata la casa coniugale con la "scusa" di aiutare Maria che stava cucinando il pranzo per la figlia che doveva rientrare da scuola, l'aveva abbracciata affettuosamente «di slancio, pronunciando parole di affetto, desiderio, frustrazione, forse con l'intento di ripristinare l'unità matrimoniale». Maria «con efficacia negò il rapporto e respinse le avances dell'ex marito». Ne nacque una lite nella quale dalle parole si passò agli insulti e Mario venne alle mani schiaffeggiando la ex moglie. La vicenda finì in tribunale. In primo grado, con decisione del gip Mario venne condannato a 10 mesi per violenza sessuale e a 2 mesi e 20 giorni per gli schiaffi. In secondo grado, invece, la Corte di Appello di Firenze pronunciò l'assoluzione di Mario dall'accusa di violenza sessuale, confermando la condanna a 2 mesi e 20 giorni per lesioni. I giudici di secondo grado, valutando la deposizione della ex moglie, constatarono che lei stessa aveva ammesso che Mario l'aveva solo abbracciata senza palpeggiarla, limitandosi solo a rivendicare il rapporto sessuale. La Cassazione ha giudicato corretta la pronuncia della Corte d'Appello in quanto Mario aveva compiuto «un semplice gesto affettivo, anche se richiedendo un rapporto sessuale». Anche la Procura Generale della Cassazione, rappresentata da Angelo Di Popolo, aveva chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso della Procura di Firenze. A carico dell'ex marito respinto rimane, dunque, la sola condanna a due mesi e venti giorni per lesioni.
Post n°3572 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da psicologiaforense
IL CORSIVO Lo stress da tempo libero colpisce sei italiani su dieci A soffrire della "malattia dei tempi moderni", appunto lo stress da tempo libero, è il 74% degli intervistati. Non solo: il 71% ammette che il grado di stress, negli ultimi anni, è aumentato, riversandosi in ambiti diversi da quello lavorativo. Il fatto è che intorno alla tecnologia si innescano nuovi doveri e status symbol che accrescono il peso dello stress. Il dovere di essere sempre raggiungibili, disponibili, informati e connessi invece di liberarsi dalle incombenze lavorative fa sì che tensioni e nervosismo, una volta confinati tra le mura dell'ufficio, contagino ogni momento della giornata. Compresa la vita familiare e di coppia. Lo stress del nuovo millennio non vive dunque solo al lavoro, ma invade anche casa e luoghi di divertimento. Infatti, più di 1 italiano su 3 (32%) colloca al primo posto della "stress parade" proprio la famiglia e la vita di coppia, mentre il 29% vede nel tempo libero la principale fonte di ansia e il 16% i rapporti con amici e conoscenti (che chiamano in continuazione). Solo il 19% dichiara invece di avvertire maggiormente lo stress nel proprio ufficio. Nella classifica delle principali cause dello stress, i ritmi frenetici imposti dalle nuove tecnologie la fanno da padrone. Così, l'incubo maggiore per il 26% consiste nel vivere sempre di corsa, mentre l'ossessione della reperibilità diventa la fonte di ansia per eccellenza per il 21%. Ma non solo: a rovinare ogni momento di relax ci si mettono anche la smania per l'acquisto giusto (16%), il bisogno di essere sempre informati (12%) e la necessità di apparire sempre giovani (10%). Il risultato? Aumento dei disturbi del sonno e dell'alimentazione, incremento dell'uso di farmaci e il sogno di staccare la spina, anche se a riuscirci è appena il 6%. E a cambiare sono anche i simboli dello stress. Se negli anni Settanta erano l'automobile, il posto fisso e l'impegno politico, negli anni Ottanta c'erano la griffe e il denaro e negli anni Novanta il fitness e la sveglia. Oggi, anche lo stress diventa hi tech: prima di tutto il telefonino (31%), seguito dall'orologio (24%), dalla tv sempre accesa (19%), oltre all'auto (15%) e al computer (8%).
Post n°3571 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da psicologiaforense
Wildlife, il giallo della foto del lupo Altro che lupo selvaggio, quello che salta la staccionata e che corre famelico dietro a una preda potrebbe essere un lupo cresciuto in cattività e scelto come modello dal fotografo spagnolo José Luis Rodriguez, vincitore delle 10mila sterline in palio come primo premio del Wildlife Photographer 2009. E come dice lo stesso nome della competizione è la vita selvaggia quella che dovrebbe venire premiata nel concorso, ragione per la quale il Natural History Museum che organizza insieme a Bbc l'evento sta indagando sul caso. Se l'animale fosse, come sembra, un lupo domestico cresciuto in cattività Rodriguez perderebbe immediatamente il titolo assegnatogli lo scorso ottobre
Post n°3570 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da psicologiaforense
Difficile da immaginare quanta sia la paura di questi cavalli, costretti a saltare nelle fiamme in onore ad un'antica tradizione che vuole questa sfida al fuoco come una sorta di rito di purificazione. Le foto sono state scattate a San Bartolome de Pinares, in Spagna, in occasione delle celebrazioni per Sant'Antonio (Ap)
Post n°3569 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da psicologiaforense
prendo da: Massimo Gramellini Il più grande Leggo e rileggo la lista dei cinquanta italiani illustri che da ieri si contendono su Raidue il televoto dei loro connazionali e rimango allibito.
Post n°3568 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da psicologiaforense
Bogotà, in topless per la libertà di espressione. La libertà di espressione passa anche per il topless, almeno così sembra pensarla un settimanale colombiano che ha promosso una campagna pubblicitaria sul tema mandando per le strade della capitale Bogotà una ragazza in topless che ha subito attirato l'attenzione della polizia locale e dei passanti.
Post n°3567 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da psicologiaforense
L'EDITORIALE CHE COSA C'E' NELLA TESTA DEGLI UOMINI CHE LI OTTENEBRA? SAPEVAMO che sarebbe successo, che alla fine i mugugni maschili per le donne-mamme che lavorano si sarebbero trasformati in critica. Dagli Usa e dalla Francia Robert Shaw e Aldo Naouru, psichiatri infantili, invitano le donne a tornare a fare la calza, a casa naturalmente, altrimenti avremo una generazione di futuri adulti infelice, consumista, egoista addirittura criminale. Shaw ci tiene a farci sapere che il suo non è un discorso, antifemminista. Per carità, non ci è sfiorato il pensiero... Nanche il suo collega francese Naouri è antifemminista, per carità. La sua teoria parte da un assunto: le donne hanno rubato i ruoli ai maschi. Così ci ritroviamo delle mamme-erinni che impediscono ai padri di svolgere la loro funzione di indirizzo. Chiaro. Cerchiamo allora di capire meglio frugando nella quotidianità di una famiglia. Secondo il «Naouri pensiero» allora, possiamo dire che le mamme impediscono ai padri di portare i pargoli all'asilo, di accompagnarli il pomeriggio al nuoto, di fargli fare i compiti, di preparargli la cena, di assicurarsi che il vaccino è stato fatto. Insomma i poveri papà non è che non vogliono fare niente, è che non possono fare niente: siete voi mamme che li avete ridotti così.
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49