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Messaggi del 29/01/2010

 

IL CORSIVO DELLA NOTTE: BLOG, MOGLIE, MARITO BLOGGER, LIBERTA' DI ESPRESSIONE, DIFFAMAZIONE, E I BLOG DI LIBERO?

Post n°3632 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da psicologiaforense

IL CORSIVO DELLA NOTTE

Tra moglie e marito non mettere il... blog

 

Un banale caso di divorzio in Vermont, con i due ex coniugi che si rinfacciano reciproche infedeltà e scorrettezze, si è trasformato negli Stati Uniti in un caso giudiziario sulla libertà di espressione, con gli esperti di diritto costituzionale, in particolare quelli specializzati nel Primo Emendamento, che si interrogano sui nuovi confini giuridici che l'avvento dell'era digitale comporta.
Il caso Garrido-Krasnansky era finora stato trattato in Vermont come uno dei tanti casi di divorzio in cui i due coniugi litigano: il marito, William Krasnansky, accusa la moglie; la moglie, Maria Garrido, accusa il marito. Il giudice della Washington County Family Court in Vermont deve decidere chi ha ragione.
Senonchè Krasnansky, forse perché esperto di software, decide di mettere sul "suo" blog cosa pensa del suo stesso divorzio, pubblicando una serie di riflessioni su quelle che ritiene essere state le scorrettezze della moglie.
I legali della donna a quel punto si sono rivolti al giudice, sostenendo che vi erano gli estremi della diffamazione. Il giudice ha ordinato di «togliere da internet ogni riferimento al matrimonio», anche perchè la causa era ancora in corso.
I legali dell'uomo, però, hanno fatto ricorso contro questa decisione, sostenendo non solo che nelle riflessioni esposte su internet dal loro cliente non vi era nulla di offensivo, ma soprattutto che in quel mondo veniva limitato il diritto di espressione del loro cliente, garantito dal Primo Emendamento.
La diatriba in punta di diritto è così uscita dalle aule della Washington County Family Court per trasformarsi in un confronto tra costituzionalisti e giuristi di livello nazionale. I quali convengono almeno su un punto: con l'arrivo di internet stiamo entrando in un'area completamente nuova del diritto. L'incontro tra il mondo digitale e il mondo reale crea problemi giuridici nuovi, e l'equilibrio tra i due mondi è dal punto di vista giuridico ancora tutto da esplorare.
Quel blog su internet del signor Krasnansky è una diffamazione nei confronti della moglie, che giustamente non vuole che dei suoi fatti privati si scriva in pubblico, oppure è espressione del sacro, inviolabile diritto di libertà di parola che la costituzione americana garantisce ad ogni suo cittadino? Il dibattito non si ferma.
 
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L'EDITORIALE: POLITICA, ONORE, DIGNITA'- IDEE, PENSIERI, RIFLESSIONI E SUGGESTIONI...PER UN NUOVO GIORNO

Post n°3631 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da psicologiaforense

L' E D I T O R I A L E

Onore e dignità, parole  sconosciute ai politici 

 

Un tempo c'era il suicidio d'onore. Non era un grande atto di civiltà. La vita è sempre un prezzo troppo alto da pagare. Oggi, però, la parola "onore" non ha più significato. La politica non ha più dignità, non soltanto colore. I nostri rappresentanti non conoscono l'onore come un valore, non riconoscono le dimissioni come un atto di dignità, in certi casi obbligato e obbligatorio. Qualsiasi cosa accada, qualunque sia l'irresponsabilità dimostrata, nulla fa più scandalo, nessuno è disposto a pagare alcun prezzo, in una politica senza coscienza, che non si pone a servizio dei cittadini e del bene comune, ma "usa" gli elettori per conquistare il potere e realizzare progetti individuali di "scalata" carrieristica, che non prevedono gl'intoppi dell'onore e della dignità, parole vuote, senza senso, che non si comprano e non si vendono.
Nella vita privata, ciascuno è responsabile di sé e delle proprie libere scelte. Chi ricopre un ruolo istituzionale, però, dovrebbe rispettare quantomeno un'immagine pubblica dignitosa e onorata. Non per ipocrisia, ma per rispetto, appunto, delle istituzioni e dei cittadini. Quei cittadini che, invece, subiscono prepotenze e prevaricazioni da una politica umiliata dal potere. Sono stanchi, però. Poveri, e sempre più poveri, insicuri, e sempre più insicuri, e stanchi. Stanchi di una democrazia ferita a morte da tanti abusi.
 
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IL CASO DEL GIORNO .

Post n°3630 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da psicologiaforense

Scott, l'uomo "incinto": partorirà
a febbraio e diventerà "mammo"

 

Si chiama Scott Moore il secondo uomo al mondo, nato donna, che darà alla luce un bambino il mese prossimo. Il suo caso ricorda quello di Thomas Beatie che nel 2008 partorì una bimba.

Scott è legalmente sposato con Thomas, ambedue trentenni. Nati con il nome di Jessica e Laura, si sono conosciuti in un gruppo di appoggio psicologico per transgender e stanno insieme ormai da tre anni.

Hanno già due figli, di 10 e 12 anni, (VEDI FOTO QUI SOTTO) che Thomas ha avuto con una partner precedente. Scott ha mantenuto i suoi organi femminili, Thomas invece ha subito un'isterectomia diventando l'anno scorso uomo a tutti gli effetti.

Mesi fa hanno deciso di avere un figlio, così Scott è stato inseminato da un amico ed è rimasto in stato interessante nel giugno 2009. Il parto sarà naturale, anche se non è stato facile per la coppia trovare un'ostetrica e un medico disponibili: «È stato molto complicato - racconta Scott al Los Angeles Times -contattare un dottore disposto ad aiutarmi. È sempre brutto quando ti accorgi che la gente non vuole avere a che fare conte. A nessuna persona incinta dovrebbe essere negata assistenza sanitaria, anche se sei un uomo».


 
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LA FOTONOTIZIA DEL GIORNO

Post n°3629 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da psicologiaforense

 

Combattiva Yulia.

Una gigantografia Yulia Tymoshenko a Kiev. In Ucraina sale al tensione in vista del ballottaggio delle presidenziali in programma il 7 febbraio. Attacco e contrattacco tra i due candidati Viktor Yanukovich e Yulia Tymoshenko: il partito che fa capo al candidato filorusso alla presidenza ucraina (Partito delle Regioni) è riuscito a ottenere in parlamento la revoca dell’incarico a Yuri Lutsenko, ministro dell’Interno e alleato di ferro della premier e aspirante presidente Yulia Tymoshenko. Il capo del governo ha reagito nominando Lutsenko ministro ad interim, quindi neutralizzando la mossa, visto che la Rada, il parlamento di Kiev, non può licenziare i ministri facenti funzioni. Lo scontro, però, segnala un’escalation di tensione politica tra i due candidati alla guida dello Stato. Lutsenko, parlando in televisione, ha affermato che il suo defenestramento prelude a brogli elettorali (Ansa/Epa)
 
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Avatar 3D, versione Tinto Brass: 'Chiavatar', cinema,

Post n°3628 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da psicologiaforense

CINEMA: TINTO BRASS, GIRERO' IL PRIMO FILM EROTICO IN 3D

 

"Girero' il primo film erotico in 3D della storia del cinema. S'intitola 'Io, Caligola' ma in molti l'hanno gia' ribattezzato 'Chiavatar'". Cosi' Tinto Brass racconta il suo progetto imminente piu' ambizioso. "La tecnologia 3D - spiega - e' strepitosa: affinare la sensorialita' porta ad affinare la sensualita'. Se un'attrice avvicina una mano alla telecamera, sembra che ti tocchi...".

 
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COSA TE NE FAI DI UNA BELLA RAGAZZA BIONDA? LA MASTICO!

Post n°3627 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da psicologiaforense

Bionde da masticare
Le "Gum Blondes" (bionde gommose) di Jason Kronenwald, sono una collezione di ritratti di una decina di bionde famose, che vanno da Anna Kournikova a Britney Spears (nella foto) a Mariah Carey. Le opere sono un vero tributo alla cultura popolare e non tanto per i soggetti quanto per l'utilizzo di uno dei prodotti più popolari di tutti i tempi, la gomma da masticare. Questo materiale povero, usato solo dopo essere stato masticato, può essere trovato in tanti colori diversi, anche con toni molto accesi, permettendo all'artista di creare quadri senza l'uso di pennelli e colori.
Per un'opera servono 500 gomme ben masticate, così Kronenwald ha dovuto reclutare un vero e proprio esercito di masticatori.


 
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Barbie Video Girl,

Post n°3626 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da psicologiaforense

 

La Barbie-telecamera

Norimberga: una modella mostra la «Barbie Video Girl», la più famosa bambola della Mattel che ora ha una telecamera incorporata (camuffata da gioiello).
Dal 4 al 9 febbraio si terrà nella città tedesca la 61ma edizione della fiera del giocattolo e modellismo più grande del mondo (Afp)

 
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CONTRORDINE, COMPAGNI

Post n°3625 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da psicologiaforense

La Cassazione cambia idea: è reato dire "vaffa..." a un vicino


Dire "vaffa..." ai vicini è reato. La Cassazione si pente di averlo sdoganato e fa un passo indietro affermando che questa espressione, almeno con i vicini di casa, non deve essere usata, perchè «i rapporti di vicinato devono essere improntati ad un maggiore rispetto reciproco tra le persone, perchè altrimenti inducono a una impossibilità di convivenza, che invece è necessitata dalla quotidiana relazione nascente dal fatto abitativo, e che deve essere garantita».

Per questo la suprema corte ha annullato l'assoluzione dal reato di ingiuria nei confronti di Sergio P., pronunciata dal giudice di pace di Ancona il 10 marzo 2009. Durante un alterco con i vicini di casa, per motivi di parcheggio, Sergio aveva detto «fate schifo, vaff.... a te e a chi ti ci ha portato».

Per il giudice di merito, come affermato altre volte dalla Cassazione, la frase era ormai entrata nel comune lessico e non ha valenza offensiva. Ma ora la Cassazione ha cambiato idea e ha deciso che «le frasi tra "fate schifo e vaff...", nel contesto di vicinato in cui sono state pronunciate, hanno mantenuto la valenza spregiativa dell'onore e del decoro della parte lesa che esse contengono».

 
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