Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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Messaggi del 22/01/2010

 

LA FOTONOTIZIA

Post n°3582 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da psicologiaforense

 

La prova della eccezionale Carolina.

Carolina Kostner durante il programma corto al campionato europeo di pattinaggio di figura a in Tallinn. La Kostner ha chiuso in testa (Grigory Dukor/Reuters)
 
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NOTIZIE FLASH, AMBIENTE, STALAGMITE PIU' ALTA D'ITALIA,

Post n°3581 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da psicologiaforense

Trieste, in una grotta la stalagmite più alta d'Italia (22 m)

Scoperta durante i lavori di scavo delle due gallerie che servono la superstrada di Trieste la stalagmite più alta d'Italia. Svetta come una torre di guardia all'ingresso dell'immensa cavità – già denominata la Grotta Impossibile – e a detta degli esperti è la più alta d'Italia. Misurata con gli strumenti laser si erge per 22 metri dal livello più basso della colata calcarea. Perde così la sua “corona” la colonna «Ruggero» della Grotta Gigante sul carso triestino, la cui immagine compare su tutti i depliant turistici: con i suoi 16 metri adesso deve lasciare il posto alla nuova arrivata.

 
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LA RIFLESSIONE, - CRONACHE ULTIMI 4 GIORNI: OMICIDI,LESIONI GRAVISSIME E ALTRI DELITTI PERPETRATI DA "PAZZI"

Post n°3580 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE DELLA NOTTE

STRAGI E DELITTI.... MALATI DI MENTE CHE UCCIDONO: TSUNAMI DELL'ANIMA


La cronaca di questi giorni ci ha catapultati nuovamente al centro di un immaginario “tsunami” fatto di violenza frammista a elementi gravi di disadattamento, dolore, disagio, cresciuti oltre il livello di ogni possibile soglia, oltre un invisibile “punto critico”, dopo il quale esplode “l'emergenza”. Un'emergenza fatta di stragi familiari, omicidi nell'ambito lavorativo, sequestri di persona, ecc.... È un'emergenza che non possiamo confinare in un territorio di “follia”, sganciabile da qualunque collegamento con il nostro “normale” vivere sociale. Stigmatizzare la follia, relegare la malattia mentale nel “ghetto” delle etichette psichiatriche come fosse qualcosa di avulso dalle dinamiche sociali odierne, qualcosa che non esprime, invece e anche, la violenza delle famiglie stesse e delle società, significherebbe rinunciare per sempre a farsi carico del senso di certi gesti. «In democrazia, poi, nessun fatto di vita si sottrae alla politica». È una frase di Gandhi, che ci invita a riportare ogni cosa che accade all'interno di un contesto, per procedere oltre il microcosmo individuale, per entrare nel macrocosmo e svelare le somiglianze, le affinità, le connivenze del mondo con la violenza individualmente agita. Viviamo in una società che procede per “catastrofi” annunciate, dove mancano sempre di più “valori” condivisi, da organizzare in obiettivi da raggiungere a beneficio di tutti. E libertà vuol dire eguaglianza di fronte alla vita, ascolto di ogni realtà individuale e accettazione, per conoscerle e comprenderle, di ogni diversità. In realtà la nostra società si mostra quanto mai insensibile e indifferente a quanto c'è nelle persone di fragile, di povero, di debole. Nega ciò che non ha successo, che non ha potere. Non è anche questa una mortificazione dell'identità, anzi, delle plurali identità personali? Se vogliamo evitare le “tragedie della follia” è di fondamentale importanza prenderci cura di come tali follie si annidino nelle famiglie e nella società e risultino invisibili agli occhi delle Istituzioni che potrebbero, forse, vedere di più, se, per esempio, accogliessero e rendessero operativi veri e propri  centri di «Ecologia della mente» ......

SEGUE.............

 
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IL CORSIVO DELLA SERA, - ESSERE E BENESSERE, IL VIAGRA PER IL CUORE, SCIENZA, MEDICINA,

Post n°3579 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da psicologiaforense

Cuore ingrossato, dal Viagra «un doppio effetto curativo»

Test positivi sui topolini indicano che il Viagra potrebbe divenire un ottimo farmaco per guarire il cuore ingrossato, pericolosa causa di insufficienza cardiaca. È la nuova prospettiva terapeutica riposta nella famosa pillola blu. Il farmaco “sildenafil citrato”, usato per problemi di erezione, ha mostrato un doppio effetto terapeutico sul cuore malato degli animali: da un lato blocca in larga misura l'allargamento in atto del muscolo cardiaco, dall'altro fa regredire l'aumento di dimensioni che già c'è stato. L'ipertofia cardiaca è una condizione che si verifica in presenza di ipertensione perché il cuore deve usare più “violenza” per pompare il sangue nell'arteria principale, l'aorta. Via via che il cuore s'ingrossa aumenta il tessuto fibroso e diminuisce la capacità contrattile dell'organo che quindi pompa male il sangue, col risultato che il paziente va incontro a insufficienza cardiaca. Il meccanismo d'azione del Viagra nella disfunzione erettile si basa sull'inibizione dell'attività di una “forbice molecolare”, l'enzima fosfodiesterasi 5 (PDE5A) che taglia, inattivandola, la molecola “Gmp-ciclico”. Senza Gmp-ciclico si ha il rilassamento dei vasi sanguigni e quindi l'allargamento dei corpi cavernosi, dando l'erezione. Poiché nel cuore il Gmp-ciclico è invece il naturale regolatore dello stress e della crescita del tessuto cardiaco, gli scienziati hanno intuito che, mantenendo alte quantità di questa molecola, si potesse migliorare lo stato di salute di un cuore ipertrofico. Gli esperimenti hanno confortato l'ipotesi: c'è un «doppio effetto curativo»

 
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IL BENE E IL MALE VISTO DALLE DONNE -

Post n°3578 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da psicologiaforense

Il cervello femminile è più flessibile quando deve distinguere il bene dal male

Che le donne siano molto più emotive degli uomini è risaputo. Ma ora si sa anche perché: il cervello femminile è geneticamente molto più flessibile quando si tratta di distinguere il bene dal male, mentre quello maschile è più cinico e razionale. Addirittura, nelle donne c'è un "interruttore" che, spento, le rende ciniche come gli uomini. A sostenerlo sono i ricercatori dell'ospedale maggiore policlinico di Milano, con un articolo che apparirà online sulla rivista Plos One lunedì. Lo studio è stato condotto dai ricercatori del Policlinico guidati da Alberto Priori, insieme a quelli dell'Università di Milano e in collaborazione con l'Irccs San Raffaele e l'Università di Padova.

«Abbiamo dimostrato - dicono gli scienziati - che il cervello morale femminile è plastico e che il suo funzionamento è modulabile con il semplice passaggio di una debolissima corrente elettrica, non percepibile dal soggetto e assolutamente indolore, applicata sulla fronte». Nella ricerca è stato chiesto a 38 uomini e 40 donne (età media 24 anni) di risolvere un dilemma morale prima e dopo essere stati sottoposti al passaggio di questa debolissima corrente. Si è quindi visto che, mentre negli uomini il passaggio della corrente elettrica non varia il contenuto delle loro risposte, la stessa "scarica" rende le donne più ciniche e calcolatrici. «Il cervello morale femminile - commentano i ricercatori - è dunque più duttile e flessibile, probabilmente per far fronte ai diversi ruoli e ai diversi cambiamenti che la donna è chiamata ad affrontare nella sua vita.

 
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FORZA, VIVISEZIONIAMO QUALCHE CONIGLIETTO! -

Post n°3577 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da psicologiaforense

Trento, vuole sezionare conigli in classe.
Striscioni animalisti sui muri della scuola

Il professore di scienze dell'istituto Degasperi di Borgo Valsugana, in Trentino, aveva chiesto agli alunni di portare gli animali per studiare l'anatomia:
"Ai ragazzi manca la pratica di fare le cose _ ha spiegato il prof. Carli _ che male c'è a utilizzare un animale allevato comunque per essere mangiato e soppresso?


 
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LA FOTO DEL GIORNO

Post n°3576 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da psicologiaforense

 

UN LEONE PER AMICO

Il cucciolo Simba e il suo padrone Leszek Bielenda, in Polonia. Il tribunale ha permesso a Bielenda di poter tenere il leoncino presso la sua abitazione in uno speciale recinto. Siccome è proibito tenere animali pericolosi come animali domestici, Bielenda si è dovuto registrare sotto la definizione di circo privato.

 

 
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LA RIFLESSIONE DELLA NOTTE, ARTE, REGIA, FILM-SCANDALO, KEN PARK, FESTIVAL CINEMATOGRAFICO, POESIA, LETTERATURA,

Post n°3575 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE DELLA NOTTE

Quale pubblico è andato o  andrà a vedere «Ken Park»?

A metà circa di ogni festival al mondo, il luogo comune esige l'apparizione del film-SCANDALO che scuote i nervi, fa tremare questo e quello, indigna, scatena polemiche, e che più tardi o non si vedrà nei cinema in Italia e altrove, oppure verrà distribuito senza provocare neppure un fremito nei pochi spettatori (si sa che ormai da anni, i film sessuali che ingolosiscono i media hanno un pubblico ristrettissimo. In «Ken Park» di Larry Clark e Ed Lachman, americano, cosa si vede? Il ragazzo il cui nome dà il titolo al film che si ammazza sparandosi un colpo alla tempia. Un ragazzino di Visalia, piccola città della California, che fa l'amore con una bella signora bionda: baci, carezze, masturbazioni di mano di bocca e di lingua, penetrazioni. Ragazzo e ragazza che fanno l'amore: sopravviene il padre di lei, vedovo fervente cattolico, li picchia e celebra poi tra sè e la figlia un falso matrimonio. Ragazzo che si masturba stringendosi un cordone al collo e guardando giocare le tenniste alla tv. Padre al gabinetto, che contemporaneamente beve birra dalla lattina e orina, prima d'infilarsi nel letto del figlio per molestarlo. Ragazzo che ammazza a coltellate i nonni con i quali vive. Tre ragazzetti nudi in promiscuità sessuale. Molti genitali maschili in erezione o in riposo, stillanti oppure no, comunque in primo piano. Molto turpiloquio, molte nudità, vedi nell'immagine:

Larry Clark, sessantenne, gia' autore di «Kids» e «Bully», con l'aiuto del suo giovanissimo sceneggiatore Harmony Korine fa film autentici, oltraggiosi e ben fatti sugli adolescenti: ma non sarà certo uno SCANDALO venire a sapere da «Ken Park», come fosse una novità, che gli adolescenti pensano soltanto al sesso e detestano genitori o parenti.

 
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