Creato da bluaquilegia il 06/01/2014

la sete verde

"Avete 'n vo' li fior' e la verdura | e ciò che luce od è bello a vedere; | risplende più che sol vostra figura: | chi vo' non vede, ma' non po' valere." Guido Cavalcanti

 

 

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pulce, metafora sessuale

Post n°316 pubblicato il 08 Maggio 2019 da bluaquilegia

JOHN DONNE

LA PULCE

(anno di pubblicazione 1633)

 


Osserva soltanto questa pulce, e guarda
che cosa piccola è quella che mi neghi;
Prima mi ha succhiato, ed ora succhia te:
In lei si mescola il nostro sangue;
Tu sai che questo non può essere chiamato,
un peccato, una vergogna, uno sverginamento;
lei però ne gode ed ha fatto niente più
che nutrirsi di un sangue che era due,
E questo, ahimè, è più di quanto faremmo.



Oh rimani, risparmia in questa pulce tre vite!
In lei siamo, già, più che sposati.
Questa pulce sei tu, sono io, e questo è il nostro
letto e il nostro tempio di nozze. 
Nonostante il rancore dei tuoi, e tu, ci siamo incontrati,
e chiusi in queste mura viventi di giaietto.
Anche se lo stare con te potrebbe uccidermi,
non lasciare che sia aggiunto questo suicidio,
e sacrilegio, pecchi tre volte, perché tre ne uccidi.



Impulsiva e crudele! Hai già colorato
di sangue innocente la tua unghia?
Dove trovi colpevole questa pulce,
tranne per quella goccia a te succhiata?
Tu stessa trionfi e trovi che più deboli
non siamo ora io e te. Questo è vero,
allora impara quanto siano false le tue paure:
Davvero molto onore verrà perduto
 quando mi ti darai,   poiché la morte
di questa pulce ti ha preso la vita.


tratto da: The Norton Anthology of Poetry (1996)

 

 

 

 

Arvo Pärt

Spiegel im Spiegel

 


Spiegel im Spiegel, for Viola & Piano
Artisti: Benjamin Hudson & Jürgen Kruse, Benjamin Hudson & Jürgen Kruse
Album Pärt: Spiegel im Spiegel

 

GIAN
INCANTI

Incantevole
come la luna intinta di blu
nel crepuscolo luglio,
ti baciai
perchè volevo morire di te.
Per non nascere più
al di là dei sogni.

 

 































 

nota dalla memoria d'insonne, leggendo 


"No man is an island" versi dono di mia
zia, trascritti in un biglietto di cartoncino color avorio,
che, ancora e sovente, fa da segnalibro.
in seguito, leggendo Donne, trovai
in -the flea-, ciò che considero,
l'opposto perfetto del mio primo bacio,
il primo bacio adulto.
al di là di ogni retorica, questo bacio,
avuto dal mio compagno di banco al liceo,
fu magnifico.
Me lo chiese,chiarendo che voleva "un bacio
definitivo per capire cosa mi succede".
non si scordano parole tanto potenti.
Era appena un passo avanti a me, nella costruzione
di se stesso e mi voleva accanto. assoluto privilegio.
quel bacio fu la mia prima connessione al desiderio.
l'inizio incerto finì col lasciarci privi di fiato.
ascolto, scoperta e gioia.
questa notte, prima di chiudere il libro
rileggo le parole sbiadite sul
cartoncino avorio, alquanto logoro,
ma, per gli strani giochi della memoria,
il primo bacio è intatto.
(per inciso, Donne vuole scoparsi la fanciulla,
non le sta proponendo il primo bacio).

 

 

 

 
 
 
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