Creato da: venderecase il 14/09/2005
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Affari e mercato sicuro

Post n°26 pubblicato il 05 Luglio 2007 da venderecase
 
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Mercato: a chi affido l’immobile per venderlo o affittarlo  a cura di Manuela Stucchi
Il mondo del mattone è in continua evoluzione: nascono sistemi informatici di condivisione per rispondere alle nuove esigenze. I tempi di compravendita o di locazione di un immobile si sono allungati. Sempre più spesso chi ha l’esigenza di vendere o di acquistare si ritrova nella stessa situazione del cartello “vendesi” che ha esposto. Come uscire da questo circolo vizioso? Molti agenti immobiliari si sono affidati a piattaforme informatiche di condivisione di annunci che spesso però non sono risolutive. Oggi sul mercato sembra essere nato qualcosa di nuovo: REALShare di “Criterio Selecta”. “Non si tratta di una semplice piattaforma informatica - spiega il presidente Claudio Rossi - “Criterio Selecta” nasce come soluzione ai problemi degli operatori e contemporaneamente dei clienti: il tempo e la sicurezza nel vendere e nell’acquistare immobili.” Gli immobili che vengono affidati ad un singolo operatore sono infatti resi più visibili attraverso il sistema che li inserirà nel circuito dei siti internet degli utenti collegati. REALShare di “Criterio Selecta” è un gestionale MLS sviluppato in base all’esperienza di un team di professionisti del settore immobiliare - chiarisce il Dott. Carlo Recalcati, responsabile del progetto - ma è soprattutto un innovativo sistema polimorfo, poiché per ogni problema utilizza percorsi risolutivi specifici, basati sulla logica e non solo sull’esperienza, così come invece si limita a fare un normale sistema esperto.” Praticamente che vantaggi ha per un operatore?
“In estrema sintesi – prosegue Recalcati - un sistema esperto riproduce il modo in cui un singolo agente immobiliare lavora e risolve i problemi, perciò può soddisfare solo quegli utenti che utilizzano già un modo di lavorare simile a quello proposto dal gestionale o che desiderano adeguarsi ad esso. Un sistema polimorfo come REALShare di “Criterio Selecta” è realizzato invece a partire dal problema e propone soluzioniche sono frutto di una logica universale e non di un metodo di lavoro.” E se gli operatori fanno affari sicuri, anche l’utente finale, ovvero il loro cliente, è soddisfatto. Per informazioni e adesioni: Giuseppe Lovaglio - Capo Area direzione@interlineaweb.it

 
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MERCATO “SPORCO” e MERCATO TUTELATO

Post n°25 pubblicato il 01 Luglio 2007 da venderecase
 
Foto di venderecase

Nel mio girovagare nel web ho letto un lungo articolo su mentecritica: (http://www.mentecritica.net/mi-casa-es-su-casa/consumo-criticamente/settantasette/271 ) mi sorgono spontanee un paio di considerazioni sull'articolo, che riguarda gli agenti immobiliari.

Sono un Agente Immobiliare (AI per brevità) dal 1987, ho sempre lavorato con responsabilità. Negli anni ho maturato la consapevolezza dell'importanza del mio lavoro, ho imparato ad ascoltare le persone, aiutandole nella scelta della casa, con l'analisi della situazione finanziaria e confrontandola con le esigenze; a volte ho sconsigliato l'acquisto motivando o indirizzandolo verso una più opportuna offerta. Nel lungo articolo, molto ben scritto e comunque condivisibile, ci sono alcune imprecisioni: si citano gli articoli del codice civile che regolamentano la professione del mediatore……. mai sentito parlare della legge 39 del 1989 e le successive? Alla fine comunque l’autore si chiede e si risponde sulle motivazioni per le quali una persona dovrebbe rivolgersi ad una agente immobiliare, provo a dare qualche risposta, iniziando da una affermazione: INNANZI TUTTO CI SI DEVE RIVOLGERE AD UN AGENTE ISCRITTO ed esperto del mercato, il quale svolge un ruolo importantissimo; a ciascuno il suo ruolo, ad esempio il notaio sovrintende alle fasi conclusivi di un accordo di compravendita predisponendo e facendo sottoscrivere l'atto (finale) di compravendita e, qualche volta, durante la lettura (partecipare è un dovere e comunque si riceve un ritorno d'immagine e di professionalità) si verifica che le parti mi guardassero per supporto e conferma degli accordi, e/o chiedessero la “traduzione” degli articoli e/o delle espressioni utilizzate.

In sostanza l'AI DEVE essere un consulente completo, competente ed esperto, deve conoscere ogni aspetto finanziario (capacità d’analisi e proposta qualificata), tecnico (ispezioni catastali e regolarità urbanistica), giuridico (aspetti del diritto quali le tipologie contrattuali e legali, regole e disposizioni per le compravendite), non ultimo DEVE CONOSCERE tutti gli aspetti commerciali  (conoscenza delle migliori tecniche di comunicazione, marketing, ecc…), DEVE saper valutare gli immobili di chi intende vendere la propria casa, non è un caso che con l’evolvere della professione,  si affacciano nuove specializzazioni, sempre più ricercate come gli Esperti Valutatori (agenti immobiliari con particolari caratteristiche), utilizzati da istituzioni quali i Tribunali e Banche.

L’AI è importante per gli accordi preliminari, anche in seguito della finanziaria 2007, nella quale è riconosciuto dallo stato quale figura UNICA per la mediazione immobiliare, incaricando il notaio di segnalare gli abusivi, cioè coloro che incassano una provvigione, anche se camuffata da consulenza. Anche se lo stesso stato scivola sulle liberalizzazioni selvagge compromettendo la tutela del consumatore e del professionista onesto, in regola con le leggi. Poco si parla o si scrive e quando si descrivono azioni poco edificanti si parla degli agenti immobiliari, che pensano solo alle proprie altissime provvigioni, non considerando chi non ha nulla da perdere, non è citato da nessuna legge (quindi con nessun dovere) spesso coinvolto in faccende poco chiare, come quelle citate nell’articolo di cui sopra. GLI ABUSIVI, i cosiddetti “consulenti” questi sì che meriterebbe l’approfondimento e l’attenzione, da parte degli organi competenti, leggi ad hoc o almeno l’applicazione delle esistenti.

La corretta attività dell’Agente Immobiliare merita l’approfondimento, essa deve essere mirata principalmente agli accertamenti preliminari alla vendita di qualunque immobile, in particolare per la situazione ipotecaria, la proprietà, le ispezioni catastali e comunali, al fine di riscontrare la correttezza della documentazione e poter stabilire le tempistiche necessarie per la stipula del rogito. Se ad esempio in una compravendita ove siano stati presi accordi per le tempistiche, ristretti e/o molto rigidi e magari collegate ad altre compravendite con l'incasso di caparre ed acconti prezzo consistenti, si scopre quando si và dal notaio che esistono formalità ipotecarie o della proprietà (ad esempio la vendita con minori proprietari) che richiedono tempi lunghi per la stipula del rogito, sono guai, disagi e rischi enormi.

Un buon AI in seguito alle verifiche, potrà impostare una buona campagna pubblicitaria per proporre e trovare il miglior cliente: non solo chi paga di più, piuttosto colui che vedrà maggiormente soddisfatte le proprie esigenze o le proprie aspettative dall’offerta proposta.

Vorrei attirare l'attenzione sulla cattiva abitudine che hanno AI e venditori di affidare più incarichi, molto spesso verbali a più agenzie generando confusioni, incertezze e spesso una dannosa concorrenza tra le agenzie che non avranno nessun interesse a soddisfare le aspettative del venditore, l’obiettivo sarà raccogliere la prima proposta che capita, con lo scopo d’impegnare il venditore; sottolineo che spesso non è la più conveniente; pensiamo al venditore che s'impegna con un acquirente, in una proposta condizionata all'ottenimento di un mutuo magari del 110% (casa +  spese) perdendo la possibilità di vendere ad un cliente più “solido”; o ai privati che non capiscono il motivo di tale atteggiamento; vi assicuro che la cosa capita più spesso di quel che si può immaginare.

Altro punto che mi sta a cuore: non credo che la professionalità sia prerogativa dei franchising, anzi penso che spesso ci sia troppa uniformità con annullamento della personalità, che invece è una risorsa enorme. Sicuramente è importantissima la formazione e l'esperienza, oggi le associazioni sono più attente all'argomento, anche se poco fanno per la tutela del consumatore nel rispetto del professionista che bene ha operato.

Infine non credo che gli AI siano contrari all'incasso delle provvigioni al rogito, se serve a dare sicurezza e tranquillità al cliente anche se deve esserci la sicurezza dell'effettivo incasso, come viene stabilito. Per mio conto ho aderito ad un programma, assolutamente gratuito per i clienti, di fideiussione assicurativa per le caparre versate, con obbligo della restituzione delle provvigioni incassate se non viene stipulato il rogito a causa del venditore.

Non sono l'unico ad operare onestamente anzi, penso che la maggioranza degli agenti si adoperi con trasparenza e serietà, trovo che sia giusto esprimere le proprie opinioni, riservando magari lo stesso spazio alle eventuali repliche. Tutta l’attenzione e gli sforzi dovrebbero essere rivolti essenzialmente verso i soliti furbi e la e la disonestà che spesso e purtroppo ci contraddistingue in Italia.  Giuseppe Lovaglio direzione@interlineaweb.it

 
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FOTOVOLTAICO = RISPARMIO

Post n°24 pubblicato il 30 Dicembre 2006 da venderecase
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Risparmiare per l’acqua calda e per il riscaldamento è un esigenza di molti, sono venuto a conoscenza di un’innovativo sistema che, a costi competitivi, rispetto ai tradizionali pannelli fotovoltaici fornisce energia, per ora “solo” per il riscaldamento (acqua ed ambientale) molto interessanti. Maggiore informazione sarebbe utile, anche se a volte le novità giungono da artigiani con una mente quasi prodigiosa, capace di progettare e realizzare questi sistemi di energia alternativa. Secondo me ciò dimostra che la ricerca necessita si di ingenti risorse ma tra le quali non bisogna dimenticare: la capacità di sognare, l’intuito e la voglia di realizzare, per fortuna non tuti si fermano a constatare quanto sarebbe utile quella cosa o idea. Loro, tanto di cappello, LA FANNO!!!

Fra le diverse proposte avanzate nel campo delle energie alternative, si segnala per prestazioni e rapporto costi-benefici, il concentratore SOLARE: si tratta di una parabola mobile (segue l’andamento del sole) ne concentra i raggi in un punto che ha una concentrazione di circa 120 soli. In questo modo si possono produrre temperature di esercizio di 800/1000° C per 40.000/80.000 Kcal/giorno.
La radiazione solare concentrata tramite eliostati piani a superficie speculare viene captata dalla caldaia, che è trattata con un film selettivo; la caldaia trasforma le radiazioni solari in energia.
L’acqua, che entra ed esce attraverso due dei quattro supporti tubolari, scorre al suo interno a velocità regolabile in modo da ottenere la temperatura desiderata.

Per questo motivo, il sistema solare può venire allacciato in parallelo ai sistemi tradizionali di riscaldamento, senza speciali congegni di regolazione e controllo. Inoltre, poiché segue costantemente il sole, ha il vantaggio di essere sempre esposto in modo ottimale, e quindi di utilizzare al massimo l’energia incidente; mentre i sistemi piani o a parabola fissa all’alba e al tramonto (cioè nelle ore di maggior richiesta) presentano punti morti. Per eventuali informazioni scrivetemi Geom. Giuseppe Lovaglio Perito ed Esperto valutazioni Immobiliari info@abitarecinisello.it

 
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La caparra si può perdere!

Post n°22 pubblicato il 15 Dicembre 2006 da venderecase
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Contratto preliminare: caparra confirmatoria e inadempimento.

immagineDi norma nei contratti di compravendita immobiliare il promittente acquirente «In sede di sottoscrizione del preliminare - spiegano all’Ance - si obbliga a versare una certa somma di denaro (o quantità di altre cose fungibili) a titolo di caparra confirmatoria (rif. art. 1385 cod. civ.) che gli verrà restituita o imputata alla prestazione dovuta in caso di adempimento del contratto definitivo. Si tratta di una clausola avente la funzione di rafforzare l’efficacia del contratto dal momento che al verificarsi dell’inadempimento, a prescindere dalla prova dell’eventuale danno subito e senza dover ricorrere all’autorità giudiziaria, la parte inadempiente potrà recedere dal contratto e trattenere la caparra ricevuta (o l’acquirente potrà chiedere il doppio di quella versata) che in tal modo rappresenta una sorta di liquidazione convenzionale del danno». Così facendo la parte non inadempiente può evitare le lungaggini dell’iter giudiziario e la necessità di fornire la prova dei danni subiti nell’incertezza tra l’altro dell’entità del risarcimento che il giudice eventualmente potrà assegnare. «In alternativa al recesso - spiegano all’Ance - che si configura quale rimedio stragiudiziale all’inadempimento, la parte che intende ottenere l’adempimento può invece chiedere la risoluzione giudiziale del contratto e il risarcimento dei conseguenti danni che dovranno però essere provati. Una volta optato per la richiesta all’autorità giudiziaria dell’esecuzione del contratto o della sua risoluzione, dottrina e giurisprudenza si sono spesso interrogate sulla possibilità o meno per la parte richiedente di poter in ogni caso pretendere, oltre al risarcimento dei danni, la ritenzione della caparra a maggior ragione quando la prova del danno non dovesse andare a buon fine».
La più recente giurisprudenza «ha ritenuto di esprimersi nel senso dell’alternatività - concludono all’Ance - e quindi non della complementarità dei rimedi messi a disposizione della parte lesa nel senso che ove venga chiesta la risoluzione del contratto si perde il diritto a ritenere la caparra in quanto il risarcimento del danno andrà calcolato secondo le norme generali previa dimostrazione dell’esistenza e dell’ammontare del medesimo». Fonte: NewsPages
Ma è possibile acquistare in "sicurezza"??

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Esistono alcuni metodi per "assicurare la  caparra" se il venditore è inadempiente, oltre all'autorità giudiziaria ad esempio stipulare una polizza assicurativa che "garantisca l'acquisto" essa viene sottoscritta dagli agenti immobiliari che non trascurano la sicurezza dei propri clienti, si tratta di una polizzafidejussoria con beneficiari gli acquirenti, per gli importi versati e sino alla data di stipula del rogito notarile, in pratica serve a garantire l'acquirente che se il venditore non stipula il rogito notarile egli potrà chiedere il rimborso di quanto versato, direttamente all'assicurazione, così facendo sarà garantito anche il venditore, in quanto il suo cliente non avrà timori a versare caparre anche consistenti, necessarie se il venditore deve a sua volta acquistare, caso molto frequente. Và comunque precisato che i casi in cui si verificano tali disguidi sono poco frequenti; comunque vale la pena di tutelarsi, sopratutto se non costa!!!
Giuseppe Lovaglio esperto Tribunale di Monza e www.abitarecinisello.it - per informazioni e quesiti info@abitarecinisello.it 

 
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NUOVE TASSE.......

Post n°21 pubblicato il 06 Dicembre 2006 da venderecase
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Immobili strumentali, come cambia la tassazione
Le locazioni di immobili strumentali effettuate da privati continueranno a scontare l’imposta di registro del 2%. L’aliquota dell’1% è riservata alle locazioni effettuate da soggetti Iva.
Gli affitti di box, soffitte e cantine, pertinenze di immobili abitativi, seguono le stesse regole del bene principale. Sono comunque esenti le locazioni di immobili strumentali nell’ambito di attività ausiliarie di società parte di un gruppo bancario o assicurativo. Sono questi alcuni dei chiarimenti forniti dalle Entrate con la circolare n. 33/E.
Con le modifiche apportate dal Dl 223/2006 all’articolo 40 del Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro, è stato previsto l’obbligo di assoggettare all’imposta proporzionale di registro tutti i contratti di locazione, anche finanziaria, e di affitto aventi a oggetto immobili strumentali per natura, sia esenti da Iva che imponibili anche per opzione.
L’imposta di registro deve essere calcolata applicando l’aliquota dell’1%, prevista dall’articolo 5, lettera a-bis) della tariffa allegata al Testo unico. Questa disposizione vale, però, solamente per le locazioni di immobili strumentali effettuate da soggetti Iva nel caso di privati continua ad applicarsi il 2%.
Il nuovo articolo numero 8), del Dpr 633/72, prevede un regime di esenzione Iva per tutte le locazioni, anche finanziarie, aventi ad oggetto immobili abitativi.
immagineQuesto regime, secondo la circolare, si estende anche alle relative pertinenze, se oggetto del medesimo contratto.
L’Agenzia ricorda che sono qualificate pertinenze, ai sensi dell’articolo 817 del Codice civile, le «cose destinate in modo durevole a servizio o ad ornamento di un’altra cosa». Pertanto le locazioni di fabbricati strumentali per natura, come ad esempio box, soffitte o cantine, che risultano asservite durevolmente a un immobile abitativo, devono essere considerate esenti da Iva senza alcuna possibilità di optare per l’applicazione dell’imposta. Ovviamente lo stesso ragionamento deve essere fatto nell’ipotesi in cui la pertinenza sia costituita da un fabbricato abitativo e il bene principale da un fabbricato strumentale.
Dopo le modifiche introdotte dal Dl 223/2006 le locazioni di immobili strumentali effettuate, tra l’altro, nei confronti di soggetti passivi d’imposta con prorata di detraibilità inferiore al 25%, devono essere assoggettate obbligatoriamente a Iva.
Questa disposizione, però, non è applicabile alle locazioni rese nell’ambito di attività di carattere ausiliario, disciplinate dall’articolo 6 della legge 133/99, che restano esenti. Poiché questa disposizione ha natura speciale l’agenzia delle Entrate ha ritenuto che non sia interessata dalle modifiche apportate alla disciplina Iva delle locazioni e sia rimasta invariata.
Fonte: Il Sole 24 Ore Giuseppe Lovaglio info@abitarecinisello.it

 
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PAUSA..... DI LAVORO.... e di riposo!!!

Post n°20 pubblicato il 30 Luglio 2006 da venderecase

Non ho avuto molto tempo per dedicarmi al blog, ogni tanto il lavoro mi assorbe quasi totalmente; quel poco che rimane lo dedico copletamente alla mia famiglia ed a me stesso. Ora sono in procinto di partire per le vacanze. Mi riprometto, al rientro di riprendere il mio diario...... d'informazione, ecc..... a presto

 
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Le risposte di abitarecinisello.it

Post n°19 pubblicato il 19 Febbraio 2006 da venderecase
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Le risposte dell'esperto immobiliare, ai quesiti poste dai lettori a info@abitarecinisello.it . Riporto l'articolo pubblicato sul giornale di Cinisello "La Città" nella rubrica abitarecinisello.it, utili non solo a cinisello, se volete curiosare nel sito in costruzione cliccate www.abitarecinisello.it .

1. Se si vende una casa su cui è stato fatto un abuso edilizio, cosa succede?

In tre casi l'atto può essere reputato nullo. Innanzitutto quando l'immobile sia stato costruito senza alcun provvedimento abilitante o in totale difformità con la licenza, la concessione edilizia, il permesso a costruire o la denuncia di inizio attività indispensabile.
In secondo luogo quando non siano stati inseriti o allegati al rogito, per gli edifici iniziati a costruire prima dell'1 settembre 1967, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante che l'opera è stata iniziata in data anteriore a questa data e, per quelli iniziati a costruire in seguito, una dichiarazione che reca gli estremi della licenza, concessione edilizia, permesso a costruire o Dia.
In terzo luogo quando, mancando gli assensi all'edificazione, non siano stati riportati estremi della domanda di condono, estremi del versamento delle somme dovute, la dichiarazione che il Comune non ha emesso provvedimenti di sanatoria o, in alternativa gli estremi del permesso di sanatoria (se è stato rilasciato). Ciò non significa per nulla che un immobile in cui sia stato commesso un abuso edilizio per il quale il comune non abbia ancora rilasciato l'assenso al condono non sia liberamente vendibile: l'importante è che non esista la totale difformità e siano rispettati gli adempimenti formali previsti.

2. L'onorario all'agenzia immobiliare va pagato alla firma del rogito o a quella del compromesso di acquisto?
La Cassazione ha affermato che, in mancanza di patti diversi, il mediatore ha diritto all'onorario alla firma del compromesso, che è il momento in cui "l'affare si è concluso". Tuttavia niente vieta che nell'incarico all'agenzia si stabilisca diversamente. Anzi, l'accordo con cui si paga al rogito è consigliabile per il cliente, perché nel periodo tra la firma del compromesso e quello del rogito può accadere di tutto (per esempio chi ha promesso di vendere può iscrivere un'ipoteca sull'immobile oppure può passare a miglior vita).

3. Se in un palazzo l'acqua fa fatica ad arrivare agli ultimi piani, e sarebbe necessaria l'installazione di un autoclave (un apparecchio che pompa l'acqua), come si può costringere il condominio a metterla?
L'installazione dell'autoclave può essere richiesta, in caso di necessità di questo impianto, anche da un solo condomino (Pretura di Taranto, 26 marzo 1995). L'autoclave è una semplice miglioria alla cosa comune, e non, un'innovazione. La sua installazione può essere decisa quindi con le normali maggioranze condominiali (1/3 dei condomini e dei millesimi di proprietà, in seconda convocazione dell'assemblea) e deve essere pagata da tutti quelli che se ne servono. Anche da chi non ne avrebbe bisogno (Cassazione 1398/98).

4. So che a tutto il 2005 era possibile chiedere l'Iva agevolata, al 10% anziché al 20%, sulle fatture delle ditte edili per i lavori di recupero. La stessa Iva era richiedibile anche sulle fatture dei direttori dei lavori e dei progettisti? E come cambia la situazione nel 2006?
No. Le spese dei professionisti erano detraibili ai sensi della legge nella misura del 36% ma non godevano dell'Iva agevolata al 10%. Nel 2006 il problema non si pone nemmeno (l'Iva resta al 20%) e comunque le spese dei professionisti e/ degli artigiani dovrebbero divenire detraibili al 41%.

5. Il proprietario di un negozio deve pagare per la manutenzione del giardino condominiale, anche se non vi ha accesso dai suoi locali? Deve inoltre pagare anche la nuova intonacatura di una facciata che dà sul cortile, su cui non ha motivo di transitare?
Deve farlo, perché sia il giardino che la facciata contribuiscono al decoro dell'edificio, che accresce il valore del palazzo, locali commerciali compresi. In questo caso non vale l'articolo 1123, secondo comma, del codice civile, che afferma che le spese sono proporzionate all'uso che i condomini possono fare.
6. Nel mio palazzo il costruttore ha fatto scrivere nel regolamento che è esonerato dal pagamento delle spese  condominiali per gli appartamenti ancora invenduti. E' giusto?
L'ordinanza della Cassazione 10086 del 24 luglio 2001 ha ribadito il principio i condomini, nei rapporti con i professionisti (in questo caso, il costruttore) sono da considerarsi senz'altro consumatori.
A questo punto prendono rilievo le norme sulle clausole vessatorie nei contratti tra consumatore e "professionista" (in questo caso il costruttore), che sono quelle che "determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto", entro le quali, ne siamo convinti, rientra la clausola in questione. Le clausole vessatorie, anche se controfirmate dal consumatore, sono nulle, quindi è come se non fossero mai esistite. Le norme sulle clausole vessatorie sono inserite negli articoli dal 33 al 38 del decreto legislativo 6 settembre 2005, n.206 (il codice del consumo). Se volete potete inviare una e-mail a: info@abitarecinisello.it riceverete sicuramente una risposta.
 
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Architettura che disastri????

Post n°18 pubblicato il 23 Gennaio 2006 da venderecase
Foto di venderecase

l'architettura è socialmente pericolosa?
Secondo me gli spazi abitativi oggi concepiti mirano senza dubbio al massimo sfruttamento della volumetria disponibile, ciò è dovuto anche agli alti costi delle aree edificabili, alla necessità di far operare le aziende edilizie, costa di più mantenere ferme le maestranze, ma secondo me centra anche la scarsa attenzione degli investitori alla qualità dell'abitare; mi spiego meglio a mio avviso raramente s'incontrano persone che di mestiere costruiscono case, attente nel costruire: utilizzando meglio le tecnologie o per l'uso degli spazi con cucine dall'ampia metratura; costruttori che, in fase di progetto, siano attenti a non far coincidere le finestre frontalmente o almeno che non siano frontali le cucine, oppure realizzino balconi con angoli riservati e non semplici spazi aperti senza un minimo di pensiero su come verranno utilizzati. Potremmo riflettere ad esempio a come migliorare l'utilizzo dei balconi, aiutare la raccolta differenziata, prevedendo spazi ottimali in ciascun alloggio, installare impianti ad alta tecnologia, predisporre l'istallazione di pannelli fotovoltaici o similari per contribuire alla produzione di energia, ‘impiegare materiali "bio sostenibili"; che abbiano a cuore la cura dei particolari che nel complesso della costruzione, rendono il vivere quotidiano piacevole e soddisfacente; concependo spazi comuni ove socializzare, angoli relax riservati, giardini ben piantumati (magari prevedendo giardini pensili tra le palazzine. È inutile sfruttare ogni centimetro del sottosuolo se poi si realizzano "giardini" con 30/40 centimetri di terra dove anche l'erba ha difficoltà a crescere. Insomma ci vorrebbe più attenzione in fase di studio e progettazione, anche perché l'eventuale maggior costo per l'utilizzo di materiali pregiati, pensiamo ad esempio all'uso di legni non trattati con vernici sintetiche, oltre agli impianti ad alta tecnologia o per il risparmio energetico sarebbero ampiamente ricompensati dal gradimento da parte di un pubblico, ormai adulto, che vuole premiare la qualità nell'acquisto, soddisfatto di partecipare attivamente nelle politiche, ormai non più rinviabili, di risparmio energetico e salvaguardia dell'ambiente. Ben vengano le predisposizioni per l'aria condizionata o per le installazione di vasche e doccie con idromassaggio se pensiamo anche alle dimensioni delle camere da letto, chi sostiene che in camera, tanto si dorme è basta, non ammette che egli stesso non vivrebbe mai in una camera da letto dove il letto incombe minaccioso sul letto nel quale riposiamo. Certo si dovrebbero realizzare camere da letto con un paio di metri quadrati in più, su 50 appartamenti forse ne realizzerebbero 49, sicuramente troverebbe persone liete di acquistarli spendendo qualcosa in più a condizione di trovare una casa più a misura. È ora di finirla di spacciare per ampi tre locali appartamenti con angoli cottura e camere appena sufficienti ad ottenere l'abitabilità. Ai costruttori ed ai progettisti consiglio di smetterla di considerare nella metratura anche gli spazi comuni e le scale, di addebitare ai clienti i costi di accatastamento e per gli allacci, in alcuni casi pari a migliaia di euro, ecc...forse è il caso di dedicarci un pochino alla ottimizzazione dei singoli progetti, invece di pensare solo al lucro. Naturalmente questo non vuol dire rimetterci, si possono fare belle costruzioni, di qualità elevata con costi accettabili. Soprattutto se si pensa che quella casa rimarrà lì dove la si è costruita per parecchi anni.
Lo stesso discorso vale per i costruttori di capannoni e spazi commerciali, quante volte vengono realizzate opere che teoricamente potrebbero ottenere un'ottima resa, se fossero stati progettati e realizzati con un occhio di riguardo per la loro collocazione sul mercato, realizzando immobili ad alto potenziale di utilizzazione, per estetica, materiali, tagli e servizi accessori quali ad esempio, per i complessi più ampi: portinerie e segreterie accentrate, servizi marketing, ecc....; affinché anche artigiani e piccole aziende, possano ricavare benefici dal posizionarsi in strutture più complesse e proprio per questo più competitive.
Non voglio dilungarmi troppo, spero di aver contribuito con una risposta esaudente. Un saluto a tutti i lettori. Geom. Giuseppe Lovaglio - giuseppelovaglio@libero.it

 
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L’occasione per ringraziare

Post n°17 pubblicato il 05 Gennaio 2006 da venderecase
Foto di venderecase

L’occasione per ringraziare un lettore del suo messaggio, mi consente di approfondire un concetto sul lavoro: simpaticamente mi si fa notare che sono sempre in “caccia”, questo è senz’altro vero ma vediamo in cosa consiste la “caccia”; sono sempre alla ricerca di nuove opportunità per conoscere persone, perché da questo trae linfa il mio lavoro principale che è “vendere case” e non solo……. anche capannoni, laboratori, uffici, negozi, e qualsiasi cosa sia costruita con mattoni ed abbia un tetto; mi piace conoscere persone anche perché trovo interessante e stimolante confrontarmi con le idee del prossimo, anche se a volte può sembrare spossante; l’arricchimento che ne traggo è impagabile. Devo dire che sto trovando un riscontro che non mi aspettavo con il blog e con un’iniziativa editoriale che ho intrapreso “www.abitarecinisello.it” come spesso accade le iniziative provate per gioco e/o curiosità poi evolvono, se dedichiamo un pochino del nostro tempo, avremo risultati incredibili. Internet in questo ha un vantaggio enorme, permette di conoscere esperienze, fatti, progetti, o riflessioni di persone magari lontanissime; oltre ad offrire l’opportunità di ampliare le proprie possibilità lavorative.

Tornado sull’argomento del lavoro, cerco persone interessanti perché ritengo, in primo luogo di poter offrire loro, la mia conoscenza e capacità, se esse vorranno partecipare al “business immobiliare” sempre che si abbiano le capacità; si potrà incominciare dedicando il tempo che si ha a disposizione, diventare “agenti part time” ed imparare le basi, fino a diventare essi stessi protagonisti: imparando ad acquistare e vendere, anche in prima persona, come qualche professionista, nei suoi seminari promette di insegnare (come esso ci riesca in un paio di giornate, mah). È importante, sembrerà scontato ma non è così, entrare in una azienda che abbia la struttura idonea per far crescere e tenga nella giusta considerazione le proprie risorse, dia il tempo necessario per acquisire esperienza, tecniche, ecc…… e soprattutto trovare chi vuole trasmettere le proprie capacità a chi ha voglia di apprenderle, oggi potrei definirmi “personal trainer” tanto va di moda. Ho letto alcune pubblicità, in internet e sui quotidiani di chi insegna ???? a pagamento, ed in aula come s’investe in immobili, dedicandosi solo parte del tempo libero; vado oltre, propongo di partire dal tempo libero, spiegherò come si costruiscono e gestiscono contatti, al loro fianco, ogni giorno; insegnerò ad acquisire e vendere case, e per di più…………………… li pago io! In secondo luogo, la mia è un’esigenza; ho la necessità di cedere una serie di attività che svolgo direttamente, perché la mia attività si è ampliata. In terzo luogo mi piace condividere le mie imprese ed i miei progetti, penso sia importante per qualsiasi attività una continua crescita, che può essere anche verticale e non solo orizzontale, in pratica secondo me la crescita non è solo il numero di uffici che si aprono, ma anche la qualità del lavoro che si intraprende o che si condivide. Penso che quando un azienda smette di fare progetti, innovare, migliorare ed ampliare la propria proposta, inizia la sua fase “discendente” avviandosi inesorabilmente alla conclusione della sua vita professionale. Sono troppo giovane per tirare i remi in barca e ho troppa voglia di fare, decisamente “non mi accontento” ed anzi mi sento motivato ogni giorno dal vedermi affiancato da “giovani promesse”. Spero di non essermi dilungato troppo e saluto tutti quelli che visiteranno il blog.
Giuseppe Lovaglio - giuseppelovaglio@libero.it 

 
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ALTRE NOTIZIE SULLA CASA

Post n°16 pubblicato il 02 Gennaio 2006 da venderecase

Anche oggi cerco di fornire alcune notizie ricevute da diverse fonti, mi auguro utili per chiunque acquisti o venda casa e per chiunque voglia tenersi aggiornato.

ICI - Comuni imbrigliati sulle aliquote
News del: 28-12-2005         Fonte: Italia Oggi
Stop a esenzioni di fatto se l'affitto è a canone convenzionale
Giunte comunali imbrigliate sulle aliquote Ici. Dopo i richiami del ministero dell'economia, nell'approvazione delle misure 2006 (spostata, insieme con i bilanci di previsione, al 31/3/2006 con la Finanziaria 2006), non sarà per esempio possibile introdurre l'aliquota zero per gli immobili affittati a canone convenzionale. L'ufficio del federalismo fiscale del mineconomia ha a più riprese reso noto, a diverse amministrazioni locali, che la misura del prelievo non gode di totale libertà, anzi essa è strettamente ancorata alle aliquote minime e massime e alle tipologie immobiliari previste dalla legge, e tali vincoli non possono essere superati neppure in virtù della potestà regolamentare riconosciuta ai comuni dal dlgs 446/97

CATASTO - Rendite, notifiche con errori
 
News del: 20-12-2005         Fonte: Italia Oggi
Cartelle "pazze" dall'Agenzia del Territorio 
Sarebbero diverse le inesattezze riscontrate in questi giorni nelle cartelle indirizzate ai contribuenti dall'Agenzia del Territorio. Si spazia dall'intestazione o dall'identificativo catastale sbagliato, fino agli errori nelle quote di possesso o nel tipo di diritto reale: il destinatario può, per esempio, risultare proprietario dell'immobile e, invece, è soltanto usufruttario. A segnalare tali anomalie è l'Ufficio di Milano che rintraccia la causa di tutto ciò nella lavorazione in gran parte automatizzata delle cartelle.

ICI - Sulle aree fabbricabili basta il prg News del: 09-12-2005         Fonte: Italia Oggi

Interpretazione autentica e retroattiva 
La legge di conversione del collegato fiscale alla Finanziaria 2006 ha fornito l'interpretazione autentica della norma ici (decreto legislativo n. 504/1992) dedicata alla definizione di area edificabile. Un terreno è da considerarsi edificabile se ciò risulta dallo strumento urbanistico generale, indipendentemente dall'adozione di strumenti attuativi del medesimo; i comuni, pertanto, possono pretendere l'imposta sulle aree edificabili inserite nel Piano Regolatore generale anche in assenza di strumenti attuativi. La nuova disposizione fa scattare nei comuni una corsa contro il tempo per l'emissione degli avvisi di accertamento per l'annualità in prescrizione al 31 dicembre 2005.

ESTIMI CATASTALI - avvisi bonari al via
 
News del: 29-08-2005         Fonte: Italia Oggi
Arriva il condono del catasto 
La prima città ad aprire la strada a una sanatoria in edizione comunale degli immobili è Torino che, con la delibera del 28 aprile 2005, ha disciplinato gli effetti delle disposizioni della Finanziaria sul classamento catastale. In particolare, il consiglio comunale del capoluogo piemontese ha previsto una definizione agevolata dell'Ici per concedere l'opportunità di regolarizzare la posizione fiscale, non applicando sanzioni e interessi. Ma la possibilità di un condono comunale per il riclassamento degli immobili non si ferma a Torino e potrà essere adottata anche da altri comuni.

ICI - Il fine religioso cancella l'Ici
News del: 22-08-2005         Fonte: Il Sole 24 Ore
Esenzione per gli immobili usati da enti non profit per attività commerciali legate al culto
Gli immobili utilizzati dagli enti " non profit" per le attività di assistenza e beneficenza, istruzione, educazione e cultura, se connesse a finalità di religione o di culto sono esenti dall'Ici anche se le iniziative vengono svolte in forma commerciale. Lo prevede l'articolo 6 del decreto legge 163/ 05.
La norma dispone che l'esenzione prevista dall'articolo 7, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 504/ 92 « s'intende applicabile » anche nei casi di immobili utilizzati per determinate attività connesse a finalità di religione o di culto. In questo caso non è richiesto che debba trattarsi di attività non commerciali.
Fino ad ora l'esenzione competeva solo per gli immobili utilizzati per attività di religione e di culto
ed era esclusa se l'immobile era destinato ad attività commerciali.
(Il Sole 24Ore del 20/8)

PERTINENZE IMMOBILI - contrasto aperto
News del: 19-08-2005         Fonte: Il Sole 24 Ore
Un'area autonomamente censita al Catasto terreni non può essere considerata pertinenza, anche se «durevolmente» destinata al servizio di un fabbricato urbano. Questa è la tesi dell'agenzia delle Entrate contenuta nella circolare 38/ E del 12 agosto sulle agevolazioni fiscali per l'acquisto della prima casa.
La presa di posizione dell'Agenzia, che interessa anche i Comuni per quanto concerne il trattamento delle pertinenze per l'Ici, si pone in netto contrasto con i principi affermati dalla Cassazione.
Secondo il Fisco i terreni «non graffati» all'immobile agevolato, in quanto iscritti autonomamente nel Catasto terreni, non possono avvalersi del beneficio fiscale. Per usufruire dell'agevolazione le «aree scoperte» pertinenziali devono risultare censite al Catasto urbano insieme al bene principale.
Giuseppe Lovaglio -  Consulenza e gestione patrimoni immobiliari - per approfondimenti: giuseppelovaglio@libero.it   


 
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Aumentano le tasse sulle case!?!?!

Post n°15 pubblicato il 01 Gennaio 2006 da venderecase

la  finanziaria 2006, che il Senato ha definitivamente approvato, norma la disciplina di cui al Testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, ed in particolare sancisce che le imposte di registro, ipotecarie e catastali  negli atti di compravendita di immobili ad uso abitativo tra persone fisiche, che non agiscano nell'esercizio di attività commerciali, artistiche o professionali vengano applicate sulla base imponibile del valore catastale, indipendentemente dal corrispettivo pattuito e indicato nell'atto di compravendita.
Quindi non aumenteranno le tasse, al rogito si dovrà dichiarare l'intero prezzo stabilito, mentre la tassazione avverrà sul "valore catastale". Quindi si perderà l'uso di dichiarare un prezzo diverso da quello concordato, per evitare tasse troppo onerose.
I vantaggi che ne derivano sono fondamentali, si potranno stipulare, ad esempio, preliminari trascritti (una procedura già trattata) dai notai che garantiranno ancora maggiormente chi acquista e versa denaro, la procedura era fino ad ora poco utilizzata in quanto, per garantire l'acquirente, era necessario dichiarare il prezzo reale, quindi la tassazione risultava particolarmente gravosa perchè applicata sull'intero prezzo.
Si intravede la volontà del legislatore, che intende far emergere i reali valori delle compravendite immobiliari; manovra non riuscita, ad oggi, con la riforma del catasto; di fatto nel giro di qualche anno lo stato, incrociando i dati provenienti dalle conservatorie avrà il dato reale del valore immobiliare, con eventuali proiezioni potrà estenderlo a tutto il patrimonio immobiliare Italiano, quindi potrà rivoluzionare l'imposizione fiscale, eliminando la disparità esistente con i valori catastali, ormai obsoleti.
Mi auguro che la rivoluzione in atto miri al riordino dei valori ed al riequilibrio delle percentuali di tassazione applicate dagli uffici del registro, altrimenti risulterebbero elevatissime, molto più che in tutta Europa. Speriamo non sia uno strumento per fare cassa, piuttosto serva ad istituire una unica tassa per le compravendite, azzerando completamente quelle dovute per l'acquisto della prima abitazione.
Giuseppe Lovaglio - Per approfondimenti, informazioni, ecc... scrivetemi a giuseppe.lovaglio@virgilio.it 

 
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Aiuto il mutuo mi sbanca! Oppure no???

Post n°14 pubblicato il 11 Dicembre 2005 da venderecase

Sono all'ordine del giorno le dichiarazioni catastrofiche sugli aumenti dei mutui. Se pur è vero che in generale, l'aumento dello 0,25% porterà un incremento dell'indebitamento Italiano, esso riguarderà le aziende (per i propri finanziamenti, certamente più consistenti rispetto ai mutui per acquisto della casa) e soprattutto lo stato Italiano che dovrà sborsare molti più soldi per gli interessi sul proprio debito pubblico, finanziato con l'emissione dei titoli di stato, quindi pesante per le nostre tasche, già tanto provate.

Proviamo comunque a sintetizzare quanto incide questo aumento dei tassi d'interesse nei mutui per la casa, premetto che dipende dal tipo e dalla durata del mutuo, dall'istituto, dallo spread applicato (il guadagno della banca) e molti altri fattori, per il calcolo prenderò in esame una convenzione che ho stipulato con Unicredit Banca:

per un mutuo di €. 100.000 della durata di 20 anni la rata era di circa € 606 prima dell'aumento; oggi sarà di circa € 619, l'aumento consiste in €. 13,00/mese; certamente incide, penso sia tutto sommato sopportabile. Soprattutto se si pensa che fino a qualche anno fa i mutui avevano un tasso d'interesse di due cifre, addirittura nella mia carriera ho visto periodi (circa ventanni fà) dove si stipulavano mutui anche con tassi vicino al 15%; tassi d'interesse tali, consentivano il raddoppio della somma erogata, molto prima della scadenza dello stesso. Ad esempio per un mutuo pari a vecchie lire 100.000.000. (al massimo una casa di due locali costava circa £. 60/70.000.000.) con durata di 15 anni (al tempo era il massimo consentito) si pagavano circa £. 1.400.000/mese (molto superiore allo stipendio medio mensile di allora) che al termine prevedeva la restituzione di oltre £. 252.000.000. di capitale ed interessi, quindi in quindici anni la somma prestata veniva quasi TRIPLICATA!

Oggi al tasso attuale, per un mutuo erogato di circa € 100.000 per 20 anni, si restituiscono circa €.148.000; quindi pur con il numero di rate aumentate, sono diminuiti così tanto i tassi che il cumulo degli interessi è inferiore al 50% del capitale.

I nostri genitori ben ricordano l'incidenza del mutuo sul bilancio familiare! Anche oggi non è facile conciliare il mutuo, le spese per le esigenze di vita, ecc...; ma se paragoniamo l'attuale stile di vita, con i molti sacrifici affrontati da chi ci ha preceduto, per creare le condizioni ed il benessere di cui noi oggi beneficiamo; dovrebbe risultare accettabile, rinunciare magari ad una pizza o un cinema, per perseguire l'obiettivo sacrosanto di consolidare il patrimonio familiare.

Ovviamente ci sono molte famiglie e/o giovani che hanno moltissime difficoltà, non hanno lavoro o esso è precario. Esiste una mole gigantesca di lavoro da fare per chi ci governa, di qualunque colore esso sia per risolvere questi drammatici problemi. Il miglioramento delle condizioni di vita per chi stenta a mettere insieme il pranzo con la cena, o quasi è un dovere per lor signori; ma sembra che l'argomento, molto attuale viste le prossime elezioni, sia molto velocemente superato, una volta eletti, quando prevarranno gli interessi privati e delle persone più "vicine e/o care".
Non è mio compito proporre soluzioni o discendere in ragionamenti. Sono un piccolo professionista, vendo case, distribuisco qualche piccolo consiglio, anche sui mutui; diversi si sono trovati bene e di questo ne sono fiero. Altri dovrebbero iniziare a darsi da fare, nel concreto, per le persone che sono in difficoltà; sicuramente non hanno bisogno di nuovi consigli, semplicemente si rimbocchino le maniche! Questa è la loro vera missione, visto che hanno scelto la politica quale impegno e "professione". La usino per le persone, anche se non li hanno votati, essi sono comunque "portatori sani" di diritti e non solo di doveri! Giuseppe Lovaglio - Consulente patrimoni immobiliari e mutui ad personam

Se volete potete contattarmi scrivendo a giuseppelovaglio@libero.it

 
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Cinisello Balsamo, una città nuova?!

Post n°13 pubblicato il 02 Dicembre 2005 da venderecase

Il volto della nostra città cambia, alcuni interventi sono in corso di realizzazione, altri già realizzati, altri ancora in progetto; alcuni augurabili. Una nuova volontà sembra trasparire, nelle autorità cittadine ed anche nella gente: una Città moderna per incontrare e rispondere alle nuove sfide che già oggi si affacciano.
Una città "cuscinetto" tra Milano e Monza, con l'ambizione e la volontà di comunicare e lavorare con entrambe, che già attrae aziende ed investimenti per la sua strategica collocazione, servita da tangenziali ed autostrade oltre che da infrastrutture (metrotranvia, nuovi arredi urbani, ecc...), luogo di sperimentazione, ove i criteri della più moderna urbanizzazione si fondono con le felici realtà dei parchi cittadini, oltre il parco storico (Villa Ghirlanda) in centro, il Parco Nord e quello del Grugno Torto. Se i commercianti smetteranno di brontolare, perché tutti vanno nei centri commerciali, rimboccandosi le maniche, ripensando la propria attività in chiave più moderna; soprattutto migliorando la qualità dei servizi offerti anziché ancorarsi alla vecchia mentalità del bottegaio, "che pretende, ancora, di vendere alla massa", sforzandosi di differenziarsi dai centri commerciali, ed invece di lamentarsi rimpiangendo il "come eravamo", offrire quello che essi non possono offrire: il rapporto umano con i propri clienti/amici...... smettendola di considerarli come dei limoni da spremere, piuttosto che risorse.
Rendiamoci conto che i centri commerciali sono luoghi artificiali, pieni di luci al neon, spesso luccicanti di mille facili promesse, che a ben guardare spesso non possono riguardare la qualità. All'estero (Francia in primo luogo) stanno pian piano riscoprendo le piazze. È da noi, a Cinisello? ma guarda un po', TUTTE LE PIAZZE, sono state o sono in corso di restauro. Forse, in alcuni casi, si sarebbero potute realizzate un po' meglio certamente non si è tenuto in gran conto la necessità dei parcheggi. Mi sembra non sia il caso imprecare per l'uso delle auto, visto che da trent'anni s'incentiva il settore. In ogni caso mi pare lampante il tentativo di restituire luoghi a persone che non hanno più la memoria degli stessi. Un lettore a info@abitarecinisello.it

 
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Come evitare l'ansia e lo stress...... quando si acquista casa?

Post n°12 pubblicato il 29 Novembre 2005 da venderecase

Vendere ed acquistare casa è un momento molto particolare nella vita di ciascuno di noi, quando si pone l'esigenza, è necessario valutare il caso di affidarsi ad una buona organizzazione. I professionisti che ne fanno parte, scelti con cura, prenderanno in seria considerazione, ascoltandoci, le nostre richieste e ci aiuteranno a realizzare il progetto che ci sta a cuore. La ricerca di una casa non può, e non deve, risolversi con una banale e fredda raccolta di dati; seguiti da un numero considerevole di appuntamenti, spesso inutili. Il professionista DEVE ascoltarci, capire le reali necessità, un colloquio approfondito è sicuramente il metodo migliore per evitarci perdite di tempo e stress. Il buon consulente condividerà con noi le sensazioni, effettuerà una analisi della situazione patrimoniale e ci consiglierà per il meglio. Esso deve essere un valido alleato per aiutarci; un momento potenzialmente positivo, non deve tramutarsi in fonte di tensione, piuttosto di serenità; in modo da concentrarci sul vero obiettivo di questa trasformazione: il miglioramento della nostra qualità di vita.
Un appuntamento in agenzia, con la persona giusta, che ascolta le nostre esigenze, proponendo SOLO quello che realmente potrebbe interessarci, senza farci perdere un sacco di tempo in inutili appuntamenti, fissati spesso con il solo scopo di "sparare nel mucchio" chi non ha provato la stessa sensazione, nel momento che lasciava i dati a quella o l'altra agenzia e successivamente veniva tartassato dalla segretaria "dell'agente" cui l'unico obiettivo è fissare l'appuntamento; una vecchia e un po' stupida convinzione: meglio un appuntamento in più che un in meno, meglio per chi?
O forse preferibile, sarebbe un appuntamento a casa propria, per valutare il proprio "capitale" e studiare la migliore strategia, per soddisfare, nel modo più opportuno, le proprie esigenze; esse mutano di persona in persona. Tra noi ci sono alcuni più ansiosi, che preferiscono prima vendere la casa e solo successivamente acquistare, una volta che hanno "monetizzato" il proprio capitale, fino in quel momento, costituito da muri ed emozioni; poi ci sono alcuni che "sanno", a torto o a ragione, il valore della loro proprietà, essi sono impegnati a trovare la casa nella giusta "misura" che soddisfi ed appaghi tutte le necessità; ben sapendo che gli immobili di qualità non sono poi molti. Incontro alcuni amici, nei miei appuntamenti, spesso mi confidano che sposterebbero volentieri la loro casa attuale, nel posto dove vorrebbero trasferirsi. Ad essi consiglio, sempre di valutare bene le motivazioni del loro progetto e gli aiuto, in seguito, a realizzarli; a volte con un po' di pazienza.
Non bisogna insomma aver timori di invitare le persone giuste a casa propria, affinché si possa chiacchierare con serenità fino a giungere alla decisione che meglio soddisferà la propria personalità ed esigenza. Se vi siete ritrovati in alcune situazioni che ho illustrato, volete parlarne, chiedermi consigli, scambiare opinioni scrivetemi a info@abitarecinisello.it Giuseppe Lovaglio Consulente (personale/patrimoniale) per la casa!

 
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Leggi, disposizioni e curiosità, per la casa.

Post n°11 pubblicato il 18 Novembre 2005 da venderecase

Oggi fornisco una piccola rassegna informazioni, tratte dalla stampa e dai comunicati che ricevo. Vediamo se riuscirò a mantenere una cadenza almeno mensile

16/11/2005 Ance: preoccupante il ritorno dell’Iva al 20% sulle ristrutturazioni Con il maxi emendamento alla legge finanziaria approvato in Parlamento, le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie aumentano dal 36% al 41% tornando così ai livelli originari. Purtroppo tale modifica non si traduce in maggiori benefici per gli utenti perché contemporaneamente l’Iva viene portata dal 10% al 20%. Se poi si tiene conto della già avvenuta riduzione del tetto massimo delle spese ammesse che già da alcuni anni non è più di 75.000 euro bensì solo di 48.000, l’aumento dell’Iva riduce fortemente la convenienza dell’utente ad usufruire della detrazione. Ciò da un lato frena gli investimenti nel comparto (negli ultimi 5 anni si è registrata una media di circa 220.000 comunicazioni all’anno) e dall’altro riduce le entrate contributive e fiscali e ridà nuova vita al lavoro nero. L’Ance auspica che il Governo torni quanto prima sulla decisione riguardante l’Iva e che tale obiettivo sia raggiunto anche intensificando l’impegno in sede di Unione Europea affinché sia confermata - visti i notevoli risultati raggiunti anche sul piano della stessa finanza pubblica - la deroga concessa dell’Iva al 10% sulle ristrutturazioni edilizie

11/11/2005 In tema di sottotetto. Al sottotetto di un edificio condominiale, in assenza di titolo idoneo, si applica la presunzione di comunione ex art. 1117, n. 1, c.c. qualora il vano, per le sue caratteristiche strutturali e funzionali, risulti oggettivamente destinato, sia pure in via potenziale, all'uso comune oppure all'esercizio di un servizio di interesse comune. Lo ha stabilito dal Consiglio di Stato, con la decisione n. 4744 del 14 settembre 2005, richiamando il costante orientamento giurisprudenziale della Corte di Cassazione. Nel caso di specie il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza di primo grado che, accertata la comunione del sottotetto, aveva annullato il permesso di costruire per ristrutturare e sopraelevare l'unità rilasciato ai condomini dell'ultimo piano senza il necessario consenso degli altri condomini.

8/11/2005 Contratti di leasing immobiliare - imposte e tasse – Fonte Il Sole 24Ore 4.11.2005 p. 23. Le imprese che stanno pianificando investimenti immobiliari devono effettuare valutazioni in vista delle intenzioni del Governo di allungare la durata minima del contratto di leasing immobiliare, che passerebbe da 8 a 15 anni. Qualora il Governo intendesse retrodatare l’efficacia della disposizione, estendendola anche ai contratti in corso (oppure a quelli stipulati dal 2005) si dovrebbe comunque introdurre una specifica regola transitoria che consenta, quanto meno, la deduzione dei canoni rapportati su 15 anni, pur in presenza di una durata del contratto inferiore a quella minima.

4/11/2005 Immobili - Case, costo d'acquisto esteso. Una risoluzione precisa la detrazione del 19%. La risoluzione dell'Agenzia delle Entrate n. 128/ E del 23 settembre 2005 provvede a fornire utili chiarimenti in merito alla detrazione del 19% degli interessi passivi e degli oneri accessori dipendenti da mutui contratti per l'acquisto dell'abitazione principale. Tale detrazione compete nei limiti in cui il finanziamento non ecceda il costo sostenuto per l'acquisto dell'immobile da adibire ad abitazione principale, come già indicato nella precedente circolare ministeriale. Nel costo di acquisto rientrano anche i compensi pagati per mediazione immobiliare; le spese per le pratiche svolte presso il Tribunale o il giudice tutelare (nel caso di contratti in cui vi è la presenza di minorenni o di soggetti interdetti o inabilitati); i costi sostenuti nell'ambito di procedure esecutive individuali e concorsuali; l'onorario notarile relativo alla pratica di compravendita.

3/11/2005 Distanze fra costruzioni Tar Campania, Napoli, sentenza 12.07.2005 n° 9499. Le disposizioni sulle distanze fra costruzioni sono giustificate dal fatto di essere preordinate, non solo alla tutela degli interessi dei due frontisti, ma, in una più ampia visione, anche al rispetto di una serie di esigenze generali, tra cui i bisogni di salute pubblica, sicurezza, vie di comunicazione e buona gestione del territorio. Pertanto l'interesse pubblico primario tutelato dalle norme urbanistiche sulle distanze impone di prendere in considerazione, ai fini della valutazione di legittimità di una concessione edilizia, la situazione di fatto quale si presenta in concreto al momento del rilascio della concessione, a nulla rilevando che taluno dei fabbricati in relazione ai quali va calcolata la distanza della nuova costruzione sia abusivo. Anche una strada privata può legittimamente dirsi asservita ad uso pubblico, ai fini dell'esenzione dal rispetto delle distanze stabilite dagli articoli 873 ed 878 c.c., ove la natura pubblica della strada, in mancanza di specifiche convenzioni tra privati e p.a., derivi la sua destinazione al pubblico transito che deve risultare secondo modalità di comportamento uti cives e non uti singuli, come nel caso di passaggio finalizzato all'accesso ad unità abitative, uffici o negozi ubicati su suoli privati.

Le informazioni riportate, sono una semplice rassegna di molte comunicazioni che ricevo quotidianamente. Giuseppe Lovaglio, per richieste informazioni ed approfondimenti giuseppelovaglio@libero.it

 
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I vantaggi di permuta e nuda proprietà

Post n°10 pubblicato il 15 Novembre 2005 da venderecase

Cerchi o vendi casa, puoi richiedere il parere di un esperto ad abitarecinisello.it

Se ci si scambia due immobili, si pagano meno imposte. Questo è il succo dei vantaggi della permuta, che consiste quindi nel fatto che due soggetti siano contemporaneamente acquirenti e venditori, stabilendo quasi sempre una certa cifra come conguaglio, che chi compra l’immobile di maggior  valore verserà a chi prende quello di valore minore. L’agevolazione consiste nel fatto che le imposte si calcolano solo sul bene immobiliare soggetto al tributo maggiore (e non su entrambi). E’ applicabile solo, però, a patto che entrambi gli immobili siano soggetti non a Iva, ma ad imposta di registro (quindi, nella grande maggioranza dei casi, solo agli scambi tra privati).

Ai sensi dell’articolo 1554 del codice civile, le imposte si suddividono a metà, tra i due soggetti (non importa quindi chi ha comprato il bene di maggior valore). Tuttavia niente vieta che i due contribuenti stabiliscano tra di loro una diversa (e più equa) spartizione. Non è per niente detto che l’immobile su cui gravano più tributi per la compravendita sia quello per cui si è denunciato un maggior valore al rogito: pensiamo ad esempio al caso in cui uno dei due contraenti abbia diritto all’acquisto con le agevolazioni prima casa e l’altro invece no. Come tutti i trasferimenti immobiliari la permuta deve  essere stipulata per iscritto pena la nullità:per atto pubblico o per scrittura privata autenticata poi trascritta con  l’intervento di un notaio. Non è invece obbligatorio (anche se consigliato) che dall'atto risulti il pagamento dell'eventuale conguaglio in denaro: e ammessa, in caso di liti successive, la prova testimoniale. Un’informazione in più: l’imposta di registro pagata a suo tempo per la permuta si può comunque scalare da quella di un futuro acquisto, fruendo del cosiddetto “bonus per la prima casa”, a patto naturalmente che entrambe le volte si compri godendo appunto delle agevolazioni “prima casa”. Nessuna norma infatti lo esclude.

La forma di permuta più diffusa è il contratto con cui il proprietario di un’area edificabile la trasferisce all’impresa che costruirà un palazzo in cambio di uno o più appartamenti che verranno realizzati: in questo caso non si godono, purtroppo, delle agevolazioni fiscali previste per la permuta (perché uno dei contraenti è soggetto a Iva). In compenso chi acquista come prima casa un appartamento così permutato potrà avere l’Iva ridotta al 4% , ma solo al momento del trasferimento definitivo dell’immobile realizzato (Cassazione sentenze n. 5297/2001 e n. 9150/2000). L’acquisto in nuda proprietà di un immobile, se a scopo di investimento, pur rappresentando una piccola frazionedel mercato immobiliare, ha avuto negli ultimi anni una certa espansione, grazie al boom del mattone.

Per capire di cosa si tratti, occorre parlare di ciò che non si compra, cioè dell’usufrutto. Quest’ultimo consiste nel diritto di usare una casa o un terreno e di goderne i frutti (per esempio un canone di affitto o i prodotti agricoli  coltivati). L'unica cosa che manca è la semplice proprietà formale, o, in linguaggio giuridico, la "nuda proprietà", appunto. Quindi, quando esiste un usufruttuario c'è anche un nudo proprietario e viceversa. Quasi sempre l’usufrutto è valido vita natural durante. Quindi l’unico vantaggio del nudo proprietario consiste nel divenire proprietario pieno quando l’usufruttuario passa a miglior vita. Lo si diventa senza pagare tributi, tranne quelle di  registrazione sull'unione, detta "consolidamento", tra usufrutto e nuda proprietà. Vantaggi di mercato. L’acquisto della nuda proprietà garantisce a chi compra uno sconto, spesso abbastanza consistente, sul prezzo di mercato dell’immobile. A vendere è quasi sempre una persona anziana e senza parenti stretti, che così si guadagna una somma interessante senza per questo dover rinunciare ad utilizzare la propria casa. L’entità dello sconto dipende strettamente dall’età del venditore,dal suo stato di salute e talora, anche dal suo sesso (le statistiche insegnano che le donne vivono di più).  Esistono anche altri diritti, simili all'usufrutto ma un po' più deboli. Il più diffuso, quando si parla di immobili, è il diritto di abitazione. La casa si può abitare, ma non si può goderne i frutti, cioè la rendita derivante da un affitto. Il diritto di abitazione è spesso preferito da chi compra in nuda proprietà rispetto all’usufrutto, soprattutto quando l’immobile interessato è una seconda casa. Infatti, il titolare dell’usufrutto può affittare, e così il proprietario, al suo decesso, potrebbe trovarsi un inquilino che occupa la casa per anni. Se lo desiderate contattateci scrivendo a info@abitarecinisello.it.  Giuseppe Lovaglio

 
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Il mattone, sono soldi investiti bene

Post n°9 pubblicato il 29 Ottobre 2005 da venderecase

Da anni i prezzi delle case non fanno che salire e si leggono articoli allarmistici sul prossimo scoppio della bolla immobiliare. Io però vorrei investire in un appartamentino, perché i Bot non danno nulla e temo la Borsa. Sbaglio? Questa è la domanda che mi pongono gli amici ogni volta che mi incontrano sapendo che di mestiere faccio il consulente immobiliare.
Dopo diversi anni di forte ripresa delle quotazioni, la finalità puramente finanziaria continua ad essere di nicchia rispetto a quelle più tradizionali appena citate, eppure questa distinzione rischia di nascondere una realtà di fondo perché è vero che il mercato del mattone inteso in chiave totalmente speculativa o di messa a reddito, in Italia, trova ancora ostacoli di natura pratica (dalle norme sulle affittanze e sugli sfratti ai carichi fiscali), da dover accettare la definizione di «altamente illiquido». Ma, d'altra parte, il retro-pensiero che spinge l'80% della gente ad avere la proprietà della propria residenza è comune a quello che sta dietro alle altre motivazioni d'acquisto citate: la casa non tradisce, si rivaluta, è il bene rifugio per eccellenza. I miei consigli per gli acquisti. Non lo ha ordinato il dottore di comprare casa, non fatelo sotto una spinta emotiva ma ponderate bene. Oggi il mercato è ancora in crescita e bisogna privilegiare la tempestività nella scelta, mentre quando rallenterà, perché non crolla di sicuro, potrà convenire temporeggiare e negoziare molto il prezzo. Prioritari sono gli elementi che valorizzano una proprietà: zona ben servita dai mezzi pubblici, disponibilità di posto auto o box, presenza di aree verdi, buona esposizione, ecc.
Fate effettuare, all’agente immobiliare, le indagini preliminari: edilizie e urbanistiche, ipotecarie e catastali, sulla proprietà dell'immobile (es: iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli). Meglio far fare una perizia dell'immobile. Fate molta attenzione ai costi complessivi, non c’è solo il costo della casa, ma anche i costi accessori (notaio, tasse, ecc.) e verificate nella scelta i costi di gestione ordinari (spese condominiali, riscaldamento, ecc.) e straordinari (es: rifacimento del giardino).
Nel caso acquistiate per investimento, privilegiate zone con forte presenza di domanda di affitti (università, uffici, villeggianti per le zone più turistiche, ecc.) e sempre di piccola pezzatura (monolocali, bilocali e trilocali) perché più facilmente commercializzabili.
Buona regola sarebbe non fare più del 75/80% di mutuo, in ogni caso non prendete impegni se non avete verificato prima con la banca o un istituto finanziario le possibilità e i tempi di accesso al mutuo.

Geom. Giuseppe Lovaglio - giuseppelovaglio@libero.it – Sportello Immobiliare AINM
Consulente Banche e Tribunale di Monza. Già rilevatore prezzi per la Borsa immobiliare di Milano

 
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Affidarsi all’agenzia per la casa

Post n°8 pubblicato il 27 Ottobre 2005 da venderecase

L'agenzia immobiliare ha interesse quanto noi a compravendere al meglio e il più rapidamente possibile la nostra casa. Tuttavia, trattandosi di un rapporto d'affari, è bene tenere a mente le seguenti sette regole d'oro:

1. Verificare la regolare iscrizione all'albo degli agenti immobiliari.

2. Definire in anticipo la durata dell'incarico o del mandato (nel settore residenziale è consigliabile non superare i sei mesi); se invece si desidera il tacito rinnovo, questo deve essere inserito nel contratto.

3. Prima di affidare l'incarico all'agenzia, è bene farsi un'idea autonoma del valore del proprio immobile, eventualmente chiedendo una valutazione a più agenzie oppure confrontando il valore di mercato di immobili di caratteristiche analoghe. È importante cercare di "azzeccare" il più possibile la valutazione dell'immobile: una valutazione troppo alta rischia di rivelarsi soltanto una perdita di tempo, e finiremmo col vendere la casa soltanto dopo mesi di vani tentativi e dopo aver calato il prezzo.

4. Fissare il prezzo di vendita dell'immobile e pretendere che venga rispettato.

5. Dare l’incarico in esclusiva, in modo da affidarsi ad un professionista che investa tempo e danaro curando i nostri interessi (attenzione: nel caso in cui l'acquirente, proveniente dal canale dell'agenzia, cerchi di "scavalcare" l'intermediario per risparmiare sulla provvigione, bisogna ricordarsi che l'agenzia ha comunque diritto alla provvigione entro i dodici mesi successivi al termine dell'incarico di vendita).

6. Specificare nel contratto la percentuale spettante all'agenzia a titolo di provvigione, oppure, nel caso in cui l'immobile non venga venduto, le eventuali spese richieste dall'agenzia (attenzione: incarico e mandato non sono sinonimi; con il mandato, infatti, si è tenuti a pagare l'agenzia anche in caso di mancata vendita dell'immobile!); verificare anche se è prevista una penale per il recesso dal contratto.

7. Ricordarsi che l'agente immobiliare, dato il suo ruolo di intermediario, deve tutelare sia gli interessi del venditore sia quelli dell'acquirente. Inoltre, l'agente non è tenuto a fornire garanzie sulla solvibilità dell'acquirente.
La provvigione spettante all'agenzia in genere è nell'ordine del 3% (sia per il venditore sia per l'acquirente), ma ricordiamo che la Commissione antitrust ha vietato tariffe minime e massime per favorire la concorrenza. Una volta trovato un potenziale acquirente, l'agenzia immobiliare gli farà sottoscrivere una proposta irrevocabile d'acquisto, a volte accompagnata da un acconto di modesta entità, che verrà restituito se l'affare non dovesse andare a buon fine. Il venditore può decidere di iniziare la trattativa direttamente con il primo acquirente, oppure aspettare altre offerte per avere la possibilità di selezionare quella più conveniente o idonea alle proprie necessità (che possono non limitarsi a quelle economiche). Il passo successivo è il compromesso: dopo avere assistito le parti nella firma del contratto preliminare, termina il ruolo dell'intermediario, al quale, a questo punto, vanno versate le relative provvigioni.

Geom. Giuseppe Lovaglio - giuseppelovaglio@libero.it – Sportello Immobiliare AINM
Consulente Banche e Tribunale di Monza. Già rilevatore prezzi per la Borsa immobiliare di Milano

 
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Casa tra le nuovole..... o quasi.

Post n°7 pubblicato il 27 Ottobre 2005 da venderecase

In centro a Cinisello esiste la SOLUZIONE per elevarsi, al di sopra di tutte le altre case: in un moderno edificio, in stile "anni 70", con doppi ascensori e servizio di portineria; indispensabile per una casa vissuta con classe. Dalle finestre di questo appartamento si dominano Cinisello, l'aeroporto di Bresso, fino al grattacielo Pirelli oltre alla nuova Piazza Gramsci fino alle alpi; è composto da un funzionale 3 locali con cucina abitabile e balconi. Gli attuali proprietari hanno esaltato le caratteristiche originali della costruzione, parquet e marmi; ristrutturando interamente le ceramiche e gli impianti. Perfezionano la soluzione la cantina ed eventuale box. Cod.2122  €.205.000,00 per informazioni  foto e piantine nel sito www.interlineaweb.it  o telefonare allo 0266015100

 
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Quando l’agente immobiliare è donna

Post n°6 pubblicato il 25 Ottobre 2005 da venderecase

L'imprenditorialità e creatività al femminile è più credibile e professionale
Conosco donne che fanno questo lavoro, sono poche, ma spesso migliori dei colleghi uomini, perché? Quello delle donne che esercitano la professione di agente immobiliare o collaborano nelle agenzie è un fenomeno in crescita del quale chi acquista, vende o affitta case, negozi e uffici, non può che prenderne atto e trarne risultati ultra positivi. Ci sono uomini che si sentono realizzati davanti ad una preziosa canna da pesca e donne che mandano all'aria una carriera d'oro per fare le mamme a tempo pieno, uomini che preferiscono restare in ufficio per raggiungere gli apici imprenditoriali piuttosto che andare a casa e donne sottomesse dalla loro capo-donna piene di odio represso e invidia per le altre donne piuttosto che preoccuparsi dei rapporti con gli uomini. Ci sono uomini che odiano lavorare con le donne perché, dicono, brontolano, hanno male da qualche parte e sono troppo cavillose, altri che le preferiscono per la dedizione al lavoro quasi materna. Ci sono donne che graffiano con una zampata i colleghi maschi al lavoro e poi, a casa, sognano con nostalgia sconosciuta tempi ormai passati in cui un uomo era ancora più affascinante se apriva alla sua donna la portiera dell'auto e pagava sempre il conto al ristorante. Certo non è facile per noi, figli di un'epoca di mamme casalinghe e finalmente divorziate da certi uomini, cedere a certi diritti in favore di altri, quasi come se esistesse il diritto di avere diritto, purtroppo è che il vero nocciolo della questione sia fondamentalmente uno, attuale più che mai, quello di riuscire a essere mamme e insieme brillanti amministratrici di famiglia e poter anche fare straordinari dietro quella scrivania che ci piace tanto, essere in ordine anche quando il bimbo più piccolo è stato male durante la notte e non abbiamo chiuso occhio, non arrabbiarsi con il marito se non si è nemmeno svegliato, poter ascoltare e concentrarsi nel lavoro senza distrarsi ricordando improvvisamente che a casa è finito il latte, che è tardi e che lui non l'avrà nemmeno notato. Non è facile, si sa, essere tutto e dappertutto, ma è tipico femminile. Certo le occasioni di stress negativo aumentano, e più che mai quando si fa parte di questo esercito di donne con famiglia e lavoro che, per quanto siano legate a uomini sempre più disponibili in tutto (se glielo permettono), tra i due sono e restano le uniche ad essere in grado di partorire. Da qui nasce lo scontro con sé stesse, la vera scelta di vita prodotta con coscienza, libertà, intelligenza e sincerità. Scegliere il lavoro, i figli o entrambi non è e non deve mai più essere un problema di discriminazione ma solo un'occasione di valutazione di vita e di scelte personalissime anche se più che mai costose. è quanto mai triste e deleterio accorgersi tardi che nessuno ci aveva ostacolate o oltraggiate se non noi stesse, impegnate a tentare di aprire la porta del successo sbagliato. Per tutto ciò, essere donna ed esserlo qui e ora è un privilegio, guardare a quelle che hanno forse inconsapevolmente dato la vita per una causa grande è un onore, portare avanti le nostre vite e cercare di fare meglio e di più come individui, al di là del sesso, è un dovere verso sé stessi. Certo anche tra noi ci sono professionisti in gamba, ma riconosco all'universo femminile un appeal ed una capacità d'intraprendenza e dinamismo in più. Ma allora perché sono così poche? cosa frena l'ingresso nel settore della compravendita immobiliare? Forse la scarsa disponibilità di aziende serie; io credo anche un po' di preconcetti intorno alla figura dell'agente immobiliare; quando suonano il citofono di casa o squilla il telefono è ci sentiamo chiedere: "e lei che vende la casa?" o domande simili, chi non immagina, all'altro capo del filo un giovane, spesso spocchioso, in completo e cravattone? Eppure qualcosa sta cambiando: s'intravedono sempre più spesso persone brillanti, dinamiche e motivate, che usano argomenti seri ed intelligenti, tra essi, alcune donne! Che sia il principio di una marea montante? Me lo auguro, chissà che non porti, quella ventata di freschezza e novità, a tutto vantaggio delle agenzie, degli operatori e consulenti, qualche volta un po' stantii. Se lo desiderate contattateci scrivendo a info@abitarecinisello.it.

 
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