Rabbia e dolore per il giovane reporter Antonio Megalizzi

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E di poco fa la triste notizia , Antonio Megalizzi colpito  da un proiettile durante l’attentato a Strasburgo  non ce l’ha fatta.

Il giovane italiano  era stato nella sede del Parlamento Europeo per un’intervista.

Per raccontare con  Europhonica, network di radio universitarie e la sua passione per la radio e il giornalismo,  la plenaria del Parlamento europeo da Strasburgo

Per raccontare l’Europa..

Antonio Megalizzi è la quarta vittima della strage dell’11 dicembre, ai mercatini di Natale di Strasburgo.

 

Rabbia e dolore per il giovane reporter Antonio Megalizziultima modifica: 2018-12-14T20:11:10+01:00da Dizzly

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6 Comments

  1. come Regeni, ma Strasburgo non è l’Egitto…e

  2. Non ho mai lasciato commenti di nessun genere sul web, sono una nonna che non usa face- book né niente di simile, ma oggi voglio esprimere anch’io la mia profonda tristezza per la morte di un ragazzo trentino , di animo ed idee europee, già ben avviato nella carriera giornalistica. Era un giovane con forti ideali, preparato, entusiasta di “Questo mondo meraviglioso” (come lo definiva lui ) e purtroppo la sua vita è stata stroncata brutalmente da un altro “giovane”… disgraziato, pieno di rabbia, incline alla trasgressione ed alla violenza.
    Il volto del terrorista apparso sugli schermi trasmette tutta la sua brutalità interiore la quale, purtroppo, ha spento per sempre il sorriso raggiante e lo sguardo dolce della sua vittima.
    Sono particolarmente colpita da questo lutto e vorrei solo esprimere le mie condoglianze. Soprattutto ai genitori auguro di trovare la forza di continuare a vivere nel ricordo e nella consolazione di aver avuto un figlio così speciale.

  3. Gentile Letizia ti ringrazio per questo tuo gesto, mi onora che sia il tuo primo commento nel web e che tu lo abbia fatto per ricordare il reporter ed essere vicina alla sua famiglia. Ieri sapendo della notizia mi sono sentita particolarmente triste, ricordando anche Regeni, di giovani con forti ideali. L’ordine dei giornalisti consegnerà il riconoscimento, Antonio Megalizzi stava concludendo il percorso, ma certo non era un “inviato di guerra”. E’ davvero tutto molto triste. Spero che la famiglia colga un po’ del calore che ovunque si sta manifestando per loro.

  4. Dolore e rabbia, riferite ad atti di terrorismo, sono due cose con le quali ci stiamo rassegnando a convivere perché gli errori commessi dopo l’11 settembre continuiamo a commetterli sottovalutando il dolore e la rabbia degli altri. Né più, né meno come ci stiamo comportando con l’immigrazione. Sollevare tralicci di filo spinato sia fisici che culturali (vantando poi superiorità culturali, come fece la fallace Oriana), aiuta solo ad amplificare il dissidio ed i focolai. In fondo anche la Tav o il prezzo della benzina servono a dimostrare quanto stia aumentando la distanza fra i governi e le necessità reali della gente. In realtà come le nostre, quelle che vorrebbero esportare democrazie del cazzo, si sta solo cercando di radicalizzare il pensiero che la forza sia a soluzione che tutti debbono accettare. Prima o poi, non solo i ghiacciai ma, anche le coscienze…

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