VIRABHADRASANA – I GUERRIERI

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La storia dietro Virabhadrasana, la posizione del guerriero, appartiene alla mitologia classica dell’India, ed inizia con una storia d’amore.

Sati si innamora del grande maestro dello yoga e del dio maschile per eccellenza: Shiva.  I due si ricambiano e si sposano. Il loro amore viene ostacolato dal padre di lei Daksha, re di Yagna e figlio di Brahma. Daksha, inizia quindi a tormentare la figlia che presa dallo sconforto, non desiderando più il proprio corpo fisico, si uccide abbandonandosi ad una meditazione profonda e morendo di stenti oppure secondo altri gettandosi nel fuoco rituale.

 

Quando Shiva seppe della morte della sua sposa la sua ira fu grande.

Gettò quindi sulla terra uno dei suoi caratteristici ricci,  da cui nacque Virabhadra, l’eroe d’acciaio o l’eroe buono, che si configura quindi come incarnazione di Shiva. A lui fu ordinato di tagliare la testa a Daksha e di bere il suo sangue.

Virabhadra arriva alla città di Yaga e taglia immediatamente la testa al cattivo re. Shiva, recatosi sul posto per controllare l’accaduto si muove ad un raro atto di compassione e decide di riportare in vita Daksha, impiantandogli la testa del primo animale che trova, tra le versioni più ricorrenti si tratta della testa di un ariete.

 

 

Daksha rappresenta l’ego che distrugge l’amore (Sati) , inteso come amore per la divinità o equilibrio interiore, ma grazie all’intervento di Shiva, ovvero lo spirito elevato, lo spirito dello yoga, l’ego viene neutralizzato, rimettendolo al posto che gli spetta, non dominante sulla mente.

 

Con la pratica di Virabhadrasa è possibile recuperare il rapporto con il nostro luminoso Guerriero Interiore e percepire l’essenza vera dello Yoga, cioè la nostra unione con il Divino, e comprendere che la vera potenza è dentro di noi.

La forza interiore è la protezione più potente che hai. Non aver paura di assumerti la responsabilità della tua felicità.
(Dalai Lama)

Virabhadrasana è in effetti una mini sequenza: infatti esistono 3 posizioni con questo nome, il guerriero 1, il 2 ed il 3.

Women silhouette. Warrior 1, 2 3 yoga pose Virabhadrasana 1 2 3 Vector illustration

Virabhadrasana I è l’eroe mentre si reca dal Re che deve uccidere, brandisce la grande spada sopra la testa ed essendo stato generato da una ciocca gettata in terra, è solido come questo elemento e da esso trae la sua grande forza. Questa posizione è infatti consigliata per sentire e connettere la nostra stabilità. Agisce sul primo chackra e aiuta nella ricerca della forza interiore.

Virabhadrasana II è l’eroe mentre prende chiaramente la mira per colpire il suo nemico. Virabhadrasana II aiuta nella concentrazione della mente.

Virabhadrasana III è una posizione molto diversa dagli altri guerrieri, si abbandona la solidità e la forza a favore della ricerca dell’equilibrio. In prima istanza rappresenta il momento in cui viene inferto il colpo di spada con cui viene recisa la testa di Daksha.

L’ego è ormai vinto, l’eroe cerca pace. Ucciso Daksha, Shiva ha compassione e ritrova il proprio equilibrio, centro dell’universo.

 

BENEFICI di Virabhadrasana:

  • Rafforza tutta la parte inferiore del corpo: i muscoli delle gambe, le caviglie e le ginocchia
  • Tonifica gli organi addominali
  • Apre le anche e le spalle
  • Apre il petto e aumenta la capacità respiratoria
  • Rafforza la schiena rendendo la colonna vertebrale più elastica
  • Migliora i sintomi della sciatalgia e aiuta a ridurre i dolori alla schiena fino, in certi casi, anche a superarli completamente.
  • Migliora l’equilibrio fisico, psichico ed emozionale
  • Aumenta la stabilità favorendo un forte radicamento a terra
  • Sviluppa la concentrazione e la resistenza

Namastè

VIRABHADRASANA – I GUERRIERIultima modifica: 2020-12-01T16:38:33+01:00da almacondomini