La spalla o articolazione scapolo-omerale, unisce l’arto superiore al tronco.
L’articolazione della spalla, infatti, è l’elemento di raccordo tra la testa dell’omero e la cavità della scapola.
Grazie all’anatomia delle sue superfici articolari, l’articolazione della spalla è dotata di estrema mobilità.
L’articolazione della spalla comprende varie componenti strutturali, tra cui:
- Le due superfici articolari, una appartenente all’omero e una alla scapola;
- La capsula articolare, la quale è stretto contatto con il periostio delle ossa coinvolte nell’articolazione;
- La cartilagine articolare, che ricopre le superfici articolari;
- Legamenti e borse sinoviali.
Superfici articolari, capsula articolare e cartilagine articolare sono componenti caratteristiche di tutte le cosiddette articolazioni sinoviali (o diartrosi).
L’articolazione della spalla conta 5 borse sinoviali. Le borse sinoviali sono sacche ripiene di liquido sinoviale, dotate di proprietà ammortizzanti, che, in virtù di un loro posizionamento strategico, impediscono la frizione di alcuni elementi articolari con ciò che li circonda.
L’articolazione della spalla comprende 6 legamenti e 5 muscoli,
fondamentali nel garantire la stabilità dell’articolazione in questione (non a caso sono conosciuti anche con il nome di muscoli stabilizzatori della spalla) nonché la caratteristica mobilità, e sono: il muscolo bicipite brachiale e 4 muscoli della cuffia dei rotatori, ossia il muscolo sottoscapolare, il muscolo sovraspinato, il muscolo piccolo rotondo e muscolo sottospinato.
Quali sono i Movimenti dell’Articolazione della Spalla? Elevazione, abbassamento, retroposizione e anteposizione. I suoi movimenti permettono tutti i movimenti delle braccia.
Le patologie e gli infortuni che possono interessare l’articolazione della spalla sono numerosi; tra questi meritano sicuramente una citazione: la periartrite della spalla, la lussazione della spalla e le lesioni a carico della cuffia dei rotatori.
Asana per aprire le spalle
Quando pratichiamo l’apertura delle spalle con lo Yoga ci rendiamo conto che questa azione è legata a sua volta all’ apertura del torace.
L’area del torace e delle spalle è strettamente legata alla nostra vita emotiva.
Aprire l’area del torace e delle spalle significa dare spazio al cuore, al respiro, al fluire della vita e a tutte le funzioni dell’Anahata Chakra, il chakra del cuore.
È buona pratica, prima di iniziare una lezione di yoga che, dopo il focus iniziale, in cui ci riconnettiamo con noi stessi e pacifichiamo pensieri e respiro, per riportarci al qui ed ora, fare un riscaldamento della rachide cervicale, delle spallle e della colonna vertebrale.
Nello yoga una delle raccomandazioni costanti è di abbassare le spalle, sempre ed aprirle portandole indietro.
Alcune asana che lavorano sulle spalle sono: Ardha Sirsasana, Garudasana, Dhanurasana, Bhujangasana, Gomukhasana, Salhabasana ecc. In generale tutte le posizioni in cui ruotiamo il busto aprendo di conseguenza le spalle, tutte le posizioni in cui portiamo le mani dietro la schiena, molte posizioni in cui si inarca la schiena.
È quindi fondamentale che ci prendiamo costante cura delle nostre spalle, tenendole in allenamento, ma non solo: non dimentichiamoci di averle, portiamo durante la nostra giornata attenzione su di loro, se ci accorgiamo che le portiamo sempre in alto, vicino alle orecchie, abbassiamole e se le portiamo sempre in avanti riapriamole, portandole indietro. Ne beneficeranno non solo le spalle ma il collo e la schiena.
Namastè
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