Un brano al giorno come la mela: Salvatore Adamo Inch’Allah

Un brano al giorno come la mela: stasera si scava nei ricordi più reconditi, un 45 giri che girava in casa mia verso la fine degli anni ’60, un disco di Adamo, cantante belga di origine siciliana emigrato con la sua umile famiglia verso quelle miniere di carbone in cui tanti italiani persero la vita.
Ma Adamo era quello che era riuscito a farcela, ebbe un successo mondiale con le sue canzoni melodiche, in perfetto stile italico, canzoni romantiche ma cariche di pathos e dai testi per niente banali. Ma la canzone che vi propongo causò non pochi problemi ad Adamo nel mondo arabo, si tratta di Inch’Allah (Se Dio vuole).In realtà il testo era nato come una canzone di pace ma nel contesto della Guerra dei Sei Giorni tra Israele e Arabi fu percepita come filo-israeliana quando parla di Gerusalemme come città ebraica. Questa versione dal vivo in francese è bellissima è del 1993 ed è stata eseguita a Gerusalemme e a Tel-Aviv con il testo rivisto perché Adamo era turbato dalla recrudescenza del conflitto israelo-palestinese e dalla sacrosanta Intifada.
JANKADJSTRUMMER
ECCOVI IL NUOVO TESTO IN ITALIANO
Ho visto l’oriente nel suo scrigno
la luna a farle da stendardo
e contavo, con una quartina,
di cantare al mondo la sua luce
Ma quando ho visto Gerusalemme
come papavero su una roccia
ho sentito un requiem
quando su di lei mi son sporto
Non lo vedi, umile cappella
che mormori “Pace” sulla terra
che gli uccelli nascondono con le ali
quelle lettere di fuoco: Pericolo, frontiera
La strada porta alla fontana
e vorresti, certo, riempire il secchio
fermati, Maria Maddalena,
per loro il tuo corpo non vale l’acqua
Insciallah Insciallah Insciallah Insciallah
E l’olivo piange la sua ombra,
la sua tenera sposa, la sua amante
che riposa sotto le macerie
prigioniere in terra nemica
Su una spina di filo spinanto
la farfalla occhieggia alla rosa
e la gente è così stolta
che mi ripudierà, se oso
Dio dell’inferno o Dio del cielo
tu, che stai dove ti aggrada,
in questa terra d’Israele
ci sono dei bambini che piangono
Insciallah Insciallah Insciallah Insciallah
Le donne cadono sotto il temporale
Domani il sangue sarà lavato
La strada è fatta di coraggio,
e la donna è il suo selciato
Ma, sì, ho visto Gerusalemme
come papavero su una roccia
e sento sempre questo requiem
quando su di lei mi sporgo
Requiem per sei milioni d’anime
che non hanno un mausoleo di marmo
e che malgrado la sabbia infame
han fatto spuntare sei milioni d’alberi
Insciallah Insciallah Insciallah Insciallah
Un brano al giorno come la mela: Salvatore Adamo Inch’Allahultima modifica: 2022-12-30T18:13:05+01:00da giancarlopellegrino