2 SETTEMBRE 1994 – 2° RADUNO NAZIONALE DEL FANS CLUB DI “PLANET ROCK “ di RADIO RAI AD AMANTEA


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2 SETTEMBRE 1994 –  2° RADUNO  NAZIONALE  DEL  FANS CLUB  DI “PLANET  ROCK “
AD AMANTEA

Giorni fa, Roberta, una mia amica di Firenze mi ha parlato di Planet rock e di alcuni podcast presenti sul sito della Rai che fanno riferimento al raduno nazionale del fans club che si è svolto ad Amantea quasi 25 anni fa, per me è stato gioco forza volare con la mente a quel periodo. Per i più giovani ricordoche “Planet rock” era un programma radiofonico in onda sulla rete rai nazionale che nasceva sul finire dell’anno 1991 con un l’idea ambiziosa: creare uncontenitore in cui fosse possibile trovare quello che comunemente si chiama“la buona musica” senza nessuna etichetta e superando i “generi musicali” come venivano definiti all’epoca. La sigla ma credo anche lo spirito del programma stava nel brano di Africa Bambataa “Planet rock”, una fusione, una contaminazione, come vogliamo chiamarla, che toccava il rock elettronico ma anche il rap e il funk.  Ogni sera dopo cena, dalle 21 in poi era possibile non farsi prendere dalla pigrizia e dalla comodità del divano davanti alla TV, ma era bello farsi coccolare con musica di qualità, magari leggendo un buon libro e seguendo, anche distrattamente, le chiacchiere “in libertà “sui dischi in programmazione che abilissimi conduttori – i miei preferiti erano Alberto Campo e Mixo –  ci propinavano.  Anticipazioni di album, concerti live, interviste ma anche la famosissima “ scaletta ragionata” in cui gli ascoltatori diventavano protagonisti proponendo la loro personale scaletta ( i cosiddetti Planetari) questa  era la ricetta del programma.  Questa breve introduzione mi serve per ricordare come Amantea fu teatro, un sabato sera del 2 di settembre del 1994, del 2° raduno del fans club di Planet rock e di come la città abbia reagito alla invasione dei rockettari provenienti da tutta la penisola. L’organizzazione dell’evento fu affidata a Eliseno Sposato, cosentino, grande appassionato di rock, mente attiva del Fans Club che riuscì nell’intento diregalarci una serata veramente indimenticabile, nonostante le mille difficoltà organizzative. Ma veniamo alla cronaca, che scava nei ricordi, la location tanto per cambiare lasciava a desiderare, un campo sportivo polveroso in terra battuta lungo la strada che porta verso Lago, arrivo in compagnia di moltiamici allertati da un passaparola tra i rockettari amanteani, io ero ancora in vacanza sarei tornato a Firenze il giorno dopo, è per nulla al mondo mi sarei perso la diretta in onda su Planet-rock e proprio da Amantea. La serata era particolarmente afosa, il campo sportivo, probabilmente rinfrescato nel pomeriggio era diventato una nuvola di polvere ma ciò non ci faceva demordere, il terreno di gioco cominciava a riempirsi di orde di ragazzi particolarmente “ estrosi” nell’abbigliamento, un mix di dialetti dalle varie regioni rendeva il clima gioviale, si respirava un’aria di grande festa, molti venuti con moto e in autostop che chiedevano soluzioni per la notte, ricordo che una coppia di ragazzi mi chiese se era sicuro passare la notte in spiaggia.li rassicurai che in zona non era mai successo nulla di grave. Il cartellone prevedeva una serie di gruppi italiani, per la verità non molto conosciuti tranne che per i “Senza Benza” una band punk proveniente da Latina; intorno alle 20:30 sale sul palco MIXO per salutare, ringraziare il fans Club e presentare la serata, abbigliatocon una camicia verde oliva e con un bel Kilt scozzese a quadri, molto trasgressivo per l’epoca.  Che fosse una serata tostissima si avvertiva già dai brani che venivano irradiati prima del concerto, Iggy Pop ma anche il grunge dei Nirvana e  Pearl Jam, ma finalmente si parte:  musica assordante, rock tirato ma non riesco a concentrarmi, il pogare dei giovani rockettari non mi permette di stare tranquillo ed assaporare il sound sparato da grandi casse poste ai lati del palco.  Il primo gruppo  a calcare la scena fu ”Peppa Marriti band” calabrese di Santa Sofia d’Epiro che scalda immediatamente il pubblico con il loro folk-rock da combattimento un  Rock & Roll Arbëresh, come arbareresh erano le loro origini (si tratta di una minoranza linguistica di origine albanese stanziata da centinaia di anni in Calabria), una band capace di coniugare la tradizione con il rock d’impegno molto apprezzato sotto il palco.( in fondo all’articolo un video live della band). E’ la volta dei Kartoons anche loro calabresi che presentarono un loro particolarissimo garage-rock con un bel brano That’s all folks dalle influenze decisamente beat. L’ambiente è arroventato, c’è molto entusiasmo e voglia di divertimento anche durante le pause di avvicendamento delle bands, i punti ristoro scarseggiano ma va bene lo stesso. Sul palco salgono i “ S.I.M. “ Sistema informativo Massificato dall’Abruzzo un gruppo crossover, come si intende ora, un mix esplosivo di rock e rap che vede al loro interno un personaggio che poi diverrà un punto di riferimento del hip hop  italico, C.U.B.A.,  la band infiamma anche perché  usa slogan mirati contro il mondo dei mass-media ed anche contro il potere di una certa classe politica. Durante gli intervalli la diretta su Planet rock è affidata a Mixo che per l’occasione diventa cronista di un evento memorabile per Amantea, da vecchio volpone tesse lodi a sfare per il pubblico ed anche per gli abitanti del paese che hanno dimostrato tanta ospitalità; sul finire si affacciano finalmente i Senza Benza, gruppo molto atteso dalle migliaia di facce stranite dal sudore e dalla polvere, si balla e si poga dall’inizio alla fine al suono punk del gruppo laziale. La band presenta il loro primo lavoro intitolato “ Peryzoma” è una summa di punk-pop, una sorta di Ramones in salsa italica che loro avevano definito Flower-punk perché riuscivano a coniugare le melodie anni ’60 con la velocità di esecuzione del brano tipica del punk. ( ho inserito l’audio del concerto di Amantea in appendice).                                                                                                                     La maratona rock volge altermine, sono veramente stanco e ho tanta voglia di bere, con gli amici ed altri trovati al concerto ci allontaniamo dal girone dantesco in cerca di refrigerio, la birra placa e aiuta la riflessione:  ancora mi chiedo cosa ci facevano migliaia di ragazzi venuti da ogni parte d’Italia in quell’angolo sperduto fuori dalle rotte della musica alternativa, giovani venuti a cercare amicizia e conoscenza reciproca accomunati dalla passione per il rock  e legati, a vario titolo e per le più svariate motivazioni, ad un programma radio. Per una notte  i tanti giovani di Amantea hanno vissuto una esperienza esaltante pensando, magari, che fosse la prima vera occasione per portare unpo’ di musica diversa……non mi risulta che ce ne siano state tante altre.

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2 SETTEMBRE 1994 – 2° RADUNO NAZIONALE DEL FANS CLUB DI “PLANET ROCK “ di RADIO RAI AD AMANTEAultima modifica: 2020-04-14T12:54:32+02:00da giancarlopellegrino