UN BREVE INCONTRO CON GLI AREA – Arbeit Macht Frei – scritto da Jankadjstrummer

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UN BREVE INCONTRO CON GLI AREA

“Arbeit Macht Frei”, Il lavoro rende liberi, questa era la scritta che primeggiava sul cancello del campo di concentramento di Aushwitz e questo il titolo scelto dagli Area per il loro debutto discografico. Per capire le alchimie che stanno alla base della loro musica è necessario contestualizzare il momento storico del loro percorso artistico, segnato dalle ideologie marxiste e caratterizzato dal forte impegno politico e umano. Musicalmente ondeggiavano dall’improvvisazione free jazz al rock, senza peraltro tralasciare la  musica etnica, l’avanguardia e la tradizione popolare, come fonte di ispirazione. A contribuire alla originalità artistica degli Area era la presenza di Demetrio Stratos, una delle voci più importanti e tecnicamente progredite del panorama italiano. Le interpretazioni di Demetrio erano caratterizzate da un’estensione vocale notevole e da un’emissione altrettanto potente. Il suo studio sulla voce lo accompagnerà nell’arco di tutta la sua breve carriera. La loro musica è assolutamente innovativa affidata quasi tutta al vulcanico Patrizio  Fariselli. Le combinazioni di stili di cui si parlava, saranno sviluppate e trovano posto nelle incursioni elettroniche dell’album ’ “Caution Radiation Area” (’74) e al confronto con la canzone tipo “Gioia e rivoluzione” (da “Crac”, ’75) –       ” …il mio mitra e’ un contrabbaso che ti spara sulla faccia cio’ che penso della vita; con il suono delle dita si combatte una  battaglia che ci porta sulle strade, dalla gente che sa amare.”  fino al  jazz-rock più attento e maturo degli ultimi album senza Demetrio Stratos. Anche per loro si parla di musica progressive ma nella sua  accezione più  evoluta, riferita al superamento degli schemi tradizionali e contaminando gli stili classici del rock. Per quanto riguarda invece l’impegno contenutistico del progetto Area basta prendere i testi per capire che siamo in presenza di testi più colti, ermetici, pieni di metafore e tutti firmati da Frankenstein alias Gianni Sassi il loro produttore. Nella prima formazione degli Area compare anche il bassista Patrick Djivas che però lasciò il gruppo per entrare nelle file della PFM, fu sostituito già dal secondo LP Ares Tavolazzi considerato il miglior bassista e contrabbassista italiano. Gli Area, ben presto diventano il  fenomeno musicale e sociale degli anni ’70  identificato con le  utopie e desideri della generazione che si colloca nell’area della protesta  extraparlamentare, senza nascondere simpatie per un certo “folklore” filo arabo, “International Popular Group” campeggiava sotto  la sigla AREA, perché forte era la loro affinità con il “Movimento” , tanto da  allegare come gesto provocatorio, all’uscita del primo album ARBEIT MATCH FREI, una minacciosa pistola  di cartone metafora per alludere alla cultura e non alla violenza. L’attività concertistica era alla base del loro progetto, suonarono a fianco dei NUCLEUS, dei GENTLE GIANT, in concerti in solidarieta’ con il Cile, con JOAN BEAZ favore del Vietnam, hanno partecipato per tre anni di seguito al FESTIVAL DI RE NUDO, AL PARCO LAMBRO  di MILANO fino ad  un concerto  terapeutico presso l’ Ospedale Psichiatrico di Trieste e alla partecipazione al FESTIVAL MONDIALE DELLA GIOVENTU’ a CUBA. Una delle ultime occasioni di vedere gli AREA, purtroppo senza DEMETRIO fu quella del 14 giugno 79 all’ Arena di Milano. Li quella sera, tantissima gente, tutti i migliori musicisti italiani e gruppi erano presenti al grande raduno, organizzato per  raccogliere fondi per sostenere l’operazione chirurgica di DEMETRIO STRATOS, ricoverato in ospedale a causa di un fulminante tumore al midollo spinale che lo stronco’ tragicamente la sera prima del Concerto. Il prosieguo dell’attività degli Area è segnata da alcuni album pubblicati negli anni ’80, interessanti dal punto di vista musicale ma privi di quella originalità e di estro di cui solo Demetrio era capace di far venire fuori.

FORMAZIONE :  Patrizio Fariselli: Tastiere  Giulio Capiozzo: Batteria Demetrio Stratos: Voce,  Paolo Tofani: Chitarra  Ares Tavolazzi: Basso

Discografia di Demetrio Stratos Solista
METRODORA 1976 (Cramps)
O’TZITZIRAS O’MITZIRAS 1978
CANTARE LA VOCE 1978 (Cramps)
RECITARCANTANDO 1978 live con LUCIO FABBRI (Cramps)
ROCK and ROLL EXHIBITION 1979 (Cramps) con Mauro Pagani, Paolo Tofani
CONCERTO ALL’ELFO (1997) (Cramps)
SUONARE LA VOCE (VHS)
LE MILLEUNA (Cramps 1980)
con I  RIBELLI : “Pugni Chiusi” (Ricordi 1967)
con ALBERTO RADIUS: RADIUS (Numero Uno 1972)
con JOHN CAGE: JOHN CAGE ( Cramps 1974)
con GAETANO LIGUORI – GIULIO STOCCHI Cantata Rossa per Taal El Zaatar 1976
con ARTISTI VARI : POESIA SONORA (Futura Cramps 1978 / 7Lp, Artis 1989 / 5cd)
con MAURO PAGANI : “MAURO PAGANI” (Ascolto 1978)
“Poesia Sonora” (Cramps /Futura 1978)
con il Gruppo dei CARNASCIALIA : “Carnascialia” (Mirto/Phonogram 1979)
DISCOGRAFIA  – AREA ( INTERNATIONAL POPULAR GROUP )
 Arbeit macht frei Luglio,Agosto,Settembre (nero)
Arbeit macht frei
Consapevolezza
Le labbra del tempo
240 chilometri da Smirne
L’abbattimento dello Zeppelin
 Caution radiation Area Cometa Rossa
ZYG (Crescita Zero)
Brujo
MIRage?Mirage
Lobotomia
 

CRAC!

L’Elefante Bianco
La mela di Odessa
Megalopoli
Nervi Scoperti
Gioa e Rivoluzione
Implosion
Area 5
  AREAZIONE Luglio,Agosto,Settembre (nero)
La mela di Odessa
Cometa Rossa
Area(A)zione
L’Internazionale
 

MALEDETTI

Evaporazione
Diforisma Urbano
Gerontocrazia
Scum
Il massacro di Brandeburgo numero tre in sol maggiore
Caos (parte seconda)
 

AREA  IL MEGLIO

CD1
Evaporazione
Arbeit Macht Frei
Luglio,agosto,settembre (nero)
L’abbattimento dello Zeppelin
ZYG
Cometa Rossa
Lobotomia
Il massacro di Brandeburgo numero tre in sol maggiore
L’Elefante Bianco
Gerontocrazia
CD2
La Mela di Odessa
Gioia e Rivoluzione
Scum
Giro,Giro Tondo
L’Internazionale
Boom Boom
Improvvisazione
 

Antologicamente

L’Elefante Bianco
Megalopoli
La Mela di Odessa
Lobotomia
Presentation Concerts Lisboa
Arbeit Macht Frei
Cometa Rossa
Luglio,agosto,settembre (nero)
L’Internazionale
L’Abbattimento dello Zeppelin (1973)
Arbeit Macht Frei (1973)
ZYG (1973)
Citazione da George L.Jackson (1974)
Nervi Scoperti (1975)
Gerontocrazia (1976)
Il Bandito del deserto
Interno con figure e luci
Return from Workuta
Guardati dal mese vicino all’aprile
Hommage a’ Violette Nozieres
Ici on Dance!
Acrostico in memoria di Laio
“FFF”(Festa,Farina e Forca)
Vodka Cola
 

Event 1996

registrato dal vivo all’UNIVERSITA’ DI MILANO
Caos II parte1
Caos II parte2
Event ’76
Il CONCERTO (Arena Civica,Milano 14 giugno 1979)(Cramps 1980)
per ricordare demetrio
morto il 13 giugno 1979
La Torre dell’Alchimista
Danza ad Anello
A.S.A.
Lectric Rag
La Luna nel Pozzo
TIC & TAC
Quartet
Sibarotega
Chantee d’Amore
Antes de Hablar Abra la B
Si sciolgono dopo poco per riformarsi nel 1997, esce l’album dal titolo:
 

 

1991 Chernobyl

15.000 umbrellas (part 1)
15.000 umbrellas (part 2)
Liquiescenza
Wedding day
Chernobyl 7991
Fall Down
Il Faut Marteler
Efstrations
Mbira & Orizzonti
Colchide
Deriva (sogni sognati vendesi)
Sedimentazioni

o troveremo la strada o ne costruiremo una

Annibale, Annibale grande generale nero
con una schiera di elefanti attraversasti le alpi e ne uscisti tutto intero a quei tempi gli europei non riuscivano a passarle neanche a piedi ma tu Annibale, Annibale grande generale nero tu le passasti con un mare di elefanti.
Lo sapete quanto sono grandi, grossi e lenti gli elefanti?…….
FIGLI DI ANNIBALE ALMAMEGRETTA

L'immagine può contenere: il seguente testo "troveremo una strada o ne costruiremo una. ANNIBALE (247-182 A.C.)"