Sdraiato sul mio letto, vedo la mia debolezza prendere il sopravvento sul mio cuore, che anche avvolto a strati, è fragile quando ricordo il calore che mi dava il tuo corpo, quando la mia incertezza mi avvolgeva.
Perché è scomparso dal mio orizzonte come un vento freddo nella notte di qualche costa?
Perché hai abbandonato che ti amo, che anche ipocrita, mi ha ingannato con tali false verità, consolandomi così con un non più per sempre?
Perché hai lasciato la mia mano quando avevo più bisogno di te?

 

 

 

 

 

Mi alzo dal letto e mi dirigo verso il mio specchio, che è ancora imbrattato con il rossetto della dichiarazione d’amore che ho fatto per il suo cuore, dove mi fa versare l’ultima lacrima di qualcosa che non avrei mai voluto vivere.
Strano come la tua assenza mi ferisca più delle tue promesse di amarmi un giorno e lasciarmi.

 

 

 

 

 

 

Oggi il mio trucco di qualcuno forte e capace di seguire la vita al di là di te, si disfa e mostra la mia incapacità di vivere senza il tuo sguardo che mi guidi nei giorni di pioggia, nei giorni di pianto, nei giorni di illusioni.
Non so combattere me stesso, voglio solo un giorno, poter seguire senza voltarmi indietro, e che quando succede, i tuoi passi non inseguano le mie impronte nel deserto dell’indifferenza che hai impiantato tra i nostri sentimenti , in modo che lì, tu mi stordisca di nuovo, rendendo il mio spirito sbagliato mentre il mio corpo vuole farlo bene.

 

 

 

 

 

 

 

 

Oggi non ho più bisogno delle tue mani per costruire il mio viso personale,
oggi non ho più bisogno dei tuoi piedi per camminare.
Oggi in me ho ritrovato la pace, che era perduta fino a quando il suo sguardo si è girato contro di me e ha visto oltre i miei occhi.

 

 

 

 

 

Un giorno vedrai che il mare in cui hai fatto il bagno la scorsa notte è lo stesso mare che ti annegherà un giorno dopo l’altro. E spero che in quel giorno urlerai il mio nome per salvarti, così che lì, io possa mostrarti quanto sono cresciuto e quanto ho vissuto senza aver bisogno del tuo cuore.