Candy Dulfer. Una donna che suona il sax sul palco può sconvolgere i sensi. E Candy D. anche come la conosciamo oggi cinquantenne, mostra tutta la sua femminilità artistica e di carriera.
La spendibilità della musica non è nel genere uomo donna, tuttavia quando una donna interviene nei campi musicali, qualcosa cambia. Ce lo spiega CrossPurposes.
Framille
Il 30 giugno 1990, presso il parco della Knebworth House ( a 40 minuti dalla stazione di Kings Cross di Londra, n.d.m), di fronte ad un pubblico stimato di 120 mila persone si esibiscono, in un concerto di beneficienza, artisti internazionali del calibro dei Pink Floyd, Genesis, Dire Straits, Page & Plant, Paul Mc Cartney, Elton John, Eric Clapton, per citarne alcuni tra i più altisonanti.
I Pink Floyd reduci dal colossale “Delicate Sound Of Thunder Tour ” che li aveva visti riempire gli stadi di tutto il mondo negli anni 1988-1989 presentano una short – list di 7 brani: Shine On You Crazy Diamond, The Great Gig In The Sky, Wish You Were Here, Sorrow, Money, Comfortably Numb, Run Like Hell.
Ma quella sera sul palco, al sassofono, al posto di Scott Page, sale Candy Dulfer, ventenne sassofonista figlia d’arte di Hans Dulfer, e tutto viene scosso dalla sua abilità al femminile. Candy, che da poco aveva pubblicato il suo primo album: “Saxuality” da il suo imprinting anche ad uno dei brani più celebri della band inglese: Shine On You Crazy Diamond.
Come? Shine è caratterizzata da sue assoli di sax: un primo solo con il sax baritono, al tempo di 6/4; un secondo solo in sax tenore, in 4/4. Solitamente il sassofonista che esegue il brano, nel suonare il primo strumento, tiene in spalla il secondo, che poi cambia al volo; Candy, nel rispetto dei tempi imposti dal brano, suona invece entrambi gli assoli con il sax contralto, griffando in modo personale e indelebile l’elegiaca invocazione al Diamante Pazzo Syd Barrett.
A titolo comparativo, si pubblica un’esecuzione canonica delle parti di sax nella versione CandY da 7:55 e quelle eseguite da Dick Parry nel live “Pulse” del 1994 come nell’originale Crazy Diamond a 9:30
buon Ascolto
Millegaranzieperte
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CrossPurposes
Grande sassofonista, ha soffiato una ventata di energica freschezza sulla tristezza elegiaca di Shine On You Crazy Diamond. Quella sera vestiva alla “Gilmour” ma … io la preferisco più Saxuality 😉
Una ventenne vestita alla Gilmour degli anni ’90 è un vero peccato ! Chissà chi lo ha deciso. Ovunque compaiono le sue foto è sempre molto saxuality! Tranne che a Knebworth park…
Vero peccato. Però la ventenne non si è lasciata imbrigliare e ha sfoderato la sua grinta, come FraMille con Millenium quando porta avanti la sua rivoluzione musicale!
La trovo brava e fascinosa. La Dulfer, io me la cavo;)