Diamanti preziosi

Alcune emozioni sono difficili da esternare. Allora trovi un modo per tirarle fuori, per portarle su. Magari scrivendole. Anche se scrivere le proprie emozioni, trasformarle in lettere, mette sempre un po’ a disagio.  Perché quando scrivi l’anima tende ad aprirsi. Poi ti rendi conto che è l’unico modo che hai per materializzare quello che ti passa dentro. Quello che desideri in un preciso momento della tua vita. E’ l’unico modo per ammettere che desideri [sempre e ancora] quel sorriso, per esempio.

Quello visto la prima volta, che ha riempito di luce quello che luce non era, che in un attimo ha rimesso a posto tutto, quel sorriso più bello di una sorpresa. Con le lettere poi, puoi esaltare quello sguardo. Due occhi belli e insostenibili. Così profondi da affogarci dentro, da perderti e non sapere più dove sei. Cerchi, con quelle lettere, di imprimere tutto quello che il cuore trattiene e non dimentica ma che la memoria si lascia spesso sfuggire. Ogni dettaglio, anche il più piccolo.

Come tanti diamanti preziosi.

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Fotogrammi

Alcune volte capita di perdere le parole, di non trovarle più al loro posto. Tardano a venire, a mostrarsi. Fanno dei giri strani, partono dall’anima fino a sfiorare la bocca e rimangono ferme lì, in bilico. Allora le scrivi quelle parole. Butti giù le prime ma sembra non abbiano alcun senso. Così riprendi e torni indietro con i pensieri. Cerchi un punto da dove ripartire. E ti senti perso. Fermo, arenato su una spiaggia di lettere. Allora aspetti e rifletti. Ti accorgi subito che quelle lettere non sono altro che ricordi che riaffiorano nella tua mente. Alcuni sono nitidi, altri meno. Ricordi che, alla fine dei conti, fanno parte di te e non si possono cancellare. Capita, in un solo istante, di unire quei ricordi a una dolce melodia. Unione che per qualche secondo ti lascia smarrito, quasi stordito. E il cuore batte forte. Tanto forte da ritrovare,  attraverso i suoi battiti, tutti i fotogrammi di una vita.

I più belli.

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