In quell’angolo della mia mente
Quello che mi ha colpito di lei è stata la sua semplicità. Quella sorta di luminosità e di trasparenza che difficilmente si trova in una donna. L’ho immaginata subito come una sognatrice. Di quelle che si perdono e sognano dopo aver letto una frase, una poesia, un libro. Sì, proprio così. L’ho immaginata bella, lo ammetto. Non appariscente ma raffinata, con quel qualcosa che ti prende, che ti acchiappa. E ti accende, eccome se ti accende. Ho colto le sfumature che la caratterizzano e le ho ammirate, quasi perso le ho fatte mie. Quel tipo di donna che quando ti circonda con il suo abbraccio sai con sicurezza che è lì con te, in quel momento, e in nessun altro posto.
Una donna difficile da spiegare, ma rara e stupenda nel suo genere.
E non si può descrivere l’effetto che provochi dentro di me:
saresti capace di descrivere quello che si prova quando mordi
un pezzo di cioccolato?
O la prima goccia d’acqua che tocca le labbra quando hai sete?