Se nemmeno una chiesa può essere un posto sicuro, allora siamo persi. A Pescara, nella Basilica della Madonna dei sette dolori, domenica sera durante lo svolgimento della messa serale, un gruppo di no-vax con la mascherina, è entrato nella Basilica passando per comunissimi fedeli e si sono accomodati nei banchi. Dopo alcuni minuti, ad un segnale convenuto, si sono tutti alzati in piedi e dismesse le loro mascherine, hanno “ordinato” ai fedeli di fare altrettanto. Il modo di agire ha spaventato tutti: c’è stata maretta e alcuni spintoni dati dai prepotenti, hanno accesso dispute e ceffoni. Qualcuno ha chiamato la polizia, intanto le risse o i focolai si accendevano paurosamente rendendo il luogo sacro un ring anomalo e pericoloso. La polizia è arrivata ma è rimasta diligentemente fuori sul sagrato e vicino al portone di ingresso. Appena il gruppo dei facinorosi ha tentato di uscire spinti da dentro e attesi dai poliziotti, si è accesa la bagarre con le forze dell’ordine e ovviamente si è messa male per loro. Conclusione: alcuni feriti tra fedeli e no-vax, un arresto (il più esagitato no-vax fra tutti) e sei denunce. Come la mettiamo? Se nemmeno la chiesa può essere un posto sicuro, questi signori pensano forse di entrare dappertutto per “convincere” chi segue norme e regole? Una bella e proditoria pretesa: convincere la gente delle loro presunte argomentazioni con mezzi violenti e invadenti. Che facciamo? Aspettiamo un attacco a casa? Dobbiamo aspettarci che entrino in un locale pubblico per menare i presenti? Già dobbiamo combattere contro la covid, dobbiamo essere prudenti e attenti, ora dobbiamo pure batterci per esercitare come loro, il nostro diritto? Cosa possiamo aspettarci? La guerra dei poveri o la guerra civile?
Siam giunti, ecco il cibo di domani mattina: “spaghetti alla spirulina”. Gravina di Puglia è sede del pastifico Andriani e in quella sede con la startup di Apuliakundi (sempre pugliese), nasce il cibo del futuro. La Spirulina è una microlaga dotata di un ricco valore nutrizionale e a basso impatto ambientale. La FAO la conosce molto bene e sa che col tempo, diverrà l’alimento del domani. L’alga viene pressata, estrusa ed essiccata a freddo, conservando così tutte le sue elevate caratteristiche nutizionali. Indi, una parte verrà usata per la produzione della pasta e ciò che rimane, grazia alla Apuliakundi, verrà impiegata per compresse e stick che sono già disponibli alla vendita. Raffaele Settani titolare della stratup e Michele Andirani titolare del pastifcio, sono pronti per la grande distribuzione e porteranno sulle nostre tavole la pasta “dei miracoli”, ovvero, la ricchezza nutrizionale e il basso impatto ambientale. Provare per credere. Il marchio della pasta è “Felicia”. Made in Puglia.
Scompaiono e ricompaiono, ma tutte le strade portano a…Instagram! Sono personaggi che non sanno cosa sia l’oblio e non ci tengono a conservarlo. La Minetti è tornata e su Instagram ha postato foto molto audaci. Ovviamente, ha promesso ai suoi tenaci fans che se lo chiederanno, accontenterà le richieste per foto sempre più…nude!!!! Le sta provando tutte, ormai non c’è altro che passare a Instagram in forma azzardata e irriverente. I fans non si tirano indietro, la bella donna c’è e si vede, perché non esserle fedele? Insomma, apre un nuovo capitolo, invita alla corrispondenza e alla relazione dicendosi pronta a interagire. Poi, improvvisamente, è scomparso tutto, sparito quanto pubblicato e silenzio totale. Quanto durerà? Era un bluff? Una sbarellata per attizzare ancor di più i famosi guardoni e specchiettisti? Ai posteri l’ardua sentenza, intanto stanno tutti pronti a cogliere l’eventuale e ben sperato rientro. La Mnetti resta sempre una gran…figata!!!
La nuova stagione di “Striscia la Notizia” scalda i motori per l’imminente partenza della nuova stagione 21/22. A parte le polemiche di questi giorni, tra Antonio Ricci papà storico del programma da lui ideato nel 1988 e Massimo Boldi che si arroga di essere stato lui ad avere ideato il cliché del programma alcuni anni prima, questa nuova edizione vanta nuovi ingressi. Giulia Pelagatti e Talisa Ravagnani saranno le nuove ballerine del programma. Un avvento che farà piacere al pubblico affezionato che segue il programma preserale su Canale 5. Nuovi anche i due conduttori, una coppia tutta da scoprire: Vanessa Incontrada e Alessandro Siani. Insomma, buoni motivi per non mancare l’appuntamento con il tradizionale “Striscia la notizia” in onda su Canale 5 per occupare il preserale. Diretta concorrenza quindi con “I soliti Ignoti” condotto da Amadeus. Chi sarà premiato dalla share più alto?
Dopo cinque anni dalla separazione, Elisabetta Gregoraci deve cambiare aria e lasciare la casa di Briatore per puntare verso nuovi lidi. Hanno finito con le sceneggiate, con le chiacchiere, il gossip e con le menate tanto per apparire ogni giorno: uno per i suoi locali fermi e inattivi, l’altra per la ricerca di sistemazione. Per il momento intanto, sta in casa (vitto e alloggio compresi) e tenuto conto che non si sa con precisone la data fissata per la chiusura del GFV, fino alla primavera prossima sta a posto. Certo non è la casa di Montecarlo, quella la rimpiangerà per tutta la vita. Vabbè, state sereni: fino alla fine ci sorprenderà…e chi le annienta a queste? Kessadafapecampa’!?!?!?!?
Purtroppo, insistono sul sistema “a posteriori”, ovvero, quello che rende di più! “Non è la Rai” programma storico di Canale 5, festeggia i 30 anni dalla sua prima e unica edizione. Allora fu un successo immenso, un’idea che come un grimaldello aprì le porte della tv privata alla nazionalità collettiva. Gianni Boncompagni realizzò questo programma, d’accordo con la direzione di Canale 5, con lo scopo di allinearsi al potenziale delle RAI che ancora spadroneggiava nel paese. Ebbene, tutto andò come previsto e le tante ragazze allora sconosciute, fecero la loro bella figura portando al successo la novità assoluta. Oggi dopo trent’anni, molte di quelle ragazze hanno avuto una carriera fulminante: Ambra Angiolini e Claudia Gerini sono i nomi più rilevanti. Anche le altre si sono introdotte nel mercato raccogliendo le loro soddisfazioni. Non farò altri nomi: ma alcune parlano di soprusi, di abusi e di aver dovuto cedere qualcosa per essere lì ogni puntata. Altre smentiscono questi trattamenti e non fanno alcun riferimento agli abusi, anzi parlano di esperienza eccezionale che ricordano con estremo piacere. In conclusione: chi usa aggettivi come “vomitevole” riferendosi a quel periodo e azzarda accuse molto deplorevoli, perché ne parla oggi e non lo ha fatto a suo tempo? Oggi se vogliono raccontare di abusi facciano nomi e cognomi altrimenti tutto e vano, tutto è ipotetico e non avvalorato da testimonianze. L’unico nome è Gianni Boncompagni ma purtroppo è deceduto e non può essere chiamato in causa. Ciurlare non serve, solleva polveroni inutili, inquina l’ambiente dello spettacolo, ovvero è deprimente per quelle ragazze che oggi sono donne, attrici e protagoniste attive e presenti ancora nel mondo della tv e dello spettacolo in genere.
