VOTATE ANTONIO LA TRIPPA

Share on Tumblr

Sembra un gioco, un concorso a premi, un modo come un altro per passare il tempo e contemporaneamente, trovare la buona occasione per infilarsi in qualche buco tra i i tanti spazi che sono disponibili. Queste sono le nostre elezioni 2018. In verità, sono così da decenni e una volta accertata la grande disponibilità che si crea nel vasto agone politico, infilarsi a tutti costi è cosa buona e giusta. Nelle prossime ore magari ancora qualche novità, ma già ci sono molte proposte curiose e alternative. Alcune le vedete in alto ma per esempio, ci sono loghi che puntano molto sul nome: MTNPC un partito che sarebbe per esteso “Movimento Tecnico Nazionale Pace…e la lettera C non si sa per cosa stia”, poi c’è Il “PVU- Partito Valore Umano”, ancora “Cristiani per la crescita felice” (quindi ci sta una crescita infelice?) e mi fermo qui perché mi sono già annoiato. Una sfilza incredibile che la dice lunga sulle effettive motivazioni di questi gruppi che speranze non ne hanno. Possono raggiungere cifre al di sotto dello zero virgola e poi…niente, restano al palo e finisce lì salvo un posticino, ma uno solo, per arricchire il promotore. Vi ho riportato tutto questo per illustrarvi cosa significhi fare politica in Italia e se tanti scendono in campo con le sigle più assurde e inutili, in fondo non hanno torto, non inseguono chimere impossibili, seguono i cattivi esempi di coloro che già ci stanno, che siedono già nelle nostre due aule del parlamento e come ampiamente dimostrato nel lungo tempo, non concludono molto per i cittadini, ma molto per loro. Pertanto traete anche da questi segnali di cosa ci dovremo occupare, chi dovremo temere e da chi difenderci. Non dimentichiamo infine, l’esempio più eclatante della storia: Totò affacciato alla finestra di casa sua che faceva campagna elettorale (con un megafono) nel suo cortile per convincere i suoi condomini: “Vota Antonio La Trippa”. E’ un classico del cinema italiano e alla stessa stregua, ce ne sono tanti oggi in campo.

Condividi e segnala Condividi e segnala – permalink – modifica – elimina

IL PIU’ GRANDE FURTO DELLA STORIA

Post n°2721 pubblicato il 20 Gennaio 2018 da monellaccio19

Foto di monellaccio19Risultati immagini per donne guadagnano meno

Che il problema fosse noto è fuori di dubbio, ma che  l’allarme o il grido di rabbia, parta dal consiglio dell’ONU direi che è significativo. Anuradha Seth, consigliera per le donne in seno alla assemblea delle Nazioni Unite, si è soffermata sullo studio presentato lo scorso ottobre. I dati sono impietosi e la verità incontrovertibile è che tutte le nazioni del pianeta presentano la stessa faccia della medaglia: le donne in media guadagnano il 23% in meno di quanto guadagni un uomo. Le ragioni sono tante e come denuncia la Seth, su queste si dovrà lavorare per la tanto sospirata parità tra i due sessi. “Le cause del divario salariale sono tante: la sottovalutazione del lavoro delle donne, la non retribuzione del lavoro in casa, la minore partecipazione femminile al mondo del lavoro, la discriminazione”. C’è ne è abbastanza per sparigliare una volta per sempre le carte in tavola e provvedere. La discriminazione per esempio, è palese, è lampante e a prescindere dalle cause più o meno oggettive, resta un muro invalicabile nella storia. Per ovvie ragioni quindi, molte donne vengono destinate o dirottate verso settori meno retribuiti e quindi i calcoli finali, portano ad una conclusione chiara che viene tratta proprio dall’ONU: “Per ogni dollaro guadagnato da un uomo, una donna prende 77 centesimi”.  In Costa Rica la differenza è valutata intorno al 5% circa, ma vi sono paesi come il Lussemburgo, dove il 36% pesa come un macigno. L’Italia è intorno al 5,5% e non è male come dato, mentre il Regno Unito viaggia sul 17% circa. Pertanto, non è un problema di società avanzate, progredite ed evolute: se pensiamo al Lussemburgo che è con noi in Europa e all’Inghilterra che fino a ieri era parte della Comunità Europea, quelle cifre sono da paura. Non so cosa accadrà domani, so che è il momento di avviare un processo riformativo giusto e normale in una società moderna, dove il lavoro femminile dovrebbe essere fuori da ogni schema razziale e discriminante. Coraggio, vediamo come siamo bravi dimostrando che i tempi della donna un passo indietro, sia tipico di una società antica e superata da molto tempo e che sia solo un ricordo per tutti e non solo per i maschilisti duri e incapaci di accettare la donna al loro fianco anche nel lavoro.

Condividi e segnala Condividi e segnala – permalink – modifica – elimina

ALMENO VOI: GIU’ LE MANI DALLA FAMIGLIA

Post n°2720 pubblicato il 20 Gennaio 2018 da monellaccio19

Foto di monellaccio19

Risultati immagini per giorgia meloni

 

Per dirla tutta e per essere corretti nelle puntualizzazioni, il centrodestra ha messo nero su bianco e gli accordi sono stati suggellati con l’impegno di non venire meno. Berlusconi avrà sofferto molto per questa “formalità” che avrebbe evitato volentieri: lui generalmente non scende a patti e con i due principali soci, Salvini e Meloni, avrà fatto una sceneggiata pronto a tradire, oppure, i due soci sono già nell’ordine d’idea che tutto andrà a finir male dopo le elezioni. Mah, sento che le cose non andranno come vogliono farci credere e questo è il momento delle sparate più grosse. Mancano poco più di 40 giorni all’elezioni e di uscite eclatanti, surreali e improponibili ne leggeremo a bizzeffe: tutti, nessun escluso, provvederà a tirare i colpi bassi studiati dai loro collaboratori assunti con questo scopo preciso: creare frasi ad effetto, promesse “ad capocchiam” e via; la gente non aspetta altro, ovvero i 18 milioni di indecisi non vedono l’ora di poter scegliere proprio su queste menate insopportabili. Berlusconi, con l’ultima ha superato se stesso: per la serie “ad personam” ha dichiarato che proporrà la riforma della giustizia puntando essenzialmente su un punto molto fondamentale: in un processo, se un imputato viene assolto alla prima fase, non dovrà più ricorrere in appello. Una sola partita: se si vince la prima manche, finisce lì. E se si fosse riconosciuti colpevoli, che si fa? Si passa o no all’appello? Manco a Zelig ho riso tanto! Salvini oltre ad insistere con i suoi cavalli di battaglia, arruola la Bongiorno, avvocato di grido, persona che vince quasi sempre nelle aule di tribunale e capace di fare salti della quaglia che nessun altro saprebbe fare. La Meloni, di questo circo mediatico condotto dal gatto e la volpe, fa la parte della fatina dal pelo turchino: ha le sue brave uscite “romanesche” ma non troppo, un po’ coatta un po’ chic, cerca di stare sul podio anche lei senza doversi fare troppo da parte, insomma, lei ha un suo ruolo e deve cercare di rispettare le consegne. Oltre a toccare i temi che ha più a cuore, spesso e volentieri indica la famiglia come valore delle nostra società: la famiglia come cuore pulsante che apre le porte della società in cui saremo proiettati e per la quale dovremo sempre batterci per avere una nazione migliore. Valori e amor patrio sono alla base di una buona politica fondata sulla costituzione, sul lavoro e sulla famiglia. Ecco, osservare tutti e tre i soci fondatori di questa strana e ambigua alleanza, induce a fare delle considerazioni: a che tipo famiglia intendono riferirsi i tre mosc(h)ettieri? Tradizionale? Cioè la famiglia di cui spesso parlano anche Salvini e Berlusconi? Ovvero, quella che più di ogni altra istituzione, affonda le radici nella morale, nell’educazione, nel rispetto e nella virtù? Loro, i tre signori, non sono un buon esempio visto che la Meloni ha un compagno e una figlia, Salvini ha figli (quanti non lo so), una ex moglie e una compagna, Berlusconi poi, è l’esempio migliore per una famiglia tradizionale: due matrimoni, una compagna, cinque figli e tanta, ma tanta…carne al fuoco in tutti questi ultimi anni della sua vita, cioè da quando ha compiuto i sedici anni.  Per il resto sapete tutto e quindi se dovrete valutare una opzione di voto, ebbene che sappiate con chi si abbia a che fare. E per par condicio, non racconto le avventure degli altri leader in campo del PD e del M5S: non stanno poi meglio degli altri con le sparate e le menate. Almeno la famiglia tradizionale lasciatela in pace, non interessa più a nessuno, però per quei quattro gatti che ancora ci credono, resta sempre un valore e la plusvalenza è che quei valori vengono tramandati ai figli che a loro volta…. Perciò abbracciatevi le vostre famiglie allargate e confuse, e mollate le promesse che non potrete mantenere. Risparmiateci pifferi e sirene.

Condividi e segnala Condividi e segnala – permalink – modifica – elimina

ATTACCO NUCLEARE: VIA DAL… PORNO

Post n°2719 pubblicato il 19 Gennaio 2018 da monellaccio19

Foto di monellaccio19Risultati immagini per grafico hubeporn attacco hawaii

Il 13 gennaio scorso, come da notizia pubblicata ovunque, alle Hawaii scattò l’allarme per un attacco nucleare: sui cellulari di tutti gli isolani, l’avviso fu perentorio e si invitava la gente a trovare immediatamente un rifugio sicuro. L’allerta durò quasi 50 minuti, furono momenti drammatici e si pensò al pazzoide “Kim Cicciobomba” autore di un attacco vero e proprio. Poi si comprese che si trattava di un falso allarme e tutto rientrò nella normalità. Ebbene, un termometro preciso e attendibile in queste tragiche e paurose situazioni, è il sito “Pornhube” che misura con dati certi i flussi e le visite sul proprio portale. In quei 50 muniti circa, i visitatori sono calati di un notevole 80% confrontando le medie solite di una giornata tipo, creando così un vuoto per il noto sito. Solo verso la fine dell’emergenza, si nota una ripresa delle visite che raggiungono il picco normale quando tutto rientra e tutti tornano alle proprie occupazioni. Non è un dato vitale, anche in altre pericolose situazioni, “Pornhube” mostrò i grafici che testimoniavano come la gente reagisse agli improvvisi e drammatici eventi per cui si richiedesse l’emergenza. Mettiamoci per un momento al posto degli hawaiani e capiremo che quando si avverte il pericolo di morte, la testa spazza via tutto e si concentra non solo per cercare una via di fuga e un posto sicuro per evitare la tragedia, ma nel contempo, comincia a macinare pensieri che vanno dall’ultimo desiderio da realizzare, alla famiglia, al lavoro e alle persone più vicine. Insomma, tutti in una valle di lacrime per chiedere perdono e per concentrarsi sulla possibile morte che possa cogliere i meno fortunati. E poi? E poi niente, scampato il pericolo, tutte le preghiere, tutti i bei pensieri, la famiglia, i figli e le persone care, tutti a ramengo: chi aveva lasciato il sito porno ci è tornato speditamente come dimostra ampiamente il grafico. AhAhAhAhAh!!!!! Come volevasi dimostrare: l’uomo è sempre quello che manda tutto a puttane per poi…ritornarci!!!

Condividi e segnala Condividi e segnala – permalink – modifica – elimina
« Precedenti Successivi »
Share on Tumblr