ADIDAS E LA MODA FORZATA

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PERCHE’ INSISTERE?

 

 

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Ancora motivi di discussione: il noto brand Adidas presenta,  come altri marchi noti, le nuove proposte per questa estate: i costumi da bagno. Nulla da eccepire, si stanno attivando tutti e le nuove produzioni, presto saranno sul mercato. La pubblicità tuttavia non piace molto alla gente: vedere un costume da donna indossato da un uomo con tanto di “pacco” davanti, non è poi gradevole alla vista. Molti hanno chiesto di smuovere cotanta immagine, ma l’Adidas non ci sta:  è evidente che si rivolgono alla clientela del Pride e del LGBQT, non vi sono dubbi e l’azienda ammette che un costume da donna possa essere indossato da un uomo. E già…si fa presto a dire uomo, il punto è che non si può generalizzare mischiando le carte e uniformare, omologare tutto in un calderone. Volete produrre costumi per amore di neutralità? Ebbene confezionateli “ad personam”, nel senso che basterebbero piccoli accorgimenti per consentire la scelta tra uomo, donna e…gender universalmente neutro! Non siamo contro costoro, ma non siamo disposti ad accettare provocazioni insulse solo per la difesa della categoria. Ognuno decide per se, quando costoro vorranno indossare ciò che riterranno più opportuno per loro, lo faranno senza che una pubblicità invasiva li informi e senza che siano offesi e alienati tutti gli altri che non hanno nulla a che spartire con loro. Equità e giustizia sono  priorità irrinunciabili e vedere immagini così deviate e fuori da ogni controllo etico e morale, non mi sembra rispettoso verso chi non abbia intenzione di condividere! 

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LA VENDETTA E’ UN PIATTO CHE SI MANGIA…CALDO!

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COLPACCIO DI TRIDICO ALL’INPS                                       getmedia

 

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Il presidente in carica dell’INPS, Pasquale Tridico, nominato a suo tempo dal M5S al prestigioso incarico, dopo essere stato rimosso improvvisamente dalla sua poltrona,  avrà sei messi per fare i bagagli e abbandonare il suo posto. Non l’ha presa bene, ha svelenato verso il governo per il proditorio attacco alla sua presidenza. Nonostante il suo commissariamento, non ha perso tempo per consumare la sua vendetta: ha promosso molti dirigenti, blindandoli da eventuali rimozioni e ha aumentato gli stipendi ad minchiam! Infine tanto per sfregiare il governo in carica, ha indetto un bando da 1 miliardo di euro per aggiornamenti informatici. Servita su un bel piatto d’oro, la sua diaspora  e la sua vendetta sono una bella rogna che Meloni e i suoi amici, dovranno grattarsi. Nei sei mesi dovrebbe sbrigare il normale iter degli affari correnti e non andare oltre, ma con questa intempestiva mossa, non credo che ne verrà fuori lindo e puro: è sempre uno della parrocchia del M5S e con l’atto intempestivo, mette in crisi anche il nostro paese, gli italiani tutti e conferma a pieno titolo, come questo paese sia ormai collassato da anni e portato fuori da ogni serio tentativo di rialzarlo dalla sua irrevocabile caduta in un profondo baratro. 

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GUERRIGLIA URBANA

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SE QUESTO E’ TIFO….

 

 

 

 

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A Napoli è scoppiato il tifo per la vittoria della squadra e della conseguente assegnazione del terzo scudetto. Si aspettava la festa, era tutto previsto e la gioia dei napoletani si è vista, si è sentita e ha avuto ampia risonanza in tutto il paese. Anche all’estero, in alcuni paesi, ci sono state manifestazioni di gioia ma sono state contenute e tutto è andato secondo i modelli previsti. Dobbiamo tuttavia evidenziare come la felicità e la contentezza per questo traguardo che mancava da decenni, si sia trasformata in una ressa gigantesca nei vari punti della città partenopea.  Insomma, pur comprendendo la gioia irrefrenabile, ci è scappato il morto, ci sono stati molti feriti e la cronaca ha l’obbligo di sottolineare come spesso si perda la ragione e il senno per un gioco, per lo sport che dovrebbe essere solo momento di grande esaltazione, ma senza strafare e con il rispetto degli altri e della città. Pensate che i parenti del giovane ucciso con un colpo di pistola (molte le armi da fuoco in giro), hanno messo a soqquadro il pronto soccorso per…il dolore (sic) e per le rabbia incontenibile. A Udine dove il Napoli ha costruito la vittoria della partita e la sicurezza dello scudetto, c’è stata alla fine un’invasione di campo da parte dei tifosi napoletani e purtroppo i tifosi avversari dell’Udinese, hanno colto l’occasione per scatenare risse sul terreno di gioco. Siamo disorientati e con tutta la buona volontà e la dovuta comprensione,  tutta questa baraonde pericolosa e violenta, non possiamo condividerla: se questo ha da essere il gioco del calcio con esplosioni di volenza che generano  morti,  feriti e danni, allora serve una profonda riflessione!

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