SANDRA MILO: 90 ANNI E…DIMOSTRARLI TUTTI!

Share on Tumblr

sandra-milo-costume-fisico-420x420                          getmedia

 

 

 

 

Sandra Milo non molla e non mollerà mai! L’età per lei resta solo un dato anagrafico e non respingerà le offerte di lavoro finché avrà la forza fisica e lo spirito libero per scegliere nella vita, cosa farà da…grande! Uno servizio fotografico per la rivista “Flewid Book” e via con pose che nulla hanno da invidiare alle colleghe. Sono perplesso, non riesco a capacitarmi e ad accettare queste scelte. Ha bisogno di soldi, perché se non fosse questa la ragione, perché insistere e sollecitare ironia e sarcasmo? Aumentano sempre di più questi  artisti che al contrario di altri molto attenti e diligenti, capiscono quando sia giunto il momento di tirare i remi in barca. Altri invece, come la Milo, decidono di andare oltre e fregarsene: vada come vada, sarà un successo e a testa bassa via verso l’ignoto. “Non si fa gli anziani ma si è semplicemente vecchi e la vecchiaia, se vissuta bene, è una gran bella stagione della vita”, sostiene nonna Sandra.  Beh, se lei è convinta, nulla da eccepire e avanti con le scelte esagerate. Lascio a voi ogni giudizio, chissà che non solleciti la vostra fantasia. 

 

Share on Tumblr

ADDIO SILVIO: DECEDUTO UN GRANDE POLITICO

Share on Tumblr

 morto Silvio Berlusoni

 

 

download

getmedia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Silvio Berlusconi è morto: si è spento all’ospedale San Raffaele di Milano. Accanto a lui i figli Eleonora, Barbara, Marina e Pier Silvio e il fratello Paolo. Ricoverato da venerdì, nelle ultime ore si era aggravato. Aveva 86 anni. 

Share on Tumblr

ADIDAS E LA MODA FORZATA

Share on Tumblr

getmedia

 

 

 

PERCHE’ INSISTERE?

 

 

costume-donna-adidas-indossato-da-un-uomo-1838182

 

 

Ancora motivi di discussione: il noto brand Adidas presenta,  come altri marchi noti, le nuove proposte per questa estate: i costumi da bagno. Nulla da eccepire, si stanno attivando tutti e le nuove produzioni, presto saranno sul mercato. La pubblicità tuttavia non piace molto alla gente: vedere un costume da donna indossato da un uomo con tanto di “pacco” davanti, non è poi gradevole alla vista. Molti hanno chiesto di smuovere cotanta immagine, ma l’Adidas non ci sta:  è evidente che si rivolgono alla clientela del Pride e del LGBQT, non vi sono dubbi e l’azienda ammette che un costume da donna possa essere indossato da un uomo. E già…si fa presto a dire uomo, il punto è che non si può generalizzare mischiando le carte e uniformare, omologare tutto in un calderone. Volete produrre costumi per amore di neutralità? Ebbene confezionateli “ad personam”, nel senso che basterebbero piccoli accorgimenti per consentire la scelta tra uomo, donna e…gender universalmente neutro! Non siamo contro costoro, ma non siamo disposti ad accettare provocazioni insulse solo per la difesa della categoria. Ognuno decide per se, quando costoro vorranno indossare ciò che riterranno più opportuno per loro, lo faranno senza che una pubblicità invasiva li informi e senza che siano offesi e alienati tutti gli altri che non hanno nulla a che spartire con loro. Equità e giustizia sono  priorità irrinunciabili e vedere immagini così deviate e fuori da ogni controllo etico e morale, non mi sembra rispettoso verso chi non abbia intenzione di condividere! 

Share on Tumblr

LA VENDETTA E’ UN PIATTO CHE SI MANGIA…CALDO!

Share on Tumblr

         

COLPACCIO DI TRIDICO ALL’INPS                                       getmedia

 

tridico-pasquale-inps-Imagoeconomica

 

 

Il presidente in carica dell’INPS, Pasquale Tridico, nominato a suo tempo dal M5S al prestigioso incarico, dopo essere stato rimosso improvvisamente dalla sua poltrona,  avrà sei messi per fare i bagagli e abbandonare il suo posto. Non l’ha presa bene, ha svelenato verso il governo per il proditorio attacco alla sua presidenza. Nonostante il suo commissariamento, non ha perso tempo per consumare la sua vendetta: ha promosso molti dirigenti, blindandoli da eventuali rimozioni e ha aumentato gli stipendi ad minchiam! Infine tanto per sfregiare il governo in carica, ha indetto un bando da 1 miliardo di euro per aggiornamenti informatici. Servita su un bel piatto d’oro, la sua diaspora  e la sua vendetta sono una bella rogna che Meloni e i suoi amici, dovranno grattarsi. Nei sei mesi dovrebbe sbrigare il normale iter degli affari correnti e non andare oltre, ma con questa intempestiva mossa, non credo che ne verrà fuori lindo e puro: è sempre uno della parrocchia del M5S e con l’atto intempestivo, mette in crisi anche il nostro paese, gli italiani tutti e conferma a pieno titolo, come questo paese sia ormai collassato da anni e portato fuori da ogni serio tentativo di rialzarlo dalla sua irrevocabile caduta in un profondo baratro. 

Share on Tumblr

GUERRIGLIA URBANA

Share on Tumblr

 

getmedia

 

SE QUESTO E’ TIFO….

 

 

 

 

napoli_festa_scudetto_afp

 

 

 

A Napoli è scoppiato il tifo per la vittoria della squadra e della conseguente assegnazione del terzo scudetto. Si aspettava la festa, era tutto previsto e la gioia dei napoletani si è vista, si è sentita e ha avuto ampia risonanza in tutto il paese. Anche all’estero, in alcuni paesi, ci sono state manifestazioni di gioia ma sono state contenute e tutto è andato secondo i modelli previsti. Dobbiamo tuttavia evidenziare come la felicità e la contentezza per questo traguardo che mancava da decenni, si sia trasformata in una ressa gigantesca nei vari punti della città partenopea.  Insomma, pur comprendendo la gioia irrefrenabile, ci è scappato il morto, ci sono stati molti feriti e la cronaca ha l’obbligo di sottolineare come spesso si perda la ragione e il senno per un gioco, per lo sport che dovrebbe essere solo momento di grande esaltazione, ma senza strafare e con il rispetto degli altri e della città. Pensate che i parenti del giovane ucciso con un colpo di pistola (molte le armi da fuoco in giro), hanno messo a soqquadro il pronto soccorso per…il dolore (sic) e per le rabbia incontenibile. A Udine dove il Napoli ha costruito la vittoria della partita e la sicurezza dello scudetto, c’è stata alla fine un’invasione di campo da parte dei tifosi napoletani e purtroppo i tifosi avversari dell’Udinese, hanno colto l’occasione per scatenare risse sul terreno di gioco. Siamo disorientati e con tutta la buona volontà e la dovuta comprensione,  tutta questa baraonde pericolosa e violenta, non possiamo condividerla: se questo ha da essere il gioco del calcio con esplosioni di volenza che generano  morti,  feriti e danni, allora serve una profonda riflessione!

Share on Tumblr

SGARBI E LA SUA ANTIPATIA

Share on Tumblr

getmedia

 

GENEROSA DISPONIBILITA’ ?

 

 

 

 

ilsottosegretarioallaculturasgarbiaviterbo_640_ori_crop_MASTER__0x0

 

 

Ora credo sia giunto il momento di dire basta alle stravaganti avventure politiche di Vittorio Sgarbi. Le ultime sceneggiate coincidono in quel di Viterbo durante la celebrazione del 25 aprile, segnano un evidente rigetto del personaggio più che della persona: il presidente dell’ANPI si è rifiutato di stringerli la mano, molti presenti lo hanno fischiato e infine Vittorio, per non venire meno alla sua iperbolica…pelosità, durante l’esecuzione dell’ “Inno di Mameli” invece di “partecipare” con ossequio alla cerimonia, si concentra sul cellulare. Beh, sono stufo di quest’uomo che copre 9/10 incarichi istituzionali sparsi dappertutto: ormai siamo al “mo’ me magno tutto”, un modo stupefacente di fare politica con sfrontatezza e irridendo gli italiani. Lo stimo solo come critico d’arte, per il resto mi sento insultato da quest’uomo! Nemmeno una figlia, tra i tanti che abbia messo al mondo, è credibile quando sostiene: “Mio padre non è quel che sembra a tanti, cioè uno st****o, ma a conoscerlo bene è esattamente il contrario”. Beh noi, purtroppo per lui, lo conosciamo solo in un modo: è quello che vediamo tutti: uno str***o (strazio). 

Share on Tumblr

CHE VITA IMPOSSIBILE!

Share on Tumblr

 

BEATO CHI PUO’: NOI NON…POTIAMO                                                                                                                                                                   getmedia 

 

 

Micol-Incorvaia-2

 

 

 

Per Micol Incorvaia, sorella di Clizia,  29 anni e Vip (?) appena uscita dalla casa del GFV, è dura la ripresa: tornare a riprendere i suoi ritmi, la sua vita solita prima di farsi sei mesi senza la…condizionale, è un problema grave e duro da risolvere: ha bisogno di dormire, dormire tanto per riabituarsi. Ebbene, l’altra mattina è stata costretta a svegliarsi, alle 9.30 a.m. nel cuore della notte (sic) perché il fattorino di Amazon ha scampanellato come un forsennato alla porta della sua abitazione, per consegnarle un pacco! Ekkesarà mai?  Micol si è alzata con gli occhi gonfi, ha dovuto svegliarsi completamente e recarsi alla porta per ricevere il pacco. Ha ringraziato il latore e dopo, con calma e con una certa argomentazione ha postato su Instagram la condizione in cui versa. Denuncia la sua grande difficoltà a carburare, ha sonno  arretrato e i suoi ritmi latitano. In definita, un anno per lei sarebbe (secondo i suoi ritmi) metà nella casa del GFV e gli altri sei mesi per tornare alla normalità. “Se po’ fa’ ‘sta vita di merda?”  è la versione tradotta da me di quanto abbia detto ai suoi fan. E a lavorare la terra, quando? 

 

 

 

Share on Tumblr

INSISTO E INVOCO LA GIUSTIZIA NEGLI USA

Share on Tumblr

getmedia

NON SI SPAVENTA PIU’ NESSUNO

 

 

 

download

 

 

 

Non c’è pace in America: le armi sono sempre in mano alla gente pronta ad uccidere al minimo segnale. Basta solo immaginare che la propria vita e quella della famiglia sia in pericolo e…si spara senza alcuna reticenza! Ogni giorno, la cronaca registra morti e feriti, ogni giorno la violenza domina la scena e in ogni angolo della grande nazione, si contano vittime e feriti. Un sedicenne afroamericano a Kansas City, doveva doveva preoccuparsi di prelevare i suoi tre fratelli e ha commesso il grave errore di…sbagliare l’indirizzo che i genitori gli avevano fornito. Ralph Yarl uno studente liceale, ha distrattamente bussato alla porta sbagliata e il proprietario, temendo un’intrusione non desiderata, ha sparato un colpo di pistola che ha colpito alla testa il povero Ralph. Chi ha udito lo sparo ha chiamato la polizia, è giusta sul posto una ambulanza e immediatamente, poiché il giovane era vivo ma in gravi condizioni, è stato trasportato all’ospedale. Ancora vittime, mentre Trump in campagna elettorale, assicura tutti gli insegnanti e i professori delle scuole americane, che saranno (dovesse vincere le elezioni) autorizzati a recarsi a scuola muniti di pistola. Nemmeno nei film western si sparava con tanta facilità e nemmeno all’epoca, giravano tante armi pronte all’uso…a qualsiasi uso: anche per sbaglio!

Ultimo aggiornamento: Una ventunenne americana in macchina, seguendo il navigatore, sbaglia vialetto. Se ne accorge e mentre tornava indietro, è stata uccisa con un colpo di pistola dal padrone di casa. 

Share on Tumblr

AMORE PER GLI ANIMALI

Share on Tumblr

CANE LADRO E BUONGUSTAIO                        getmedia

 

 

cane_mangia_uova

 

 

Non mancano mai le occasioni per confermare l’amore per gli animali,  Gatti e cani sono certamente i più coccolati, ma non mancano tanti altri animali che convivono, abitano, sotto lo stesso tetto con gli umani. E’ singolare l’avventura che ha vissuto un cane che smarritosi e voglioso di tornare a casa, ha impiegato alcuni giorni per ritrovare la sua padrona. E’ accaduto in una piccola cittadina rurale del Canada e la signora ha voluto raccontare la particolare avventura vissuta dal suo cane perché è tornato a casa con un biglietto…legato al suo collo: “Gentile signore o signora, abbiate cura del vostro cane che visita il mio pollaio per mangiare le uova delle mie galline. L’ho già sorpreso tre volte!”.  Il messaggio terminava con il numero di telefono del mittente proprietario delle uova.  Sorpresa, la donna ha subito compreso che la persona non è stata violenta verso l’animale, ha solo richiamato l’attenzione perché fosse più attenta e severa verso il suo fedele compagno. Prova evidente è il P.S. del proprietario del pollaio:  “Non fargli niente di male, rimproveralo e parlagli “, ha concluso. Beh a questo punto la rete si è commossa, il twitter e stato letto da tantissima gente e le lodi verso l’uomo,  sono state tante perché non solo hanno ammirato la pazienza e la bontà della  persona, ma si sono commossi tutti perché è stato troppo generoso e si è preoccupato di mandarlo via senza alcuna repressione. Lo ha allontanato con il suo messaggio che si conclude appunto, con un consiglio molto prezioso per la signora. Bella storia, leggerla è motivo di riflessione e di ammirazione verso chi ama gli animali. Chiederei al proprietario del pollaio: “Ma le uova come le mangiava? A la coque? Sode? Oppure le beveva visto che erano belle fresche?”. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Share on Tumblr

BUON COMPLEANNO LEVI’S STRAUSS

Share on Tumblr

150 ANNI E NON SENTIRLI                                                          getmedia

 

hemo_levis_2

 

 

Alzi la mano chi non abbia mai indossato un jeans Levi’s Strauss! Correva l’anno 1873 e il sarto lettone Jacobs Davis con il fornitore di tessuti, Levi Strauss di origini tedesche, cominciarono a pensare di mettere sul mercato un paio di pantaloni che potessero soddisfare le esigenze suggerite dalla moglie di un taglialegna: creare un resistente paio di calzoni che potessero sopportare le difficoltà dei boscaioli che con il loro duro lavoro, sottoponevano i pantaloni ad ogni sollecitazione. Così nacquero i jeans: denim (tessuto molto resistente) e un piccolo dettaglio per il quale i due dovettero chiedere il brevetto all’ USPTO (U.S. Patent and. Trademark Office) per porre  i rivetti, ovvero, i tipici bottoncini in rame (ancora in uso) agli angoli delle tasche anteriori e posteriori, affinché non cedessero mai e le rendessero resistenti a tutte le sollecitazioni a cui le sottoponessero  tutti i lavoratori che li indossassero. La società di Davis Strauss – Jacob Davis cominciò ad operare a Reno in Nevada, e lentamente ma con molto profitto, in breve tempo, i due trovarono l’accordo definitivo per fare una grande società produttiva. In seguito fu aggiunto il numero del lotto “501” che rimane ancora oggi fondamentale nell’etichetta in cuoio cucita sul retro di ogni jeans. Un procedere che coinvolse tutti nel tempo: non solo lavoratori, non solo operai, ma tutti impazzivano tra gli anni ’50 e ’70 per i famosi jeans “Levi’s Strauss 501” : fu icona globale di cultura e stile che trascendeva età e classe sociale. Un grande traino poi, fu suggerito da Marlon Brando (che li indossò ne “Il selvaggio”, 1953), James Dean (“Il gigante”, 1956) e Marilyn Monroe (“Gli spostati”, 1961).  La biondissima Marilyn Monroe poi, dette la stura definitiva per le donne e allora fu il trionfo definitivo. 150 anni e ancora tanti anni ancora per i jeans: il tempo passa ma sia blu, azzurro, altri colori, nuovo, usato, stracciato alle ginocchia, macchiato e sbiadito all’inverosimile, resterà per molti anni ancora un must immortale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Share on Tumblr