#Testdrive #testroad con la #VW #Golf #Alltrack da 184 CV sull’altopiano del Cansiglio

La versione più potente diesel con la trazione integrale 4Motion e doppia frizione DSG ne fanno un’auto dalle prestazioni sportive brillanti

Un’auto familiare veloce per sfidare una delle salite care ai ciclisti del Giro d’Italia

Riepilogando, una #Volkswagen ‘familiare’, che tradisce la sua grinta soltanto per i rivestimenti in materiale antiurto dei parafanghi e del sottoscocca. E per l’assetto, che assieme alle ruote leggermente sovradimensionate rispetto a quelle di una #Golf Variant fa trasparire la sua vocazione. Per capirla, è sufficiente salire a bordo e mettersi al volante. il sedile è avvolgente quanto basta per farvi sentire a vostro agio se affronterete un percorso impegnativo. Il volante assicura una buona presa. La guida assistita asseconda la guida più rilassata. Si riparte, dunque.

Il motore diesel 2000 ci tranquillizza:

anche se è un’auto wagon che cela un cuore sportivo, i suoi consumi con la guida normale sono davvero contenuti. Il cambio automatico Digitronic a 7 marce li mantiene nella media, anche se decidiamo di dare una ‘sgasata’. Guidando la nostra Golf Alltrack, non ci spieghiamo come mai il motore diesel non sia mai stato sviluppato in tutte le sue potenzialità anche nell’automobilismo sportivo. Sembra che l’orientamento di alcune Case automobilistiche sia quello di abbandonare, entro pochi anni, i motori diesel, per mantenere in uso quelli a benzina. Perché il modello che stiamo provando, il più alto della gamma Golf Variant,

ha potenzialità quasi corsaiole.

Per verificarne i contenuti, ci serve una strada di montagna, magari vicina alla città. E possibilmente percorsa da eventi sportivi delle quattro o delle due ruote, per motivarci ancora di più. A cavallo tra Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale, c’è un sito montano che presenta caratteristiche ideali. Anche perché la sua risalita, ci farà guadagnare paesaggi sempre più appaganti. È la strada verso l’altopiano del Cansiglio. Si può raggiungere da Sacile, splendida località con netta influenza veneziana, che sorge sulle rive del Livenza. Quasi al ‘confine’ tra le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia. Rive, quelle del Livenza, che regalano scorci davvero suggestivi. Da lì si raggiunge

Sarone di Caneva, e si inizia la salta attraverso la foresta,

principalmente un bosco di latifoglie, soprattutto faggi, e in parte di conifere che ricopre il Cansiglio, esteso fino al monte Cavallo. Dicevamo, Alltrack, è figlia della settima generazione di Golf, che è stata proposta nel 2012. Indossa la veste sportiva. Che si denota dai fari, dai fanali, dai paraurti. Monta la trazione integrale 4Motion e il cambio a doppia frizione DSG. L’abitacolo è spazioso, e ben rifinito, con il cruscotto digitale. Il cruise control è adattivo, con il mantenimento di corsia e il riconoscimento dei cartelli stradali, dai limiti di velocità ai divieti di sorpasso. Ammortizzatori a controllo elettronico assicurano ulteriore confort di marcia, ma anche una tenuta di strada rassicurante, pure nella guida veloce. Un confort previsto dai progettisti, che ha indotto la #VW a dotare di serie anche la Golf Alltrack dell’avviso anti ‘colpo di sonno’. I rapporti del cambio automatico, o manuale con comandi con palette al volante, sono così ben calibrati, che nonostante la potenza notevole della Golf Alltrack, con una guida ‘normale’

consuma in media meno di 5 litri per cento chilometri: più di 20 km/l.

Nemmeno spingendo sull’acceleratore con decisione i consumi salgono in modo significativo. Per un’auto diesel che supera i 230 km/h. Detto questo, saliamo. Superato il Castello di Caneva, da visitare, se a fine estate è possibile assaggiare nella zona una varietà di fico (in dialetto veneto ‘Figo moro de Caneva’) nero, molto adatta per la preparazione dei dolci e dei gelati, si sale a Sarone. Da quindi ci si inerpica lungo una strada comoda e veloce. Verso la cima un agriturismo con vista sulla pianura rivierasca, che con il bel tempo si apre fino al mare, alla Laguna di #Venezia, alla #RivieraFriulana. Quasi in cima, una serie di strade

tra le malghe del Cansiglio, biologiche, anche con prodotti di capra,

ci permette di provare la Alltrack anche sullo sterrato: quasi non si nota la differenza rispetto all’asfalto. Salto poter prendere velocità e guidarla come un’auto da rally. Quassù, troviamo refrigerio e riparo dalla torrida estate. Ma anche l’occasione per compiere escursioni a piedi o in bicicletta, sui percorsi in mezzo al bosco o a mezza costa. Aprendo il portellone della Golf Alltrack avevamo infatti scoperto che ci si possono carica comodamente due biciclette. In un paio di malghe si può anche pernottare. E quasi quasi, vista l’ora e la temperatura davvero gradevole approfitteremo di questa opportunità. Per goderci una escursione, l’indomani mattina, nella foresta del Cansiglio, la seconda d’Italia per estensione, suddivisa tra le province di Belluno, di Treviso e il pordenonese.

In cima, una conca oltre i 1000 metri di quota,

si trovano un centro caseario, con spaccio di prodotti di montagna e degustazione, il museo della foresta, strutture ricettive, un campo da Golf e altri impianti sportivi. Sulla sommità, assieme ai faggi, la foresta è completata dall’abete rosso. In questo ambiente era sopravvissuta fin dai tempi antichi la popolazione dei cimbri. E la Golf? La salita è stata proprio divertente. Più tardi vedremo che cosa succede in discesa.

#charlieinauto111

#Testdrive #Subaru Nuova #Forester sempre sinonimo di affidabilità sulla neve

Nuova funzione X IMG_5771 IMG_5772 IMG_5269 IMG_5275 Charlieinauto Forester Milano 2018 IMG_5277 IMG_5293 IMG_5300 IMG_5317 IMG_5507 IMG_5763 IMG_5768 IMG_5773 IMG_5774 IMG_5786 IMG_5794 IMG_5804 IMG_5810MODE per integrare la sicurezza attiva anche sul fondo bianco

Confortevole e sicura in ogni condizione invernale

Buon 2018 amiche e amici.

La neve. Più di qualche amico mi ha scritto per ricordarmi che nei miei testi ci manca. Salvo un saltino ai primi di dicembre quando era arrivata una prima spruzzata oltre i 1200 m. D’altro canto, è arrivata piuttosto tardi. A fine dicembre, e più decisa poco prima di Natale. Così, per cominciare il secondo anno di #charlieinauto, che in verità sarebbe il terzo ma si tratta del secondo di #testdrive progettato in forma organica, mi sono chiesto quale auto sarebbe stata adatta per interpretare questo ruolo. Un’auto che ci consenta di affrontare e superare i trasferimenti con il confort necessario. Sia accogliente, capiente, versatile, sicura su ogni fondo, stradale e non. Quindi, affidabile. Per la sicurezza su strada #Subaru è stata antesignana. Lo ha dimostrato nell’off road, nei rallies. Anche sulla neve. Così quando mi chiedono che #Subaru avrei voluto provare, ho risposto semplicemente ‘un’auto per la neve’. Così a Milano mi hanno fatto trovare la Nuova #Forester. Ne avevo già avuta una in prova quattro estati fa. Questa è molto più voluminosa. Un SUV spazioso e accogliente, ancor di più del modello precedente. Le ruote aggressive, anche se il passaruota ne accoglierebbe di ancor più grandi a vantaggio dell’estetica. Che la farebbe ancor più importante. Ma già così siamo sul metro e 80 cm.

#Fuoristrada con tetto apribile per godersi meglio la natura circostante

Tetto apribile con ampia finestratura per godere i paesaggi di montagna nei quali ci immergeremo. E il colore? È il suo: ghiaccio metallizzato. I comandi li conosciamo già. Cambio automatico a sei rapporti, con la frizione che mantiene il motore su di giri finché non ha ottenuto il risultato richiesto. La versione è quella full optional 4×4 symmetrical, 2000 cc 150 CV a benzina. Al volante, la scelta del rendimento del motore, sport, con la potenza erogata in verticale, o normale, con consumi minori, e una spinta morbida. Quella che serve per tenere tutto sotto controllo nella neve e nel ghiaccio. Sempre al volante il controllo del Cruise control adattivo e della sicurezza attiva che è di serie. Con i due grandi occhi-telecamera che leggono le linee della carreggiata, l’avvicinarsi di chi ci precede, ci aiutano ad anticipare la frenata ecc. . Facciamo il tradizionale percorso autostradale di avvicinamento e affiatamento con l’auto. Facile l’attivazione del Cruise control.

Silenziosa per gustarsi l’ottimo impianto multimediale

Automatismo che ci dà il tempo di fraternizzare con l’ottimo impianto in intrattenimento, che volendo si interfaccia anche con il cellulare. Come si sincronizza con il telefonino per le telefonate, la rubrica, la lettura elettronica dei messaggi ecc. . La musica, specialmente con le radio digitali, è avvolgente. E le regolazioni per il genere preferito sono appaganti. Così saliamo sulla località più vicina a casa: il #Piancavallo. Proprio qui la guida della mia prima #Subaru trentatre anni fa, come già ricordato giù per una pista da sci, su erba, dopo averne risalito buona parte, senza alcuna incertezza. Stavolta non possiamo scherzare: cìè la neve, ma ne è caduta parecchia, ed è sconsigliabile il fuori… strada. Pena, ci suggeriscono gli amici del Servizio nevi e valanghe della Forestale del FVG, rischiare di rimanere sommersi da una slavina di neve fresca. Il tempo è uggioso, ma con il suo grigiore il colore della #Forester si intona davvero.

Mai sottovalutare le gomme giapponesi…

Le Yokohama ci erano sembrate riduttive per le potenzialità fuoristradistiche su neve dell’auto. Provo a dare gas dopo un primo assaggio a bassa velocità, com’è prudente fare ogni ‘prima volta’. Il panorama è splendido. Tutt’intorno il candore della neve. Sullo sfondo il panorama della pianura friulana e veneta, dalla #RivieraFriulana a #Venezia. E sotto, Pordenone. La strada bianca di neve e due muretti laterali di una cinquantina di cm mi rassicurano in caso di errore. Do gas, e le ruote, inizialmente sottovalutate, hanno un ‘grip’ senza incertezze. Le scalfitture del battistrada a forma lamellare si sono riempite di neve. Ecco il segreto: la massima aderenza si ha facendo combaciare la neve con la neve. Certo, se ci dovesse essere qualche incertezza ci pensa l’elettronica della #Subaru a scaricare la potenza necessaria ripartita in modo diversificato su ciascuna delle quattro ruote. Ovvero, l’auto non fa che assecondare i nostri comandi adattandoli alla condizione del fondo sul quale le ruote stanno transitando. Comandi? Ovviamente essendo automatica, ha soltanto i pedali dell’acceleratore e del freno, che svolge anche la funzione virtuale di frizione.

X MODE per salire e scendere serenamente anche dai ‘muri’ di ghiaccio

Sulla Nuova #Forester è installato il comando X Mode, tra la leva del cambio, che se volete è anche manuale con i comandi a paletta al volante, e il cruscotto. Serve a farvi affrontare ‘muri’ di ghiaccio in salita e in discesa, a bassa velocità, ma sfruttando la massima capacità di aderenza alle ruote per superare difficoltà impensabili. Proviamo a vedere che succede su questa discesa completamente ghiacciata: nulla. La #Subaru si cala giù lentamente ma implacabilmente. Facciamo inversione aiutati dalla nitida telecamera piazzata sul portellone posteriore, e da quella situata nello specchietto retrovisore destro, che ci permette di vedere dove stiamo mettendo la ruota sottostante. Innestiamo l’X Mode e la #Forester sale senza incertezze. Fuor fa un po’ fresco. Niente paura. I sedili sono ben riscaldati. E anche l’impianto di climatizzazione bizona è efficace anche d’inverno. E la guida veloce e sportiva? La prossima volta. Perché la Nuova #Forester conserva un comando a sorpresa.

#charlieinauto/71

#testroad #testdrive un SUV versatile sicuro e confortevole nella #Pedemontana fuoristrada e sulla neve: #Seat #Ateca

Ateca Br 16IMG_2154Ateca Br 20Ateca Br 21IMG_2172Ateca Br 22Dalla Pedemontana pordenonese a PiancavalloAteca Br 41Ateca Br 12Ateca Br 51Ateca Br 3

dai colori autunnali al freddo della montagna d’inverno che Ateca Br 18Ateca Br 17Ateca Br 19l’auto sa gestire sia nella guida che nel confort

#testroad Su #charlieinauto da oltre un anno vi accompagno su percorsi suggestivi, alla ricerca di luoghi incantati e poco conosciuti, Ateca Br 7Ateca Br 8IMG_1537Ateca Br11Ateca Br 12Ateca 13Ateca Br 15IMG_2148o che ci sfuggono all’attenzione perché ci passiamo accanto ogni giorno, senza fare ci caso. A bordo di auto che non avete ancora potuto incontrare per la strada salvo che si trattasse dei primi esemplari camuffati e in fase di collaudo. In luoghi che cambiano completamente aspetto, a seconda della stagione. Per esempio, alle pendici del monte Cavallo, sul quale sorge il Piancavallo, c’eravamo già passati con un #testdrive. Troppo di fretta per poterne gustare le attrattive. Un paesaggio immerso nel verde del bosco di latifoglie, a distanza di pochi mesi può cambiare completamente lo scenario. La volta scorsa, ricordate, abbiamo incontrato la prima neve a Portogruaro. Una serata suggestiva, che ci ha permesso di testare la tenuta della nostra #Seat #Ateca. Così, stavolta, inseguendo la neve,

raggiungiamo la pedemontana pordenonese

ai confini ideali tra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto. E prima di salire in alto, raggiungiamo Poffabro, borgo medioevale perfettamente conservato e mantenuto nel suo fascino antico. Ma stiamo provando un’auto, e dopo l’escursione a piedi didattico-culturale, raggiungiamo i boschi vicini. E imbocchiamo una strada che si infila nel bosco. Ricordatevi: una strada forestale dove il transito è ammesso a tutti i veicoli. Con un buon fondo stradale di terra e ghiaino possiamo testare l’affidabilità della nostra auto, la #Seat #Ateca . Sì, perché oltre a essere una comoda auto per la famiglia, un SUV compatto e dallo stile aggraziato, a distinguersi per un’ottima tenuta di strada, a possedere doti sportive per nulla celate, bene contemperate con la docilità e la morbidezza della guida e dell’assetto, è dotata di quattro ruote motrici permanenti, del cambio automatico e sequenziale al volante a sette marce e doppia frizione Volkswagen, di un’adeguata dotazione di opzioni per adattarne la guida nelle condizioni estreme e off road. Il tutto, per gestire in modo ottimale il motore 2000 diesel da 190 CV.

Proviamo con la funzione adatta al fondo con scarsa tenuta.

E cominciamo a schiacciare l’acceleratore. L’elettronica della #Seat #Ateca ci accompagna in una divertente escursione sul fondo sterrato. Proviamo a frenare bruscamente, e l’auto esegue come se ci trovassimo sull’asfalto. Passiamo al misto più veloce, e la sensazione di sicurezza non ci abbandona. Ora però ci godiamo il paesaggio circostante. Tra l’altro il colore dell’auto si intona perfettamente con la natura circostante. L’auto, nonostante le prestazioni, è silenziosa. Un colore che piace alle guidatrici. La sua docilità e la comodità, lo spazio anche per i posti posteriori, il bagagliaio capiente, la guida su richiesta completamente assistita, il nitido display che riporta fedelmente quanto vedono le telecamere di bordo, la facilità di guida in città, hanno fatto innamorare la mia collaboratrice. Che non se ne voleva più distaccare. Ora però la giornata volge al termine perché siamo in inverno e il sole tramonta presto. In cima ci aspetta la neve. Così riprendiamo le strade normali, e raggiungiamo la salita verso il Piancavallo. Anche sulle rampe verso il rifugio Bornasse l’Ateca è perettamente a suo agio. Come un’auto sportiva. E senza che ne risenta il confort. Ci siamo. Da Bivio Castaldia, da dove il panorama è mozzafiato sull’intera pianura friulana, veneta, sulla #RivieraFriulana, sui tetti della città di Pordenone, e intorno, con la luce cinerea della luna piena, il silenzio è ovattato dalla neve.

Beh, ora mettiamo davvero alla prova il nostro SUV #supercar.

Sì, perché 190 CV su 1400 kg da un motore diesel 2000, con le ruote da 20’, sul telaio e la parte ciclistica di un crossover rendono questa esperienza davvero elettrizzante. Però… Le gomme. Sono da neve? No. Però sono Cross country. Omologate. Poi il 4×4 intelligente, 4Drive DSG robottizzato. Proviamo. E’ sera e sul Piancavallo le strade sono sgombre. C’è anche qualche piazzale. Quindi c’è lo spazio per vedere come va. Inseriamo la modalità neve. Splendido. Fa esattamente quello che le chiediamo, e ci aspettiamo. Certo, fuori fa un po’ fresco e la temperatura cala ulteriormente: -10°. Il tetto di cristallo, in parte apribile, ci permette di goderci lo spettacolo delle piste da sci illuminate. Ma, terrà a questa bassa temperatura? L’abitacolo non si raffredderà rapidamente? E invece no. La temperatura nell’abitacolo si mantiene costante e piacevole. E

in ogni caso, i sedili sono ben riscaldati,

e ci restituiranno il calore che perderemo per scendere e andare a berci una bella cioccolata calda all’imperdibile pasticceria Cimon, punto di riferimento ancora dai tempi delle prime edizioni del Rally internazionale del Piancavallo, del quale sono stato addetto stampa. Bene! La giornata è stata divertente. E la #Seat #Ateca promossa anche fuoristrada e sulla neve. Ora ci andiamo a godere il panorama dalle balze di bivio Castaldia. Fuori fa sempre molto freddo, ma qui dentro si sta benissimo. Anche con il sottofondo dell’impianto Hi-Fi: una radio sta trasmettendo The dark side of the moon, dei Pink Floyd, come ai vecchi tempi…

#charlieinauto68

#Subaru XV: cerchiamo il fuoristrada e troviamo la neve #testdrive

Sulle strade innevate ci si sposta senza alcun timore

La nostra meta è il pianoro del monte Cavallo, il Piancavallo, nota località sciistica a mezzora da Pordenone. A un paio di chilometri dalla località montana, troviamo la prima neve. Ma è inutile. Se il nostro intento era di metterla alla prova, la #SubaruXV non si scompone. Proviamo a esagerare qualche manovra, ma lei ci riporta inesorabile al posto giusto. Imbocchiamo una discesa, su dosso. Dietro ci appare una distesa di neve. Imbocchiamo una strada ‘bianca’. O meglio marrone, perché la neve si sta sciogliendo. E l’ha trasformata in un pantano. Scopriamo che ci troviamo in un campeggio per camper e roulotte. Rispondiamo al custode che si materializza dopo un po’ che stiamo pensando se proseguire anche nella coltre di neve o meno, che nulla indica di che cosa si tratti, salutiamo un campeggiatore che regge sottobraccio un bambino per salvarlo dal pantano, e puntiamo verso le strade che portano a Barcis, alle Dolomiti friulane. Ovvero, ci addentiamo nella montagna.

Sterrato sì, ma innevato

Ecco un vero sterrato, con dei tratti con la neve, pozzanghere, e ai lati, un metro e oltre di neve. Così, se qualcosa dovesse andar storto, ci fermeremo nel morbido. Proviamo a schiacciare, a sbandare, a derapare, a mettere la #SubaruXV in difficoltà: niente da fare. Scarica sempre la potenza in modo omogeneo. E ci fa sentire al sicuro. Frenata, accelerazione, curve secche: nessun problema. Esame superato. Ora, non ci resterà che provare come va in discesa. Dopo avere fatto un salto a vedere il pattinaggio al palaghiaccio, e avere mangiato l’immancabile fetta di Sacher con la cioccolata con panna alla pasticceria del Piancavallo. C’è ancora il sole. Il tempo di fare qualche foto e si rientra.

Bene i consumi

Diamo un’occhiata ai consumi. In autostrada, non abbiamo tirato, e abbiamo fatto i 18 km/l. in montagna, il computerino di bordo dice 12/13. E lì ci eravamo sfogati un po’. Considerando che si tratta di un 1600 diesel, che la macchina ha una struttura commisurata a potersi considerare anche un crossover, che il telaio è progettato dalla Casa delle Pleiadi per sopportare di tutto. Che la struttura è progettata per proteggere i passeggeri in caso di urto frontale, ‘costringendo il motore e la trasmissione a non entrare nell’abitacolo per infilarsi invece sotto al pianale, salvando così i trasportati. Che le rifiniture sono complete, confortevoli e protettive. Quindi non studiate per risparmiare sul peso, e che ci siamo sfogati su una delle palestre rallistiche della montagna friulana, i risultati sono davvero buoni.

@charlieinautoSubaru XV panorama da Piancavallo Subaru Xv Piancavallo salita inizio Subaru Xv Piancavallo pista sci  

#Subaru XV: su una delle più belle salite alpine per provare un cross over confortevole e sicuro

Subaru XV Lignano lagunaIMG_6820Subaru XV velocitaSubaru XV sal neve alberiSubaru XV panorama da PiancavalloSubaru XV pianc pasticccSubaru XV salita montiSubaru XV bivio CastaldiaSbaru XV strada asfalto neveSUbaru Xv nella neveUna buona potenza e una tenuta impeccabile fanno di #Subaru XV un’auto per il turismo in montagna anche fuoristrada

Arriva la primavera, e il tempo è ideale per le scampagnate. In particolare se disponiamo di un mezzo adatto per poter raggiungere qualsiasi tipo di meta. Vista la stagione dolce, è auspicabile che sia anche comodo per i trasferimenti. Noi l’abbiamo trovato: la #Subaru XV. La sua stabilità, le ruote di giuste dimensioni, la distribuzione dei pesi ideale per favorire la stabilità assicurata dal baricentro bassissimo rispetto alle altre auto, grazie al motore boxer a cilindri contrapposti, ci permettono di compiere spostamenti anche lunghi senza risentire del viaggio. Gli interni comodi e adeguatamente rifini ti, i sedili con un buon livello di confort, ma capaci di trattenervi nella vostra posizione anche nella guida veloce o sullo sconnesso, la possibilità di regolare la postura e la posizione sul sedile di guida elettricamente, per individuare facilmente la seduta migliore: sono gli premesse migliori per …una gita in montagna. Stavolta la prova la facciamo sulle strade che conosciamo bene: dalla Riviera friulana andremo al Piancavallo, sul monte Cavallo, la montagna che sovrasta la città di Pordenone. Al Piancavallo si scia. Quindi, forse, c’è ancora la neve. Per caso ci affidiamo a uno dei nostri cellulari, e tracciamo il percorso su Waze, uno dei navigatori social più popolari.

Dalla #Rivierafriulana al #Piancavallo

E scopriamo che …da Lignano Sabbiadoro a Piancavallo ci arriviamo in …meno di un’ora. Perché ci indica il percorso in autostrada da Latisana a Sacile Ovest. Quindi le strade a monte di Aviano e la pedemontana pordenonese. Quindi, finalmente, c’è la salita: qualche rampa ripida, il misto, i tornanti, il misto veloce… Una vera e propria cronoscalata. Che è stata una delle speciali del rally internazionale del Piancavallo, nel quale all’epoca ho corso, ma del quale ho anche seguito per anni, dall’inizio, l’ufficio stampa. Ma è stata anche, e lo sarà quest’anno, una delle strade più amate dai ciclisti del Giro d’Italia. Vediamo un po’… il cambio è a cloche, morbido, preciso, rapido. Sei marce, ma in salita non arriveremo alla sesta. Eccetto, che in un tratto misto veloce in falsopiano. Lo spunto in salita è quello che serve. Un buon tiro ai bassi per un motore diesel turbo 2000 DOHC 16 valvole da 150 HP. Così, all’uscita dai tornanti siamo a posto. E riprendiamo la salita senza perdere il ritmo. In quelli più stretti la macchina sale senza farci notare la pendenza. Anche per i passeggeri, il confort è buono. Grazie al motore boxer a cilindri contrapposti brevettato dalla Subaru. E se dovessimo frenare? La Subaru XV è precisa, decisa, sicura. Sbuchiamo nella parte alta della salita, a bivio Castaldia, dove, per chi ci va o ci andrà, ci sono i ripetitori delle Tv.

Uno scenario incomparabile

Da qui lo spettacolo è splendido: si vede anche il mare all’orizzonte, dalla laguna di Marano, a Lignano, alla laguna di Venezia. Dall’altro lato il monte Cavallo che è: bianco! Evviva! Allora su c’è la neve. Facciamo un pezzo del percorso sotto costa esposto al panorama, per goderci un paesaggio d’alta montagna, a meno di mezz’ora dalla città. Qui non ci passa quasi mai nessuno. Così proviamo ancora il fascino della trazione integrale della Subaru XV. Che non si sposta da dove laSUbaru XV tetto chiuso panorama SUbaru XV prima neveSubaru XV Aviano induciamo ad andare. La ripartizione della trazione, sistema Symmetrical ce lo indica anche il computerino di bordo attraverso il grande schermo centrale e la ripetizione tra i due orologi del cruscotto, è del 60 per cento sulle ruote anteriori, il restante 40 su quelle posteriori.

I sistemi di sicurezza attiva di #Subaru XV

Ma, all’occorrenza, la centralina cambia tutto e decide, anche, di dare tutta la potenza a una sola ruota, oppure di escluderla dalla trazione. Non solo, ma c’è anche il sistema VDC, controllo della dinamica del veicolo: agisce sulla distribuzione della coppia, sull’erogazione del motore e sul freno di ciascuna ruota. Così, se si accorge che la vettura non segue la direzione impostata dal guidatore, agisce su tali fattori e vi asseconda nella guida. Tale sistema è disinseribile se volete essere i soli padroni del mezzo. Incuriositi da questo saliamo sul pianoro che è appunto il Piancavallo. Sovrastato dalle piste da sci. Su una di queste avevamo provato, senza la neve, la nostra prima Subaru 4×4 assieme a Maurizio ‘Iccio’ Perissinot, allora navigatore ufficiale Lancia, come nostro coequipier. Prima in salita, e fin qui… poi, in discesa, con la coda che tendeva ad alzarsi da terra per la pendenza. Ma bastava dare gas per riprendere il controllo di quella prima Subaru 4×4. Era il 1984.

#charlieinauto