Quando il COVID-19 ha cominciato a diffondersi, il suo; si fa per dire, “successo” è stato dovuto almeno in parte al fatto che le sentinelle erano state tolte e il mondo DORMIVA. Quì la posizione assunta dagli USA è molto critica : sono l’ultima Superpotenza e l’ultimo vero gigante economico, forniscono i maggiori fondi per l’attività dell’OMS, e i CDC ( centro per la prevenzione e il controllo delle malattie ) sono l’agenzia che stabilisce gli standard per la risposta internazionale.
Ebbene, nonostante i ripetuti avvertimenti iniziati nel 1997, un fattore determinante delle attuali sofferenze è stata la posizione del presidente americano Trump, il quale, mentre l’epidemia si stava diffondendo in maniera incontrollabile in tre continenti, ha commentato:”E chi lo avrebbe mai immaginato ?” sarebbe più appropriato chiedersi se, una volta cessata l’emergenza coronavirus, il mondo tornerà ad assumere un atteggiamento di autocompiacimento o deciderà per una valutazione sostenibile nel lungo termine delle potenziali crisi future, organizzando i mezzi per affrontarle. Quindi, RICERCA SCIENTIFICA, INFRASTRUTTURE SANITARIE AVANZATE, STRETTA COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE, INFORMAZIONE SANITARIA, TUTELA della BIODIVERSITA’ da utilizzare a livello globale per mettere al sicuro la nostra civiltà.
Mi parrebbe il minimo auspicabile.
Naturalmente. Tuttavia, non possiamo ignorare che viviamo un tempo in cui future epidemie saranno inevitabili, in particolare di patologie polmonari di natura “Virale”, a cui la nostra società è estremamente vulnerabile.