Uno degli aspetti di maggiore interesse nella clinica del carcinoma del collo dell’utero è legato alla possibilità di arrivare, con facilità che non trova riscontro per qualsiasi lesione neoplastica di grado severo, alla diagnosi precoce e cioè ad individuare la neoplasia quando ancora non ha iniziato ad invadere il connettivo sotto epiteliale. Nelle pazienti in cui ha già iniziato la formazione del tumore, l’unico segno della malattia è soltanto la positività dell’esame citologico (Pap Test). Il Pap test permette anche di scoprire certe lievi atipie nucleari (discariosi) espressione talora di una condizione precancerosa che si può eliminare evitando così l’insorgenza della neoplasia vera e propria. Appunto per questo l’esame ha una funzione preventiva.
Tengo a precisare che un servizio efficiente per la diagnosi precoce è la prevenzione del “Cervico-carcinoma che si fonda su due presupposti: 1- una corretta e capillare opera di educazione sanitaria della popolazione con lo scopo di creare la coscienza che il carcinoma del collo dell’utero è una malattia frequente, ma guaribilissima se diagnosticata nelle fasi iniziali e sotto certi aspetti anche evitabile. E’ bene che la donna sia al corrente dei fattori di rischio per questo carcinoma nell’ambito fa certamente rilievo il precoce inizio dei rapporti sessuali, l’elevata frequenza di questi rapporti, le abitudini sessuali del partner che può trasmettere infezioni capaci di favorire lo sviluppo della neoplasia(virus Papilloma Umano herpes Simplex…)
2- E’ fondamentale che le donne, anche in assenza di qualsiasi disturbo inizino a fare il Pap-test non appena cominciano ad avere rapporti sessuali. Questo tipo di neoplasia è molto rara in donne vergini.
In buona sostanza, il Pap-test, non è quindi un esame diagnostico ma è IL PIU’ PREZIOSO MEZZO DI SELEZIONE; o SCREENING, capace di individuare le donne sospette di essere portatrici di una neoplasia iniziale del collo dell’utero.
L’esame è estremamente semplice e per niente fastidioso. L’operatore, munito di una spatola di legno o di materiale in plastica, striscia con una leggerissima pressione il tessuto di cui si vogliono osservare gli elementi cellulari, poi raccoglie sulla spatola lo strato stesso e deposita il materiale strisciato su un vetrino porta oggetti. Una raccomandazione è quella di eseguire questo esame prima della visita ginecologica, e nella donna in età feconda in particolare in fase ovulatoria che è una fase in cui le cellule dell’endocervice( interno del collouterino ) ) compaiono più facilmente. Un’altra raccomandazione è quella di eseguire lo striscio lontano dalle mestruazioni o in presenza di perdite di sangue.
Il problema di razionalizzare la periodicità dell’esame cito-oncologico va però soprattutto visto tentando di individuare i soggetti a rischio alto. In questi soggetti il pap test va eseguito ogni anno ed anche più frequentemente associandolo al controllo colposcopico; ossia, un accertamento strumentale ottico che consente di osservare il collo dell’utero di ben 6-40 volte più grande.
Questo esame andrebbe eseguito pure dalle donne che sono già in menopausa; diciamo fino all’età di 65-75 anni, in quanto fornisce ottime indicazione sullo stato dell’endometrio.
Ciao Peppe, molto interessante e da non sottovalutare sicuramente. L’ultima volta che ho fatto il pap test è stato dieci anni fa, ma solo per dovere di screening, che mi dato esito negativo, quindi, va bene così. Un sorriso e buona serata. Rosina
Ciao Rosì, Hai fatto bene a effettuare il test di screening, ma com’era scontato è risultato negativo.Buona serata a te Rosina
Ciao, scusami se mi presento sempre a quest’ora, ma non posso trattenermi molto in queste pagine. Dunque, ma se non sbaglio per questo c’è il vaccino. Insomma, fino a che età può essere consigliato ? Capisco per le giovani ma per le donne più grandi se si sospetta che queste sono entrate in contatto col virus ? Scusami, ma lo ritengo importante. Ciao Rosina
Ciao Rosì, una bella domanda la tua, perchè richiama un aspetto del Virus del Papilloma. Questo virus normalmente quando entra raramente viene proprio espulso completamente, ma viene, per così dire, “Silenziato” dall’organismo, quindi, può succedere che quella determinata donna si è infettata e che il Virus non faccia danni. La vaccinazione in questi casi non è chiaro se è utile o meno nella persona che è già stata esposta, quindi, per ritornare alla tua domanda se le donne adulte possono trarre giovamento o meno. Se vuoi, posso darti il mio personale pensiero r cioè, se la donna non ha evidenze di infezione del Virus del papilloma e in maniera particolare del 16 e 18, penso che possa trarre giovamento, però, quì, come sempre, bisogna fare i conti economici perchè, chiaramente è un aumento del numero di persone vaccinate. Però, riesce difficile pensare come una donna che risulta negativa all’esposizione del papilloma, perchè non dovrebbe giovarsi dell’eventuale vaccino ? Un caro saluto per un buon fine settimana
Una buona serata Peppe.
Buona serata te carissimo
Bene…non mi è mancata neppure questa esperienza , che dopo i primi interventi , ho curato, per anni, con continui controlli e cure di un Professore Ginecologo di Bologna. Mi è andata bene, pure se, come già detto , tra gli interventi, ci sono state le radiazioni che, nel tempo, hanno procurato altri problemi. Anche stasera son passata tardi, perchè ho avuto visite. Scusami . Ti lascio la buona notte, Ciao.
Ciao cara, in proposito vorrei fosse chiaro un dettaglio non di poco conto, e cioè, che il virus del Papilloma non viene trasmesso solo per via sessuale che magari è la via più frequente, ma lo si può avere anche da altre fonti, quali, piscine, bagni pubblici, palestre, ma…anche in spiaggia. Quindi, voglio dire, che tu magari l’avrai contratto per vie assolutamente non sessuali. Ciò che conta è che hai risolto. Buono e sereno giorno
Non ero ancora vedova, però e non saprei dire cosa me l’abbia procurato. Certo quel mio male è stato sempre alquanto controverso ed anche i medici non se lo spiegavano con sicurezza, azzardando perfino che fosse esito dell’ultimo parto, mal curato e dormiente che si era riproposto. Certo che ,per grazia di Dio, dopo le cure, sono guarita del tutto e nessun disturbo del genere si è più riproposto. Grazie per la tua risposta, Dott. Buona serata.
Beh, ormai è tutto passato. Oggi, la scienza ha fatto notevoli passi avanti approntando il vaccino Nonavalente,che copre ben 9 tipi di HPV: 6-11-16-18-31-33-45-52-58. Un caro saluto a te.
“Credo moltissimo sulla prevenzione e sugli screening. Per cui ben vengano pap test, mammografie e quant’altro. Dopo le tante e motivate “chiusure” di visite ambulatoriali per via dell’emergenza è corretto riprendere quella normalità che tanto aiuta alla nostra salute. Ciao Peppe…da Elena
QUESTO COMMENTO E’ STATO FORMULATO DA ELENA ( e_d_e_l_w_e_i_s ) che in accordo, visto che non riesce ad accedere nel mio blog per suoi motivi tecnici, me lo ha trasmesso in messaggeria e che io copio e incollo come pure altri due altri commenti. P.S. Ci si deve arrangiare, e apprezzo il desiderio di Elena di interloquire.
Ciao Elena, la risposta a questo tuo pensiero sarà lo stesso di quello che ho posto sul post “Prof.Fauci”. Un caro saluto a te.