La Foto non rende l’idea…ma non ho di meglio.
Oggi uomini e donne, magari in maniera diversa da come era forse nella generazione passata, di norma hanno un rapporto di coppia che continua ad avere degli effetti positivi anche dopo il pensionamento, e cioè quando resta più tempo per rivalutare la vita in comune. Ma continua ad esistere anche l’altro caso: che le donne guardino con una certa paura al pensionamento del coniuge che trovano la loro realizzazione nel proprio lavoro. Non ci si stupisce se ascoltiamo non di rado : ” Da quando mio marito è in pensione me lo trovo sempre in casa, e ci diamo continuamente sui nervi, complicandoci la vita a vicenda”. E’ chiaro che nessuna coppia osa ammetterlo, ma è un fenomeno ; ahimè, vero ! Quando ambedue lavoravano, o uno solo e lei la casalinga, avevano i ruoli divisi le cose andavano bene. Ma adesso non funziona più. Così, d’improvviso ci si trova sempre insieme. E non è mica facile trovare una nuova forma di convivenza. Eppure, questa fase della vita di una coppia dovrebbe rappresenatare un’occasione per cercare un nuovo rapporto di vicinanza e distanza nello stesso insieme. La donna; quindi la moglie, con molta probabilità ora sente di più che gli anni in cui suo marito andava a lavorare , e in cui forse anche lei lavorava, automaticamente creavano un rapporto di vicinanza e distanza che faceva bene ad entrambi. Il marito aveva il suo lavoro, la moglie il suo; sia pure quello in casa, e di norma anche l’educazione dei figli. Ognuno poteva fare e disfare a proprio piacimento. E quell’attendersi era un momento di gioia. Come gioiose erano i fine settimana. Erano i momenti in cui i due partner avevano tanta voglia di scambiare opinioni, e condividere piccole emozioni in compagnia dei figli, o da soli. Insomma, un equilibrio davvero piacevole oltre che stimolante. Il marito raccontava del lavoro, dei suoi rapporti col capufficio o coi colleghi. Adesso, si trovano sempre insieme. Dalla mattina alla sera. La grande Sandra Mondaini avrebbe detto: “Che noia, che barba !”. Comunque, bando allo scherzo della brava e indimenticabile Mondaini, il problema si fa serio, in quanto una crisi può anche rivelarsi fatale…all’unione. E pensare che ambedue durante il periodo attivo, avranno pensato mille volte quel momento di trovarsi a trastullarsi e non fare niente. Non è così purtroppo. La moglie non può più svolgere le faccende come vorrebbe e come era abituata a fare. Si sente osservata, controllata dal marito. Insomma, io non ho altro da dire. Il problema ve l’ho esposto, parliamone se vi fa piacere, e magari fornite un parere, una testimonianza che possa rivelarsi utile a coppie che leggeranno e che si trovano a vivere il loro pensionamento in questa maniera.
Io non potrei che prendere atto e avere contezza relativa della questione proposta dal post, che, poichè non eliminato, mi permetto di commentare . Una esperienza del genere non l’ho mai vissuta direttamente, per la ovvia ragione che la dipartita di mio marito dal mondo, non ancora permetteva ad ambedue di sperimentare una vita da, sia pur neo, pensionati . Certo , molte possono essere le ragioni che, ad un certo momento facciano avvertire alla coppia una qualche inversione di marcia, ragioni da affrontare sempre con sensibilità e intelligenza da parte di entrambi i coniugi, secondo la situazione in cui si trovano, quanto a pensionamento. Se il collante degli stessi è ancora il loro amore, presto , si cercheranno e si troveranno le soluzioni adeguate, perchè la vita scorra felice come sempre. In mancanza, il subentrato disagio, potrebbe avere epiloghi poco confortanti. Buona serata a tutti.