Checchè se ne dica, le cose stanno così…purtroppo

Credo proprio che le cose stiano così. La mente vive nel perenne “No”. Dice sempre no. pare che si nutra pronunciando solo il “No” a qualunque cosa. Credo ancora, che non esista una mente positiva.

Il cuore invece è in un continuo “SI”. Proprio come la mente dice No, il cuore ribatte col suo SI. E’ naturale che è meglio dire “Si” che “No”. Perchè negando sempre, la vita diventa invivibile. Più una persona dice No, più si rattrappisce. Ci si chiude. Le persone che ci stanno accanto vengono ingannati. Diamo loro l’impressione di essere dei pensatori, mentre in realtà ci stiamo rinsecchendo, ci stiamo uccidendo lentamente.

Se diciamo No all’amore, diventiamo meno di ciò che eravamo prima; se diciamo no alla bellezza, siamo ancor meno di ciò che eravamo prima. Insomma, ci frantumiamo pezzo per pezzo. La nostra vita si va svuotando, non ha più significato, sta perdendo il suo senso.

Ma niente niente è ciò che siamo noi cosiddetti uomini moderni ? Nella nostra vita abbiamo pronunciato più No che Si. Per questo veniamo assaliti dall’angosciante domanda:”Che senso ha la vita ?”. ” C’è un motivo per cui sto vivendo ?” “Vale la pena continuare a vivere ?”.

E se siamo in questo stato non bisogna meravigliarsi. Abbiamo detto no a Dio, abbiamo detto no al trascendente, abbiamo detto no a tutto ciò per cui siamo stati chiamati a vivere da sempre, e adesso ci troviamo con le chiappe per terra. Abbiamo dimostrato fino alla nausea che tutti i valori per cui abbiamo vissuto sono inutili, insignificanti; e così, adesso ci troviamo nel fondo delle difficoltà, nell’angoscia più profonda. La vita ci appare impossibile e talvolta disgustosa.

Voi che ne pensate ?

Checchè se ne dica, le cose stanno così…purtroppoultima modifica: 2021-07-17T18:49:59+02:00da un_uomonormale0

2 pensieri riguardo “Checchè se ne dica, le cose stanno così…purtroppo”

  1. I fautori del no, secondo me, vivono e vivranno sempre male la propria esistenza , mutilata o compressa nella morsa del fare. Il non porre fiducia in niente sia intorno a sé che al di sopra di sé, significa nutrirsi di nichilismo e crogiolarsi nel vuoto assoluto del nulla.D’altro canto,l’alternativa che si prospetterebbe allettante per una esistenza più libera e gioiosa,senz’altro più consona anche alle aspettative interiori della persona, non sempre si rivela possibile, per le tante ragioni che quasi sempre bloccano le scelte umane; ma, lasciando da parte gli atteggiamenti estremi del vivere, dovremmo tutti adoperarci per un comportamento fisico e psichico che sia, semplicemente “a misura d’uomo”e , di volta in volta, vagliare le nostre scelte e propendere in favore di quelle in cui maggiormente crediamo, in assoluta buona fede e nel rispetto, sempre, della nostra dignità di uomini. Seguire un simile criterio di vita è certamente cosa non semplice. Personalmente, prospettata come soluzione finale, darei qualche vantaggio al cuore: ci aiuterebbe a vivere una vita di rapporti, nei confronti di noi stessi, del nostro prossimo, della Natura e del Divino, più soddisfacente e felice.Ciao, Dott. e buona domenica del Signore.

    1. Sono del parere che la mente sta sempre sul ciglio dell’abbisso della paura del Nulla, dell’incertezza. Da ciò scatta l’essere positivi perchè- sempre a mio modo di veder – più si è positivi, più la persona si muove in direzione del cuore: come dire, lascia il timone al cuore che non conosce il linguaggio del NO. Mia cara, hai mai sentito se un cuore si chiede:”cos’è la bellezza ?” Se la gode, e nel godersela la comprende appieno. La mente, di contro, solo un turbine di domande: è la sua specialità. La tua sia, una lieta domenica.

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