Nella vita agiamo in modo giusto o in modo sbagliato. Come sapere distinguere le due cose ?

Prendere la giusta decisione - Test

Una volta avevamo l’impressione che era facile distinguere sul nostro agire se fosse giusto o sbagliato. Oggi, pare che le cose si siano un po’ modificate. L’uomo cerca di valutare bene ogni cosa prima di agire. Quindi non è facile. Infatti i nostri motivi sono spesso vari. E quello che è giusto per una persona sembra sbagliato per un’altra. Non sempre possiamo prevedere gli effetti del nostro agire. Sembra paradossale, ma anche sulle nostre buone intenzioni  dobbiamo diffidare. Nonostante tutto, abbiamo una testa e dobbiamo usarla bene affinchè scopriamo che esistono dei criteri.
Sappiamo tutti, che tutto ciò che danneggia l’altro è sbagliato. Così come, quello che risolleva l’altro è giusto. Naturalmente, anche in questo non dobbiamo perdere di vista che siamo nel generico. E’ giusto quindi, tutto ciò che corrisponde alla realtà; alla verità. Ed è sbagliato quello che falsa la realtà e la contraddice. Se si dice che l’agire giusto si orienta su criteri che si ritrovano nella legge di natura o nelle norme delle religioni, allora si comincia a dubitare. Forse è chiedere troppo alle religioni che ci forniscano in ogni caso direttive concrete sull’agire. Se assumiamo una tale concezione di religione siamo in direzione sbagliata. Quì è importante indicare di applicare anche la nostra ragione quando ci disponiamo ad agire. Ma allora dobbiamo assumere che in ogni caso è tutto buono e giusto quello che ci suggerisce la ragione ? Anche questo, a mio parere non può essere un criterio da prendere come archètipo da seguire. Quì, per integrare, si dovrebbe aggiungere un altro criterio : giusto è anche quello che sgorga dall’amore e non dall’odio. Talvolta, anche la ragione è guidata dalle emozioni. Se la ragione agisce a partire dall’odio, diventa una ragione accecata, che produce azioni coerenti, ma che in ultima analisi sono sbagliate, perchè stanno provocando un danno. Conosco persone; razionali, che hanno esercitato violenza come altre persone nel nome della verità e hanno ritenuto di dover spingere gli altri alla verità mediante la violenza. Tanto per fare un esempio papele papele ( come direbbe il buon Lino Banfi ) i fondamentalisti fanatici si richiamano alla verità e la vogliono imporre con tutti i mezzi. Non vedono l’aspetto del disprezzo per gli altri e della violenza, perchè con tutta la loro ossessione per la verità chiudono gli occhi di fronte ai bisogni personali di potere, che serpeggiano sotto il manto della verità.

Nella vita agiamo in modo giusto o in modo sbagliato. Come sapere distinguere le due cose ?ultima modifica: 2021-07-29T11:40:20+02:00da un_uomonormale0

2 pensieri riguardo “Nella vita agiamo in modo giusto o in modo sbagliato. Come sapere distinguere le due cose ?”

  1. Un interrogativo difficile. Pe quanto riguarda amore_odio….ragione_sentimento….ne avevamo gà parlato commentando altri tuoi post. Certamente, in ogni decisione importante della nostra vita dovremmo confrontarci con tutti questi passaggi obbligati. Penso che, alla fine, la coscienza faccia da padrona alle nostre incertezze e, in caso la trascurassimo, pagheremmo di persona. E’ un po’ semplicistico a dirla così, in quanto non siamo soli nell’universo che ci attornia. La vita è sempre un persorso ad ostacoli, speriamo il Signore ci aiuti nelle scelte e, se sbagliamo, ci aiuti ad uscire dai marasmi che abbiamo combinato. Una rsposta certa, umana, non c’è. Quand’ero giovane non ci pensavo….oggi, so per certo che ad ogni passo, ho bisogno di Lui. Buon pomeriggio, caro Peppe, ti sorrido!!

    1. Non di rado nella mia vita mi sono visto passare in rassegna i vari percorsi, di ieri e del passato per quanto riguarda il mio atteggiamento nei confronti degli altri e, ancora oggi mi accorgo che le mie reazioni sono umanamente adolescenziali e, se viste sul profilo spirituale, alquanto anormali. Ad esempio – spero c’entri con l’argomento, quanto meno per rendere l’idea – se leggendo il giornale vengo attirato dalle tante tristi constatazioni che hanno come matrice “delitti”. Ebbene, quasi immediatamente mi accorgo che la mia reazione è quella di condannare quella determinata persona colpevole mista a un sentimento di odio. Poi, a mente serena, mi domando:”Ma sono deputato io, e soprattutto in grado di misurare la sua responsabilità? E non è, d’altronte, molto meschina la mia cosiddetta volontà di giustizia che va ad aggiungere odio a un peccato( visto cristianamente ) già di per sè così grave ? Ecco che la mia coscienza mi ricaccia verso una seria revisione. Grazie Licia, del tuo prezioso intervento. Dici che ne abbiamo parlato in analoghi articoli precedenti ? Forse, non ricordo. Un abbraccio

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