Argomento per me inusuale. Ieri si è celebrata la “Giornata mondiale delle Api”.

Festeggiata la Giornata mondiale delle api, mobilitazione in Europa |  e-gazette

Una trasmissione che ho seguito con interesse su Rai2  e che   mi richiama ancora a un argomento citato più volte nelle ultime settimane: “La natura, l’ecosistema , il pericolo che corriamo…” L’uomo, e sempre l’uomo è l’artefice in negativo dello squilibrio introdotto in seno alla natura.

Il Creatore ci ha affidato la gestione dell’Universo, Egli ha voluto che ognuno fossimo responsabili non soltanto della sua conoscenza e catalogazione, ma anche del suo possesso, della sua protezione e del suo sviluppo per porlo al servizio di tutti. Per dirla in termini papele-papele, il Creatore, nella sua infinita Bontà, ha aperto un cantiere dentro cui tutti  abbiamo un ruolo per sviluppare una profonda coscienza che oggi viene chiamata “coscienza ecologica”

Si, tutto bello, ma cosa c’entrano le Api in tutto questo ?

E c’entrano Si, eccome se non c’entrano.

Le Api sono vitali, fondamentali per la nostra esistenza, e  Dio solo sa quanto ne abbiamo di bisogno di queste creature, non solo per il nostro sostentamento ma anche per la vita stessa del Pianeta. La loro opera di impollinazione  è essenziale per i raccolti e loro derivati che ci nutrono ogni giorno, e non soltanto noi uomini ma anche il mondo animale da fattoria. In parole povere, la meravigliosa varietà di specie animale, di microrganismi, di specie del  mondo vegetale, che chiamiamo “Biodiversità” ci garantisce di cibarci, di avere e bere acqua pulita, di avere ripari sicuri il cui fine è la nostra sopravvivenza. Ebbene, questo meraviglioso equilibrio è nel contempo fragile per cui, oggi, è in serio pericolo.

Le api, stanno correndo una seria minaccia. I loro habitat sono a rischio serio a causa dell’invasione di pesticidi, parassiti e massicce pletore di malattie sono solo “l’antipasto” verso un declino irreversibile se non si corre subito ai ripari.

Forse in pochi sanno che questi animaletti sono la chiave di “lettura”  perchè si preservato l’intero Ecosistema. Il 65% della vita delle piante è legato alla impollinazione. Ma questa biodiversità, supporta molti altri servizi vitali a cominciare del Clima,della purificazione dell’atmosfera, quindi l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo, ma è anche essenziale per costruire  suoli e sottosuoli e riciclare i nutrienti.

In conclusione, senza le Api tutti gli ecosistemi sono seriamente minacciati

Argomento per me inusuale. Ieri si è celebrata la “Giornata mondiale delle Api”.ultima modifica: 2021-05-21T15:01:54+02:00da un_uomonormale0

9 pensieri riguardo “Argomento per me inusuale. Ieri si è celebrata la “Giornata mondiale delle Api”.”

  1. Ciao peppe, tu non lo ricorderai quando mia figlia L. sin dai due anni compiti aveva frequenti febbri e gola arrossata. La pediatra pensava qualche faringite ma non ne aveva. E così, lei stessa mi suggerì la pappa reale. Dopo 15 giorni non ha avuto più nè febbre nè gola arrossata fino ad oggi che è mamma. Si parla sempre dei benefici di questa pappa reale, ma cos’ha di così “miracoloso?” Un sorriso Rosina.

    1. Ciao Rosì, non non sapevo quanto mi dici di tua figlia. La pappa reale deriva sempre dal polline e tramite delle trasformazioni le stesse api la utilizzano per prime esse stesse come nutrimento della larve di api per 2-3 giorni ed è il nutrimento continuo dell’ape regina. In ambito umano si è dimostrato che nei soggetti defedati, quindi con ridotte difese immunitarie per varie ragioni, quali stati influenzali, raffreddamenti, patologie croniche la pappa reale ha notevoli capacità sul Sistema Immunitario risolvendo e aumentando la reattività del Sistema Immunitario. Si rivela ottimo nelle dermatiti o eczemi per uso topico. Ciao Rosì

  2. Scusami il refuso!!!! Quando penso al creato e agli inseti, penso a LUI e dico: niente è per caso su questa terra. Le api poi, fanno parte di una dinamica naturale che solo l’Onnipotente poteva pensarci. E così via tutti gli altri, a lavorare nel loro piccolo ma immenso mondo. Ognuno con il suo ruolo e ognuno con il suo scopo. Noi invece, se sono fastidiosi tendiamo non solo a scacciarli ma anche ad ucciderli. Pensa alla zanzare: se non avesse imbarcato sull’Arca la coppia, oggi staremmo meglio o no?
    Ciao Doc.

    1. Già, credo che siamo nell’insondabile mistero di Dio. Pensa te, l’origine della malaria originata dal morso della zanzara che inocula il Plasmodio dentro il sangue del morsicato”. Le api pungono, sono le femmine, ma lo fanno per difesa. Quì entriamo nel campo dell’entomologia. Lieta serata Carlo

  3. Bel post, il tuo: importnte per l’affermazione di una verità che in natura ha un suo grande peso.Le api sono animaletti innoqui, se non li disturbiamo e veramente indispensabili per trasmettere la vita ad ogni pianta . L’uomo, che tanto ha faticato per trarre dalla terra il suo sostentamento , il suo pane quotidiano col sudore della fronte,ora per avidità di denaro e per la sua corta memoria,sta trasformando quel habitat meraviglioso che è il nostro pianeta, in un ambiente corrotto da un inquinamento che uccide la vita. Sarebbe ora, prima che sia troppo tardi, prenderne piena coscienza e correre ,senza più rimandi, ai ripari. Ce lo auguriamo tutti ed a tutti raccomandiamo di riconoscerne la necessità ed il doveroso impegno. Grazie , caro Dott, per averci offerto, con il tuo post, motivo di intervento. Ciao.

    1. Ciao cara, non so se corrisponda a verità una frase attribuita al grande Einstein:” Se le api si estinguessero nel giro di pochi anni l’umanità si estinguerebbe!”. Pare non sia stata mai pronunciata dallo scienziato, ma anche non supportata da evidenze scientifiche che scompariremmo nel giro di quattro anni. fermo restando che Einstein non ha mai pronunciata questa frase, rimane forte la base scientifica. Si prenda il mondo vegetale, come le piante. Ebbene, queste sicuramente sopravviverebbero ma altrettanto sicuro sarebbe che avrebbero serie difficoltà a “regalarci” il loro prodotto adeguatamente. In conclusione, c’è davvero di che preoccuparsi a ignorare il notevole contributo che le api forniscono alle coltivazioni. Un abbraccio a te Maria Teresa

  4. Veramente interessante il tuo post, Peppe! Conoscevo l’importanza delle api in un delimitato contesto ma il saperle indispensabili, per la sussistenza dell’intero pianeta, mi meraviglia oltremodo. Ho letto con molta attenzione e ci ho riflettuto: siamo veramente degli incoscienti (e non solo per la vita delle api) e ci teniamo ad essere ignoranti, per la libertà effimera ma danarosa di interessi privati. Le api m’incutono un certo timore, la loro puntura è dolorosa ma, a quanto ho appreso leggendoti, ne avrò grande considerazione in avvenire. Sereno fine settimana, Peppe, ti sorrido….licia

    1. Ciao Licia, Come tutti temi il pungiglione delle api, il che mi sembra normale. Ma sai bene che la loro è una reazione verso qualcosa che traducono in pericolo per esse. L’ape è corredata nel suo apparato buccale da una sorta di “uncini”. Non appena punge per lei è la fine; cioè, muore. Perchè muore ? Il nostro derma è composto da un tessuto molle-elastico. Questo strato elastico non consente all’ape di estrarre il suo pungiglione, per cui, nel suo tentativo di tirarlo fuori squarcia il suo addome. Pur lasciando il loro veleno; che non è mortale, ma solo molto fastidioso e talvolta fa correre in ospedale, nel giro di breve tempo l’ape muore. Lo stesso fenomeno non avviene quando l’ape punge altri tipi di insetti, a motivo che questi sono costituiti di Esoscheletro, che è una sorta di rivestimento rigido. In questo modo, l’ape è favorita ad estrarre il suo pungiglione senza problemi. Ricambio il sorriso. Ciao

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