La storia delle epidemie insegna che solo coi vaccini si è ottenuta la vittoria ma….
Voglio esprimere il mio pensiero come se pensassi a voce alta.
I Vaccini ? Come non ammettere che sono stati e sono ancora oggi dei veri “miracoli della scienza ?” La dimostrazione è sotto gli occhi di tutti. I decessi hanno subito un crollo notevole, come pure i ricoveri ordinari e straordinari. Quello che addolora, e molto, è che l’accesso a questo “salva vita” ce l’hanno solo i paesi ricchi. Non ci siamo cari potenti del mondo. Questo è un volere fermare il futuro. Se non c’è equità, e non c’è l’impiego delle nuove tecnologie volti a sviluppare quantità di vaccini detti “termostabili”, ovverosia, che non abbisognano di temperature glaciali, quindi giungere in quei paesi dove persino l’elettricità manca, l’uomo non può avere un futuro. Come ogni pandemia anche questa del Covid-19 ha i suoi tratti inconfutabili trasformativi, ovvero, che porta con sè, il “prima” e il “dopo” e che necessariamente deve modificare il nostro stile di vita, abitudini al fine di favorire quella che si chiama “ripresa e solidità”.
Non ci dobbiamo scordare che ciascuno di noi; uomini di scienza, uomini che detengono le sorti economiche del mondo, fino al buon ortolano, siamo parte insostituibile di un sistema, di un universo che ci chiede di sostenerlo e non di distruggerlo.
Buona notte
Il medico…amato e incompreso
Beh…buona notte
AVVISO
Ho messo la moderazione non per precauzione o diffidenza o quant’altro, ma soltanto per facilitarmi la visione dei commenti. Word press non mette la successione dei commenti in visione, il che mi fa facilmente sfuggire l’intervento di qualcuno. Per fortuna che non ho un blog affollato.
Una cicatrice al braccio, e una storia indelebile
Nella bacheca di una cara amica, alla quale doverosamente porgo le mie scuse, ho molto apprezzato una foto a questa simile: Una cicatrice al braccio sinistro che molte persone di una certa età ben definita presentano ancora, a distanza di 68 -69 anni circa- almeno per quanto mi riguarda -. Cos’è ?
E’ il segno lasciato dalla vaccinazione contro il Vaiolo e che testimonia l’avvenuta Immunità contro questa temibile malattia infettiva.
E’ un segno condiviso dall’intera popolazione mondiale.
Abbiamo tutti paura. Ma in definitiva cos’è la paura ?
IL CLIMATERIO….
Il Climaterio rappresenta il periodo in cui si esaurisce l’attività dell’ovaio; questo fenomeno coinvolge anche un insieme di funzioni che con l’ovaio sono legate attraverso correlazioni neuro-endocrine.
Di contro, si parla di menopausa per indicare la cessazione dei flussi mestruali.
Per indicare poi, il periodo che segue la menopausa si usa il termine “Post-menopausa”, il quale può essere correttamente utilizzato dopo la mancanza di mestruazioni per almeno 12 mesi consecutivi ( naturalmente in soggetti in età menopausale).
Il periodo che precede la menopausa, definito appunto “Premenopausa” si caratterizza frequentemente per la presenza di cicli anovulatori ed irregolarità mestruali. Nel Climaterio vanno incluse le fasi precedenti la menopausa, e le fasi che seguono la menopausa, fino allo stabilirsi del quadro della Senilità( oltre i 65 anni).
Il Climaterio riconosce due forme di insorgenza: 1- Climaterio fisiologico;2- Climaterio artificiale. Mentre il Climaterio artificiale, presuppone l’eliminazione dell’attività ovarica, la menopausa artificiale può essere indotta anche dalla sola asportazione dell’utero; e nei casi di Isterectomia+ annessiectomia, cessano sia le mestruazioni, sia l’attività ovarica per asportazione.
Il declino dell’attività ovarica si accompagna ad un insieme di manifestazioni locali e generali, il cui complesso viene riunito sotto la denominazione di “Sindrome climaterica”.
Solo il 25 per cento delle donne supera la fase climaterica senza ripercussioni. Le altre; ovverosia, 75 per cento, la sintomatologia può manifestarsi già prima della cessazione dei flussi mestruali o coincidere con la cessazione delle mestruazioni( menopausa) o infine comparire dopo che la menopausa si è già instaurata.
L’età in cui insorge il climaterio si aggira per lo più dai 45 ai 55 anni. Il climaterio precoce si differenzia per la sua insorgenza che si aggira prima dei 45 anni, mentre il climaterio tardivo si manifesta dopo i 55 anni.
Si nota inoltre una certa correlazione tra menarca e menopausa, nel senso che quando più ritarda il menarca, tanto più precoce è la comparsa della menopausa. Anche le gravidanze sembrano esercitare un’influenza per cui la nullipara va spesso incontro ad una precoce menopausa.
Vi sono alcune flogosi; ovverosia infiammazioni, come l’ovarite post-parotitica, che influenzano l’insorgenza precoce della menopausa. Infene, la menopausa precoce può avere anche un’origine iatrogena; ovverosia( ormonale, chirurgica…da irradiazione)
In breve, e considerata la complessità dell’argomento, l’eziopatogenesi è multifattoriale, e lo spazio non mi è fedele. Ma qualche osservazione, forse riuscirò a soddisfarla.