Il Vangelo di oggi ci dona questa certezza: Dio vuole che nessuno sia e si senta perduto. Il Dio della consolazione scende nel nostro cuore con verità cura ad amore, per donarci ristoro attraverso l’invito di Gesù ai suoi discepoli: rivolgersi alle pecore perdute.
Perdute, perché non se ne curava più nessuno, abbandonate, uomini e donne soli in pasto alla propria rabbia, delusi dalla vita, senza speranza. Ecco per chi è venuto Gesù, non per i perfetti, ma per chi non vuole più nessuno. Nel tonfo del loro cuore egli è la voce che grida: io ti voglio! Avvicinati a me!
Avviciniamoci a Lui, chi non ha una parte perduta in sé? A chi non è mai mancata la speranza? Ecco, oggi davanti al Signore consegnamo noi stessi con questa certezza: Dio avrà cura di me. Non solo un momento ma sempre. Sempre la sua mano cercherà la tua, sempre Egli abiterà nel tuo cuore, è questo il momento di avere il coraggio, di sentirsi perduti per ritrovarsi, è il tempo della rinascita, perché nonostante tutto Egli è qui con te.
“Signore,
a volte mi sento perso come una moneta, rotolata giù,