Novena di Natale 4° giorno

“Nel mio silenzio Signore, 

fa che ti senta.

Sei vento, calore, amore,

dolce sguardo di bambino,

assiso nel tuo giaciglio ti fai contemplare,

ed i tuoi occhi contemplano il mondo,

un mondo che attende il tuo sguardo

per essere sanato,

per sedersi li accanto a Te.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

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Silenzio, differenza, intenzione

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MARTEDÌ FERIA PROPRIA DEL 19 DICEMBRE

Anche Zaccaria vive come Maria la sua annunciazione, e come Maria pone una domanda: come è possibile? Zaccaria diventerà muto segno della sua incredulità. Eppure la domanda di Maria e di Zaccaria è la stessa.

Qual è la differenza? La differenza non è nella domanda, ma nell’intenzione che muove il cuore e che a Dio non si può nascondere. Possiamo pensare che Dio non si accorga di noi, che non ci conosca, eppure ogni ombra è riconoscibile solo dalla luce, ovunque tu vada Egli ti troverà.

Siamo chiamati a fare della nostra incredulità, il luogo dove essere ritrovati da Dio e non saremo puniti. L’essere muto di Zaccaria non è una punizione, il Signore già lo conosceva, non ne avrebbe avuto bisogno; avrebbe potuto persino revocare la sua promessa, è Dio, ma questa è la logica degli uomini, che mettono a Dio parole che non ci sono.

Quell’essere muto è imparare a fare silenzio, un silenzio in cui sia Dio a parlare, in cui scoprire che all’interno del nostro cuore c’è il suono della voce silente di Dio, silenziosa ma non muta, perché anche l’eco fa rumore e rimbomba come il battito del cuore, così che tra la Sua parola e il tuo cuore, ci sia lo stesso ritmo, lo stesso battito.

Cosa sta accadendo? Stai riconoscendo Dio in te, stai riconoscendo che in te abita una presenza che non ti lascerà mai solo.

Vuoi credere nell’impossibile? Scendi nel profondo del tuo cuore e ascolta, Dio è sceso per abitare in te, perché la Sua dimora sia il tuo cuore e tu scoprirai che da sempre eri nel cuore di Dio ed allora non parlerai più, non perché sarai muto, ma perché avrai scoperto una parola che è la tua sostanza.

“Signore, parlami,

sto in silenzio per contemplare il Tuo amore.

Provo a scendere in me per cercare Te,

per sentire il mio cuore battere.

Tu soffio di vita, respira con me,

dammi il ritmo.

Aiutami a vederti

così che non debba più cercare di contemplarti,

perchè ti avrò sempre dinanzi ai miei occhi

e il Tuo volto osserverà il mio.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)