Ora lo sento

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VENERDÌ 10 FEBBRAIO 2023

SANTA SCOLASTICA, VERGINE – MEMORIA

 LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Gn 3,1-8

Salmo: Sal 31 (32)

Vangelo: Mc 7,31-37

Se il Signore dicesse a ciascuno di noi, in questa momento la Parola “apriti”, come risuonerebbe? Cosa devo aprire? A che cosa devo aprirmi?

Non abbiamo bisogno di molte parole, ma di un’unica Parola che vada dritta al cuore: quella di Gesù.

Non si tratta più solo di orecchie che si aprono, del nodo della lingua che si scioglie, ma l’apertura riguarda l’accoglienza, la relazione che fa vivere.

Si guarisce prima nell’ascolto, nell’udito e poi si sarà anche in grado di dire, di parlare.

Essere capaci di ascoltare la sua Parola non è sempre scontato, è una grazia da chiedere, perché vinca le nostre resistenze e ci sveli la nostra identità di figli amati e guariti.

Quando si aprono gli orecchi e si scioglie il nodo della lingua, si può parlare correttamente perché divenuti capaci di dire la parola di verità che vive dentro noi, di esprimere l’amore che abbiamo ascoltato. Non possiamo più tacere i benefici e la Misericordia ricevuta.

“Effatà.

E Tu eri l’unico a sapere cosa

avevo bisogno di essere aperto, risanato, da Te toccato.

Subito cominciai a sentire

come se non avessi mai smesso.

Il mio cuore batteva forte,

che c’entra mi direte,

eppure qualsiasi cosa rimanga chiusa

il cuore ne risente.

Effatà, apriti.

Non dimenticherò mai le Sue parole

le sento ancora, e non è solo un ricordo,

perché Colui che mi sanato è sempre con me

ed io ora lo sento”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

 

 

Una novità di vita

una novità di vita

16 GENNAIO 2023

LUNEDÌ DELLA II SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

 LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Eb 5,1-10

Salmo: Sal 109 (110)

Vangelo: Mc 2,18-22

Leggendo il Vangelo di oggi, siamo dinanzi ad un invito alla novità di sguardi, di gesti, di pensieri, capaci di ricucire lo strappo presente nel nostro cuore, dato dalle fatiche e dalle difficoltà.

“Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore”.

Siamo chiamati a non rattoppare tanto per guarire, ma a risanare il nostro cuore con l’unica cosa capace di essere nuova e far bene al cuore: la Parola. È la Sua Parola, l’entrare nel suo modo di pensare, sempre nuovo, diverso, libero ed affascinante, capace di dare una ventata di aria fresca ad una stanza chiusa da anni.

Gesù fa delle parole un atto di ricreazione, capace di risanarci in profondità e farci fare esperienza di come l’Amore fattosi carne, s’incarni nella nostra storia ferita, donandoci non solo la speranza, ma un nuovo modo di vivere l’oggi.

Siamo chiamati a scegliere se prendere in mano, per timore, una stoffa grezza, ma che però conosciamo da sempre, oppure indossare l’abito nuovo della festa, fatto su misura da un sarto che ci comprende. Egli fa di noi uomini e donne in grado di vivere una novità di vita partendo dall’amore, dal perdono, così che donandolo, il nostro cuore non avrà più uno strappo, ma il segno di un amore che è passato ed ha impresso il Suo sigillo.

“Signore,

metti sul mio cuore il sigillo del Tuo amore,

affinché ogni dolore non sia più profondo tanto da indurirlo.

Fammi sentire la Tua forza,

come un eco che dal di dentro mi sprona.

Sostienimi nella fatica

e fatti spazio mio Dio, fatti spazio,

tanto che io ti possa percepire,

non solo per un momento, ma sempre.

E quando il mio cuore si stringerà per la sofferenza,

possa provare il calore del Tuo amore donargli conforto,

così che ogni mio gesto parta da qui, da quell’amore percepito,

dal Tuo amore donato e non da ciò che ho sofferto”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)

Lo stupore della Parola

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10 GENNAIO 2023

MARTEDÌ DELLA I SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Eb 2,5-12

Salmo: Sal 8

Vangelo: Mc 1,21b-28

 

Lo stupore coglie chi vede Gesù insegnare. Egli insegna con autorità, un’autorità che non è una rigida disposizione che incute timore, ma più un’autorevolezza che affascina. Le sue Parole penetrano in noi ed è come se fossero lì da sempre; questo capita quando leggiamo o sentiamo quella Parola che entra dentro di noi e ci dice qualcosa, ci smuove.

Lasciamoci stupire da Dio, anche quando pensiamo non abbia niente da dirci, quando in quella giornata “no” fatta di tristezza o persino rabbia, l’ultimo dei nostri pensieri sarebbe dedicare del tempo alla Parola: proprio quello è il tempo dello stupore, perché Egli è sempre stato qui.

Lo stupore lascerà il posto alla speranza e la speranza diventerà certezza che quei giorni in cui la difficoltà sembrerà prendere il sopravvento, ci sarà sempre un Parola pronta ad accoglierci alla porta di casa, lì nel nostro cuore per darci la forza.

 

 

Ci sei Tu

 

ci sei Tu

 

01 DICEMBRE 2022

GIOVEDÌ DELLA I SETTIMANA DI AVVENTO

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Is 26,1-6

Salmo: Sal 117 (118)

Vangelo: Mt 7,21.24-27

Il Signore oggi ci invita a scegliere, poiché per entrare nel regno dei cieli, ovvero nella relazione con Lui è necessario fare vita di tale relazione. È questa la volontà di Dio, al di là di ciascuna scelta personale, la prima vera decisione è sceglierlo, farlo entrare nel nostro quotidiano.

Scegliamo il Signore: lasciamo che le Sue parole penetrino nel nostro cuore, esse saranno la forza nella tempesta. Quando nel timore ci mancherà la terra sotto i piedi, sapremo che Lui è qui con noi e allora non dovremo nemmeno dire: “Signore, Signore”, perché sapremo che Egli sta già parlando e operando in noi.

In questo avvento, tempo di attesa e di speranza, cerchiamo nel quotidiano di innalzare il nostro pensiero a Lui; mentre lavoriamo, studiamo o siamo in casa, eleviamo a Dio una preghiera dal cuore. Piano piano la paura passerà, gli occhi si apriranno alla provvidenza, e il cuore comprenderà di essere su una roccia sicura dove il passato, il presente e il futuro, non saranno in grado di farci vacillare, perché Dio, nostro Padre ci ha promesso un luogo sicuro in cui poter posare il cuore.

L’avvento è proprio il tempo in grado di rafforzarci in questo, poiché al di là delle luci di natale che illuminano le nostre città, c’è una stella in grado di condurci a casa, da Dio. Tale stella ci guida a meditare oltre il nostro tempo, in compagnia di Maria e Giuseppe, essi intrapresero un viaggio fidandosi di Dio e nonostante la fatica, il loro cuore era al sicuro, perché Dio era con loro.

In quella Santa notte, si compirà la promessa di Dio, una luce attraverserà il buio delle nostre notti, nascerà l’Emmanuele il Dio con noi, la loro e la nostra stella più bella, in grado di donarci pace, amore e coraggio per tutta l’eternità!

“Scelgo te,

perché sento che tu mi hai scelto,

la Tua è una chiamata a vivere

ciò che in una vita non basta: la Tua parola!

Proprio per questo, non voglio più perdere tempo,

aiutami a non sprecare parole,

ad essere attento a Te

che vieni non solo a Natale, ma sempre,

per confortare il mio cuore,

per dirmi di non avere più paura,

perché qui con me, ora e sempre ci sei Tu”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

 

La Sua Parola non passerà

La Sua Parola non passerà

 

25 NOVEMBRE 2022

VENERDÌ DELLA XXXIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Ap 20,1-4.11-21,2

Salmo: Sal 83 (84)

Vangelo: Lc 21,29-33

 

Il Vangelo di oggi ci rassicura: la Sua Parola non passerà, perché crea, è viva ed è efficace e attraversa con noi ogni fatica, battaglia, dolore per donarci la forza.

Essa è una Parola che ascolta, sente il grido dei poveri, di chi è nella fatica, e ci viene incontro, affinché ciascuno di noi possa trovare coraggio, possa credere o tornare a credere nella Sua promessa, possa osservare il cielo e la terra passare, ed accorgersi che essa resterà per sempre.

Il Padre ci dona Gesù, Egli è il Verbo di Dio, così che il nostro cuore trovi stabilità, non tema e faccia esperienza di un amore concreto in grado di prendersi cura di noi e poter esclamare:

“Signore, ti ascolto,

desidero sentire la Tua forza,

A volte temo che il mio cuore

non sia pronto o attento,

ma lì dove non riesco, ti prego aiutami.

Tu sei la Parola stessa,

donata dal Padre

per darmi un po’ di sollievo.

A Te mi affido, affinché il mio cuore,

piegato dalla fatica ritrovi la forma dell’amore

si rinsaldi e continui a credere in Te”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

 

 

Per noi o per tutti?

per noi o per tutti?

 

 

19 OTTOBRE 2022

MERCOLEDÌ DELLA XXIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: Ef 3,2-12

Salmo: Is 12,2-6

Vangelo: Lc 12,39-48

 

Nel Vangelo di oggi, mentre Gesù spiegava ai suoi una parabola, Pietro chiede: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». Gesù continua a parlare senza rispondere. Perché l’evangelista Luca introduce questo dettaglio, che apparentemente è lì senza motivo?

Perché spesso può capitare di sentirci come Pietro e dinanzi alla Sua Parola, anziché chiedere cosa vuole insegnarci, tendiamo a considerare se essa è per noi o meno, ponendo implicitamente dei paletti a ciò che la Parola stessa ha da donarci. Gesù non risponde, affinché Pietro vada oltre, ed impari ad ascoltare una Parola, che per il fatto stesso provenga da Lui, ha da dire molto alla vita di Pietro ed alla nostra.

Solitamente ci fermiamo alla ricerca di risposte, alle nostre domande, ma il Vangelo non è un libro di risposte è la Sua Parola viva, vera, reale per noi. Sono Parole che il Signore vuole dirci con tutto se stesso, poiché ascoltandole possano donarci la forza e la direzione per vivere la strada che Dio ci ha tracciato, la nostra via di bene dove il Signore ci è accanto.

Quell’ora che non immaginiamo, quella Parola che non pensavamo è qui per noi, è arrivata pronta per essere udita, segno che quella parabola si è realizzata: è davvero qui, vicino a noi, il Figlio dell’uomo.

“Signore,

nelle mie domande e nei miei dubbi sei un luogo di rifugio,

nei miei sbagli, sei conforto,

nelle mie paure ti ritrovo,

affinché io non sia solo e possa superarle.

Aiutami a riconoscerti, lì dove a volte penso Tu non ci sia

ed impari a cercarti così che trovandoti

qui in me, prima di me,

io continui a credere che davvero mi sei accanto

e questa, che una volta era una domanda, diventi una certezza.”

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

 

Beata,beati

 

Beata, beati

 

08 OTTOBRE 2022

SABATO DELLA XXVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Gal 3,22-29

Salmo: Sal 104 (105)

Vangelo: Lc 11,27-28

 

Una donna dalla folla esprime una lode verso Maria, colei il cui grembo ha portato il Signore ed il suo seno lo ha allattato, ed Egli risponde: “beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!”.

Una risposta chiara, decisa. Da una prima interpretazione, Gesù sembra quasi non curarsi della Madre, eppure non è così, con un ascolto attento, possiamo scorgere come Egli riaffermi la stessa cosa e ci suggerisca un passo in più.

Infatti, Maria è la prima che ha ascoltato e osservato la Parola, il suo grembo è il luogo dove nascerà la Parola fatta carne, quasi a dire, che non solo sua Madre, ma a partire da Lei possiamo essere beati e diventare custodi della Parola.

Gesù invita la donna della folla e noi, a non stare in disparte così da vivere quella beatitudine di cui facciamo già parte.

“Beata o Maria,

perché hai fatto di Te

il luogo in cui la Parola potesse crescere

e giungere fino a me,

a tratti stanco e affaticato.

Nonostante il mio peccato,

grazie a te,

la Parola può risiedere anche in me,

grembo a volte sterile di fede,

ma desideroso di essere perdonato.

La Misericordia entra a fare parte della mia casa,

il tuo amore mi riempie il cuore e lo consola,

perché tu hai generato anche me”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

“Avvenga per me secondo la tua parola”.

 

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VENERDÌ 07 OTTOBRE 2022

BEATA VERGINE MARIA DEL ROSARIO – MEMORIA

 

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: At 1,12-14

Salmo: Lc 1,46-55

Vangelo: Lc 1,26-38

“Avvenga per me secondo la tua parola”. Maria si fida del progetto di Dio!

In quel Si, dalla carica esponenziale, siamo compresi anche noi. Grazie a Maria possiamo sentirci in relazione con Dio, perché Egli ha preso un volto, si è fatto carne. Grazie a Lei la nostra umanità fragile è riconciliata, amata da un Figlio il cui amore non cesserà mai di esistere.

Gesù Figlio di Dio, lo è anche di Maria, una donna che ha molto amato e con la stessa determinazione di suo Figlio, ha proseguito il suo cammino fedele ad una promessa.

L’affermazione: “avvenga per me”, non è pronunciata solo una volta, ma durante tutto il corso della sua vita, quando Gesù cresceva, e fino alla Sua morte in croce, dove tutte le parole dell’angelo sembrano non esistere più. Eppure è l’esistenza di Maria stessa a far vivere quella promessa, grazie al suo esserci, grazie al nostro esserci, che possiamo vivere della promessa di Dio per noi.

Non dobbiamo temere, c’è un progetto più grande di amore per ciascuno e se l’amarezza o il dolore non ci permette di percepirlo, fidiamoci di Colei che si è fidata, ha creduto all’amore, e il suo Si, ha ricolmato di bene tutta la terra.

Affidiamo il nostro cuore a Maria da cui siamo custoditi ed amati, affinché dinanzi alle perplessità del tempo presente, Ella sia per noi come l’angelo pronto a rispondere: “non temere”.

“Maria,

ti affido il mio cuore.

Sto in silenzio,

per sentire la Tua consolazione,

cosi da tornare a sperare.

Insegnami a credere

che sono qui, perché un amore mi ha raggiunto.

Dio già mi amava

ed è per questo che è venuto da te,

perché un giorno,

tu mi avresti insegnato,

che sono parte di un progetto più grande

e il mio cuore forte della tua parola

ricominciasse a battere”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

La Parola ci attraversa

 

La Parola ci attraversa

 

 

MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2022

SANTI ANDREA KIM TAE-GÔN, PRESBITERO, PAOLO CHÔNG HA-SANG, E COMPAGNI, MARTIRI – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Prv 21,1-6.10-13

Salmo: Sal 118 (119)

Vangelo: Lc 8,19-21

Ascoltare! Viviamo la Parola attraverso il nostro corpo. La Parola ci attraversa e s’incarna, prende vita tanto che l’ascolto non è mai statico, porta sempre con sé un movimento, un’azione, anche noi ci muoviamo come il Signore che passa!

Grazie alla Parola non c’è più distanza tra noi e Dio, Gesù attraverso le scritture ci presenta il Padre e lo fa mediante un linguaggio chiaro, comprensibile a tutti che è l’amore.

Abbiamo con Lui un legame profondo, siamo Suoi familiari e il Signore oggi ce lo conferma, perché solo ascoltando la Parola possiamo comprendere quell’amore, quella speranza a cui siamo chiamati a vivere e che si fa concreta attraverso le parole del Figlio.

Fermiamoci ad ascoltare la Parola, e sostare dinanzi a Lui lungo il corso della giornata, affinché ogni nostro momento possa trovare vigore e forza dalle Sue parole. Scopriremo una Parola pronta a sorprenderci al momento giusto, ci sentiremo amati nella concretezza e non a parole da un Dio che si è fatto carne, corpo, come noi, così da aiutarci a credere in Lui, con tutto noi stessi, con il tutto di noi.

“La tua Parola Signore

entri in me

e sia casa ovunque vada.

Dinanzi a un mondo di parole, di promesse,

c’è una Parola che non delude,

e s’incarna.

Aiutaci a comprendere che la Tua Parola

è la buona notizia per la nostra vita,

e fai di me il luogo in cui possa trasmetterla

con tutto me stesso”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)