tracce di me...una finestra sul mio mondo... |
o sia ormai arrivata alla perfezione;
solo mi sforzo di correre per conquistarlo,
perchè anch'io sono stata conquistata da Gesù Cristo.
(ATTI 1:8)
ma avrete forza dallo Spirito Santo
che scenderà su di voi
e mi sarete testimoni
fino agli estremi confini della terra
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A volte mi domando
perche nessuno parla d'Amore
cosi sorpreso
come se fossi il solo a sentirlo.
Liberando i desideri
il momento che più amo
discende sempre da un Amore.
Con lo stesso suono
e lo stesso volto che si perde
col vento,
in un tempo che non si conta
con i numeri,
perchèil tempo
ha tutto il tempo,
per viverlo.
F.Franco
Messaggi di Febbraio 2005
Post n°6 pubblicato il 20 Febbraio 2005 da CRIUNAMICAXTE
Nessuno, ti ho incontrato la scorsa notte. Nessuno, il cui viso mi è oscuro. Tu, Nessuno, che contempli la mia anima. Senza tempo. Senza volto. Nessuno, di cui sento sempre la stessa inesorabile nostalgia. Uomo senza nome. Taciturno compagno dei miei giochi solitari. Nessuno, prima che io stessa ti rendessi Qualcuno. Nessuno, solo tra molti. Nascosto dietro l’ombra di qualcuno. Nessuno io ti cerco. Ovunque il silenzio si riappropria della sua loquacità. Laddove un gesto è la sintesi della poesia più eccelsa.
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Post n°5 pubblicato il 20 Febbraio 2005 da CRIUNAMICAXTE
"Una mattina d'estate, mentre passeggiavo nelbosco, incontrai....un uomo, che triste e sconsolatosedeva ai piedi di una vecchia quercia.Non scorgevo ilviso suo, perché bagnato da un fiume di lacrime.Rimasi, così, attonita, di fronte a quell'esserechiedendomi quale fosse la causa di tantadisperazione.Cauta mi avvicinai.Una volta accortosi della mia presenza, limitò il suopianto, alzò il capo e i nostri sguardi siincrociarono. Accennò un sorriso che non tardò atrasformarsi in un'espressione di tacito imbarazzo.Dal cielo, ad illuminarci, la tiepida e trasparenteluce del sole: alberi in fiore, cinguettio degliuccelli.Tutto ai miei occhi appariva come un mondoparadisiaco. Tanta, era la bellezza che intorno a mepotevo ammirare, quanta la disperazione di quell'uomo.Senza rendermene conto mi ritrovai seduta al fiancosuo decisa a scoprire cosa turbasse tanto la suaanima.Cercai un suo sguardo, mentreincomprensibilmente, come guidata da una forzasovrumana, tenevo le sue mani tra le mie.Quell'uomo mi apparteneva: in lui qualcosa mi erafamiliare. Dai suoi occhi scaturiva una luceammaliante.La sua presenza evocava in me una forte sensazione dibenessere. Incuriosita, chiesi allo sconosciuto dadove provenisse. Egli mi guardò e mi narrò una brevestoria: "Un posto incantevole, quanto l'oceano,infinito come il tempo"sospirò, poi riprese fiato econtinuò il suo racconto: "Lì viveva una giovanefanciulla. Un giorno, avventuratasi nel bosco incontròun giovane, che piangente le narrò una triste storia.Era la storia di chi come lei, si era addentrata inun paradisiaco mondo incontrando la disperazione negliocchi di un giovane sconosciuto."La storia non sarebbe mai cambiata. La giovane siavventurava nuovamente in quel bosco incantato, eproprio qui al centro di quell'eden, era destinata adincontrare la sofferenza.Arrivò la notte scura e silenziosa.Mi allontanai da quell'uomo; avrei voluto che venissecon me. io lo avrei salvato dalla follia. Lui con undolce sorriso mi disse che nel paradisiaco mondo incui viveva vi era bisogno della sua presenza, solo inquesto modo la natura avrebbe riacquistato un suoequilibrio......."...Mi svegliai, aprii il mio diario e narrai il miosogno: "Incontrai un giovane poverissimo; aveva unvecchio cappello, la giacca logora. L'acqua glipassava attraverso le suole delle scarpe, e le stelleattraverso l'anima!!!""Nel paradisiaco mondo dell'Amoregiace la mia disperazione"Spensi la luce e tornai a dormire, sognando altrimondi di cui poter narrare. FINE Cristina
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Post n°4 pubblicato il 20 Febbraio 2005 da CRIUNAMICAXTE
Si avvicinava lentamente. Mentre nel buio, a stento, riconosceva la sua ombra. Il Fantasma Innamorato si accingeva a raggiungere la Sua amata. Il rumore dell’uomo era ormai solo un remoto antagonista. Il suo cuore era giunto al capezzale di Lei, prima ancora ch’egli mettesse piede in quella stanza. Ancora pochi minuti lo separavano da quella casa. Attraverso le vetrate, si poteva ancora intuire il Suo sguardo: fuoco rosso ardeva nel caminetto, la stessa luce che da fuori si intravedeva. Le luci ormai spente, forse un lume, ma solo a tarda notte. Arrivò. Con l’ansia di chi non sa aspettare, si affrettò a varcare la soglia della sua casa. All’entrata si poteva gia udire il crepitio del fuoco, e sulla pelle gustarne il tepore. La Vita abitava quelle mura, mentr’egli non era che un briciolo di Nostalgia. Il Fantasma Innamorato non conosceva la Vita eppure non smise mai di cercarla. Continuò, lungo il corridoio, finche non inciampò in una scala. La percorse senza cautela. Dove c’è vita, non si odono rintocchi di Nostalgia. Lui, il Fantasma Innamorato lo sapeva. A volte impiegava tutte le sue forze per percuotere quel luogo incantato. Dimenava se stesso senza che mai nessuno udisse lamenti. Lamenti, si. Smise di cantare quando la sua voce un giorno lo abbandonò. Ma poco cambiava in fondo. I suoi canti sarebbero stati a loro volta inascoltati. Eccola. Qualcosa in Lei ancora resiste. Poi d’un colpo si concede alla braccia dell’audace Morfeo. Lui le si avvicina, vorrebbe toccarla, teme di poterla svegliare. Non vuole interrompere il Suo sonno, ma solo starle accanto. Toccarla. Ricordare le Sue mani, i Suoi seni, i Suoi sapori. Ma in quella casa non c’era posto per spettri del passato. Il Fantasma Innamorato non era il benvenuto. Forse forse, qualche comparsa con la benedizione di Morfeo, ma nessun posto per questo sgradito ospite. Povero, povero, povero! Questo Fantasmino innamorato! La Vita lo ha lasciato. Cornuto e mazziato.
“Mille volte cattivo giorno. Se tu non sei con me. Notti senza sonno. Sensi senza pace. Caldo e freddo Buio e luce. Ancora pochi passi E non potrai che guardarmi attraverso un vetro. Quando il tuo riflesso si farà troppo cupo Io non sarò che una lontana chimèra.” .Il fantasma innamorato. Riva, 10 gennaio 2005 Cristina |
Post n°2 pubblicato il 20 Febbraio 2005 da CRIUNAMICAXTE
Vicino alla scogliera. Stava li seduta, aspettando che il mare quietasse. D’un tratto trasali essa stessa, sorpresa da un folle pensiero che le attraversava la mente. Il suo ricordo era ancora cosi forte, da farle credere che se in profondità avesse cercato avrebbe con ogni probabilità ritrovato ancora le sue orme, come se il tempo non si fosse mai fermato. La ragione aveva ormai ceduto passo alla suggestione. Ella stessa accoglieva in se mille immagini che con lo sguardo proiettava oltre l’orizzonte della fantasia. Ed ogni volta, era il suo volto, quello che incontrava. Un volto a lei caro. Desiderio febbrile e tacite nostalgie furono unici testimoni dei loro incontri segreti. Talvolta dovette attendere diverse ore prima che l’immagine di lui le si proiettasse sul fondo, ma egli giungeva poi, come sempre, cosi come lei stessa lo aveva pensato. I risvegli, sempre più bruschi. Calava sempre il tramonto, quando un soffio di vento più fresco, alla sera, le arrestava quel sonno, riportandola alla sua infinita solitudine. Gli occhi ancora pieni di gioia, ma un sorriso spento. Una mano tesa all’orizzonte mentre l’altra si asciuga le lacrime. Si narra di una voce, che alla sera, si disperde tra le dune del mare; la si può udire all’altezza del faro, fin giù, in fondo, lungo orizzonti tracciati da una scia di luce. Pare sia inascoltata, le imbarcazioni di passaggio transitano troppo distanti: ci sono marinai che temono a tal punto la terra da non attraccare mai gli ormeggi. Qualcuno però deve averla pur sentita. Non sarebbe sennò giunto sino a noi tale aneddoto… pare che un naufrago restituito dalle onde del mare portò con se questo piccolo segreto. Un immagine scattata da una mano invisibile. Una foto che ritrae lei, seduta ai piedi della scogliera, lo sguardo basso, una mano tesa all’orizzonte mentre l’altra si asciuga le lacrime. (.cristina. riva 30.12.2004) |
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GESÙ CRISTO
perchè qui abbiam bisogno di Te.
Per favore ritorna,
hanno sporcato tutto quello che c'è..
(Alessandro Bono)
TU SEI LA MIA CASA..
Tu sei la mia vita
altro io non ho
Tu sei la mia strada,
la mia verità,
nella tua parola io camminerò
finché avrò respiro
fino a quando Tu vorrai
non avrò paura sai
se Tu sei con me
io ti prego resta con me. (...)
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