GIORNI STRANI

Tetralogia degl'Inquieti: Legione dei mille volti.

   Giorno a tutti. Aumenta la famiglia, nel senso che aggiungo questa poesia alla Trilogia degl'Inquieti... che diverrà quindi una tetralogia. Alla fine di questa, gli altri tre link.

Legione dei mille volti.

E’ giunto il tempo,

Uomo,

in cui seguirmi

dovrai

senza remore,

per conoscere

con gli occhi –

a viva luce –

quanti volti

popolano

e scorrono via

nella colata

incandescente  

dell’imperitura sostanza

sempre a te celata.

Eccoli or ora,

Uomo,

non esitare

e domina

con la mente

codesta moltitudine

di entità bizzose

dal flusso permanente.

Ridacchiano

variopinti

menestrelli impudenti,

mentre schizzano

come molle

fieri degli aguzzi denti.

Sentenziano,

austeri e tronfi,

grigi legislatori

oppressi

da ruvide carte

adorne di ghirigori.

Incitano

alla lotta bieca

e al massacro

corazze efferate

sguainanti sciabole

nel nome di un principio sacro.

Solchi misteriosi

tracciano con forza

braccianti

dalla pelle d’oliva

e dalle mani di scorza.

E poi ancora,

sempre più a valle,

gl’Infanti

e i Martiri,

i Sapienti

e i “Senza pace”

reclamano

questuanti un cenno:

ecco, guardale, bolse e ruffiane e luride!

mentre ti acclamano

schiave del tuo senno…

Colata rovente

di lingue straniere,

la Legione dei mille volti.

Avida

della tua conoscenza

com’è apparsa ora scompare:

ma è sempre lì

nei ghetti della coscienza,

rimembra,

Uomo…

La moltitudine

ride

e piange

e ascolta

e pensa

e combatte,

dalla notte dei Tempi,

sotto il giudizio

assoluto

di un santo nome.

Nel dominio del tuo sovrano

nome.

Io siamo.

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Noi decadenti

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Nostra Signora degli uomini

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