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Messaggi di Ottobre 2014

RACCONTI STONATI: VESTO SEMPRE UGUALE (e non son mai cresciuto)

Premessa: questo è un post un po' diverso dai soliti di questo blog. E' un esperimento di breve racconto. "Stonato" perchè nasce dall'ascolto di una canzone rielaborata in storia, ma dalle mani di uno che scrittore non è. Ci può stare, quindi, qualche "stecca". In fondo al post c'è la canzone da cui ha origine il tutto. Buona lettura.

E' l'una, cazzo: la devo smettere di svegliarmi a ora di pranzo! Pranzo, poi. E chi c' ha voglia: ho la testa che mi scoppia e in bocca un sapore come se avessi mangiato copertoni di un tir. Pranzo, poi. Che in frigo non c'ho niente: una mezza scorza di formaggio che sta li da chi lo sa quanto. Devo fare la spesa, dopo. Ma mi rompo. Ora mi accendo una sigaretta e me la fumo in santa pace. Ma che è 'sta roba sul tavolo? bollette...scadute da più di un mese! e come cazzo le pago? potessi usare i casini che combino come moneta sarei milionario. E invece no, sono il classico fancazzista amato dagli amici perchè è il primo a fare bordello, ma evitato come la peste dai parenti che manco si ricordano che esisto se gli chiedo una mano. L'eterno ragazzino testa di cazzo, insoma. Ma ormai, a 33 anni, è tardi per cambiare: e pure se lo facessi, per tutti sarei sempre quello che sono adesso. Un cazzone. Quindi mi lascio stare così.

Eppure ero bravo una volta; studente modello, iscritto a biotecnologie, 30 al primo esame di chimica. Un potenziale fenomeno, insomma. Poi mi sono messo a fumare ed attaccato alla bottiglia, e ho buttato tutto nel cesso. Ho deciso di non fare più niente, tanto pure se mi laureo con 110 e lode, bacio accademico e pompino magistrale sempre a lavorare in un call center finisco. E per quello basta un diploma, oltre a saper fottere la gente: e modestamente, in questo, sono maestro. La chimica, però, mi piace sempre: ho rubato diversi libri in biblioteca all'università, e ho continuato a studiarla. Lo stesso per sostanze e strumenti: tra amici farmacisti, ricercatori ed altro, a casa ho tutto quello che mi serve per sperimentare senza bisogno di borse di studio. Aiutati che Dio t'aiuta, mi diceva semrpe mia nonna. E io mi sono aiutato così a studiare quello che davvero mi piaceva.

Il punto è che questo è un paese di merda, che non offre nessuna opportunità. La mia generazione l'hanno presa e l'hanno buttata nel cesso senza nemmeno prendersi la briga di tirare lo sciacquone; siamo ancora li che annaspiamo cercando di tirarci fuori dal mare di merda in cui ci hanno immersi. E allora, visto che la soluzione non la trova nessuno, l'ho trovata io.

Ora però mi devo vestire. Tenuta d'ordinanza: jeans strappati e t-shirt. "Vesto sempre uguale, e non sò mai cresciuto". Vero: le rare volte che vedo mia mamma mi dice sempre di smetterla di andare in giro come un pezzente e che quelli che si vestono coi pacchi della caritas sono più eleganti. 'Sti gran cazzi. Comunque tra poco vado a lavoro. Cioè, vado a pulire i cessi in una di quelle cliniche estetiche costosissime dove la gente paga migliaia di euro per togliersi gli anni coi lifting e farsi sbiancare i peli del culo. Sbiancamento anale, si chiama: la versione aggiornata di "Dietro liceo (o asilo?), davanti museo", insomma...Bella merda, tanto siamo in tema. Comunque sia quel posto è tutto un viavai di politici, gente importante. Migliaia di euro che camminano. Persone putride dentro, ma coi peli del culo tirati a lucido. E visto che in questo mondo piace tanto la pulizia, sarò io a liberare il mio paese da questa feccia.

Adesso sono in clinica, ed è l' ora di agire: tanto sono tutti in pausa caffè a sparlare di quello e di quell'altra, e non fanno caso a me. Sostituisco i filler di collagene e acido ianuronico con quel veleno potentissimo e irrilevabile che ho sperimentato negli ultimi mesi a casa. Tempo 2 mesi e quelli a cui è stata iniettata 'sta roba vanno dal creratore, senza che rimanga alcuna traccia nell'esame tossicologico. Il delitto perfetto. Studiare serve a qualcosa, allora... E poi, chi sospetterebbe mai di uno sguattero che pulisce i cessi? nessuno. Una siringa et voilà, ripuliamo un po' questo paese. Che se a noi non ci pensiamo da soli, loro mica se ne fregano se non arriviamo più a mangiare. Avevi ragione, nonna: aiutati che Dio t'aiuta...

ALTRI RACCONTI STONATI

- Notturno urbano

- Liberi

- La guerra di Piero


(24 Grana - Vesto sempre uguale)

 
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FIABE MODERNE: IL BRUTTO ANATROCCOLO

C'era una volta, in campagna, un bellissimo lago circondato da un canneto, che fungeva da rifugio per molti animali. Tra questi un'anatra che covava le sue uova: era in quella posizione da diversi giorni ormai, e il dolore di culo la portava a maledire quel bicchiere di troppo bevuto alla festa di fidanzamento di Cenerentola (clic) grazie al quale era rimasta incinta dopo una notte di sesso sfrenato con un ignoto papero del quale si erano poi perse le tracce. "Disgraziato" pensava tra sè "se lo ribecco lo trascino a forum da Santi Licheri e mi faccio pagare gli alimenti fino alla settima discendenza". Mentre era immersa in questi pensieri, si accorse pian piano che le uova iniziavano a rompersi una dopo l'altra. Dopo pochi minuti erano tutte schiuse tranne una e quindi l'anatra, dopo una lunga sequela di bestemmie, riprese a covare. Finalmente anche l'ultimo uovo si schiuse, e ne uscì un anatroccolo così brutto, ma così brutto, che la mamma appena lo vide esclamò: "mi sa che oltre agli alimenti a tuo padre chiederemo una plastica facciale per te, perchè non ti si può guardare".

Mamma anatra decise, dopo le fatiche del travaglio, di fare una passeggiata coi suoi piccoli per farli ammirare da tutti gli altri abitanti del lago. Accadde però che, mentre tutti gli altri piccoli ricevessero complimenti per quanto fossero graziosi, il brutto anatroccolo fosse schernito da tutti. Gli vennero infatti rivolte frasi amichevoli del tipo "sei così brutto che tua madre le nausee le sta avendo dopo che ha partorito", "sei talmente un cesso che tua madre è l'anitra wc", ed amenità del genere. L'anatroccolo decise allora di fuggire, ed iniziò a girovagare in tutti i luoghi e in tutti i laghi vicini, in cerca di affetto e comprensione.

Il tempo però passava e la situazione non migliorava: l'anatroccolo veniva sempre schernito da tutti per via del suo aspetto fisico e pensò più di una volta al suicidio. Il tutto era inoltre aggravato dal fatto che il nostro eroe, contravvenendo al luogo comune per il quale una persona se è brutta può almeno definirsi "simpatica", era un rompipalle con le manie di persecuzione. Un giorno, durante il suo cammino, si rifugiò in una catapecchia a causa di una tempesta. Nella stamberga abitavano una donna, un gatto ed una gallina che decisero di accoglierlo sperando che fosse un' anatra femmina e deponesse le uova. Dopo 3 settimane la uova tuttavia non arrivavano, e così il gatto e la gallina interrogarono l'anatroccolo:
"Sai deporre le uova?" domandò la gallina
"No…" rispose l'anatroccolo
"Sai fare la fusa?" domandò il gatto
"No..." rispose l'anatroccolo
"Non sai fare un cazzo allora, che sei venuto a fare?" esclamarono in coro il gatto e la gallina
"Voi mi discriminate perchè sono piccolo e nero, non è giusto" disse l'anatroccolo
"Quello era Calimero, idiota. Comunque prenditi gli 80 euro di Renzi che abbiamo rubato alla vecchia e va a cagare, non farti vedere mai più" disse il gatto.

E così l'anatroccolo, sempre più depresso, riprese il suo vagare pensando sempre più spesso al suicidio. Un bel giorno fu però notato da Barbara D'urso che pensò di sfruttare la sua storia strappalacrime portandola a pomeriggio 5 e di renderlo una star di youtube pensando che, se la gente riesce a rincoglionirsi coi video dei gattini, può farlo anche con un video di un anatroccolo. Il risultato furono però solo 100 misere visualizzazioni condite da commenti di insulti quali "sei così brutto che quando muori sulla tomba ti mettono una foto di spalle" e "se te fanno una foto con la polaroid la foto non esce per la vergogna". Barbarella nazionale decise allora di donare l'anatroccolo a Masterchef e di far cucinare una prelibata anatra all'arancia in diretta da Carlo Cracco, il tutto tra il giubilo di vegani e vegetariani che si giustificarono così: "va bene non mangiare carne, ma questo faceva talmente schifo che si poteva fare un'eccezione...".

 

ALTRE FIABE MODERNE:

- Alice nel paese delle meraviglie

- Cappuccetto rosso

- Bianca-neve

- Cenerentola bunga-bunga

- Il canto di natale di Marchionnino

- Pinocchio nel paese dei balordi

- I tre porcellini

- La bella addormentata nel bosco

 

(Skunk Anansie - My ugly boy)

 
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