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Senza senso....

Post n°858 pubblicato il 29 Agosto 2009 da fiumecheva
 
Tag: Samanta

Si guida e a volte, forse troppo spesso, ci si estranea...
La mente vaga.
Basta affondare un po' di più il piede nell'accelleratore e puntare dritto al pilone della sopraelevata....
"Farà male? Coinvolgerà altre persone?
O si perchè l'ideale sarebbe un trapasso veloce e che non debba coinvolgere nessuno, solo io e il pilone.....
La vita non è rosa, lo so e mi sono allenata duramente per anni anni a vedere il meglio tra le pieghe grigie, in un cielo a volte così lontano. Il meglio nella pioggia che ti bagna e ti provoca piccoli brividi. Il meglio in giornate così roventi che la pelle sembra prendere fuoco.
Tutto quel che ho è stata in parte fortuna di essere nata in una famiglia che ha saputo far fruttare il proprio lavoro e in parte lavoro, tanto lavoro sia fisico che mentale....
Stanca, a volte non lo so, l'abitudine al movimento.... Il mare è stanco del suo eterno movimento? No il mare non lo è, muoversi respirare a volte agitarsi fa parte della sua natura... Fatica un fiore a sbocciare?......
Ecco, un po' più di pressione sul pedale e dritti sull'obbiettivo.
Forse in un attimo tutto si spegnerà. E la vita intera in un minuto, l'ultimo minuto, mi passerà davanti....
La mia vita....
Enrico il mio primogenito mi rimprovera sempre."Mamma, tu corri troppo in auto."
Ecco! Sembrerà uno stupido incidente.... "Mamma corri troppo...."
E pensare che neopatentato ero io che lo riprendevo!
Un banale e stupidissimo incidente, per spegnere il vuoto e il senso d'inutilità che mi soffoca l'anima...
Certo, forse per un po' qualcuno mi piangerà-
Enrico...
Mamma e papà mi han lasciato già da tempo e pure l'uomo della mia vita si è arreso al tempo e alla malattia....
Enrico.... Enrico mi odierà...."
L'auto sfreccia veloce sotto la sopraelevata, un ultimo sguardo al pilone....
Poi imbocca il vialetto sterrato, alzando dietro di se una grossa nuvola di polvere.
Enrico si affaccia all'ingesso della villa di campagna col in braccio il suo figlio più piccolo: "Mamma! Quante volte devo ripeterlo, non correre in auto!"
Sorridente e con l'aria svampita, Samanta scende dall'auto e si avvicina a Enrico prendendo in braccio il suo nipotino:"Oh Enrico che brontolone!" e poi rivolgendosi al piccolo:"Oh! Si si! Papà è un gran brontolone! Brontolone brontolone!" Solleticandolo e facendolo ridere.
Sconsolato e anche un po' divertito Enrico li segue in casa scuotendo mestamente la testa.......


 
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