Creato da fiumecheva il 06/05/2005

Fiumecheva

E continuo a camminare

 

Messaggi di Dicembre 2007

Post N° 479

Post n°479 pubblicato il 16 Dicembre 2007 da fiumecheva
 
Tag: sogni


E vorrei essere con te, al calduccio sotto le coperte.
Ora solo quando sono con te dormo tranquilla.
Buona notte amore mio, ovunque tu sia, torna presto....

 
 
 

Post N° 478

Post n°478 pubblicato il 15 Dicembre 2007 da fiumecheva
 
Tag: Diario

Stanotte, all'una, mi sono svegliata e non ho dormito più.
Un'ora più tardi mi ha telefonato il mio Miki, è una settimana che non ci vediamo.
"Perso" tra le montagne mi ha descritto un paesaggio veramente Natalizio, pieno di neve.
Ho guardato fuori dalla finestra, da noi niente neve... ora, ha iniziato ora a nevicare.
Devo ancora dormire e ho questa ansia adosso che non so bene da dove venga.
Ho mille cose da fare e devo andare, ma vorrei restarmene qui...
a sperare che smetta di nevicare...

 
 
 

Post N° 477

Post n°477 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da fiumecheva
 

Perchè ogni tanto mi si spegne il cuore?
Passo i giorni a correre a fare in modo di avere un momento libero tutto mio dove non devo che pensare a me e in dirittura d'arrivo qualcosa cambia,
ho sempre un'alternativa,
un piano nr 2,
ma a volte nonostante tutto mi si spegne il cuore.
Forse è il giusto riposo del guerriero,
ma guardandomi attorno, tra i resti delle battaglie mi chiedo:
dov'è la mia ansia, dov'è il mio amore?
Il cuore è spento.
Spento!
La mia mente elabora dati come un computer.
Ogni cosa al suo posto
Ogni cosa al suo posto
Un posto preciso, non un altro
Quello!
Nel disordine c'è ordine
Ogni cosa al suo posto...

Questa settimana ho chiamato i potatori e ho fatto potare i 5 pini che ho davanti a casa.
5 pini bellissimi che hanno 40anni, da 7 anni non li ho curati per niente, tante cose sono accadute in questi anni, nell'ultino anno pure il giardino si è fatto benedire, è un caos infernale di erbacce e aiuole abbandonate.
Il mio giardino...

Mi si è spento il cuore, ho bisogno di ridare colore alla mia vita.
Ho veramente una vita mia o continuo a vivere quella degli altri?

Il mio giardino è pieno di erbacce.....

Ecco! dentro di me il mio giardino è così.... vorrei avere il tempo per farlo diventare così anche nella realtà

 
 
 

Emozioni, parte seconda

Post n°476 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da fiumecheva
 

Rieccomi di nuovo dopo una giornata veramente piena.



Allora stavo "dicendo".

Mi sono accovacciata per avere il mio viso pari al suo e lei mi ha di nuovo abbracciato stretta, al collo. ....

E io mi sono sentita sciogliere:

"Ehi! Ma che carina che sei! Come ti chiami?"

Lei ha borbottato non so cosa ed è venuto fuori un nome:Sergio.

Sono rimasta un po' perplessa, ero sicurissima che fosse una bimba, aveva persino una camicetta col pizzo al colletto.

I tratti somatici del viso mi hanno fatto capire subito di cosa è
affetta la dolcissima "pulcina" che oggi mi ha abbracciato. La dolcezza
è una delle caratteristiche più evidenti dei bimbi e delle persone come
lei.

A volte vorrei poter inniettareun cromosoma in più a certe persone per renderle più dolci e più sfontanee, aperte e sincere.

"Che bel nome Sergio!"

"Il mio papà si chiama Sergio e fra poco mi viene a prendere."

"Davvero? Ne sono contenta per te..."

La piccolina continuava ad abbracciarmi e a parlarmi al che un suo compagno di giochi si è avvicinato incuriosito.

"Ciao!"

"Ciao!"

"Chi sei tu?"

"Sono una zia venuta a prendere il nipotino che sta poco bene e tu?"

E poi guardando la sua compagna che ancora stava abbracciata a me.

"Ma voi due vi conoscete?"

"Veramente no, ci siamo appena incontrate."

"E vi volete già così tanto bene?"

"Beh, sai? Deve averlo capito che io in fronte ho scritto che adoro i bambini!"

E mi sono messa a ridere.

Allora il piccolo "Tommaso" si è avvicinato e con un gesto spontaeo mi ha sollevato la frangia:

"Ma non è mica vero!! In fronte non hai scritto nulla!"

E si è messo a ridacchiare come dire:"Guarda che a me non mi freghi!"

Io ho fatto la faccia stupita e mi sono toccata la fronte:

"Ma sei proprio sicuro? Guarda meglio! Non dirmi che si è cancellato tutto?"

I bimbi si sono messi a ridere,

poi la maestra è arrivata e li ha riportati in classe e nel frattempo
la bidella mi ha consegnato Terremotino, che era, si, nervoso, ma non
certo così sofferente come mi avevano fatto credere (o come lui ha
fatto credere alla maestra).Comunque l'ho portato a casa e poi più
tardi ho lasciato a mia sorella (come del resto è giusto) il compito
d'indagare sull'accaduto.

Per tutto il giorno sono rimasta con quella sensazione dolcissima che
mi da da sempre avere attorno bimbi piccoli che ti riempono di domande
e ti ascoltano incuriositi oppure ridono come pazzi quando le racconti
troppo grosse e poi provano a raccontartene ancora più grosse delle tue.

Il tempo passa, e io invecchio, ma dentro... nel cuore mi sento ancora
come quei bimbi:Occhi spalancati e curiosi e bocca semi aperta per lo
stupore di imparare sempre cose nuove.

Io penso che sia per questo che attiro i bambini, forse lo sentono che in fondo sono come loro.



Io leggo tanto e ascolto tanto.

Tutto quello che provo e scrivo è già stato detto e scritto in mille modi.

Niente ormai ci dovrebbe stupire,

ma non è così,

ogni emozione,

ogni avvicendarsi delle stagioni,

anche se si ripetono uguali all'infinito,

mi stupiscono, mi lasciano senza fiato.

Essere vivi è un'emozione....



 
 
 

Emozioni, parte prima...

Post n°475 pubblicato il 10 Dicembre 2007 da fiumecheva
 

Abito a due passi dalla scuola elementare.
Dalla finestra della soffitta riesco persino a vederne i giardini e, nella buona stagione, i bambini giocarci.
I miei tre figli a suo tempo l'hanno frequentata e ora è la volta del mio nipotino Terremotino che fa le seconda elementare.
E a proprosito di Terremotino, oggi una mamma di un altro bimbo che frequenta la scuola è venuta a cercarmi.
Terremotino non si sentiva bene e al telefono non riuscivano a mettersi in contatto con mia sorella (temo che non abbiano il nr di cellulare giusto) e quindi hanno pensato di contattare me.
Ben volentieri sono andata a scuola per vedere come stava il mio Terremoto e mentre aspettavo che la bidella lo andasse a prendere nella sua classe, ho aspettato in corridoio.
Quanti bei ricordi dei miei bambini in quella scuola!
Mentre ero persa nei miei pensieri, poco più in là un gruppetto di bambini di prima stavano giocando tranquillamente.
Ad un tratto una "pulcina" bellissima si è staccata dal gruppo e mi ha abbacciato stretta alla vita, è stato istintivo per me ricambiare l'abbraccio e spettinarle la testolina.
Mi sono accovacciata per avere il mio viso pari al suo e lei mi ha di nuovo abbracciato stretta, al collo. ....

Continuo più tardi, è tornato Topino

 
 
 

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