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Questioni meccaniche 

Le emozioni nascono dai pensieri
o i
pensieri nascono dalle emozioni?

Il Pensiero

Commenti al Post:
rossotrevi
rossotrevi il 08/05/08 alle 11:23 via WEB
i pensieri nascono dalle emozioni, queste ultime a loro volta, nascono nella zona del cervello chiamata amigdala.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 08/05/08 alle 13:23 via WEB
Quindi secondo te siamo in balia della nostra amigdala? Credo ci sia molto di più .. :D Shamana
 
   
rossotrevi
rossotrevi il 08/05/08 alle 17:16 via WEB
Sicuramente c'è molto di più! E perchè saremmo in balia delle nostre emozioni? I pensieri nascono dalle emozioni e ne hanno lo stesso colore, lo stesso sapore e lo stesso linguaggio. E' solo un mio punto di vista, ma se le emozioni nascessero dai pensieri vorrebbe dire che sarebbero solo emozioni cognitive. Mi piacerebbe leggere il tuo punto di vista a tal proposito. :-)
 
     
ShamanaInteriore
ShamanaInteriore il 08/05/08 alle 19:24 via WEB
Beh .. è senza dubbio una questione complessa .. ma se ti rispondessi, in due righe, che a mio avviso nascono dai pensieri? Pensieri non colti spesso, che girano nell'inconscio e danno origiene alle più varie emozioni che magari non sappiamo spiegarci se non imparando a "leggere" i pensieri stessi per come nascono e si formano e si sviluppano nella nostra mente .. Naturalmente poi in seconda battuta queste emozioni danno luogo ad ulteriori pensieri .. e certo ci sono "emozioni" come dire determinate da circuiti diversi .. ma cmq del tipo 1+1=2 .. ;D
 
Kantu_stella
Kantu_stella il 09/05/08 alle 12:25 via WEB
Ci sto pensando al quesito. Non voglio guardare la faccenda da fuori, ma da dentro la situazione, ossia da come vivo emozioni e pensieri. Forse è il contrario di quanto ci hanno insegnato a fare: astrarre, oggettivare, concettualizzare, alla fine, separare. Sto tra pensieri ed emozioni, emozioni e pensieri e una parola continua ad emergere: consapevolezza. Consapevolezza, parto da qui, questo è più vero – reale – concreto che il prendere 1 emozione o 1 pensiero e guardarlo asetticamente nella sua origine, struttura e dinamica. Sì, dopo lo farò, di registrare tutto, di distinguere, ma per ora mi interessa vivere e cogliermi nella Vita. Allora ecco che “consapevolezza” mi permette di cogliere emozione e pensiero dinamicamente connessi e di cogliere me stessa, viva, e presente in questo movimento. Ascolto e osservo: colgo emozioni, colgo pensieri in me; mi attraversano questi e quelli, ma io, mentre lo sono – non sono – né questi né quelli. Oltre, sta la consapevolezza, mentre proprio emozioni e pensieri creano e aumentano la consapevolezza. Colgo la dinamicità e me stessa parte di essa, e qui sento la forza. La Vita. La forza che mi attraversa e va oltre, è più grande di me e allo stesso tempo, permea ogni parte del mio essere in ciò che sento, penso, sono. In questa consapevolezza-forza avverto la realtà più grande di me cui appartengo, che mi fa essere nella mia identità, nel mio sentire e pensare; e qui gioco me stessa in quanto penso, sento, agisco, ma anche scioglie ogni mio tentativo di dire troppo a lungo, con troppa determinazione: “Io, sono” perché questa forza mi fa esistere sì, ma nella Forza del Tutto.
 
 
ShamanaInteriore
ShamanaInteriore il 09/05/08 alle 19:26 via WEB
Giusto: consapevolezza è la parola cardine. E' un processo che però a mio avviso ha bisogno inevitabilmente di discriminare, osservare, separare, cogliere .. prima di giungere all'unione profonda (ecco il perchè della domanda e del discorso meccanico). Ma è vero, è anche cosa importantissima quanto sottovaluta l'imparare proprio ad osservarsi e percepirsi come fluire dinamico di pensieri ed emozioni, senza però identificarsi con questo fiume interiore che, spesso, è soltanto pensiero reattivo ed è, in ogni caso, appunto dinamico .. in divenire .. non fisso. Il discorso dell'identità .. beh meriterrebbe,a mio avviso, lunghe parole per essere impostato nel modo giusto .. perchè spesso è proprio un'idea identificativa di noi che abbiamo appreso a non permetterci di cogliere il non essere ed al contempo essere nel tutto .. :DDD
 
doghen
doghen il 09/05/08 alle 16:05 via WEB
Perdonami Shamana, ma credo che tu corri troppo. Prima di fare questa domanda dovremmo chiarire cosa sono i pensieri e cosa sono le emozioni. Dopo si potrebbe fare la domanda. In ogni caso direi: non c'è una relazione diretta, pensieri e emozioni sono indipendenti.
 
 
ShamanaInteriore
ShamanaInteriore il 09/05/08 alle 19:12 via WEB
Eheheheh .. la domanda è volutamente così .. una delle mie ;) E dunque, che cosa sono per te emozioni e pensieri? E che intendi per indipendenti?
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/05/08 alle 07:32 via WEB
Mi viene l'esempio di uno che sta per sbattere con la macchina....si rende conto che sta per sbattere e arriva l'emozione, si contrae immediatamente...non c'è neppure TEMPO per pensare...casomai il pensiero arriva dopo, ma non è dipendente dall'emozione. Ciao Doghen
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/05/08 alle 16:00 via WEB
Beh uno che sta per andare a sbattere fa davvero così, si rende conto col pensiero, indi prova emozione (poi magari in seguito elaborerà anche altri pensieri), il tempo c'è tutto, solo che spessissimo sono processi cognitivi che per mille motivi che non sto qui ad elencare ci sfuggono .. accorgersi di tutto ciò è semplicemente questione di consapevolezza .. ed è quindi possibile. Solo che vedo che tu glissi sulle domande ed eviti di rispondere con chiarezza .. mi chiedo come mai .. uhm .. Ciao!
 
     
doghen
doghen il 14/05/08 alle 06:18 via WEB
Perchè non sono chiaro? Perchè non mi piace la domanda!! La prima domanda dovrebbe essere: che cosa siamo? Che cos'è l'uomo? E poi si potrebbe tentare una risposta sulle emozioni e i pensieri....In ogni caso....i pensieri mi appaiono come un flusso generato chissà dove, che non ha relazione diretta con le emozioni, le quali hanno una radice più fisica...a volte c'è una relazione, sembra che le due cose siano causa ed effetto dell'altra, ma, temo che sia solo un'apparenza.....esempio, appare la paura e mi vengono pensieri paurosi, o viceversa....è sufficente questo per stabilire chi è causa o effetto? Mah, direi di no....;) ....e se la vera causa fosse altrove? Ciao!
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 14/05/08 alle 15:13 via WEB
Altrove dove?
 
     
bil37
bil37 il 14/05/08 alle 16:35 via WEB
Condivido con quello che scrive doghen sulla differenza fra pensieri ed emozioni. L'esempio della paura è abbastanza calzante. Non sta scritto da nessuna parte che pensieri ed emozioni abbiano un'origine comune. Mancano anche le necessarie cognizioni scientifiche per affrontare in maniera esaustiva un problema così importante. Anche perché si potrebbero aggiungere tante altre domande inerenti allo stesso tema: il pensiero nasce dal cervello? E le emozioni? Quando parliamo di intuizioni, siamo nel campo del pensiero o delle emozioni? Che ruolo ha l'inconscio in tutto questo? Bene, allora forse ha ragione doghen quando affronta seriamente il problema delle definizioni. Prima bisognerebbe chiarire il senso delle parole, e poi tentare di dare una soluzione, sulla base delle proprie opinioni. Un saluto e un sorriso :D
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/05/08 alle 15:46 via WEB
Vi rispondo assieme. Doghen chiede che cos'è un uomo .. sarebe una bella domanda per un post e lo invito nuovamente a scriverlo .. Ma partendo dalle cognizioni scentifiche che possediamo e che sono dati incontrovertibili abbiamo già una definizione di uomo. Diverso è il discorso se vogliamo analizzare il quesito filosoficamente, spiritualmente, psicologicamente, religiosamente. Avverto però ambedue del "pericolo logico" di analizzare le cose mescolando ad hoc dati scientifici (tipo la localizzazione fisica cerebrale delle emozioni) con concezioni filosofiche: è una operazione che generalmente porta fuori strada, laddove invece per tentare una convergenza di dati per elaborare una concezione armonica sarebb utile prima conoscere bene tutti i dati scientifici e poi tutta la filosofia orientale ed occidentale che si è occupata della materia pensier-emozione-uomo. Ad esempio: "appare la paura" che significa in termini psicologici? detto così tutto e nulla .. ma certamente l'emozione paura ha sempre un'origine conscia o inconscia, non è che ti cade come una tegola sulla testa dal nulla, anche se nella percezione del singolo individuo inconsapevole di sè può a volte sembrare così, tanto da spingerlo a chiedersi che gli sta succedendo ora all'improvviso o da generargli susseguenti pensieri di paura del tipo "ed ora cosa mi succederà", "non ho più il controllo di me" e simili. Quindi, cognitivamente parlando, il discorso sulle paure irrazionali è abbastanza chiaro. Perciò non mi resta che chiedere a Doghen: la vera causa dove sta secondo te .. dove la situi .. che cosa intendi? A Bil dico: non ho parlato di orgine comune, anche se mi piace lo stesso mettere la questione in questi termini che avevo dati per scontati, visto che mi pare che il cervello sia l'ovvia origine del tutto, almeno da un punto di vista scientifico. Anche perchè non è affatto vero che mancano i dati per affrontare il discorso. Certo non possediamo tutti i dati, ma quelli che abbiamo ci permettono di fare almeno alcuni discorsi in modo puntuale. Quindi per risponderti, tu credi nell'anima? E dove sta l'anima? Quando parliamo di intuizione, sì siamo nel campo del pensiero ultraveloce (se vuoi ti recupero l'articolo scientifico che ne parla, anche se ormai so per esperienza che a nessuno di quelli che amano l'intuizione in modo romantico piace questa "fredda" scoperta). L'inconscio poi ha un ruolo fondamentale del quale si potrebbe scrivere e parlare. Ma tutto questo risponde alla domanda del post? Voi dite significato delle parole. Io sto al significato del vocabolario visto che la lingua in cui parliamo è questa. Perciò, se ho la parola emozione, so che in italiano vuol dire una determinata cosa, che in genere corrisponde alla definizione basata sui dati, e che ha una radice etimologica che è bene sapere senza però lasciarsi confondere e poi posso anche sapere che in una data filosofia viene usata anche per comprendere altri concetti e significati. Idem per la parola pensiero, per la quale ho anche aggiunto il link esplicativo. Se poi ciascuno da alle perole un significato tutto suo, beh non solo diventa più difficile capirsi, ma ritengo anche che quella stessa persona confonda se stessa. ciao ragazzacci!! :DDD Shamana
 
     
doghen
doghen il 20/05/08 alle 19:59 via WEB
Cara Shamana, rispondo solo ora, causa assenza da casa....."Oceano di vibrazioni, viviamo immersi in un oceano di vibrazioni"....ti va bene come risposta o vuoi che mi dilunghi nelle spiegazioni? Ti faccio anch'io una domanda: ma a che ti serve "sapere"? ;) ciao.
 
     
ShamanaInteriore
ShamanaInteriore il 21/05/08 alle 01:15 via WEB
Quindi i pensieri sarebbero indotti da queste presunte vibrazioni? No, non ho capito .. voglio la spiega estesa :D Mi chiedi a che serve sapere? Sapere non lo so .. so che però adoro le domande .. e so anche che la strada del progresso umano è nella ricerca di risposte alle domande :DDD
 
     
doghen
doghen il 21/05/08 alle 06:24 via WEB
Credo di intuire che ti piace la scienza o cerchi risposte di tipo "scientifico"....ebbene la scienza ci dice che siamo composti di atomi, nei quali ci sono elettroni che girano a velocità prossime a quella della luce e tali elettroni occupano spazi ampi, molto ampi, a tal punto che la "materia" del nostro corpo sarebbe solo l'1 per cento di quella che vediamo. Questo significa che il 99% di quello che vediamo è un vuoto pieno di energia, cioè vibrazioni. Ma i nostri sensi scambiano questo vuoto per pieno, vengono per così dire, ingannati. Ti senti ancora così solida? ;)
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/05/08 alle 14:42 via WEB
Ehm .. no Doghen .. non è proprio come lo rendi tu .. Questo tuo discorso è una strana astrazione che si colloca a cavallo fra la filosofia della scienza e la new age che ha distorto, a suoi propri fini, molti concetti orientali .. Il fatto che la materia si strutturi in un certo modo non ha nulla a che vedere con il pensiero del sentirsi solidi: prova ad attraversare un muro e te ne accorgerai .. essere solidi e sottoposti alle leggi di natura è un dato di fatto. Il resto è un gioco mentale, affascinante quanto vuoi, ma pur sempre filosofia. Eppoi è proprio questo modo di definire la materia a non avere senso scientificamente parlando. Ma cmq questo non risponde alla domanda di cui sopra: per te sono queste vibrazioni a generare casualmente o meno il pensiero? Non eludere sempre, altrimenti dovrò cominciare a pensare che ti esprimi tramite concetti che non padroneggi appieno. Per quello che mi riguarda .. io cerco domande ;) Shamana.
 
     
doghen
doghen il 21/05/08 alle 19:06 via WEB
Uffa, devo proprio tirarti dentro alla mia cosmologia! Allora: l'uomo è nient'altro che una specie di rice-trasmittente e il pensiero è l'iterazione tra l'energia infinita dell'universo e la suddetta rice-trasmittente. Le emozioni sono praticamente lo stesso, solo che hanno una connotazione più fisica.....quindi nessuna delle due dipende dall'altra....ti prego di non chiedermi di dimostrare scientificamente tutto ciò!!
 
     
ex_pre
ex_pre il 23/05/08 alle 09:49 via WEB
Ciao Doghen, mi inserisco nel discorso che fai con Shamana. Dopo le scoperte della fisica quantistica e cioè che gli atomi sono costituiti da una quantità considerevole di entità energetiche che si comportano come onde bisogna dire che diventa proprio difficile definire la materia. La fisica subatomica riporta dati che certo non rientrano dentro la nostra quotidiana esperienza. Mi chiedo se applicare queste conoscenze alla nostra vita concreta abbia qualche valore. In fondo se la materia che ci circonda è fatta per 99,9% di nulla quello che resta e cioé il 0,1 è costituito di onde di energia ma bisogna anche dire che quel 0,1 è maledettamente duro se ci sbatti con la testa. Il dolore è provocato da un impulso elettrico, perché i neuroni trasmettono impulsi elettrici e il cervello stesso percepisce e processa questi impulsi in modo elettrico. Questi processi elettrici sono da noi chiamati emozioni. Nella nostra vita concreta non ci interessa se tutto ciò che ci circonda è energia o no ma il fatto che ci siamo fatti male, quindi l'esperienza fatta genererà il pensiero di evitare di ripetere quella esperienza negativa. Vedendo la prossima volta il muro non penseremo che esso sia fatto di nulla e di onde perché sappiamo già che è duro e non è oltrepassabile. (con questo penso anche di aver risposto in poarte alla domanda di Shamana.) Concludo con una mia frase celebre (si fa per dire! hehehe) Più una conoscenza è astratta e più ci è inutile.
 
     
doghen
doghen il 23/05/08 alle 20:28 via WEB
Che vuoi che ti dica, Ex....l'essere umano vive di tutto, anche delle conoscenze astratte...il suo desiderio più profondo è conoscere, svelare....ogni epoca ha i suoi caratteri, noi viviamo in questa epoca....accettiamola. Certo se eravamo contadini nel XV secolo non ci sarebbe interessato granchè...;) Ciao.
 
bil37
bil37 il 09/05/08 alle 22:20 via WEB
Ciao, credo che emozioni e pensieri facciano parte di due mondi molto diversi e nessuno si genera dall'altro. Il pensiero appartiene alla sfera della razionalità, del raziocinio, della logica, l'emozione è, al contrario, uno stato dell'anima, una percezione sottile che si irradia dai recessi più profondi della nostra personalità, lo si prova, non lo si spiega. Buona serata, Paolo
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/05/08 alle 15:05 via WEB
Parlavamo di dolore l'altra volta: se soffro so perchè soffro .. ad es per un lutto .. se non si fosse verificato non soffrirei e se scandaglio le mie emozioni comprendo il perchè della mia sofferenza .. dunque esiste un'origine .. Stesso discorso ad es vale per la mia gioia nel raggiungere un traguardo o un risultato .. sono cmq pensieri (non necessariamente razionali) o valutazioni che si concatenano portando ad un rislultato emozionale .. Ciao Paolo ;D Shamana
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/05/08 alle 13:05 via WEB
secondo me, è una questione di significato delle parole, ma per come la intendo io, non c'è un confine netto fra pensieri ed emozioni: i pensieri sono emozioni trasformate ed evolute. Nella mente del neonato, non essendoci una struttura linguistica, ci sono semplicemente emozioni, ma non sono anche esse pensieri? se non lo sono, questo significherebbe che il pensiero nasce dalla parola.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/05/08 alle 17:21 via WEB
Beh "pensieri" come specificavo più sopra non significa necessariamente pensiero razionale .. basta semplicemente che si sommino due dati e se ne tragga un qualche tipo di conclusione .. cosa che avviene anche nel neonato .. Personalmente credo che il pensiero evoluto nasca proprio dalla capacità di fare discorsi logici e dunque dalle abilità cognitive che la nostra specie ha acquisito nell'evoluzione .. ma considero una forma di pensiero anche la valutazione della preda che riconosce il predatore e scappa provando anche l'emozione paura .. Shamana :D
 
mondoaparte2007
mondoaparte2007 il 12/05/08 alle 16:41 via WEB
L'organizzazione del cervello si basa su meccanismi riflessi e su una progressiva cranilaizzazione che prevede il controllo di questi da parte della corticalità.Si può vivere senza corteccia ma non senza il cervello emotivo e il tronco cerebrale.Alla domanda quindi la risposta è che vengono prima le emozioni.A questa conclusione sembrano anche essere arrivati alcuni sperimentatori che si sono proposti se scelte fatte sono dettate più dalla razionalità o dall'emozione e pare che l'attività del'insula (cervello emotivo) sia stato prevalente).Poi tutto può essere opinabile...Un saluto Valter
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/05/08 alle 21:55 via WEB
Scelte? Ma qui si parla di origine .. non di misurazioni in corso d'opera all'interno di un processo che si è già avviato da molto è che è fatto di pensieri-emozioni-pensieri-emozioni .... Ciao! Shamana ;D
 
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