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- Il Sogno della farfalla -

Post n°74 pubblicato il 11 Maggio 2008 da DivadellaMutua

Il saggio cinese Chaug-tzu racconta: " Una volta Chaug Chou sognò di essere una farfalla: era una farfalla perfettamente felice. Non sapeva d'essere Chou. Improvvisamente si destò e allora fu Chou. Non sapeva se era Chou che aveva sognato d'essere una farfalla o una farfalla che sognava d'essere Chou."

"La vita non è che un'ombra in cammino; un povero attore, che s'agita e si pavoneggia per un'ora sul palcoscenico e del quale poi non si sa più nulla. E' un racconto narrato da un idiota, pieno di strepito e di furore e senza alcun significato."  (Macbeth, Shakespeare)

"Cosa è la vita? Follia. Cosa è la vita? Una illusione, un'ombra, una finzione, e anche il bene più grande ha poco valore, perchè la vita è un sogno.." (La vida es sueno, Calderon de la Barca)                               

Commenti al Post:
Signorina_TuMiTurbi
Signorina_TuMiTurbi il 11/05/08 alle 14:44 via WEB
Oddio... la niù eig ha contagiato pure la Eli! Non c'è salvezza...
 
 
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Anonimo il 11/05/08 alle 17:15 via WEB
Acc lo stavo per dire //cerotto
 
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Anonimo il 11/05/08 alle 17:28 via WEB
Cmq .. per rispondere a Diva .. trovo questo tipo di considerazioni .. sagge quando provengono dall'oriente e vanno capite nel contesto della mentalità "ermetico-filosofica" che porta e sprona alla ricerca personale spesso tramite frasi apparentemente contraddittorie (vedi lo zen) .. e invece un semplice ripiegamento letterario-filosofico su se stessi che riflette momenti di scoramento, quando provengono dall'occidente che ha una strutturazione concettuale differente. Per questo motivo, diversamente dalla new age che fa un minestrone di questa roba senza averla compresa e proprio perchè non l'ha compresa pensa sia simile .. trovo inaccostabili le tre frasi .. Kiss ;D Shamana
 
 
DivadellaMutua
DivadellaMutua il 11/05/08 alle 18:47 via WEB
Miei cari, mi sa che abbiate un po' di confusione in testa...sia Shakespeare , sia Calderon de la barca sono esponenti illustri del periodo barocco, ossia del 1600..mentre il sogno di Chou appartiene alla antichissima saggezza popolare cinese ed indiana..di new-age, al contrario di voi..so poco o nulla. Saluti. Eli
 
   
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Anonimo il 11/05/08 alle 21:38 via WEB
Il punto non è di quando sono le citazioni .. ma come la new age le utilizza ;) Shama
 
Kantu_stella
Kantu_stella il 11/05/08 alle 17:45 via WEB
"Prima di poter praticare l'arte di concepire se stessi come la totalità dell'universo, va accolta l'idea che sogno e veglia si equivalgono: si confutano l'uno l'altra. In Occidente questa verità non è familiare, ma fu pure espressa da Shakespeare e da Calderòn, e li eccheggia con garbo rococò Metastasio: Anche non sol quelle ch'io canto o scrivo Favole sono: ma quanto tempo o spero, Tutto è menzogna, e delirando io vivo! Sogno della mia vita è il corso intero.- Quando si sia persuasi nell'intimo che (nei sogni) la storia non è più reale dei sogni (nella storia), le costruzioni storiche della mente si possono liquidare con l'agio stesso con cui al risveglio si congeda un sogno". Elémire Zolla, Archetipi, Marsilio ed, pag 17. (e sono convinta che gli accostamenti DivadellaMutua l'aveva fatti da sola).
 
 
DivadellaMutua
DivadellaMutua il 11/05/08 alle 18:55 via WEB
Brava kantu..le frasi sono state accostate da me ad arte,nella speranza di riaccendere quello che è stato un dibattito filosofico che ha occupato buona parte del periodo barocco e rinascimentale, ossia la tensione fra idealismo e materialismo. Speriamo che q.no raccolga il guanto, invece di rincorrere chimere..ehehe. Grazie.Eli
 
bil37
bil37 il 11/05/08 alle 21:47 via WEB
Anch'io trovo molto azzeccato l'accostamento delle 3 frasi proposte da Elisabetta. Personalmente, se posso aggiungere la mia opinione, mi sembra estremamente riduttivo considerare l'Oriente e la filosofia zen come fonte di ogni saggezza e verità e l'arte e la riflessione proveniente da Occidente come un semplice ripiegamento letterario-filosofico. Ognuno di noi può avere le sue preferenze, nessuno ha la verità in tasca, per ovvi motivi. Tuttavia, quando si affrontano tematiche così serie (di tipo filosofico o religioso o spirituale) bisognerebbe sempre portare l'analisi verso un discorso costruttivo e dialettico, e non soltanto di sintetica contrapposizione :) Buona serata a tutti, Paolo
 
 
ShamanaInteriore
ShamanaInteriore il 12/05/08 alle 00:03 via WEB
Dai Eli e Paolo non c'è bisogno di arrabbiarsi o polemizzare .. il tipo di accostamento è purtroppo davvero molto new age .. laddove new age è proprio un modo di far confusione riguardo ai piani di realtà .. Non che questo sia stato ovviamente l'intento del post .. ma il punto a mio avviso rimane ineludibilmente uno: non è possibile prendere una frase che proviene da una filosofia orientale e cercare di comprenderla fuori dal suo contesto, perchè i codici comunicativi di base sono differentissimi, anche quando può sembrare che dica cose simili a quelle dette in occidente da altri pensatori (eccolo l'errore di base della new-age). Quanto poi alla questione chi abbia colto maggiore verità fra la filosofia orientale e quella occidentale, per me è presto detto: alcune parti della filosofia orientale (che in occidente potrebbero configurarsi a pieno titolo come un tipo di psicologia) hanno colto nel segno .. così come alcune parti della filosofia occidentale (ma non certamente a mio avviso il ripiegamento identificativo sul dolore) .. Quindi la cosa utile è semmai uscire dagli schematismi occidentali per utilizzare anche ciò che in oriente hanno scoperto e che, per inciso, è oggi verificato in parte dalla scienza occidentale. Un esempio di ciò che dico? Ebbene quando si parla di identificazione, la cosa in occidente ha un senso ed in oriente un altro .. dunque occorre conoscerli entrambi per poter comprendere e tentare accostamenti .. Ciao ragazzi ;D
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/05/08 alle 07:47 via WEB
Ahaha, ma chi si arrabbia?! L'accostamento delle 3 frasi, non doveva per forza avere un legame consequenziale e non tentava alcun equlibrismo tra filosofia occidentale ed orientale, solo che come vedi le conclusioni a volte vengono tratte a priori. Io l'unico legame che ci ho visto è quello di un possibile spunto per una riflessione in questi termini: veglia vs sogno, realtà vs rappresentazione, idealismo vs materialismo.Inoltre è bene precisare che sia Shakespeare sia Calderon de la barca non sono filosofi, ma poeti e autori teatrali e la loro scelta nn è stata casuale.Bacio.Eli
 
     
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Anonimo il 12/05/08 alle 11:30 via WEB
Precisare l'ovvio .. mah .. per me ti sei risentita alla grande e stai facendo polemica fin dalla risposta data a topoi, perciò lascio perdere. Ciao
 
     
DivadellaMutua
DivadellaMutua il 12/05/08 alle 11:48 via WEB
No, nessun risentimento..semplicemente mi pare assurdo..che vediate nella semplice giustapposizione di 3 frasi un intento di fare proselitismo new-age. Questi brani sono stati messi lì asetticamente, senza commento. Io dico solo ciò che penso e cioè che spesso la smania di mettere etichette spesso è più forte di noi.ciao
 
   
bil37
bil37 il 12/05/08 alle 14:11 via WEB
Ciao Shamana, nessun intento polemico, ci mancherebbe. Il tuo blog è uno dei migliori, partecipo sempre volentieri e nessuno mette in discussione l'intelligenza dei contenuti trattati. L'unica cosa è che, a volte, faccio fatica a capire dove si va a parare con certi discorsi. Io ad esempio non so quasi nulla della "new age", so poco della cultura orientale (a parte qualche lettura), mentre ho una certa preparazione legata ai miei studi umanistici. E' chiaro che io sono abituato a ragionare con i parametri dialettici ereditati dalla filosofia greca. Resta il fatto che, a mio parere, le "contaminazioni" fra culture e tradizioni differenti, non sempre sono catalogabili come "new age" (che cos'è?). Il più delle volte, come nel caso del post presente, sono dei semplici spunti di riflessione, e come tali andrebbero presi in esame. Un caro saluto, con un sorriso :) Paolo
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/05/08 alle 15:55 via WEB
Vi rispondo assieme. Diva, io non ho problemi ad usare etichette, probabilmente perchè ho imparato che vedere le cose per ciò che sono non è una gabbia ma è il modo migliore di disfarsene e andare oltre, anzichè rimanere nel magmatico. Poi chiaramente , sono scelte personali. Bil, uno può dire una frase qualsiasi e tu puoi prenderla come spunto di riflessione personale completamente svincolato da ciò che la frase voleva dire, ma credo che conoscere il contesto da cui una frase proviene sia più utile. (Che cos'è la new age in generale? E' il fare un minestrone ignorante di roba che non sta insieme, senza averla capita ed allo scopo di sostanziare tesi pseudo-tutto completamente avulse dalla realtà. Ovviamente non è il caso del post.) Ciao, Shamana che va prendere il sole :D
 
Kantu_stella
Kantu_stella il 12/05/08 alle 09:14 via WEB
a me viene in mente anche Maestro Eckhart, solo che nn ho tempo, ma è una di queste strade
 
doghen
doghen il 12/05/08 alle 09:22 via WEB
Bisogna distinguere. Il "tutto è sogno" occidentale sembra un punto di arrivo, è quindi piuttosto pessimista. Questo è il paradosso dell'occidente: voler essere grandi, potenti e cadere nell'impotenza, nel nichilismo. Gli orientali hanno anche loro l'idea del sogno, ma al contrario, è un punto di partenza. Sognare il sogno più grande, impadronirsi del sogno infinito. Questo è il paradosso dell'oriente: educati ad essere piccoli, insignificanti, disprezzabili, tentano di raggiungere la libertà infinita. Questo è l'ottimo risultato dell'insegnamento orientale della negazione dell'"io". Gli occidentali, abituati ad essere così realisti, materialisti, ad un certo punto si scontrano con ciò che appare privo di senso e ....crollano!!
 
 
DivadellaMutua
DivadellaMutua il 12/05/08 alle 10:48 via WEB
Esattamente doghen, ci sono due modi (o forse di più) di intendere il sogno. Da una parte vi è il sogno come elemento di continuità con la veglia, come terra di nessuno ove si esprimono parti del sè inaspettate e con un linguaggio originale e, da una parte c'è la visione del sogno come antitesi della realtà e quindi come inganno, illusione, finzione, bugia.Ma la suggestione che speravo q.no cogliesse era questa: il ruolo del "simbolo", cioè di quella interfaccia che lega i sogni alla realtà. Nella fattispecie, cosa è a livello simbolico la farfalla? La farfalla può essere vista come l'emblema della trasformazione e rigenerazione, l'accesso a nuove esperienze con una consapevolezza diversa, che deriva dall'aver affrontato precedenti fasi.Infatti la farfalla affronta diverse fasi di crescita: da crisalide fino alla maturazione superiore, che le consentirà di librarsi in volo.Penso che la metamorfosi della farfalla sia fondamentale per comprendere il racconto del sogno di Chou.Così pure la farfalla ha una connotazione eterea che la accomuna all'ultimo soffio vitale che esala il defunto, o può essere vista come manifestazione dell'anima stessa.E' infine un elogio della leggerezza e della bellezza della vita...Spesso siamo così presi dalla nostra smania di ordinare e classificare che perdiamo di vista l'ovvio. Saluti.Eli
 
mondoaparte2007
mondoaparte2007 il 12/05/08 alle 16:51 via WEB
Forse trovare una rispota vorrebbe dire trovare una risposta al problema della verità e quindi meglio non avere risposte che parziali...allora comunque la consideri sogno o reltà la vita è caratterizzata da una serie di reazioni comportamentali che portano pertuare la sopravvivenza sia individuale che della specie e per far ciò a ricercare il piacere e a fuggire il dolore o la sofferenza(chi non si attiene a queste regole non sopravvive).la durata la qualità e il senso sono invece relativi ai singoli individui,ai tempi ai luoghi e alle culture.Che poi si sia trattato di sogno ,illusione o di realtà poco importa di fronte all'unica certezza che riguarda tutti e che è la morte.
 
 
bil37
bil37 il 12/05/08 alle 20:48 via WEB
Ciao Valter, mi sembra che la tua posizione sia più asettica rispetto alle 3 frasi del post, ovvero non ne fai una questione interpretativa, ma esistenziale. Prima ancora di capire stiamo semplicemente sognando, oppure se siamo veramente in un contesto di realtà accertata, conta la sopravvivenza. L'esistenza precede l'essenza, direbbe qualcuno :)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Nunzia il 13/12/14 alle 11:01 via WEB
Ecco messe insieme quelle che ritengo le tre migliori Definizioni su vita e sogno. Grazie.
 
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