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"TI PASSO GIULIA?"

Post n°93 pubblicato il 31 Marzo 2006 da deracinato

Avendo metà famiglia (lato paterno) originaria di un'altra regione, mio padre li chiama quasi quotidianamente. Gli racconta i fatti nostri (pure troppi), loro gli raccontano i fatti loro ma lui spesso non ce ne fa partecipi, non so se volontariamente o meno.

Sta di fatto che una volta mio zio venne in vacanza a Ustica, telefonò a casa nostra, io risposi e lui mi disse, scherzando "Ehi, mi vedi? Eh eh eh" (traduzione: "Di solito sto a 1500 Km di distanza...visto che siamo ad un tiro di schioppo, mi vedi?"). Io blatero qualcosa ma lui era convinto scherzassi e facessi il finto tonto.

"Eh eh, allora mi vedi? Eh eh eh" continuava a dirmi e io che pensavo "Ossignur, s'è rincoglionito. E ora che gli dico?".

Faccio allora una figura dimmeee spaventosa perchè passo IO per rincoglionito, una volta scoperto che lui aveva detto a mio padre circa otto o nove volte nell'arco degli ultimi dieci giorni che sarebbe venuto in vacanza da queste parti, dando per scontato che lui portasse a noi altri la buona novella.

E' tutto? Macchè.

Gli aveva anche detto che poi sarebbe passato da noi a fare un salutino. Mio padre, chiaramente, non s'era degnato di farcelo sapere. In altri termini, se non avesse telefonato la sera prima, la mattina seguente, verso le sette di una domenica passata a dormire nel mio bel lettuccio, avrebbe citofonato uno che millantava di essere mio zio che abita un pò troppo lontano per fare una scappata improvvisata e io l'avrei mandato a quel paese pensando fosse uno che scherzava o un bieco trucco dei testimoni di Geova per farsi aprire. Per dire, eh!

Questo era il necessario antefatto.

Una mattina di qualche tempo dopo, mio padre prende il telefono e chiama i parenti... A casa di mia nonna non rispondeva nessuno...da mia zia nessuno... dai due miei zii nessuno... nemmeno i cellulari prendevano...

Mio padre comincia a preoccuparsi...Diciamo pure che era nel panico. Per due-ore-due non fa altro che chiamare, chiamare chiamare...

Dopo ste due ore, finalmente mia zia (acquisita, moglie di mio zio) risponde. Il dialogo è stato pressapoco questo:

Padre: "Ah, ma qua, là, non risponde nessuno bla bla, eravamo preoccupati bla bla!!! CHE CAAAAA... FATE?!?!?"
Zia: "Eh, lo so, lo so, che vuoi farci...Ti passo Giulia (mia cugina)?"
Padre: "No. E' che non rispondevate bla bla..."
Zia: "Eh, che ci vuoi fare bla bla. Allora, vuoi che ti passi Giulia?"
Padre: "No no. Eravamo preoccupatissimi bla bla"
Zia: "Eh, capita. Ehm...Sicuro che non vuoi parlare con Giulia?"
Padre (innervosito): "NO! NON VOGLIO PARLARE CON GIULIA! PASSAMI TUO MARITO!!!!"

Mio zio non poteva parlare perchè guidava, così gli dice che lo avrebbe chiamato di lì a poco.

Mio padre, ancora colmo di insulti vari da distribuire, telefona allora al cellulare dell'altro fratello.

Zio: "Ciao!"

Padre: "Ah, ORA RISPONDI! DOPO DUE ORE CHE PROVO!"

Zio: "Eh, che ci vuoi fare. C'hai parlato con Giulia?"

Padre: "No! Volevo parlare con te per dirti che ste cose non si fanno, bla bla, eravamo preoccupati bla bla..."

Zio: "Dai, l'importante è aver finalmente preso la linea. Beh, vuoi che ti cerchi Giulia?"

Padre: "NO! Vabbè, ci sentiamo, che sono ancora scosso!"

Non pago, telefona a sua sorella. E lì, nemmeno il tempo di farla rispondere, parte il cazziatone:

Padre: "Ma qua, là, su, giù, non rispondete, eravamo preoccupati bla bla. Ma come potete mettere in ansia un'intera famiglia!! Bla bla [cinque minuti dopo] Perchè questo, quello, io pensavo, noi pensavamo, oddio che è successo, ma che qua, ma che là bla bla [cinque minuti dopo] E' inammissibile una cosa del genere, specie ora che ci sono i cellulari e uno DEVE essere SEMPRE raggiungibile bla bla bla e ri-bla! Ma che caaaaa... fate???"
Altra zia: "Ma, scusa, che dovevamo fare? Eravamo tutti in chiesa per la cresima di Giulia e i cellulari dovevamo tenerli spenti."

...

...

Vedo mio padre sbiancare e per un attimo penso al peggio. Ma al peggio non c'era mai fine, visto la figura dimmeeeee che avevamo fatto!

Praticamente mia cugina quel giorno faceva la cresima e nessuno di noi sapeva nulla. Con tutto che mio padre li sente ogni giorno...Ora...

a) o gliel'avevano detto, lui s'è scordato e stava zitto per non compromettere ulteriormente la sua posizione (c'è stato un plebiscito nazional-popolare per questa ipotesi)

b) o non gliel'avevano detto proprio (ma la cosa mi pare inverosimile).

Ma il top delle lacrime si è toccato qualche minuto dopo, a bocce ferme, ripensando ai vari e ripetuti "Ti passo Giulia?", sicuri volessimo farle gli auguri, ed ai suoi "NO!" continui, incazzati e apparentemente immotivati...! ^_______^

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