Messaggi di Aprile 2014
158. Da sempre il figlio di papà seppe il frustinofar sibilare sulla casta sua borghese meglio di noi, progenie ingenua di paese. Perciò lo trovi ad ogni svolta del destino. Lui popolano si farà col popolino, ma sempre nobile sua guida nelle imprese, per poi trasfondere il padrone nel padrino, le vecchie in nuove Chiese. 159. Per un sentiero tra le messi il gruppo passasgranando spighe, per placare un po’ il furore dell’appetito. Ohibò! “Dio tratta con rigore chi infrange il sabato”. Il profeta non incassa: “Fu l’uomo al sabato donato (e alla tua cassa) o fu quel giorno dato all’uomo e al suo sudore?” Sicché domenica divenne per la massa il giorno del Signore. 160. E’ il dì di festa una risorsa per i preti; ma sembra l’ultima, per questi, appollaiati sopra i superstiti d’un gregge di sbandati. E lui, di sabato: “Istruitemi, esegeti: anche al sanare pone il sabato divieti?” I corvi tacciono. “La pena dei malati non è materia contemplata dai decreti scolastici a voi dati”.
E Gesù rispose loro: “Possono gli amici dello sposo digiunare mentre lo sposo è con loro?... Poi digiuneranno. Nessuno cuce una toppa nuova sulla stoffa vecchia... Lo strappo si farebbe peggiore. E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi: li farebbe scoppiare...” (Marco 2, 18-22 che riunisce due risposte sapienziali discordi, una di autoesaltazione, l’altra di autocommiserazione ironica) Avvenne che un giorno di sabato egli passava tra le messi; e i suoi discepoli, passando, sgranavano qualche spiga. Allora i farisei gli dissero: “Vedi che fanno di sabato una cosa proibita?” …“Il sabato è stato fatto per l’uomo, non l’uomo per il sabato...” In una sinagoga c’era uno con una mano secca... “E’ lecito fare del male o del bene di sabato...?” Non risposero. Indignato per l’ottusità del loro cuore... Gesù disse a quell’uomo: “Tendi la mano!” La tese e tornò sana (Marco 2,23 – 3,6). |
Post n°1597 pubblicato il 29 Aprile 2014 da anonimo.sabino
155. Né al dio risparmiano i prelati i loro insultio non confondono il Visnù con gesù vari: “Quale salvezza può venire dai giullari che nei postriboli barattano gl’indulti?” E attorno gl’istigano chiacchiere e tumulti. Quello, pacato: “Tutto a voi, eletti cari? La paglia al ciuco, agli inguaribili i consulti e il lotto ai proletari”. 156. E’ il Gesucristo meno istrione e meno austero. Ma è pure il guitto che al prelato più ne canta. Lui forgia il detto per l’eterna malapianta moraleggiante dei furbastri d’ogni clero, quelli che insegnano come essere davvero marxista a Marx e vera femmina a Samanta: puzzar di vino tanto peggio non è invero del puzzo d’acquasanta. 157. E vede attorno l’affilarsi dei rasoi: “Giovanni sì che si mostrò vero profeta: digiuno stretto ed astinenza più completa”. Ma il cristo: “Beh, non è rimprovero per noi, che non usiamo né posate né vassoi. Rattoppa un cencio con gli scampoli di seta e te ne andrai più sbrindellato; mentre a voi, a voi serve la dieta!”
Mentre Gesù pranzava in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si misero a tavola con Gesù e con i suoi discepoli; infatti era plebe quella che lo seguiva. Allora gli scribi della setta farisea, vedendolo mangiare con peccatori e pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: “Come può egli mangiare in compagnia di pubblicani e di peccatori?” Avendo sentito, Gesù disse loro: “Non i sani hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori” (Marco 2, 15-17; cfr Matteo 9, 10.13; Luca 5, 27-32). Peraltro, mentre Marco e più ancora Matteo inveiscono contro il clero, Luca lo pone spesso a tavola in casa di farisei (Vedi Lc 7,36; 11,37; 14,1).Ora i discepoli di Giovanni e i farisei avevano la consuetudine di fare digiuni. E vennero a dire a Gesù: “Perché i seguaci di Giovanni e quelli della setta farisea digiunano, mentre i tuoi non fanno digiuni?”… |
Post n°1596 pubblicato il 28 Aprile 2014 da anonimo.sabino
152. Quel Gesucristo osò perfino prospettareche il Dio del cielo non può perdere le ferie per rimediare alle congenite miserie dell’uomo: “E’ l’uomo, che da sé deve cambiare il male in bene ed in buon vino le fiumare”. Ma pur aveva un po’ ragione la congerie che l’assediava: “Il dio sei tu. Non puoi trovare in noi che cattiverie”. 153. Si chiude in casa. Quelli calano dal tettoun paralitico e lo pregano: “Sii buono! Avrà peccato, se è punito; ma perdono!” “Certo, hai peccato: di Javè porti il verdetto. Ma ti guarisco”.“Offendi Dio che l’ha interdetto”, fa un prete. “Può concedergli un condono chi può guarirlo? O se una piaga disinfetto per te superbo sono?” 154. Ma lui lo sa ch’è proprio dio; e non la calcache a far da Dio calar le pene sembra avvezza. Né trasgressore è il vero Nume di salvezza se tra i mortali ovunque un pulpito s’impalca. Ma lo fan tutti. E c’è chi un asino cavalca come il messia dei profeti; chi disprezza il gabelliere e chi la mensa ne ricalca e adepto lo battezza... Ed ecco un lebbroso andargli incontro e buttarsi in ginocchio a pregarlo: “Se tu vuoi, puoi mondarmi”… “Sii mondato... Ma guardati dal farne parola ad alcuno...” Quello, invece, allontanatosi, cominciò a proclamare e divulgare l’accaduto, di modo che Gesù non poteva entrare più palesemente in un paese…Sapendolo in casa, si radunò tanta gente che dal davanti non si passava... Calarono un paralitico in barella da un’apertura praticata nel tetto…“Figliuolo, i tuoi peccati ti siano rimessi” ... “Bestemmia. Solo dio può rimettere i peccati”. E Gesù...: “Affinché sappiate che il figlio dell’uomo ha in terra la facoltà di rimettere i peccati, dico: alzati, prendi la barella e va’ a casa!” Quello si levò… Passando vide Levi d’Alfeo (Matteo in Matteo 9, 9-ss) seduto alla gabella: “Seguimi!” Quello si alzò e lo seguì (Marco 1,40 - 2,14). |
LA RIEDUCAZIONE
In attesa che il polverone Renzi metta mano alla riforma della Giustizia e che la bacchettata europea per la condizione delle carceri italiane frutti qualche buon affare a qualcuno, vorrei ricordare a me stesso e a chi non se ne frega lo scopo fondamentale al quale deve ispirarsi l’applicazione e l’attuazione della pena detentiva, dal Beccaria in poi: la rieducazione del delinquente alla civile convivenza. Non mi sembra che suggeriscano qualcosa al riguardo gli scioperi della fame con cui Pannella risolve le sue ricorrenti esigenze di dieta: dategli un’amnistia e lo farete contento. Né mi pare che se ne preoccupino i garantisti, che mirano soltanto ad arricchire le risorse a disposizione degli avvocati per bloccare i processi. Nè possono quindi preoccuparsene le nostalgie forcaiole. Ad occuparsene dovrebbe essere quella Magistratura che è delegata a comminare e ad attuare la pena rieducativa. Ohime! Afflitta dal complesso di colpa di chi sa che le sue manate possono abbattersi soltanto sui poveri cristi e non sui delinquenti, la nostra Magistratura si è ormai qualificata per quella che è tanto incline a condannare i galantuomini quanto timorosa di attivare le pene conseguenti. E’ così che si assiste alle farse tipo l’affidamento (per così dire) di un Berlusconi ai servizi sociali imponendogli una visita settimale a un centro anziani. Quando invece il quesito da porsi prima del come rieducare sarebbe: fino a che punto sono rieducabili certi elementi? |
149. Simone, il Pietro, ha ritrovato il dio solingo: “Ora che tutti avresti in pugno te la squagli?” Risponde: “Appunto, è questa l’ora dei bagagli. Graziando i pochi che io posso, tutti spingo verso l’attesa del miracolo e restringo i loro margini d’azione”. “Beh, non sbagli. Se avendo un dio mi volgo a un ciuco, non attingo che le zampate e i ragli”. 150. “Essere un uomo e concepir divine cose”, faceva un cristo sempre più pensoso e triste: “In questo sì che un bel miracolo consiste, che trovi in te la deità che i cieli pose. Sono le menti dell’avere sempre ansiose a farsi un dio sul quale appendere le liste dei desideri; avere, avere, l’overdose. E l’essere desiste”. 151. Partiti appena in direzione d’una rocca, con lunghi gemiti un lebbroso li seguiva: “Cosa ti costa una risposta affermativa?” “Va be’, guarisci! Ma sparisci ed acqua in bocca!” Pietro gli fa: “Non ha lui pure in ogni nocca un dio nascosto? Perché dunque non l’attiva? Forse è il bisogno che nei poveri lo blocca...” “...Sì, tanti ne depriva”.
Solo Giovanni lo fa conversare ad un pozzo con la Samaritana e solo Luca lo trova in una città detta Nain a risuscitare un orfano… Simone e i seguaci si misero sulle sue tracce. E trovatolo, gli dissero: “Tutti ti cercano”. Rispose loro: “Andiamo altrove, per i villaggi vicini, in modo che parli anche a loro. Sono venuto per questo”. E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando demoni (Marco 1, 36-39). Nella particolare sensibilità di Marco a nascondere il lato divino del suo Gesù, che sempre in lui, raramente in qualche rivisitazione di Luca, ammonisce a non rivelare il prodigio, gioca molto la dottrina dell’arcano, che caratterizzava tutti i Misteri, come meglio si vedrà; ma trapela anche una problematica più cocente: finché è il dio a fare il prodigio, che cosa cambia nell’uomo? |
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- lo sguardo altrove
- DEBRIS FLOW
- MILIONI DI EURO
- ANGEL & DEVIL
- SENTIMENTI..........
- AVVELENATA...
- ANARCHIA AVVELENATA
- ANCHIOCISONO
- OSTERIA..
- Whats happen?
- il Rimino
- The Lion in Winter
- inequilibrio
- UOMO QUALUNQUE
- Le cose della vita
- MARCO PICCOLO
- profumo di...donna
- CORAGGIO...
- Anima e Mito
- Kremuzio
- un lungo sogno
- *
- rearwindow
- sous le ciel de ...
- DelittiSenzaCastighi
- AMORE E ANARCHIA
- NON E UN BLOG
- miele rose e zenzero
- ANGELO DELLA NOTTE
- Amor Cortese
- LAVOROeSALUTE news
- IM A CRAZY LADY
- Dalle Sbarre
- PASSATO E PRESENTE
- signora_sclerotica
- ...réveil en Italie
- Prof M Di Ubaldo
- miele rose e zenzero
- UNA BLOG PER AMICO
- AL DI LA DEL CIELO
- parole imprigionate
- La vita
- pagliaccio
- Suggestioni effimere
- surfista danime
- Fuori Tema
- Pensieri
- Incursioni
- I due Messia
- Poesie Per Resistere
- Le note dellAnima !
- O.L.I.M.P.O®
- SOULGAME
Inviato da: cassetta2
il 12/07/2020 alle 18:01
Inviato da: anonimo.sabino
il 03/10/2018 alle 18:33
Inviato da: Coralie.fr
il 27/09/2018 alle 16:04
Inviato da: anonimo.sabino
il 20/09/2018 alle 10:58
Inviato da: marimela2009
il 16/09/2018 alle 19:03