L'altra campana

UN BATTISTA DI TROPPO

127.

ai gesuini accadde al rustico maestro:

ché dentro il gabbio in lunga attesa d’un capestro

andò a marcire il valoroso testimonio.

Né certo fu per l’ascetismo di suo conio:

nessuno mai che i più distolse dal malestro

dell’aspirare a predominio o patrimonio

finì sotto sequestro.

128.

che Erode figlio aveva tolto a suo fratello

la moglie bona, al suo profetico randello

non bastò più fugare tanti dall’atroce

gioco al massacro dei potenti sottovoce;

e denunciando il fatto osceno, aggiunta a quello

forse l’accusa sollevava, che più nuoce,

dei furti del bargello.

Così con molte e varie esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo. Ma Erode il tetrarca, essendo da lui accusato per via di Erodiade, la moglie di suo fratello, e per tutte le malvagità che lo stesso Erode aveva commesso, aggiunse a tutte le altre anche quella di rinchiudere Giovanni in prigione…E Gesù, quando il diavolo si ritrasse da lui fino ad altra occasione, tornò nella potenza dello spirito in Galilea… insegnando nelle loro sinagoghe…(Luca 3,18 – 4,15) ... E dopo che Giovanni fu imprigionato, Gesù si recò in Galilea a predicare il vangelo di Dio (Marco 1,14).