L'altra campana

UNO DEI TANTI GESU'

131.

e va per Gebus come il rullo al capoverso,

vi arriveranno almeno un paio, per converso,

solo alla fine, alle rituali ultime cene;

per ottenere chi la grazia, chi le pene

della sua croce. E quello fu l’unico verso

di far rientrare nei suoi panni il Caro Bene

tra gli uomini disperso.

132.

     Per scelta o meno, nei trent’anni di frangenti,

perfino il solo e veritiero Salvatore

doveva perderseli, i panni del Signore,

fosse in incognito passato tra i viventi,

o si fregiasse degli altissimi talenti

fra i vari maghi, ciarlatani, frati e suore;

sperimentando per lo meno un mal di denti

e qualche raffreddore.

133.

della sua terra, si aggirò per un bel poco

per i paesi intorno al Lago. E urlava roco...

Che cosa? Mah! Gridava intanto a quei tapini

ciò che Giovanni gl’insegnò: “Sono vicini

gli ultimi tempi. Arriva il Regno. E’ fatto il giuoco.

Grazie al battesimo, chi in odio avrà i quattrini

potrà scampare al fuoco”.

Per contro il Cristo di Giovanni... Quando vide che i Farisei si erano accorti che battezzando arruolava più discepoli di Giovanni... se ne tornò in Galilea... E molti Samaritani credettero in lui...Poi ci fu un’altra festa dei Giudei e Gesù risalì a Gerusalemme... Quindi se ne andò all’altra riva del Mar di Galilea... E tornò a Gerusalemme per la festa delle capanne... (Giovanni 4; 5; 6; 7; eccetera, in un andirivieni non solo improbabile, ma contraddetto dagli altri evangelisti, per i quali affrontò Gerusalemme, eccitatissimo, solo alla fine) ... Si recò dunque in Galilea a predicare il regno di Dio e diceva: “Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino. Convertitevi e credete al Vangelo”  (Marco 1, 14-15).